Generalmente Diversi

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SEGRETERIA GENERALE MESSINA
GENERALMENTE DIVERSI
Progetto per la promozione delle pari opportunità
ed il contrasto degli stereotipi di genere
ENTE PROPONENTE
UNIONE GENERALE DEL LAVORO DI MESSINA – IN SINERGIA CON LA FEDERAZIONE PROVINCIALE
U G L PARI OPPORTUNITA' – U G L FEDERAZIONE PROVINCIALE POLIZIA DI STATO E LA
FEDERAZIONE PROVINCIALE UGL SCUOLA.
Con sede provinciale in Via Nicola Fabrizi n.3,98123 – Messina
Email [email protected] Tel/Fax 090 /9431910
PREMESSE
La costruzione dei ruoli maschili e femminili è un processo che inizia sin dall’infanzia, gli stereotipi
condizionano l’apprendimento, intrappolando uomini e donne in definizioni rigide che possono
vincolare e limitare l’agire delle persone nel corso delle loro esistenze. Si è posta, pertanto, con
forza, negli ultimi anni, l’esigenza di diffondere, all’interno delle scuole, politiche di genere e pari
opportunità.
Con la presente proposta, l'UGL-Utl, la UGL Pari opportunità, La UGL-Polizia di Stato e la
federazione Provinciale U G L Scuola, vogliono offrire un'opportunità al mondo della scuola di I
Grado e II Grado Secondarie, di condividere le esperienze inerenti le pari opportunità, intesa
come crescita collettiva e consapevolezza operativa dove tutti imparano ed insegnano tramite
l’ascolto, il confronto e la divulgazione dei percorsi personali toccando temi quali: le differenze di
genere, la violenza, i diritti delle donne e dei minori, la globalizzazione culturale, le leggi di tutela
delle donne, gli stereotipi ed i luoghi comuni legati al pregiudizio ed alla falsa percezione della
figura femminile nella nostra società e nel mondo, le convenzioni che, a livello internazionale,
tutelano i diritti umani in genere.
Poiché non esistono qualità maschili e femminili ma solo qualità umane, eliminare gli stereotipi
non significa annullare le diversità di genere fino ad appiattire tutti gli elementi di un gruppo o di
una categoria di persone. Non significa proporre eroine a immagine e somiglianza degli eroi di
sesso maschile, ma veicolare, attraverso le storie e i personaggi l'idea che sia possibile comportarsi
nel modo più congeniale per ciascun individuo, indipendentemente dal sesso a cui si appartiene. E'
essenziale comunicare che le qualità positive o negative dei personaggi dovrebbero essere tipiche
di una personalità e non di un genere sessuale o di una categoria sociale, rompere gli schemi
tradizionali, gettare le basi per un'educazione alla diversità, alla tolleranza, all'integrazione sociale
delle minoranze, contribuire a formare una sensibilità più moderna, promuovere valori più ricchi e
più vari.
Discutere e mettere in risalto il radicamento degli stereotipi legati al sesso come vincoli alla piena
libertà di scelta e alla valorizzazione delle peculiarità di genere, può incidere sui giovani , e favorire
un orientamento professionale capace di dilatare la rosa di mestieri e percorsi post-obbligo,
prospettando scelte sinora connotate.
Questo lavoro potrà continuare a produrre risultati, grazie all'impegno ed alla professionalità del
corpo docente che potrà protrarre gli interventi nel tempo.
Gli stereotipi condizionano il nostro modo di agire e la società stessa. L’uso degli stereotipi di
genere conduce ad una percezione rigida e distorta della realtà, che si basa su ciò che noi
intendiamo per “femminile” e “maschile” e su ciò che ci aspettiamo dalle donne e dagli uomini.
Ci serviamo di immagini generalizzate che riducono la complessità del nostro pensiero, del nostro
agire e dell’ambiente e nel contempo annullano le differenze individuali all’interno dei singoli
gruppi.
L’educazione può avere un ruolo fondamentale e la scuola fa la differenza. Ancora oggi gli
stereotipi condizionano i ragazzi e le ragazze nel proprio percorso di studi, nel caso delle ragazze
significa chiudersi a determinate possibilità professionali, ma anche nel caso dei ragazzi significa
precludersi a percorsi alternativi che non siano tecnico-scientifici, ancora prima di provare ad
accedervi.
Rinunciare agli stereotipi significa incominciare a guardare uomini e donne con
occhi diversi, suggerendo che uomini e donne possono imparare a confrontarsi al di là di schemi
prefissati e ad ascoltarsi meglio. E', pertanto, un problema di educazione. Sono le agenzie
formative (ad esempio la famiglia e la scuola) che, per prime, dovrebbero educare gli studenti ad
evitare che la disuguaglianza di genere si trasformi, negli anni, in disuguaglianza sociale, nel lavoro
e nella vita. Educare alla presa di coscienza e alla lotta contro stereotipi significa stimolare negli
studenti e nelle studentesse lo spirito critico, stimolare a riconoscersi in valori positivi,
incentivando la decostruzione di stereotipi e dei pregiudizi, attraverso attività stimolanti e
significativi da realizzare in classe e con interscambi con il territorio.
IL PROGETTO
La nostra proposta si colloca nell'ambito della ricerca-azione sull’abbattimento degli stereotipi di
genere nella scuola.
Nell’ambiente scolastico le differenze di genere emergono quotidianamente in ogni situazione
pratica: dalla gestione dei giochi alla suddivisione dei compiti, dalle richieste di comportamento
alla realizzazione della programmazione disciplinare. Educare alle pari opportunità significa
contribuire a modificare atteggiamenti e mentalità, a superare gli stereotipi attraverso
l'elaborazione di strumenti educativi e "azioni positive", costituisce lo stimolo per far pensare gli
studenti sulle differenze di genere e permettere loro di focalizzarne l’esistenza, offrendo
strumenti per l’utilizzo delle differenze stesse, intese come risorsa e come ricchezza piuttosto che
come barriera e come chiusura all’altro da sé.
La relazione interpersonale che si stabilisce nell’ambiente scolastico grazie alla mediazione
formativa dei docenti è, secondo noi, la via privilegiata per far crescere le nuove generazioni in una
cultura paritaria: è nella quotidianità scolastica che si praticano concretamente le pari opportunità
con l’integrazione delle diverse abilità, con i progetti di intercultura, con le molteplici attività di
riduzione del disagio sociale.
Come campo di esplorazione, di attività didattica, di elaborazione creativa viene suggerita la
riflessione sui modelli di comportamento, partendo dal vissuto quotidiano.
Si propone una sintesi delle buone pratiche di relazione e di convivenza civile e,
contemporaneamente, si mettono in discussione i più diffusi luoghi comuni della
discriminazione, come spunto per sollecitare una visione più critica e
oggettiva.
La costruzione della propria identità personale passa attraverso processi di identificazione di
genere e porta gli studenti, in modo naturale, ad autodefinirsi, a riconoscersi nelle categorie dei
maschi e delle femmine e ad apprenderne precocemente i comportamenti.
Precocemente avviene l’acquisizione di identità di ruolo con la conseguente acquisizione di schemi
di comportamento, di valori e di modelli sociali.
Osservare, riflettere sulle differenze fra maschile e femminile “giocando con gli stereotipi” darà
luogo ad esperienze di confronto. Le differenze di genere sono tramite di relazione e di reciprocità.
DESTINATARI
N. 3 CLASSI - Scuola Secondaria di I Grado ed insegnanti
N . 5 CLASSI (I,II,III,IV,V)Scuola Secondaria di II Grado ed insegnanti
rivolte a N. 6 Scuole di cui N. 3 Scuole Secondaria di I Grado ed insegnanti
e N. 3 Scuole Secondaria di II Grado ed insegnanti
Destinatari indiretti delle azioni saranno altresì le famiglie e la collettività tutta.
LA METODOLOGIA
Viene privilegiato un approccio prevalentemente operativo e cooperativo che motivi gli alunni,
stimolando la riflessione e l'analisi in modo da consentire la maggiore creatività possibile e
affinché tutti, al di là delle singole capacità, possano partecipare attivamente ai lavori della classe,
utilizzando tutte le tecniche: dalla simulazione al problem solving, dallo studio individuale al
brainstorming. Si ha cura, a tale proposito, di attuare una metodologia progressiva che vada dal
semplice al complesso: dalla raccolta dei dati esperenziali, alla conoscenza degli stessi, dalla
comprensione alla comparazione delle tematiche nel loro complesso, dall'elaborazione dei dati
alla rielaborazione critica, fino alla sintesi di conoscenze e alle competenze comunicative non solo
scritte ma anche verbali.
Vengono favorite, in generale, tutte le attività che facilitano:
l’ esplicitazione delle emozioni,
la condivisione di compiti,
la cooperazione al posto della competizione,
la scoperta di nuovi punti di vista e di nuovi modi di interagire.
Nella scuola si ha a che fare con studenti e studentesse che compiono passaggi evolutivi difficile e
molto significativi, caratterizzati da forti cambiamenti e da modi di reagire alle esperienze di vita
molto diversi. L’educazione alle differenze deve essere strutturata secondo le competenze
cognitive e relazionali dello specifico gruppo classe, attraverso l’utilizzo di metodologie attive che
coinvolgano tutti in un compito condiviso.
I giochi di cooperazione, le situazioni reali simulate, il lavoro di gruppo, il “mettersi nei panni..”,
“far finta di..”, favoriscono un buon clima di classe, stimolano la fiducia, la comunicazione e la
socializzazione. Sono tutte strategie che permettono quindi di contrastare pregiudizi, anche non
dichiarati, e modelli sociali negativi. Uno stimolo in più è dato dall’utilizzo di modalità di
comunicazione plurimediali (disegno, fotografie………) che valorizzano i contributi e le abilità di
ogni studente.
Ogni attività, se condotta con le modalità evidenziate prima, permette di accompagnare gli
studenti a nuovi vissuti di “rispetto delle differenze”.
Alla classe coinvolta verrà fatto notare che dichiarare di essere a favore della parità non basta,
occorre praticarla ogni giorno, rispettando la diversità altrui.
È importante che gli alunni riflettano sul fatto che un valore è tale quando si traduce in azioni,
piccole o grandi che siano e che la diversità di ognuno é una risorsa, uno strumento di scambio e di
crescita e non un ostacolo.
E’ importante far loro capire che identità e diversità sono concetti complementari ed ognuno può
interpretare ruoli diversi, arricchendosi di volta in volta di nuove consapevolezze. In questa
esperienza l’interazione diventa un terreno fertile, solo così si può raggiungere la convivenza
democratica e pacifica, arricchita da quel dibattito di idee che rende vitale la democrazia,
costruttivo il confronto e creativa la società. È nella scuola che nasce la curiosità e l’interesse per
l’altro, unica arma capace di combattere l’intolleranza, senza annullare le differenze e soprattutto
senza appiattirle con l’indifferenza.
LE ATTIVITA'
l'attività è organizzata attraverso la strutturazione di "Generalmente Diversi", un laboratorio che
prevede un percorso di approfondimento interattivo su alcuni concetti chiave particolarmente
significativi quando si parla di genere, discriminazioni e rispetto delle differenze: identità di
genere, orientamento al lavoro e allo studio in ottica di genere e violenza di genere. Da questo si
vuole procedere ad un vero e proprio "vocabolario di genere e pari opportunità", che sarà bagaglio
individuale degli studenti, ma anche strumento condiviso da parte degli insegnanti anche per
attività future e per l'implementazione di strumenti curriculari e didattici utilizzabili sempre.
L'intervento, uguale concettualmente sia per gli alunni e le alunne della scuola primaria che
secondaria, sarà diverso strutturalmente nell'approccio, negli strumenti e nelle tecniche.
Il laboratorio sarà occasione per acquisire nuove conoscenze su argomenti trattati spesso troppo
superficialmente dai mezzi di comunicazione, per confrontarsi – docenti e alunni/e – sulle
rispettive opinioni ed esperienze, per stimolare il senso critico e la capacità di interpretare la mole
di informazioni e di stimoli a cui siamo sottoposti/e ogni giorno!
Oltre alle parole, si vuole rappresentare e raccontare queste riflessioni anche attraverso le
immagini (fotografie/video/cortometraggi), cosicché ognuno dei partecipanti possa trovare ed
affermare modalità espressive personali.
Inoltre,l'ente proponente metterà a disposizione figure professionali, che saranno disponibili
all'ascolto delle varie problematiche rappresentate dagli studenti,In tal senso, il laboratorio
diventa un luogo di conoscenza, ma anche di crescita personale, uno spazio in cui affermarsi e reinventarsi, esprimersi e ascoltarsi … una zona creativa in cui il linguaggio ed il pensiero quotidiano
può trasformarsi, attraverso forme rappresentative diverse ma più vicine al mondo giovanile.
In tal senso, quindi, non ci proponiamo un intervento formativo, ma soprattutto un’azione
trasformativa, che accolga le peculiarità di ognuno e che dia voce ad ogni pensiero, idea, proposta.
Tutte le attività dei laboratori saranno filmate e/o fotografate al fine di costruire un reportage a
fine progetto atto a documentare ed imprimere i lavori realizzati.
Formazione di una coscienza sulle tematiche della parità fra uomo e donna con particolare
attenzione alla specificità di genere in termini di capacità, aspettative, progetti di vita futura e di
lavoro.
Saranno previsti,un numero minimo di 50 incontri ,complessivamente tra le scuole di I e II grado
superiore.
OBIETTIVI/RISULTATI ATTESI
Il progetto intende contribuire al superamento di una cultura rigida nei ruoli uomo-donna che
circoscrive precocemente le scelte scolastiche delle ragazze e dei ragazzi ad alcune aree disciplinari
tradizionalmente caratterizzate in senso femminile o maschile. Fondamentale diviene il far
emergere nei minori la consapevolezza di sè e del proprio genere, già nei primi anni di frequenza
scolastica, per garantire le pari opportunità fra uomo e donna. si punta al promuovere la cultura
della valorizzazione delle differenze di genere e delle pari opportunità nel mondo della scuola, in
conformità con le politiche locali ed europee con i seguenti obiettivi
o Rimuovere gli ostacoli, che limitano la consapevolezza del proprio sé, delle proprie
capacità e della propria soggettività.
o Contrastare pregiudizi e stereotipi legati ai ruoli maschili e femminili.
o Educare alla lettura critica del ruolo femminile nei libri di testo e nelle immagini
pubblicitarie.
o sensibilizzare sui temi della funzione dello stereotipo in pubblicità
o Promuovere e sostenere le pari opportunità fra uomo e donna nell'offerta formativa della
scuola in tutti gli ambiti disciplinari
o Valorizzare le diversità di genere in tutti i contesti ( sociali, culturali ed economici)
o Prevenire fenomeni di discriminazione che concorrono all'insuccesso e all'abbandono
scolastico
o Valorizzare le differenze di genere ( culturali, etniche, religiose, ecc)
Il progetto si pone inoltre, l’obiettivo di potenziare negli insegnanti la consapevolezza
personale e collettiva in relazione alle specificità connesse al genere e alla manifestazioni delle
stesse in termini di orientamento delle scelte comportamentali e professionali.
In particolare si intende rivolgere l’ attenzione a tale tematica in considerazione della
funzione prioritaria dei processi educativi, di istruzione e di formazione nella creazione della
cultura di genere.
Gli ambienti scolastici si pongono come luoghi specificamente deputati all’assunzione di
modelli comportamentali culturalmente e socialmente connotati; sono altresì gli scenari
all’interno dei quali vengono focalizzate e maturano le scelte professionali e di autorealizzazione
lavorativa.
' ll progetto sarà sottoposto
a sistematici monitoraggi da effettuarsi a cura del gruppo di
lavoro in relazione alla pianificazione delle attività e ai risultati attesi.
ln riferimento alle specifiche azioni, lo stesso Ente proponente UGL , individuerà un sistema di
indicatori funzionale all'effettuazione di una verifica circostanziata sull'andamento generale delle
attività.
RISORSE PROFESSIONALI
Gruppo PROVINCIALE di lavoro sulle Pari opportunità e differenze di genere dell'UGL, della UGLPolizia di Stato e della UGL Scuola in sinergia con le figure professionali (Psicologi,mediatori
familiari.mediatori culturali,ecc.ì messe a disposizione dalla Segreteria Generale della UGL di
Messina
TEMPI DI REALIZZAZIONE
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Saranno concordati in itinere con le scuole, al fine di garantire il rispetto degli obiettivi didattici ed
integrare le attività progettuali con gli stessi, anche se un calendario di massima si evince alla voce
"metodologia" della presente che si tradurrà nella fase di realizzazione in un crono-programma
dettagliato degli incontri.
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presente progetto prevede esclusivamente dei rimborsi spese relativi ai professionisti
impegnati nel progetto ,quantificabi-li complessivamente in euro 50,00 (cinquanta/00) per ogni
intervento eseguito, per complessivi euro 2.500,00 (duemilacinquecenio) per I'intero progetto.
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