DIVERTICOLI URETRALI POST ESPIANTO DI SFINTERE

DIVERTICOLI URETRALI POST ESPIANTO DI SFINTERE ARTIFICIALE.
Manlio Schettini, Gabriella Mirabile, Luca Albanesi, Francesco Attisani, Barbara
Cristina Gentile, Luca Mavilla, David Granata, Francesco Pisanti, Roberto Giulianelli.
Division of Urology – Nuova Villa Cluadia Clinic- Rome- Italy
INTRODUZIONE: Nel nostro lavoro riportiamo 2 casi di diverticoli uretrali come
risultato dell’espianto dello sfintere artificiale in seguito ad erosione uretrale.
MATERIALI E METODI
Dal 1989 al 2010 abbiamo impiantato 125 sfinteri artificiali AMS 800 (115 uomini 5
donne) per il trattamento di incontinenza urinaria post danno sfinterico. Dopo
l’impianto, un catetere tipo Foley 16 Ch e’stato mantenuto approssimativamente per 5
giorni (4-8) e la protesi veniva attivata in un range di 31-54 giorni. 20 casi hanno
necessitato di una revisione chirurgica, (17 uomini 3 donne), ad una distanza minima
di 9 giorni fino a 9 anni dal primo intervento. Sono stati eseguiti 11 espianti a causa di
infezioni uretrali, in 8 casi si e’proceduto al reimpianto completo delle protesi: in 5
pazienti si e’verificata una nuova infezione-erosione dell’uretra che ha richiesto un
nuovo espianto dopo un periodo variabile da 6 mesi a 2 anni. Due di questi pazienti
hanno manifestato la presenza di diverticoli uretrali e conseguente necessita’di un
intervento chirurgico corretivo.
RISULTATI
Caso A: BG, paziente di 72 anni, affetto da incontinenza urinaria post-prostatectomia
radicale. Nel 1999 il paziente e’stato sottoposto ad impianto di sfintere artificiale con
completa ripresa della continenza. Nel 2006 e‘ stato necessario sostituire la cuffia per
ricomparsa dell’incontinenza. Dopo 5 mesi e ‘stata posta diagnosi di erosione uretrale
per cui e’ stato necessario rimuovere la protesi e mantenere un catetere vescicale per 4
settimane. Dopo sei mesi, una cistografia retrograda e minzionale, ha dimostrato la
presenza di un diverticolo uretrale, con conseguente necessita’di sottoporre il paziente
a nuovo intervento chirurgico di asportazione del diverticolo e sutura della lesione
uretrale.
Case B, PF, paziente di 71 anni, affetto da incontinenza urinaria post trattamento
endoscopico di stenosi dell’anastomosi vescico-uretrale post prostatectomia radicale.
Nel mese di luglio del 2000 e’ stato impiantato uno sfintere artificiale AMS 800 con
completa risoluzione della sintomatologia. A Febbraio 2009 il paziente ha manifestato
la ricomparsa dell’incontnenza urinaria a causa del malfunzionamento della protesi.
Lo sfntere e’ stato pertanto espiantato e sostituito. A Marzo 2012 veniva diagnosticata
una erosione uretrale e lo sfintere definitivamente espiantato. A 3 mesi dall’espianto
si poneva diagnosi, mediante uretrocistografia retrograde e minzionale di erosione
uretrale con presenza di voluminoso diverticolo uretrale.
DISCUSSIONE
L’erosione uretrale rappresenta una delle piu’temibili complicanze dell’impianto di
uno sfintere artificiale. Questo drammatico evento puo’verificarsi sia precocemente
(dal 4.5 al 67% dei casi) che tardivamente (15% dei casi), come conseguenza della
eccessiva pressione della cuffia sull’uretra o come conseguenza di infezioni
protesiche. In entrambi i casi si rende necessario l’espianto della protesi e la
correzione chirurgica della erosione.
CONCLUSIONI
L’erosione uretrale rappresenta una delle complicanze piu’ temibili dell’impianto
dello sfintere artificiale. La sua diagnosi non preclude un possibile re-impianto, in
pazienti fortemente motivati, anche se li espone ad un maggior rischio di infezioni,
erosioni e formazioni di pseudodiverticoli che richiedono un espianto completo della
protesi ed una ricostruzione chirurgica dell’uretra. In base alla nostra esperienza
riteniamo che questi pazienti non siano piu’ elegibili ad una chirurgia protesica
dell’uretra e le condizioni trofiche dell’organo potrebbero rendere qualunque altro
approccio, anche mini-invasivo, non consigliabile.