Bionot.n.14 del 18-09-08

annuncio pubblicitario
ALSIA
Agenzia Lucana
di Sviluppo e
Innovazione
in Agricoltura
SPORTELLO BIO
A.A.S.D.
BOSCO
GALDO
A.A.S.D. PANTANELLO
Via Grumentina - 85050 Villa d’Agri (Pz)
SS 106 IONICA KM 448.2
Tel. 0975 75010
352547 Fax
0975 352403
METAPONTO
Tel: 0835/745071
Fax: 0835/745286
Notiziario di Agricoltura Biologica
Numero 14
18 settembre 2008
ACTINIDIA: (Ingrossamento frutto)
Cocciniglia bianca (Pseudaulacaspis pentagona): le trappole a feromone, site nei campi
monitorati, segnalano ancora la presenza dell’insetto, pertanto, controllare accuratamente i frutti
del proprio campo, (soprattutto dove, nell’anno precedente, si sono avuti danni rilevanti ) e, dove
se ne riscontra la presenza, prima di qualsiasi intervento, consultare i tecnici del servizio di difesa
dell’ALSIA.
Si evidenzia, comunque, che una corretta gestione biologica dell’agroecosistema riduce
notevolmente la possibilità di danno, favorendo l’attività degli antagonisti naturali (es.: Prospaltella
berlesei, ecc.).
AGRUMI: (ingrossamento frutto-invaiatura)
Cotonello (Planococcus citri): in presenza di focolai d’infestazione, è ancora possibile intervenire
con lanci localizzati di 2-3 adulti per pianta.di Cryptolaemus montrouzieri , ancora disponibile
presso l’ Azienda Pantanello.
Rossa forte (Aonidiella aurantii): si consiglia di monitorare il proprio campo ed in presenza di
almeno 2-3 individui per frutto, intervenire con lanci di Aphytis melinus (circa 10.000
individui/ha/lancio a cadenza quindicinale) fino a raggiungere un numero di 50.000-200.000
individui/ha in relazione al grado di infestazione. In alternativa, impiegare olio bianco all’1,5% o
olio estivo al 2 %. In caso di forti infestazioni e con forme già fissate, aggiungere agli oli il
rotenone.
Minatrice serpentina (Phyllocnistis citrella): solo su piante giovani e reinnesti, non protetti con
rete antinsetto, intervenire con azadiractina, in presenza di forti attacchi.
Mosca della frutta (Ceratitis capitata): le trappole a feromone, per il monitoraggio dell’insetto, ne
evidenziano la presenza. Esclusivamente per le varietà precoci (Satsuma miyagawa), dove si
catturano almeno 20 mosche per trappola, oltre a mantenere attivo il metodo della cattura
massale, si consiglia di intervenire con rotenone. Risultati interessanti sono stati segnalati anche
con l’uso del caolino, utile pure a proteggere i frutti da “colpi di sole” (parte di buccia gialla e
cuoiosa).
Fetola (Empoasca decedens) nei campi monitorati, ne è stata accertata la presenza. I prodotti,
eventualmente impiegati per il controllo della mosca, sono efficaci anche contro questo insetto.
PERCOCO: (maturazione)
Nessun trattamento
OLIVO: (ingrossamento frutto-invaiatura)
Mosca delle olive (Bactocera oleae):nessun trattamento. Le trappole a feromone, per il
monitoraggio dell’insetto, segnalano catture in aumento.,Tuttavia, dai monitoraggi effettuati nei
campi pilota, si evidenziano punture fertili nell’ordine del 2% circa, che non superano ancora la
soglia di intervento. Si consiglia di eseguire un intervento preventivo con caolino in quanto, con le
condizioni climatiche attuali, si presume un aumento di punture fertili. , “Sul retro del foglio, è
riportata una nota tecnica sul ciclo biologico e la difesa”.
Margaronia (Palpita unionalis): nei giovani impianti e nei vivai, in presenza di larve, intervenire
con Bacillus thuringiensis .
SUSINO: (maturazione) Nessun trattamento
VITE: (maturazione)
Marciumi acidi e Muffa grigia: dove si posticipa la raccolta, sussiste la possibilità di sviluppo di
marciumi acidi e botrite. Si consiglia di proteggere la coltura con prodotti a base di rame, zolfobentonite, ecc.
Mal dell'Esca: Sono evidenti, in questa fase, le piante colpite dalla malattia che può avere due tipi
di decorso:

forma cronica (sintomi fogliari) con graduale disseccamento delle foglie e della base dei tralci.
Le foglie manifestano delle macchie bruno-rossastre, con contorni gialli, localizzate ai margini e
tra le nervature.
 forma acuta (disseccamenti parziali e totali) le piante manifestano un appassimento improvviso
della chioma con morte quasi immediata.
Consigli: al momento segnare le piante attaccate; solo in presenza di sintomi acuti diffusi o totali
(colpo apoplettico) si consiglia il taglio della pianta a 20-40 cm sopra al punto di innesto (bruciare
il materiale di risulta), in modo che possa eventualmente svilupparsi un getto basale; in presenza
di sintomi cronici si consiglia l'allevamento di un getto dalla base della pianta
FRAGOLA: ( trapianto-accrescimento)
Spodoptera littoralis: predisporre le trappole a cattura massale in numero di 8-10 per ettaro.
In presenza di larve, sulla vegetazione, intervenire con Bacillus thuringiensis e ripetere il
trattamento dopo una settimana.
NOTA TECNICA
La Mosca delle olive ( Bactrocera oleae)
E’ un dittero diffuso in tutte le regioni olivicole d’Italia. Le olive colpite, possono cadere,
oppure dare una resa inferiore di olio caratterizzato da una elevata acidità e da un forte
odore di muffa e di terra. Il danno, in alcuni casi, può determinare la totale perdita della
produzione.
Ciclo biologico: nel nostro ambiente, in condizioni favorevoli, l’insetto può avere anche
6-7 generazioni. Le mosche possono vivere anche diversi mesi nutrendosi delle sostanze
zuccherine di varia origine o del liquido che fuoriesce dalle punture compiute dalle
femmine sulle olive. I primi attacchi possono avvenire quando i frutti raggiungono le
dimensioni di un cece, ma dipendono dallo stato di recettività varietale e da fattori
ambientali ( piogge, temperature, esposizione del terreno ecc.). Le uova vengono deposte
nei frutti in numero di uno per ogni femmina. Le larve nascono dopo soli 2-6 giorni in
estate e dopo una decina in autunno. Le larve, completato lo sviluppo in 2-3 settimane, si
impupano entro le olive oppure nel terreno. Lo stadio di pupa dura una decina di giorni;
quello dell’ultima generazione si prolunga per più mesi.
Difesa: in agricoltura biologica, la popolazione del parassita, può essere controllata
mediante l’utilizzo di trappole a cattura massale ubicate in numero di 1 ogni 2 piante
(almeno 100 per ettaro). Particolarmente pratiche ed economiche sono le bottiglietrappola riempite con una soluzione al 3 % di fosfato biammonico. Risultati interessanti
sono stati segnalati anche con l’uso del caolino.
Al superamento della soglia economica del danno, per quelle da olio è indicativamente pari
al 10 % delle olive con punture di ovodeposizione fertili, è possibile intervenire con
rotenone. Un secondo trattamento può rendersi necessario dopo 20-30 giorni.
Il notiziario d’agricoltura biologica è consultabile presso il sito Internet:
www.alsia.it/attivita/biologico/sommario.htm
Chi fosse interessato a ricevere il Bollettino di Produzione Biologica per posta
elettronica può farne richiesta a E.Mail: [email protected]
Alla riunione possono partecipare tecnici e produttori interessati all’Agricoltura
Biologica.
Si ringrazia per eventuali osservazioni e/o suggerimenti
N.B. PER EVENTUALI CHIARIMENTI RIVOLGERSI AI TECNICI DELL’AZIENDA PANTANELLO
(TEL. E FAX. 0835-745071-745286)
ATTIVITÀ REALIZZATA GRAZIE ALL’APPORTO INFORMATIVO DI AGRICOLTORI, OPERATORI
COMMERCIALI, TECNICI CONVENZIONATI E VOLONTARI.
Scarica