una bussola per…orientarsi nel mondo dei dsa

I.C. "28 GIOVANNI XXIII-ALIOTTA"
a.s. 2014/15
UNA BUSSOLA PER…ORIENTARSI NEL MONDO DEI
D.S.A.
Dislessia
Disortografia
Disgrafia
Discalculia
DOCENTE MARIA DOMENICA CAPASSO
PEDAGOGISTA CLINICO
EMAIL:[email protected]
I.C. "28 GIOVANNI XXIII-ALIOTTA"
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UNA BUSSOLA PERCHE’…
Come la bussola orienta, per individuare i punti cardinali, così questa guida vuole orientare
l’insegnante nel complesso mondo dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ma anche i
genitori e gli adulti con cui i bambini/ragazzi crescono.
Perché?
La motivazione che mi ha spinto ad elaborarla perchè la tematica è complessa, vasta, piena di
variabili e di grandissima emergenza. Ho ritenuto,quindi fornire/condividere alcune
informazioni adeguate per aiutare il bambino/ragazzo in difficoltà con chi deve affrontare
tutti i giorni i problemi dell’aula.
Saper riconoscere i campanelli d’allarme, capire quando si tratta di disturbo e quando di
difficoltà, ricorrere tempestivamente a metodologie adeguate prestando attenzione alle esigenze
formative ed alle fragilità di alcuni alunni, ci induce a non precludere a quei bambini di sviluppare
le migliori potenzialità, ma anche a non minare il loro iter formativo perchè si rischia più di
quanto si aiuti.
Molti bambini che incontrano iniziali difficoltà hanno le risorse per superarle e raggiungere
traguardi meravigliosi, grazie alla plasticità del cervello che ci dà enormi possibilità di
intervenire sulle capacità di apprendimento. Gli insegnanti si avviano ad acquisire sempre
più la consapevolezza che l’allievo che commette errori ortografici o ha difficoltà nella lettura
non è messo più da parte perché”privo di impegno, perché pigro”, ma è rispettato per le sue
capacità e potenzialità.
Tuttavia gli insegnanti hanno bisogno di un’analisi più attenta e anche di conoscenze e
competenze più specifiche.
Ecco perché questa guida.
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COSA SONO I
“…un gruppo eterogeneo di disturbi manifestati da significative
difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di ascolto,
espressione orale, lettura,scrittura, ragionamento e matematica,
presumibilmente dovuti a disfunzioni del Sistema Nervoso Centrale…
e possono essere presenti lungo l’intero arco di vita …”
MA PERCHE’…
DISTURBI… perché sono un’alterazione del
normale funzionamento del Sistema Cognitivo
EVOLUTIVI…perché i disturbi si manifestano
nell’età evolutiva e il deficit riguarda lo sviluppo
di abilità mai acquisite e non perse a causa di
eventi traumatici.
SPECIFICI…perché sono circoscritti solo agli
automatismi indispensabili all’apprendimento:
decodifica, associazione fonema-grafema,…
Dell’APPRENDIMENTO…perché si
presentano sotto molte forme diverse in relazione
ai diversi tipi di richieste”ambientali” e ai
“sottosistemi”
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E… con capacita’
cognitive adeguate
…il
bambino presenta un’ intelligenza nella
norma. Pertanto si devono escludere:
 Deficit sensoriali…se il bambino
presenta dei deficit visivi, uditivi,
etc., non devono essere tali da
compromettere gli apprendimenti.
 DEFICIT neurologici…il bambino
non deve aver subito traumi di vario
genere che gli hanno provocato
lesioni nel sistema neurologico legato
ai processi di lettura, scrittura e
calcolo.
 SVANTAGGIOsocioculturale…disagio sociale, degrado
delle
relazioni
nell’ambiente
familiare, all’arretratezza culturale,
alle difficoltà economiche. Qui il
Sistema Cognitivo è ben funzionante,
ma mancano o sono carenti le
informazioni rilevanti da elaborare.
QUINDI...I DSA NON SONO:
 UNA MALATTIA
 UN BLOCCO EDUCATIVO
 UN BLOCCO RELAZIONALE
 UN BLOCCO PSICOLOGICO
 UN DEFICIT DI INTELLIGENZA
 UN DEFICIT SENSORIALE
.
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ATTENTI A… CAPIRE IL PROBLEMA, A SAPER DISCRIMINARE
I PROBLEMI nell’apprendimento
da fattori ”esterni” (ambientali, problemi familiari,…) che possono causare difficoltà di
apprendimento che generalmente hanno un carattere più temporaneo e transitorio e
possono essere risolti con opportunità educative,
e da quelli ” intrinseci al Sistema Cognitivo”che sono “Disturbi”, ovvero un’alterazione
del Sistema Cognitivo.
I DSA hanno in comune:
 Un’insorgenza collocabile nella prima o nella seconda infanzia
 Una compromissione o un ritardo dello sviluppo di funzioni strettamente correlate alla
maturazione biologica del SNC(sistema nervoso centrale)
 Un decorso continuo senza remissioni o recidive
Nei DSA sono compresi disturbi di tipo verbale e non verbale.
I DSA verbali comprendono:
 Disturbi del linguaggio in entrata e in uscita (lettura, scrittura, calcolo)
I DSA non verbali comprendono:
 Disturbo della coordinazione motoria
 Disturbo della coordinazione visuo-spaziale
 Disturbo di percezione sociale o di interazione
Attualmente emerge un’incidenza dei DSA su 1studente su 5 che può manifestare dei sintomi
meno invalidanti che possono influire sulle abilità motorie o più incisivi nel caso della dislessia
e della disgrafia con grave compromissione dello sviluppo psicosociale del soggetto. In
presenza di dislessia e disgrafia infatti al di là delle manifestazioni inficiate puramente di natura
didattica, si rilevano grandi difficoltà nell’inserimento sociale e conseguentemente lavorativo.
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IPOTESI SULL’ORIGINE DEI DSA
La Consensus Conference (Comunità Scientifica Internazionale) individua l’origine
nella
PRESENZA DI ANOMALIE NEUROBIOLOGICHE IN ALCUNE AREE
CEREBRALI
…ovvero la struttura cerebrale e le Questi deficit hanno cause
connessioni neuronali necessari diverse sono di carattere
all’elaborazione dell’informazione congenito e coinvolgono il
si sviluppano in modo diverso substrato neurobiologico
dalla norma: non si tratta di una interessato nei processi di
mancanza, bensì di un processo lettura, scrittura e calcolo.
diverso
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Le IPOTESI più accreditate
circa la localizzazione delle sedi in cui risiedono le funzioni alterate e responsabili dei disturbi
Compromissione di tipo fonologico,a carico del linguaggio;
compromissione a carico del sistema di elaborazione visuo-percettiva,
ovvero un funzionamento anomalo di alcune cellule della corteccia visiva, che controllano i movimenti
oculari con il compito di elaborare gli stimoli registrati dagli occhi in movimento. I soggetti con DSA
non eseguono movimenti efficaci durante la scansione delle lettere.
Compromissione della memoria di lavoro: memoria limitata nella capacità di mantenere le
informazioni ma funzionante attivamente durante l’esecuzione di un compito. Nelle persone con DSA è
compromessa, specie se la persona deve elaborare stimoli di diversa natura contemporaneamente
(uditivi, visivi,numerici, linguistici);
Compromissione delle f unzioni psicomotorie:vengono col pite le abilità motorie
generali(camminare, correre,problemi di equilibrio statico e di namico e nella
postura)o la motricit à f ine(scrivere, abi lità nel costruire torri con oggetti in
equilibrio,nel tagliare,ecc).
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DISORTOGRAFIA:specifico disturbo nella
correttezza della scrittura, intesa come abilità
di codifica fonografica e competenza
ortografica; è all’origine di una minore
correttezza del testo scritto in rapporto all’età
anagrafica che viene fatto risalire ad un deficit
di funzionamento delle componenti centrali
del processo di scrittura, responsabili della
transcodifica del linguaggio orale nel
linguaggio scritto.
…ECCO
DISCALCULIA:disturbo nella strutturazione
sia delle componenti di cognizione numerica
(intelligenza numerica basale: subitizing o
riconoscimento di piccole quantitàmeccanismi di quantificazione, la seriazione,
la comparazione, le strategie di composizioni
e scomposizione di quantità, le strategie di
calcolo a mente,etc.) sia nelle procedure
esecutive del calcolo scritto (lettura, scrittura,
messa in colonna dei numeri).
QUALI SONO I
DISGRAFIA:disturbo del controllo degli
aspetti grafici formali della scrittura manuale
ed è collegato al momento motorio-esecutivo.
DISLESSIA: disturbo settoriale della lettura
che si evidenzia con una difficoltà ad
accedere ai processi di transcodifica e quindi
con una minore correttezza e rapidità della
lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per
età anagrafica, classe frequentata, istruzione
ricevuta. Risultano deficitarie la lettura di
lettere, di parole e non-parole, di brani.
Nonostante il quoziente intellettivo nella norma, la capacità di questi bambini di apprendere codici
alfabetici e numerici resta limitata. Infatti quasi tutti i bambini affetti da DSA riescono ad
apprendere la lettura, la scrittura e il calcolo, ma in modo non altrettanto automatizzato rispetto ai
loro compagni. Un graduale miglioramento del quadro funzionale può essere accelerato da
interventi abilitativi tempestivi e mirati.
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…La comorbilità o comorbidità
è frequente incontrare casi di comorbilità, caratteristica dell’associazione ad altri
disturbi in una stessa persona . Ad es. i disturbi del calcolo possono presentarsi da
soli o associati ai disturbi del linguaggio, della coordinazione motoria, dell’attenzione
dell’area emotiva relazionale. Questi ultimi, comprendendo i disturbi dell’umore,
dell’ansia, della depressione, incidono in modo importante sul percorso di
apprendimento aumentando il rischio di dispersione.
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I CAMPANELLI DI ALLARME…nella Scuola dell’Infanzia
per sensibilizzare l’insegnante al riconoscimento di alcuni indicatori di un possibile
DSA
sviluppo atipico del linguaggio;
difficoltà a compiere esercizi metafonologici;
difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio;
difficoltà nella memoria a breve termine;
difficoltà di attenzione;
manualità fine difficoltosa;
scarsa lateralizzazione;
difficoltà di orientamento nel tempo scolastico;
difficoltà nell’esecuzione autonoma delle attività della giornata;
difficoltà a ripetere sequenze ritmiche
IMPORTANTE…sapere
La rilevazione delle potenziali difficoltà di apprendimento può iniziare solo all’ultimo anno della Scuola
dell’Infanzia; le difficoltà emerse portano solo ad un aumento dell’attenzione ed alla proposta di
specifiche attività educative e didattiche (non è previsto l’invio ai servizi sanitari per un sospetto DSA
nella scuola dell’ Infanzia, ma solo per quei bambini che presentano già un disturbo del linguaggio
conclamato o altri disturbi significativi che possono avere o meno come evoluzione un DSA). La
presenza di un disturbo specifico del linguaggio attivo dopo i 4 anni ha l’80% di possibilità di
concretizzarsi in DSA.
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DEVE METTERE IN ATTO L’INSEGNANTE?
Dopo aver osservato con attenzione e rilevato ad es. che un bambino è goffo nei movimenti, che ha difficoltà
ad imparare filastrocche, a giocare con parole, a riconoscere la dx dalla sx etc. deve:
 Mettere in atto attività di potenziamento sull’intero gruppo di bambini per un contesto di
osservazione sistematica utile ad identificare ulteriori ritardi di sviluppo per realizzare un
percorso formativo progettuale in continuità con il successivo ordine scolastico;
 privilegiare metodologie operative;
 dare importanza ad attività psicomotorie;
 stimolare l’espressione attraverso tutti i tipi di linguaggio;
 favorire una vita di relazione, di ritualità e convivialità serena;
 favorire la narrazione, l’invenzione di storie,il loro completamento;
 avviare ad un percorso diagnostico e ad eventuale presa in carico specialistica prima dell’
ingresso nella Scuola Primaria.
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I CAMPANELLI DI ALLARME…nella Scuola PRIMARIA e nella
Scuola SECONDARIA di I Grado
per sensibilizzare l’insegnante al riconoscimento di alcuni indicatori di un possibile DSA
Aspetto fonologico e metafonologico (es. il bambino non è capace di individuare i suoni che
compongono una parola(es. <<topo> è fatto di T,O,P,O);
difficoltà evidente di copia alla lavagna;
difficoltà nella gestione dello spazio del foglio; organizzazione spaziale deficitaria sul foglio,
orientamento interno, confusione dei rapporti spaziali ( dx,/sx.,)
Aspetto di lettura morfo-lessicale (Lettura
lenta, sillabica ben oltre la metà della prima classe
primaria,non consolidata evita di leggere,tende a leggere la stessa parola in modi diversi nel medesimo
brano, perde frequentemente il segno o la riga
macroscrittura/microscrittura, scrittura poco leggibile, lenta, con dolore, errori ortografici ricorrenti,
inversioni di lettere(p/b,f/v,b/d,m/n, sc/cs,u/n) e di numeri(31/13);
difficoltà nel riconoscimento dei diversi caratteri;omissione del carattere maiuscolo;
sostituzione di suoni simili:p/b,d/t, m/n,r/l,s/z;
difficoltà nei suoni difficili da pronunciare:gn/gl, ghi/ghe…;
problemi nelle doppie;
punteggiatura ignorata o inadeguata;
difficoltà ad usare l’ordine alfabetico o ad usare il vocabolario,vocabolario povero;
difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche e le tabelline; ad eseguire il calcolo
mentale, a ricordare i tipi di triangolo, di angolo, le formule delle aree;
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difficoltà a memorizzare nell’espressione anche verbale del pensiero dei termini difficili e tecnici (è
lento nel nominare oggetti familiari o colori)e specifici a riconoscere e a memorizzare gli elementi
geografici, le epoche storiche, le date degli eventi, le caratteristiche morfologiche della lingue italiana e,
quindi, anche delle lingue straniere (non sa proprio come decodificare parole sconosciute),
difficoltà di attenzione breve e concentrazione
Motricità fine non perfetta (grafia illeggibile,difficoltà ad allacciarsi le scarpe, prensione della penna non
corretta;
Organizzazione temporale difettosa:i difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo, a sapere che ore sono
durante la giornata, a leggere l’orologio, a memorizzare i giorni della settimana, i mesi,le stagioni , a
ricordare date importanti(compleanno, Pasqua,ecc)
difficoltà nelle abilità motorie fini es. allacciarsi le scarpe…
.
spesso disturba, fa a botte o non parla e si chiude in se stesso
IMPORTANTE…sapere
La scuola Primaria presterà maggiore attenzione nel presentare gli apprendimenti di base per l’attuazione di
metodologie di individuazione e personalizzazione dell’apprendimento e solo al termine del secondo anno di
scolarizzazione si riterrà possibile una diagnosi certa di DSA: per la disortografia , dislessia e disgrafia (
perché corrisponde all’età in cui si completa il codice della letto/ scrittura e dei primi elementi del calcolo) e
per la discalculia al termine della classe 3^; la Scuola Secondaria di primo grado prenderà atto di quanto
svolto precedentemente e a propria volta si adopererà per l’invio ai Servizi Sanitari dei casi sospetti di DSA,
per l’eventuale ottenimento di una diagnosi e con una didattica personalizzata e individualizzata .Al riguardo
occorre dire che l’acquisizione di alcune abilità di letto /scrittura e del calcolo,all’avvio del percorso scolare,
può essere determinato anche dalle modalità di insegnamento adottate e dai tempi delle proposte didattiche.
Ma se in quella classe si è fatto ricorso a metodologie non adeguate, senza prestare attenzione alle esigenze
formative ed alle fragilità di alcuni alunni,avremo precluso a quei bambini di sviluppare le migliori
potenzialità, ma anche minato il loro iter formativo.
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DEVE METTERE IN ATTO L’INSEGNANTE?
 Rilevare gli indicatori di rischio attraverso l’osservazione delle prestazioni nei vari ambiti di
apprendimenti (lettura,scrittura,calcolo,etc,)
 Predisporre specifici interventi di recupero e potenziamento
 Valutare le ricadute degli interventi di potenziamento attivati
E se l’atipia permane?
 Segnalare alla famiglia le eventuali evidenze riscontrate nelle prestazioni quotidiane in classe e
persistenti, nonostante l’applicazione di adeguate attività di recupero didattico mirato,
consigliandola di ricorrere da uno specialista per accertare o meno la presenza di un disturbo
specifico di apprendimento, quindi rivolgersi dal pediatra e richiedere un’impegnativa per una
visita ai sensi della L.170/2010
 condividere la situazione diagnostica con il gruppo docente e il referente sui DSA(chiedere la
liberatoria ai genitori);
 predisporre un percorso educativo in base al livello del disturbo, agli obiettivi, all’uso degli
strumenti compensativi e misure dispensative, ai criteri di valutazione necessari ;
 studiare e mettere in atto strategie adeguate alle loro caratteristiche;
 essere più flessibili accettando le differenze di prestazione;
 sostenere l’autostima, stipulare un patto di alleanza con lui e con la famiglia valutandone i
contenuti e non la forma;
 applicare gli strumenti compensativi e le misure dispensative adatti.
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IMPORTANTE…sapere
L’insegnante deve parlare con i colleghi, con il DS, il referente DSA e con i genitori per affrontare
insieme il percorso. Con i genitori deve stringere un’alleanza educativa, in modo da non essere visto
come un “giudice”, rassicurarli, parlando prima del rendimento del figlio/a in generale; mettendo prima
in evidenza i punti di forza, poi le difficoltà ; infine cercare di condividere con loro alcune osservazioni,
di consigliare di rivolgersi ai servizi specializzati sui DSA le difficoltà; di far capire che è importante
conoscere l’origine dei disturbi di apprendimento, cercare di esprimere l’ ipotesi di un DSA, quindi
spiegando loro che il cervello del figlio/a potrebbe elaborare le informazione in modo diverso dal
comune modo di apprendere, li informa che personalità illustre sono affetti da DSA ma questo non
significa che il loro figlio non possa affermarsi in futuro. Li consiglia alcuni testi inerenti al disturbo e
insieme individuare strade da adottare.
GLI STRUMENTI PREVISTI DALLA LEGGE 170/2010
 Confermate le difficoltà, la diagnosi rilasciata viene presentata in segreteria con una lettera di
accompagnamento protocollata ed archiviata nel fascicolo personale dell’alunno(essa rientra nella
privacy).
 Il Consiglio di classe, redige il PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP), documento
che riporta gli STRUMENTI COMPENSATIVI , le MISURE DISPENSATIVE adottati nelle
diverse discipline,le strategie DIDATTICHE/METODOLOGICHE di supporto, le MODALITA’
di VERIFICA e di VALUTAZIONE a cui gli insegnanti si devono attenere, documento diverso
dalle certificazioni per gli alunni diversamente abili (PDF e PEI).Uno strumento in più per curvare
la metodologia alle esigenze dell’alunno, o meglio alla sua PERSONA.
IMPORTANTE…sapere
La redazione del documento prevede una fase preparatoria d’incontro e di dialogo tra docenti,
famiglia e specialisti nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze; la diagnosi non dà diritto all’
insegnante di sostegno è, e deve essere, un momento di riflessione per genitori ed insegnanti ”per
comprendere” la persona con “DSA” che abbiamo di fronte. L’insegnante deve parlare con i colleghi
per affrontare insieme un percorso, con il DS, il referente DSA e con i genitori per stringere con essi
un’alleanza educativa rassicurandoli, parlare prima dell’andamento/rendimento del figlio in generale
mettendo in evidenza i punti di forza,poi le difficoltà, infine condividere con loro alcune
osservazioni, cercando di far capire che il cervello del figlio elabora in modo diverso dal comune
modo di apprendere, ma questo non significa che il loro figlio non si affermerà in futuro. E
individuare insieme strade da adottare.
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QUINDI IL PDP
…
il piano Didattico Personalizzato (PDP) è un piano didattico pensato e applicabile per gli alunni con
DSA, nei quali la difficoltà non è nella capacità di apprendere, ma nelle abilità di utilizzare i normali
strumenti per accedere all’apprendimento, abilità che possono e devono essere supportate secondo la
normativa vigente per il raggiungimento del successo formativo.
Il PDP è un contratto fra docenti, Istituzione Scolastica, Istituzione Socio Sanitaria e famiglia per
individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti i supporti
compensativi e dispensativi.
LO REDIGE
Il team dei docenti o il Consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA.
ALL’ INIZIO
di ogni a.s. entro i primi due mesi per gli allievi già segnalati; su richiesta della famiglia in possesso di
segnalazione specialistica
…IN SINTESI per la compilazione:
 acquisizione della segnalazione specialistica;
 incontro tra: il coordinatore della classe, la famiglia dello studente che
redigono il PDP costantemente monitorato per verificare l’efficacia delle misure in esso adottate
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I PERCORSI DI…
DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA
DIDATTICA PERSONALIZZATA
I percorsi di didattica individualizzata consistono
nelle attività di recupero individuale che può
sviluppare l’alunno per potenziare determinate
abilità o per acquisire specifiche competenze, anche
nell’ambito delle strategie compensative e del
metodo di studio. Gli obiettivi sono uguali per tutti
gli alunni della classe, mentre sono differenti le
strategie adottate da ogni persona per il loro
raggiungimento in termini di tempi, materiali e in
base agli stili cognitivi di apprendimento di ogni
singola persona, in virtù del diritto all’uguaglianza.
I percorsi di didattica personalizzata consistono nel
calibrare l’O.F. e le modalità relazionali, sulla specificità
ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che
caratterizzano gli alunni della classe, considerando le
differenze individuali soprattutto sotto il profilo
qualitativo. Gli obiettivi e le strategie possono
modificarsi in base alle capacità,agli interessi, alle
motivazioni e alle potenzialità di ogni singola persona, in
virtù del diritto alla diversità.
Uso di altri codici linguistici(iconografico
Uso di altri codici linguistici(iconografico
parlato,)di mediatori didattici quali immagini,
parlato,)di mediatori didattici quali
immagini, disegni;schemi , mappe, didattica disegni;schemi , mappe, didattica laboratoriale, di
laboratoriale, di piccolo gruppo e tutoraggio tra pari, piccolo gruppo e tutoraggio tra pari, apprendimento
informale,e collaborativo ecc..
apprendimento informale,e collaborativo ecc..
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI
Sono qualsiasi prodotto, attrezzatura o sistema tecnico, in grado di bilanciare un’eventuale disabilità
o disturbo riducendo gli effetti negativi
 Word Processor
 Traduttore automatico
 Internet
 Enciclopedie multimediali
 Computer con programma di video-scrittura con sintesi vocale e correttore ortografico
 Registratore e risorse audio(sintesi vocale, audiolibri, libri digitali),stampante e scanner a penna,
cuffie
 Calcolatrice
 Quaderni ERICKSON
 Tavola Pitagorica, tabella delle misure e delle formule geometriche
 Formulari, sintesi,schemi,mappe concettuali delle unità di apprendimento
 Software didattici specifici.
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…LE MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni a secondo della disciplina
e del caso quali:
 L’uso contemporaneo dei quattro caratteri(stampatello maiuscolo/minuscolo, corsivo
maiuscolo/minuscolo);
 La lettura ad alta voce;
 La scrittura veloce sotto dettatura;
 Prendere appunti;
 Copiare alla lavagna;
 Lo studio mnemonico delle tabelline;
 Lo studio della lingua straniera in forma scritta;
 Il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti;
 Assegnazione compiti a casa in misura ridotta
 Mappe concettuali, tavola pitagorica, quadernino delle tabelline, delle regole grammaticali,
delle formule geometriche, mappe procedurali,testi ridotti non per contenuto, ma per qualità
di pagine
 Dispensa dall’uso del vocabolario
LA VERIFICA
Le prove di verifica devono tener presente che gli studenti con DSA si stancano facilmente.
 Differenziare le verifiche(scelta multipla, V/F, verifica ingrandita, testo digitale, ecc)
 Lettura del testo della verifica
 Dare più tempo o diminuire la qualità dei compiti da svolgere
 Non giudicare l’ordine o la grafia, ma privilegiare i concetti
 Programmare le interrogazioni; sostituire le prove scritte con quelle orali;uso di mediatori didattici
durante le interrogazioni(mappe, schemi,ecc..)
 Predisporre verifiche scalari (dalla prova più semplice alla più difficile) chiara graficamente,
possibilmente su un unico argomento, non a tempo.
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VALUTAZIONE
Questa deve tener conto delle caratteristiche personali del disturbo dal punto di partenza, degli
obiettivi raggiunti cercando di premiare i progressi e gli sforzi
 Valutazione effettuata in base ai progressi acquisiti, all’impegno, alle conoscenze apprese e
alle strategie operate;
 Valutazione del contributo che l’alunno ha dato e del percorso effettuato
 Valutare in modo costruttivo, con modalità che tengono conto del contenuto, separando
l’errore dall’oggetto di verifica;
 Cercare di mettere non o pochi segni rossi, ma spiegare l’errore;
 Far comprendere che gli errori sono sempre migliorabili
BIBLIOGRAFIA
Consensus Conference (2007). Raccomandazioni per la pratica clinica. Consensus Conference ISS
(2011). Disturbi Specifici dell’ apprendimento.
Cornoldi, C. (a cura dei) (2007). Difficoltà e disturbi dell’ apprendimento. Il Mulino, bologna.
Gazzetta Ufficiale n.2454 del 18 ottobre 2010, contenente la legge 8 ottobre 2010 n. 170, in materia di
“Nuove norme in materia di disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico”.
MIUR (2011). Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici
dell’apprendimento. Allegate al Decreto Ministeriale 12 liglio 2011.
Novak, J.D.(2012). Costruire mappe concettuali. Erickson, Trento. PARCC (2011).
Raccomandazioni cliniche sui DSA: risposte ai quesiti.
VIO,C.,Tressoldi, P.E.,Lo Presti, G.(2012). Diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico.
Erickson, Trento.
SITOGRAFIA
“E’ dislessia. Piccola guida per insegnanti” http://www.dislessiainrete.org/guida-per-insegnanti.html