LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO “ALESSANDRO DA IMOLA” PIANO DI LAVORO Anno scolastico 2013-2014 DOCENTE: prof.ssa Giada Buonmattino DISCIPLINA: Pedagogia CLASSE: V B LIBRO DI TESTO: Ugo Avalle e Michele Maranzana, Pensare ed educare, Paravia (vol. 3) ALTRI TESTI E MATERIALI DI STUDIO: Scuola di Barbiana, Lettera ad una professoressa (lettura integrale); Bruner, La cultura dell’educazione (cap.I); L. Borghi, La città e la scuola (III cap. dedicato a Dewey)materiale copyleft-; articoli tratti dalla rivista Pedagogia più Didattica, Erickson; materiali di approfondimento prodotti dall’insegnante e inseriti nella sezione apposita del registro elettronico ORE SETTIMANALI: tre Finalità dell’insegnamento della Pedagogia, secondo il progetto della commissione Brocca, sono: acquisizione di una conoscenza riflessa sicura ed articolata del processo di funzionamento dei differenti sistemi educativi (formali ed informali); capacità di leggere ed interpretare gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di processi integrati di crescita umana; acquisizione di metodi critici nell’analisi delle fonti storiche dell’educazione e della formazione; capacità di riconoscere l’educazione come radicale condizione modificativa dell’esperienza umana civilizzatrice, coniugandola con le relative vicende storiche e culturali. Obiettivi specifici di apprendimento Conoscere i contenuti fondamentali della pedagogia dal Positivismo alla contemporaneità , in relazione agli argomenti, ai concetti e ai pensatori trattati; comprendere il campo, le peculiarità e le problematiche fondamentali della riflessione pedagogica; capacità di cogliere la diversità di teorie e dottrine pedagogiche che permetta di pensare sulla base di modelli diversi, valutati motivatamente; essere in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina; sviluppare la conoscenza degli autori attraverso la lettura diretta dei testi, anche parziale; saper individuare la struttura logico-concettuale di un testo o di un’argomentazione; comprendere gli argomenti svolti e spiegarli in maniera adeguata ed articolata; produrre testi orali e scritti; orientarsi su alcuni problemi fondamentali, incluso quello politico, in modo da sviluppare le competenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Obiettivi essenziali per il raggiungimento della sufficienza Conoscere i contenuti fondamentali del programma effettivamente svolto; saper ricavare dalla lettura di un testo il nucleo tematico fondamentale; Pagina 1 di 20 comprensione dei concetti fondamentali e del lessico disciplinare; rispondere in modo pertinente alle domande; capacità di eseguire collegamenti con forme elementari di ragionamento e/o organizzazione. Metodologia Lezione frontale (supportata da materiali multimediali) con spazio adeguato alle domande degli studenti; informazioni bibliografiche in relazione a temi che possono suscitare interesse; eventuali ricerche e lavori autonomi; lettura, anche parziale, di saggi, articoli e brani selezionati dal docente; spazio riservato al dibattito e al confronto critico; redazione di mappe concettuali; analisi di testi; eventuali lavori di gruppo. Verifiche e criteri di valutazione Si prevedono verifiche orali e prove scritte. Le verifiche scritte consisteranno in saggi brevi, trattazioni sintetiche degli argomenti e quesiti a risposta aperta. La valutazione terrà in considerazione i seguenti criteri: livello di conoscenza e comprensione critica di contenuti, argomenti, lessico; uso di un lessico appropriato e capacità espositive chiare e organiche; capacità di approfondimento, di elaborazione, di analisi e di sintesi, di valutazione personale; capacità di interagire positivamente in situazioni dialettiche (capacità di ascolto, rispetto dell’interlocutore, uso di strategie argomentative, ecc.); interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo e alla vita scolastica, impegno e buona volontà (da considerare ai fini della valutazione sintetica). Recupero Si prevede il recupero curriculare nel corso delle lezioni. Su richiesta e solo se strettamente necessario, potranno essere attivate altre tipologie, in base alle modalità previste dal P.O.F. Contenuti e tempi di attuazione Contenuti Il Positivismo e l’educazione. Caratteri generali del Positivismo europeo La pedagogia del positivismo francese – Comte: scienza, tecnica, filosofia e scuola; Durkheim: l’educazione come socializzazione; Séguin e i principi fondamentali dell’educazione degli “idioti” La pedagogia del positivismo inglese – Spencer: utilità, gerarchia dei saperi, l’educazione intellettuale, morale e fisica La pedagogia del positivismo italiano – Angiulli: educazione e società; Ardigò: la pedagogia come scienza dell’educazione, le “matrici” educative, i Pagina 2 di 20 Tempi Settembre/Ottobre tre momenti del metodo; Gabelli: concezione pedagogica, il compito della scuola di formare lo “strumento testa” La valenza pedagogica della letteratura per l’infanzia nell’Italia postrisorgimentale: Le avventure di Pinocchio e Cuore. L’Attivismo pedagogico e le scuole nuove Novembre/Dicembre Un precursore: Tolstoj e la scuola non-direttiva di Jasnaja Poljana Cecil Reddie: la prima “scuola nuova” Un momento forte: i "trenta punti di Calais" Rosa e Carolina Agazzi: la scuola materna, il metodo, le “cianfrusaglie, la figura dell'educatrice L’Attivismo scientifico europeo Gennaio Ovide Decroly: l'educazione alla vita come principio pedagogico; le finalità educative della scuola rinnovata; il metodo e le tre fasi dell’attività didattica; la funzione di globalizzazione. Maria Montessori: la "casa dei bambini"; la concezione educativa (il bambino laborioso, l'embrione spirituale, nebule e periodi sensitivi, la mente assorbente); il materiale didattico; la maestra direttrice. Critiche al metodo montessoriano La prospettiva pedagogica del pragmatismo americano: J.Dewey Il concetto di esperienza e il ruolo del pensiero; la teoria dell'indagine e lo strumentalismo logico; il carattere sociale dell'educazione; i principi di continuità e di interazione dell'esperienza educativa; l'apprendimento attraverso il fare ("learning by doing"); educazione e democrazia. (Lettura del III capitolo de “La città e la scuola” di Borghi) J.S. Bruner e il post-attivismo Gli studi sullo sviluppo mentale: rappresentazione esecutiva, iconica e simbolica; lo strutturalismo pedagogico: il concetto di struttura e l'insegnamento a "spirale"; i principi che guidano l’approccio educativo della psicologia culturale. (Lettura del I capitolo de La cultura dell’educazione) Febbraio J. Piaget e l'epistemologia genetica - La concezione dell'intelligenza; - le fasi dello sviluppo cognitivo (senso-motoria, pre-operatoria, operatoria concreta, operatoria formale); - l'egocentrismo infantile. Critica della scuola e pedagogie alternative Don Lorenzo Milani e l’esperienza di Barbiana. (lettura integrale di Lettera ad una professoressa) Aprile Marzo Maggio Imola, 28 ottobre 2013 - Pagina 3 di 20 La docente Prof.ssa Giada Buonmattino - LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO “ALESSANDRO DA IMOLA” PIANO DI LAVORO Anno scolastico 2013-2014 DOCENTE: prof.ssa Giada Buonmattino DISCIPLINA: Sociologia e metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica CLASSE: V B LIBRO DI TESTO: A. Bianchi e P. Di Giovanni, La ricerca socio-psico-pedagogica, Paravia ALTRI TESTI E MATERIALI: articoli tratti dalla rivista Erickson Pedagogia più Didattica, materiali di approfondimento prodotti dall’insegnante e inseriti nella sezione apposita del registro elettronico ORE SETTIMANALI: due Finalità dell’insegnamento di metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica (secondo il progetto della commissione Brocca) L’insegnamento della disciplina denominata “Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica” è l’ultima tappa dell’area di indirizzo. Si tratta di un corso formativo che sintetizza il lavoro svolto nel biennio e nel triennio in psicologia, sociologia, pedagogia e filosofia. I programmi sono volti a rendere consapevoli gli alunni dell’apporto interdisciplinare che ogni singola materia opera sull’altra e delle tematiche della metodologia della ricerca socio- psico -educativa. Il corso ha un carattere formativo in quanto ci si lascia alle spalle i tradizionali insegnamenti disciplinari per realizzare un lavoro interdisciplinare che mette in primo piano l’apprendimento attivo e l’analisi di problemi da capire e da risolvere. Le finalità dell’insegnamento della disciplina si definiscono nei seguenti punti: • sensibilizzare gli alunni all’incontro interdisciplinare della ricerca socio -psico- educativa con conseguente innalzamento qualitativo e quantitativo del livello di formazione generale, sia come apertura a molteplici istanze culturali, sia come migliore organizzazione delle conoscenze acquisite; • determinare nell’alunno l’acquisizione di esperienze inerenti alla metodologia di ricerca nelle aree sociopsico - educative, fruibili in particolar modo per elaborare proprie scelte valoriali e per costruire criteri di analisi e strumenti di giudizio critico. Obiettivi specifici di apprendimento Saper ripercorrere concretamente, sia pure in modo generale, l’itinerario tipico della ricerca che definisce attraverso l’analisi della realtà da indagare, la ricerca di schemi o modelli interpretativi, la formulazione di conclusioni ottenute con l’aiuto di particolari strategie euristiche; conoscere le tematiche prese in esame e i linguaggi specifici delle discipline socio-psicopedagogiche; analizzare e contestualizzare i fenomeni nella loro complessità storica, sociale, istituzionale e culturale; Pagina 4 di 20 utilizzare le conoscenze apprese per l’elaborazione di una sintesi pluridisciplinare; analizzare ed interpretare i risultati di ricerche effettuate da esperti; trarre spunto da ricerche tipo per formulare ipotesi di intervento socio-psico-pedagogico. Obiettivi essenziali per il raggiungimento della sufficienza Conoscere i contenuti fondamentali del programma effettivamente svolto; saper ricavare dalla lettura di un testo il nucleo tematico fondamentale; comprensione dei concetti fondamentali e utilizzo del lessico disciplinare specifico; rispondere in modo pertinente alle domande; capacità di eseguire collegamenti con forme elementari di ragionamento e/o organizzazione. Metodologia Lezione frontale (supportata all’occorrenza da materiali filmici, multimediali) con spazio adeguato alle domande degli studenti; informazioni bibliografiche in relazione a temi che possono suscitare interesse; eventuali ricerche e lavori autonomi; eventuale lettura, anche parziale di saggi, articoli, ecc.; spazio riservato al dibattito e al confronto critico; redazione di mappe concettuali; analisi di testi; eventuali lavori di gruppo. Verifiche e criteri di valutazione Sono previste verifiche orali e prove scritte. Le verifiche scritte consisteranno in trattazioni sintetiche degli argomenti, in quesiti a risposta aperta e a risposta multipla, in saggi brevi. La valutazione terrà in considerazione i seguenti criteri: livello di conoscenza e comprensione critica di contenuti, argomenti, lessico; uso di un lessico appropriato e capacità espositive chiare e organiche; capacità di approfondimento, di elaborazione, di analisi e di sintesi, di valutazione personale; capacità di interagire positivamente in situazioni dialettiche (capacità di ascolto, rispetto dell’interlocutore, uso di strategie argomentative, ecc.); interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo e alla vita scolastica, impegno e buona volontà (da considerare ai fini della valutazione sintetica). Recupero Si prevede il recupero curriculare nel corso delle lezioni. Su richiesta e solo se strettamente necessario, potranno essere attivate altre tipologie, in base alle modalità previste dal P.O.F. Pagina 5 di 20 Contenuti e tempi di attuazione Contenuti L’aggressività : teorie a confronto (etologia, psicoanalisi, comportamentismo, ipotesi frustrazione-aggressività e sue evoluzioni); il punto di vista della psicologia sociale, della sociologia e dell’antropologia culturale. Il bullismo come forma di aggressività dell’età evolutiva (definizione dell’OMS; caratteristiche fondamentali; psicologia del bullo e della vittima; il ruolo dei “testimoni”. Considerazioni di Anna Oliverio Ferraris in merito ai possibili interventi; studio dell’Università di Granada sulle cause della violenza scolare. L’interdisciplinarità: che cos’è; come si fa ricerca interdisciplinare. L’etnopsichiatria: le malattie mentali in un’ottica transculturale; come si curano i disturbi psichici altrove. Il punto di vista del ricercatore: genesi del problema; implicazioni per la ricerca. La marginalità: definizione e distinzione dall’emarginazione; il barbonismo . Come si progetta una ricerca: come nasce una ricerca; la definizione dell’oggetto d’indagine; il disegno di ricerca; ricerca quantitativa e qualitativa. Tempi Primo quadrimestre Lo svantaggio: definizione; disuguaglianza delle opportunità educative; la scuola e le persone con disabilità (menomazione, disabilità e handicap secondo l’ICIDH, classificazione delle Secondo quadrimestre disabilità, il documento ICF, le principali norme e i relativi documenti utili all’integrazione scolastica). La motivazione scolastica: motivazioni intrinseche ed estrinseche; la motivazione degli allievi e l’influenza dell’ambiente formativo. Le tossicodipendenze: le droghe e i loro effetti; perché ci si droga; il fenomeno visto da Luigi Cancrini nell’ottica sistemica. L’esame dei documenti come strumento d’indagine. Imola, 28 ottobre 2013 - Pagina 6 di 20 La docente Prof.ssa Giada Buonmattino - LICEO DELLE SCIENZE UMANE “ALESSANDRO DA IMOLA” PIANO DI LAVORO Anno scolastico 2013-2014 DOCENTE: prof.ssa Giada Buonmattino DISCIPLINA: Scienze Umane (antropologia culturale, sociologia, metodologia della ricerca) CLASSE: III A Scienze Umane opzione Economico - Sociale LIBRI DI TESTO: M. Aime, Ciò che noi siamo, Loescher – P. Volontè, C. Lunghi, M. Magatti, E. Mora, Sociologia, Einaudi Scuola - A. Bianchi e P. Di Giovanni, Metodologia oggi, Paravia ALTRI TESTI E MATERIALI: articoli tratti da riviste del settore, materiali di approfondimento prodotti dall’insegnante e inseriti nella sezione apposita del registro elettronico ORE SETTIMANALI: tre Finalità Promuovere la formazione di un soggetto capace di riflettere in modo autonomo e di esercitare un maturo senso critico rispetto alla problematicità della realtà contemporanea; formazione del cittadino; potenziamento delle abilità linguistiche e logiche; creare le premesse mentali per un libero e produttivo confronto con gli altri. Obiettivi specifici di apprendimento Orientarsi con i linguaggi propri delle scienze sociali nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni; comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione al mondo del lavoro, ai servizi alla persona, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; comprendere le trasformazioni socio-politiche ed economiche indotte dal fenomeno della globalizzazione, le tematiche relative alle politiche interculturali e all’importanza del “terzo settore”; sviluppare un’adeguata consapevolezza riguardo alle dinamiche psicosociali; conoscere i principi, i metodi e le tecniche di ricerca in campo economico-sociale. Obiettivi essenziali per il raggiungimento della sufficienza Conoscere i contenuti fondamentali del programma effettivamente svolto; saper ricavare dalla lettura di un testo il nucleo tematico fondamentale; comprensione dei concetti fondamentali del lessico delle scienze umane; rispondere in modo pertinente alle domande; capacità di eseguire collegamenti con forme elementari di ragionamento e/o organizzazione. Metodologia Lezione frontale (supportata all’occorrenza da materiali filmici, multimediali) con spazio adeguato alle domande degli studenti; informazioni bibliografiche in relazione a temi che possono suscitare interesse; eventuali ricerche e lavori autonomi; lettura, anche parziale di saggi, articoli, ecc.; stage formativo; spazio riservato al dibattito e al confronto critico; redazione di mappe concettuali; analisi di testi; Pagina 7 di 20 eventuali lavori di gruppo. Verifiche e criteri di valutazione Verifiche orali e prove scritte La valutazione verrà fatta tenendo in considerazione i seguenti criteri: livello di conoscenza e comprensione critica di contenuti, argomenti, lessico; uso di un lessico appropriato e capacità espositive chiare e organiche; capacità di approfondimento, di elaborazione, di analisi e di sintesi, di valutazione personale; capacità di interagire positivamente in situazioni dialettiche (capacità di ascolto, rispetto dell’interlocutore, uso di strategie argomentative, ecc.); interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo e alla vita scolastica, impegno e buona volontà (da considerare ai fini della valutazione sintetica). CONTENUTI E TEMPI DI ATTUAZIONE CONTENUTI DISCIPLINARI INTRODUZIONE ALLE SCIENZE UMANE E SOCIALI - Scienze umane e scienze sociali; - campi d’applicazione e oggetto di studio della sociologia, della psicologia, della pedagogia e dell’antropologia culturale. ANTROPOLOGIA CULTURALE CHE COS’E’ L’ANTROPOLOGIA CULTURALE - Un essere incompleto; - un vuoto da riempire; - definizioni di cultura; - lo sguardo sull’altro; - la soggettività della ricerca antropologica; breve storia dell’antropologia culturale. METODI E CAMPI DI INDAGINE - L’osservazione partecipante; - i collaboratori e gli strumenti dell’antropologo; - etnocentrismo e relativismo culturale; - la comparazione; - le specializzazioni dell’antropologia e i nuovi campi d’indagine. CHI SIAMO? CHE COSA SIAMO? - Una “scimmia nuda”; - il gesto e la parola; - la selezione naturale; - homo migrans; - esistono le razze? - Ambienti e climi; - natura e cultura. IL CICLO DELLA VITA - Venire al mondo; - età biologica ed età sociale; - classi d’età; - il predominio degli anziani; - vecchio a chi? Pagina 8 di 20 TEMPI Settembre Ottobre Ottobre/Novembre Novembre - Sesso e genere; malattie e cure; morire. SOCIOLOGIA INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA - La specificità della sociologia; - le norme sociali; - l’ordine sociale; - la distinzione tra sociologia e psicologia (E. Durkheim). STORIA DEL PENSIERO SOCIOLOGICO - Il contesto filosofico e il contesto storico; - la nascita della sociologia; la generazione dei classici: Marx, Durkheim, Weber. Dicembre LE STRUTTURE DELLA SOCIETA’ - Il processo di istituzionalizzazione; - azione ed istituzione; - l’interazione e la relazione sociale; - gli effetti dell’istituzionalizzazione: ruoli e status; - le forme della struttura sociale. Febbraio IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE - Identità e socializzazione; - le principali agenzie di socializzazione (famiglia, scuola, mass media, gruppo dei pari). Marzo METODOLOGIA DELLA RICERCA COME FANNO RICERCA LE PRINCIPALI SCIENZE SOCIALI - Come fanno ricerca i sociologi, gli psicologia, gli antropologi culturali, gli economisti. I METODI DELLE SCIENZE SOCIALI - Le indagini; - l’esame dei documenti; - l’osservazione; - l’intervista; - il questionario; - le storie di vita; - il focus group; - i diari; - le inchieste. Imola, 28 ottobre 2013 Gennaio Aprile Maggio/ Giugno Pagina 9 di 20 La docente Giada Buonmattino - LICEO DELLE SCIENZE UMANE “ALESSANDRO DA IMOLA” PIANO DI LAVORO Anno scolastico 2013-2014 DOCENTE: prof.ssa Giada Buonmattino DISCIPLINA: Scienze Umane (psicologia e metodologia della ricerca) CLASSE: II A Scienze Umane opzione Economico - Sociale LIBRI DI TESTO: V. Matera, M. Giusti, E. Arielli, A. Biscaldi, Il manuale di scienze umane, Marietti scuola ALTRI TESTI E MATERIALI: articoli tratti da riviste del settore, materiali di approfondimento prodotti dall’insegnante e inseriti nella sezione apposita del registro elettronico ORE SETTIMANALI: tre Finalità Promuovere la formazione di un soggetto capace di riflettere in modo autonomo e di esercitare un maturo senso critico rispetto alla problematicità della realtà contemporanea; formazione del cittadino; potenziamento delle abilità linguistiche e logiche; creare le premesse mentali per un libero e produttivo confronto con gli altri. Obiettivi specifici di apprendimento Orientarsi con i linguaggi propri delle scienze sociali nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni; comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione al mondo del lavoro, ai servizi alla persona, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; comprendere le trasformazioni socio-politiche ed economiche indotte dal fenomeno della globalizzazione, le tematiche relative alle politiche interculturali e all’importanza del “terzo settore”; sviluppare un’adeguata consapevolezza riguardo alle dinamiche psicosociali; conoscere i principi, i metodi e le tecniche di ricerca in campo economico-sociale. Obiettivi essenziali per il raggiungimento della sufficienza Conoscere i contenuti fondamentali del programma effettivamente svolto; saper ricavare dalla lettura di un testo il nucleo tematico fondamentale; comprensione dei concetti fondamentali del lessico delle scienze umane; rispondere in modo pertinente alle domande; capacità di eseguire collegamenti con forme elementari di ragionamento e/o organizzazione. Metodologia Lezione frontale (supportata all’occorrenza da materiali filmici, multimediali) con spazio adeguato alle domande degli studenti; informazioni bibliografiche in relazione a temi che possono suscitare interesse; eventuali ricerche e lavori autonomi; lettura, anche parziale di saggi, articoli, ecc.; spazio riservato al dibattito e al confronto critico; redazione di mappe concettuali; analisi di testi; eventuali lavori di gruppo; Pagina 10 di 20 tutoraggio tra pari. Verifiche e criteri di valutazione Verifiche orali e prove scritte La valutazione verrà fatta tenendo in considerazione i seguenti criteri: livello di conoscenza e comprensione critica di contenuti, argomenti, lessico; uso di un lessico appropriato e capacità espositive chiare e organiche; capacità di approfondimento, di elaborazione, di analisi e di sintesi, di valutazione personale; capacità di interagire positivamente in situazioni dialettiche (capacità di ascolto, rispetto dell’interlocutore, uso di strategie argomentative, ecc.); interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo e alla vita scolastica, impegno e buona volontà (da considerare ai fini della valutazione sintetica). CONTENUTI E TEMPI DI ATTUAZIONE INTRODUZIONE ALLE SCIENZE UMANE E SOCIALI - Scienze umane e scienze sociali; - campi d’applicazione e oggetto di studio della sociologia, della psicologia, della pedagogia e dell’antropologia culturale; - breve storia della psicologia: strutturalismo, funzionalismo, comportamentismo, psicoanalisi, gestalt, cognitivismo PSICOLOGIA I CICLI EVOLUTIVI E LO SVILUPPO DELLA PERSONA - Definizione del campo d’indagine della psicologia dello sviluppo; - individuazione delle fasi dell’esistenza umana; - concetti di ciclo di vita e arco di vita; - lo sviluppo psico - sessuale di Freud; - lo sviluppo psico- sociale di E. Erikson; - lo sviluppo cognitivo di Piaget; - il gioco nello sviluppo del bambino (teoria di Piaget sui tre tipi di gioco); - il tempo libero nella fase adulta. LA PERSONA E IL CONTESTO LAVORATIVO - Motivazioni e atteggiamenti; - percezione di controllabilità ed autostima; - individuazione delle cause del successo o dell’insuccesso lavorativo secondo gli stili attribuzionali; - l’equità percepita (secondo la teoria di Adams); - motivazioni ed emozioni; - i gruppi di lavoro e il lavoro di gruppo; - ruoli, cooperazione e conflitti; Pagina 11 di 20 Settembre Ottobre Ottobre/Novembre - il gruppo in condizioni di incertezza; - inerzia di gruppo e conformismo. ANZIANITA’ ED INVECCHIAMENTO - l’anzianità; - il pensionamento come cambiamento sociale tipico dell’anzianità; - gli anziani e la loro condizione nella società. LA SENSAZIONE E LA PERCEZIONE - Definizione della sensazione e della percezione; - gli stadi della percezione; - le principali leggi dell’organizzazione percettiva (studi della gestalt). EMOZIONI ED AFFETTIVITA’ - Motivazioni ed emozioni; - La provenienza ,il funzionamento e l’espressione delle emozioni; - Affettività, amore ed attaccamento; - Emozioni e cultura. L’INTELLIGENZA - Novembre Dicembre Dicembre/gennaio Gennaio Come si può definire l’intelligenza; il quoziente intellettivo intelligenza generale le teorie delle intelligenze multiple critiche alle teorie delle intelligenze multiple risolvere problemi e ragionare la ricerca di soluzioni ai problemi e la creatività l’uso delle analogie nel ragionamento INCONSCIO E PSICOANALISI - Freud: prima e seconda topica; quando l’inconscio ci fa sbagliare (errori e lapsus); il sogno; ansia, nevrosi e psicosi. - Jung: archetipi e inconscio collettivo. - Lacan: inconscio e linguaggio MENTE E APPRENDIMENTO - Cervello e mente; - le funzioni della mente; - mente collettiva, mente esterna, mente artificiale; - l’apprendimento come condizionamento (Pavlov e Skinner); - l’apprendimento per il comportamentismo (Watson); - l’apprendimento per il cognitivismo. LA MEMORIA - Tipi di memoria e durata; - la memoria selettiva; - la memoria ricostruisce: i falsi ricordi; Pagina 12 di 20 Febbraio Febbraio/Marzo Marzo - l’oblio; alcune patologie della memoria e dell’apprendimento: amnesia; depressione; fobia scolastica. METODOLOGIA DELLA RICERCA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA: Aprile/Maggio L’ESPERIMENTO E IL METODO ETNOGRAFICO - L’osservazione; - l’esperimento in scienze sociali; - i test psicometrici; - il questionario; - l’intervista; - le storie di vita CENNI DI STATISTICA Maggio/Giugno - Cos’è la statistica; - popolazione, campione e campionamento; - caso e probabilità; - media, moda e mediana La classe sarà coinvolta in un lavoro pluridisciplinare, che coinvolgerà le discipline di Italiano e Scienze umane, sulla multiculturalità. In particolar modo si prenderanno in esame gli studi della pedagogista Graziella Favaro sulle modalità di approccio del migrante nei confronti del paese ospitante. Saranno altresì esaminati i principali modelli di società interculturale. L’attività si svolgerà prima dell’avvio delle unità d’apprendimento che afferiscono alla psicologia cognitiva (all’incirca nel mese di novembre). Imola, 28 ottobre 2013 - Pagina 13 di 20 La docente Giada Buonmattino – LICEO DELLE SCIENZE UMANE “ALESSANDRO DA IMOLA” PIANO DI LAVORO Anno scolastico 2013-2014 DOCENTE: prof.ssa Giada Buonmattino DISCIPLINA: Scienze Umane (psicologia e metodologia della ricerca) CLASSE: I A Scienze Umane opzione Economico - Sociale LIBRI DI TESTO: V. Matera, M. Giusti, E. Arielli, A. Biscaldi, Il manuale di scienze umane, Marietti scuola ALTRI TESTI E MATERIALI: articoli tratti da riviste del settore, materiali di approfondimento prodotti dall’insegnante e inseriti nella sezione apposita del registro elettronico ORE SETTIMANALI: tre Finalità Promuovere la formazione di un soggetto capace di riflettere in modo autonomo e di esercitare un maturo senso critico rispetto alla problematicità della realtà contemporanea; formazione del cittadino; potenziamento delle abilità linguistiche e logiche; creare le premesse mentali per un libero e produttivo confronto con gli altri. Obiettivi specifici di apprendimento Orientarsi con i linguaggi propri delle scienze sociali nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni; comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione al mondo del lavoro, ai servizi alla persona, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; comprendere le trasformazioni socio-politiche ed economiche indotte dal fenomeno della globalizzazione, le tematiche relative alle politiche interculturali e all’importanza del “terzo settore”; sviluppare un’adeguata consapevolezza riguardo alle dinamiche psicosociali; conoscere i principi, i metodi e le tecniche di ricerca in campo economico-sociale. Obiettivi essenziali per il raggiungimento della sufficienza Conoscere i contenuti fondamentali del programma effettivamente svolto; saper ricavare dalla lettura di un testo il nucleo tematico fondamentale; comprensione dei concetti fondamentali del lessico delle scienze umane; rispondere in modo pertinente alle domande; capacità di eseguire collegamenti con forme elementari di ragionamento e/o organizzazione. Metodologia Lezione frontale (supportata all’occorrenza da materiali filmici, multimediali) con spazio adeguato alle domande degli studenti; informazioni bibliografiche in relazione a temi che possono suscitare interesse; eventuali ricerche e lavori autonomi; lettura, anche parziale di saggi, articoli, ecc.; spazio riservato al dibattito e al confronto critico; redazione di mappe concettuali; analisi di testi; eventuali lavori di gruppo; tutoraggio tra pari. Pagina 14 di 20 Verifiche e criteri di valutazione Verifiche orali e prove scritte La valutazione verrà fatta tenendo in considerazione i seguenti criteri: livello di conoscenza e comprensione critica di contenuti, argomenti, lessico; uso di un lessico appropriato e capacità espositive chiare e organiche; capacità di approfondimento, di elaborazione, di analisi e di sintesi, di valutazione personale; capacità di interagire positivamente in situazioni dialettiche (capacità di ascolto, rispetto dell’interlocutore, uso di strategie argomentative, ecc.); interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo e alla vita scolastica, impegno e buona volontà (da considerare ai fini della valutazione sintetica). CONTENUTI E TEMPI DI ATTUAZIONE INTRODUZIONE ALLE SCIENZE UMANE E SOCIALI - Scienze umane e scienze sociali; - campi d’applicazione e oggetto di studio della sociologia, della psicologia, della pedagogia e dell’antropologia culturale; - breve storia della psicologia: strutturalismo, funzionalismo, comportamentismo, psicoanalisi, gestalt, cognitivismo PSICOLOGIA L’IDENTITA’ - Definizione in termini psicologici; - le tre dimensioni: identità fisica, psicologica e sociale; - il self e le prospettive sull’identità sociale di Goffman e W. James; - i due criteri universali di classificazione delle persone: età e genere; - il lavoro come fattore forte dell’identità sociale; - la prospettiva del self nelle società egocentriche e in quelle socio centriche; - due casi studio: il concetto di persona a Giava (studio dell’antropologo culturale Geertz); l’identità e l’immagine corporea per le adolescenti americane (studio dell’antropologa M. Nichter); - l’identità di genere e il sesso biologico; - fattori naturali e fattori culturali nella determinazione dell’identità di genere; - identità di genere e stereotipi socioculturali; - il difficile processo dell’emancipazione femminile. GRUPPI E LUOGHI DI RELAZIONI - Che cosa è un gruppo? Cosa invece non costituisce un gruppo; - classificazione, le dimensioni e le figure del gruppo; Pagina 15 di 20 Settembre Ottobre/Novembre Dicembre/Gennaio - gli studi di K. Lewin sulla dinamica di gruppo e sulla leadership; - conformismo e maggioranza: l’esperimento di Milgram del 1961; - la socializzazione; - le principali agenzie di socializzazione; - una classificazione delle società umana; - teorie principali della società; - il lavoro nelle società moderne; - giovani e lavoro; - lavoro e globalizzazione; - costruire legami d’amicizia; - il bullismo: definizione dell’OMS, come si manifesta, interventi per la prevenzione e per il contrasto. LA COMUNICAZIONE - Gli elementi della comunicazione; - gli approcci teorici alla comunicazione; - la scuola di Palo Alto e la pragmatica della comunicazione umana; - le modalità comunicative: la comunicazione verbale, la comunicazione non verbale e la comunicazione paraverbale. IL METODO DI STUDIO - il metodo di studio dal punto di vista teorico (metacognizione: strategie di studio, immagine e convinzioni riguardo le discipline, immagini di sé, emozioni, ambienti di apprendimento) e dal punto di vista dell’esperienza dello studente; - perché studiare? Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche. METODOLOGIA DELLA RICERCA - Febbraio Marzo/Aprile Maggio/Giugno La ricerca nelle scienze umane; il disegno della ricerca; la raccolta e l’elaborazione dei dati; la validità scientifica della ricerca; l’etica della ricerca. Imola, 28 ottobre 2013 - Pagina 16 di 20 La docente Giada Buonmattino – LICEO DELLE SCIENZE UMANE “ALESSANDRO DA IMOLA” PIANO DI LAVORO Anno scolastico 2013-2014 DOCENTE: prof.ssa Giada Buonmattino DISCIPLINA: Scienze Umane (psicologia e pedagogia) CLASSE: I B Scienze Umane LIBRI DI TESTO: V. Matera, M. Giusti, E. Arielli, A. Biscaldi, Il manuale di scienze umane, Marietti scuola ALTRI TESTI E MATERIALI: articoli tratti da riviste del settore, materiali di approfondimento prodotti dall’insegnante e inseriti nella sezione apposita del registro elettronico ORE SETTIMANALI: quattro Finalità Promuovere la formazione di un soggetto capace di riflettere in modo autonomo e di esercitare un maturo senso critico rispetto alla problematicità della realtà contemporanea; formazione del cittadino; potenziamento delle abilità linguistiche e logiche; creare le premesse mentali per un libero e produttivo confronto con gli altri. Obiettivi specifici di apprendimento Orientarsi con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni; conoscere, attraverso la lettura diretta dei testi (anche in forma antologizzata), il percorso storico delle principali tipologie educative, relazionali e sociali e la loro importanza nella costruzione di una cittadinanza attiva; acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche sociali, con particolare attenzione ai processi formativi, all’azione educativa, ai fenomeni interculturali e ai diversi contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; sviluppare un’adeguata consapevolezza delle dinamiche degli affetti e dei sentimenti . Obiettivi essenziali per il raggiungimento della sufficienza Conoscere i contenuti fondamentali del programma effettivamente svolto; saper ricavare dalla lettura di un testo il nucleo tematico fondamentale; comprensione dei concetti fondamentali del lessico delle scienze umane; rispondere in modo pertinente alle domande; capacità di eseguire collegamenti con forme elementari di ragionamento e/o organizzazione. Metodologia Lezione frontale (supportata all’occorrenza da materiali filmici, multimediali) con spazio adeguato alle domande degli studenti; informazioni bibliografiche in relazione a temi che possono suscitare interesse; eventuali ricerche e lavori autonomi; lettura, anche parziale di saggi, articoli, ecc.; spazio riservato al dibattito e al confronto critico; redazione di mappe concettuali; analisi di testi; eventuali lavori di gruppo; tutoraggio tra pari. Pagina 17 di 20 Verifiche e criteri di valutazione Verifiche orali e prove scritte La valutazione verrà fatta tenendo in considerazione i seguenti criteri: livello di conoscenza e comprensione critica di contenuti, argomenti, lessico; uso di un lessico appropriato e capacità espositive chiare e organiche; capacità di approfondimento, di elaborazione, di analisi e di sintesi, di valutazione personale; capacità di interagire positivamente in situazioni dialettiche (capacità di ascolto, rispetto dell’interlocutore, uso di strategie argomentative, ecc.); interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo e alla vita scolastica, impegno e buona volontà (da considerare ai fini della valutazione sintetica). CONTENUTI E TEMPI DI ATTUAZIONE INTRODUZIONE ALLE SCIENZE UMANE E SOCIALI - Scienze umane e scienze sociali; - campi d’applicazione e oggetto di studio della sociologia, della psicologia, della pedagogia e dell’antropologia culturale; - breve storia della psicologia: strutturalismo, funzionalismo, comportamentismo, psicoanalisi, gestalt, cognitivismo Settembre PSICOLOGIA L’IDENTITA’ - Definizione in termini psicologici; - le tre dimensioni: identità fisica, psicologica e sociale; - il self e le prospettive sull’identità sociale di Goffman e W. James; - i due criteri universali di classificazione delle persone: età e genere; - il lavoro come fattore forte dell’identità sociale; - la prospettiva del self nelle società egocentriche e in quelle socio centriche; - due casi studio: il concetto di persona a Giava (studio dell’antropologo culturale Geertz); l’identità e l’immagine corporea per le adolescenti americane (studio dell’antropologa M. Nichter); - l’identità di genere e il sesso biologico; - fattori naturali e fattori culturali nella determinazione dell’identità di genere; - identità di genere e stereotipi socioculturali; - il difficile processo dell’emancipazione femminile. GRUPPI E LUOGHI DI RELAZIONI - Che cosa è un gruppo? Che cosa invece non costituisce un gruppo; - classificazione, le dimensioni e le figure del gruppo; - gli studi di K. Lewin sulla dinamica di gruppo Pagina 18 di 20 Ottobre Novembre e sulla leadership; conformismo e maggioranza: l’esperimento di Milgram del 1961; - la socializzazione; - le principali agenzie di socializzazione; - una classificazione delle società umana; - teorie principali della società; - il lavoro nelle società moderne; - giovani e lavoro; - lavoro e globalizzazione; - costruire legami d’amicizia; - il bullismo: definizione dell’OMS, come si manifesta, interventi per la prevenzione e per il contrasto. LA COMUNICAZIONE - Gli elementi della comunicazione; - gli approcci teorici alla comunicazione; - la scuola di Palo Alto e la pragmatica della comunicazione umana; - le modalità comunicative: la comunicazione verbale, la comunicazione non verbale e la comunicazione paraverbale. - LA PERCEZIONE - Sensazione e percezione; - gli stadi della percezione - le leggi dell’organizzazione percettiva. Dicembre Gennaio LA MEMORIA E L’APPRENDIMENTO - memorizzare e apprendere; - i tipi di memoria; - la durata della memoria; - la memoria selettiva; - l’oblio; - il caso dei falsi ricordi; - alcuni esempi di patologie della memoria; - strategie di apprendimento (di codifica e di recupero); - esempi di problemi dell’apprendimento. IL METODO DI STUDIO - il metodo di studio dal punto di vista teorico (metacognizione: strategie di studio, immagine e convinzioni riguardo le discipline, immagini di sé, emozioni, ambienti di apprendimento) e dal punto di vista dell’esperienza dello studente; - perché studiare? Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche. Pagina 19 di 20 Gennaio/Febbraio Febbraio PEDAGOGIA I MODELLI EDUCATIVI NELLE CIVILTA’ PREELLENICHE - Il modello educativo dello scriba nella civiltà assiro-babilonese; - modelli educativi nella civiltà egiziana; - modelli educativi degli Ebrei. MODELLI EDUCATIVI NELLA GRECIA ANTICA - Modelli educativi a Sparta ed Atene; - la missione di Socrate; - il modello pedagogico di Platone; - Isocrate e la scuola di retorica; - il modello educativo di Aristotele. MODELLI EDUCATIVI NELL’ANTICA ROMA - Paideia ed educatio; - le virtù fondamentali per la società romana arcaica; - le materie d’insegnamento ed i riti di passaggio; - struttura della scuola a Roma; - i modelli educativi in Cicerone, Seneca e Quintiliano. Marzo Aprile Maggio/ Giugno Imola, 28 ottobre 2013 - Pagina 20 di 20 La docente Giada Buonmattino –