La giardia
La Giardia rappresenta un problema sanitario diffuso in tutto il mondo; può colpire sia
gli animali che l'uomo (zoonosi), causando problemi enterici anche piuttosto seri
soprattutto nei cuccioli e nei bambini al di sotto dei due anni di età. Poiché la Giardia
si trova praticamente ovunque, è caldamente consigliabile rispettare norme igieniche
piuttosto rigorose qualora si abbia un cane in cui è stata diagnosticata la malattia.
Bisogna lavarsi le mani accuratamente dopo la
rimozione delle feci ed è consigliabile evitare di
portare i cani in luoghi frequentati dai loro simili,
specie se cuccioli ( parchi, campi da addestramento,
aree cani ). Solo dopo il trattamento antiparassitario
il cane potrà riprendere tutte le sue normali attività.
La giardia è un protozoo flagellato, che vive
nell'acqua, e si moltiplica all'interno del tratto
gastrointestinale. Il tipo di Giardia che infesta cani e
persone è la Giardia Lamblia o intestinalis o duodenalis.
Il contagio è ambientale, il cane e il proprietario possono contrarre la giardia entrando
in contatto con feci umane/animali infette oppure con acque o terreni che ospitano
questo parassita. I soggetti parassitati eliminano le feci con grande quantità di cisti (
fino ad un milione per grammo di feci) per diversi mesi. Le cisti sono ovoidali e
tetranucleate ( nelle forme immature sono binucleate ), presentano parete sottile ed
hanno diametro di 8-13 µm.
Ne bastano 10 per provocare l'infezione.
I trofozoiti sono molto resistenti nell'ambiente esterno, ma quando vengono ingeriti i
succhi gastrici rompono la parete della cisti e i parassiti liberi vanno a colonizzarsi
nell'intestino tenue e più raramente nel crasso. I protozoi aderiscono alla superficie
della mucosa intestinale, senza penetrarvi, provocando alterazioni nell'assorbimento
intestinale.
SINTOMATOLOGIA
Si tratta di una patologia che nella maggior parte dei casi non comporta gravi
conseguenze e si presenta in forma asintomatica. I principali sintomi della giardia
sono diarrea intermittente, feci poco consistenti, dolore addominale, vomito e febbre.
Possono verificarsi anche sintomi extraintestinali quali dermatiti, artrite, orticaria. Le
feci si presentano spesso acoliche, soffici, schiumose e maleodoranti. Il cane è un
importante serbatoio di infezione ed è spesso un portatore asintomatico.
DIAGNOSI
La diagnosi di infezione da Giardia è basata principalmente
sulla presenza di trofozoiti o cisti all'esame fecale diretto o
all'esame fecale per arricchimento. Una piccola quantità di
feci o muco freschi vengono mescolati con una goccia di
soluzione 0,9 % di NaCl su un vetrino da microscopio ed
esaminata ad una risoluzione 10x. Quando si osserva un
microorganismo dotato di motilità, è necessario aumentare la
risoluzione a 40x per valutare le caratteristiche strutturali. L'applicazione di un
colorante come soluzione di Lugol o blu di metilene sul preparato ancora umido
aiuterà a visualizzare le strutture interne del protozoo. La presenza di cisti o oocisti
protozoarie viene meglio dimostrata dopo concentrazione fecale ottenuta con
centrifugazione in zinco solfato.
TERAPIA
La terapia per essere efficace deve essere accompagnata da corrette
misure di profilassi i gienico-ambientali. Fino a poco tempo fa il
farmaco di scelta era il metromidazolo a 25 mg/Kg due volte al dì per
10 giorni. Il largo uso del metronidazolo in medicina umana e
veterinaria ne ha compromesso l'efficacia.
Attualmente ottimi risultati si ottengono con alcuni benzimidazolici, tra
cui il Fenbendazolo somministrato alla dose di 50 mg /Kg per 2 -3 giorni consecutivi,
dose efficace anche contro le infestazioni da nematodi oppure l'associazione FebantelPirantel-Praziquantel.
DISINFESTAZIONE AMBIENTALE
La disinfestazione ambientale è consigliata in presenza di un animale infestato e di
altri soggetti a rischio.
Utilizzare ammoniaca in soluzione al 5% per 20 minuti per l'inattivazione delle oocisti.