Condizionare è vitale Dal 1º gennaio è entrato in vigore un regolamento della Commissione Europea che introduce un nuovo sistema di etichettatura energetica per i condizionatori. Il provvedimento aggiunge tre nuove classi energetiche (A+, A++ e A+++), con l´obiettivo di evidenziare le differenze che distinguono gli apparecchi a maggiore efficienza. La novità riguarderà anche i climatizzatori con una potenza refrigerante inferiore o uguale a 12 kW, modelli di piccola taglia usati per climatizzare singole stanze o piccoli appartamenti. In questo caso, la classe energetica sarà calcolata sui consumi sia per l´opzione estiva di raffrescamento che per il riscaldamento invernale. Il nuovo regolamento introduce anche degli standard minimi più restrittivi per consumi elettrici e rumorosità, che diventeranno ancora più severi dal 2014. Consumi e rumorosità richiamano subito il concetto più ampio di ambiente. In cui rientra la qualità dell'aria, che i climatizzatori moderni contribuiscono a migliorare mentre assolvono al compito per cui erano nati: rendere gli ambienti domestici più freschi, Questo grazie a più filtri che agiscono in modo combinato. La prima barriera è data da un prefiltro, che blocca le particelle di polvere più grandi. Ci sono poi un filtro antimicrobico-antibatterico e uno elettrostatico ai carboni attivi: il primo ha la funzione di intercettare virus, batteri e spore fungine, mentre il secondo sfrutta la presenza di un filtro ripiegato e di un reticolo ai carboni attivi per caricare elettrostaticamente le particelle contenute nel flusso d´aria. Un buon filtraggio, oltre a bloccare gli allergeni, permette inoltre di contrastare i cattivi odori e il fumo di sigaretta. Tra gli altri tipi di filtri c´è poi l´HEPA (High Efficiency Particulate Air), che può essere utilizzato in alternativa a quello elettrostatico. Anche se la bella stagione sembra non voler mai arrivare, tra non molto riaccenderemo i condizionatori d´aria. Per non rischiare di trovarsi all´ultimo con un apparecchio non perfettamente funzionante e incapace di ""aiutare" anche l'ambiente, è consigliabile verificare periodicamente lo stato di ciascuna componente, provvedendo eventualmente alla riparazione o sostituzione di quelle non funzionanti. Senza contare che solamente se il condizionatore è stato sottoposto periodicamente ad una corretta manutenzione sarà garantito il raggiungimento della temperatura ottimale e quindi di un adeguato benessere ambientale nella stagione estiva, quando l´uso si fa prolungato. Il programma stagionale di manutenzione dell´impianto dovrebbe prevedere la pulizia dell´apparecchio, un eventuale rabbocco di gas e il monitoraggio delle diverse componenti. Le due unità dell´impianto, quella interna e quella esterna, sono costantemente a contatto con polveri e altre sostanze inquinanti che si depositano sulla copertura del dispositivo e possono intaccare le batterie, compromettendo il funzionamento dell´impianto. Inoltre le stesse sostanze possono intasare i filtri dell´unità interna che quindi diventano ricettacolo di germi e batteri, con conseguente formazione di cattivi odori e pericolo di allergie. È bene quindi pulire i filtri con cura, magari rivolgendosi ad aziende specializzate che utilizzeranno prodotti efficaci e certificati. Uno dei problemi più frequenti è rappresentato poi dalle perdite di gas che funge da fluido termovettore. Si determina quindi un calo del rendimento dell´apparecchio e un aumento dei consumi energetici. In pratica, il condizionatore pur consumando più energia, riesce a raffreddare meno di quanto richiesto. Il primo intervento da effettuare in questi casi è il rabbocco del liquido refrigerante da parte di un tecnico manutentore, che effettuerà anche una verifica dei collegamenti tra tubature e saldature.