Gli altri interventi
Guido Sertorio, dell’Università di Torino, Facoltà di Economia, ha affrontato il tema
della trasformazione della società dei consumi: “Negli ultimi anni sono nati,
soprattutto negli Stati Uniti, numerosi movimenti di critica ai consumi, che in Italia
non hanno particolare risonanza”.
Per Maria Cristina Martinengo, sempre della Facoltà di Economia dell’Ateneo
torinese, “la transizione delle società moderne industriali verso la post modernità
determina profondi cambiamenti nei consumi e nei consumatori. Alla crescita ed alla
differenziazione dei beni e dei servizi corrisponde la trasformazione di ampie fasce di
consumatori che, iperstimolati dal mercato e dalla tecnologia, elaborano strategie
diverse ed innovative di acquisto e di consumo”.
Dario Romano, dell’Università di Milano Bicocca, direttore di Micro&Macro
Marketing, ha spiegato le nuove forme di consumo ed i nuovi orientamenti del
consumatore, anche rispetto al concetto della privacy e delle sue tutele.
Claudio Bosio, docente di Psicologia dei consumi e del marketing all’Università
Cattolica di Milano, vicepresidente di Gfk Eurisko, ha analizzato il sentiment del
cittadino-consumatore: “Ci sono segnali che inducono a prefigurare come imminente
una riconfigurazione del ruolo e dell’identità del consumatore, dal terreno
strettamente privato dove fin ad ora si è situato, al terreno pubblico e politico”.
Giuseppe Bagnolesi, presidente Confesercenti provinciale di Torino, ha evidenziato
la crescita nel periodo 2003-2006 della distribuzione commerciale e la necessità
dell’intervento dei poteri pubblici a favore delle classi più deboli, sempre più in
difficoltà per l’aumento di prezzi e tariffe.
Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom di Torino, ha ricordato le molte iniziative
della sua associazione, anche in collaborazione con la Regione e la Camera di
Commercio, sul fronte del contenimento dei prezzi e della trasparenza.
Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana di Torino, ha riferito dell’aumento
della povertà nel capoluogo e delle politiche di welfare e dei loro risultati.
Giorgio Rossetto, segretario regionale della UIL, è intervenuto sul tema
dell’inclusione ed esclusione dalla società dei consumi: “L’accesso ai beni primari
oggi si intreccia molto di più con i beni secondari. Ciò che un tempo era superfluo,
oggi è indispensabile”.
Claudia Savio ha ricordato le iniziative della Camera di Commercio di Torino, in
particolare la conciliazione, strumento utile a risolvere le controversie tra le imprese
ed i consumatori.
Rosario Trefiletti, presidente nazionale di Federconsumatori, ha dichiarato che “le
associazioni dei consumatori devono essere autonome, ambivalenti sul piano
complessivo e radicali nelle denunce”.
Le conclusioni sono state tracciate da Marco Cavaletto, direttore regionale del
Commercio, che ha ribadito l’impegno della Regione rispetto ai temi affrontati nel
corso del convegno.