MODULO La Ricostruzione Mammaria M/P01/13 Rev. 1 Pag. 1/5 Degenza Breve Chirurgica/Day Surgery Introduzione L’evoluzione delle tecniche chirurgiche e dei materiali consente oggi di ottenere un buon risultato estetico anche in quei casi in cui è necessaria la rimozione completa della ghiandola mammaria. La chirurgia ricostruttiva ha la finalità di riempire questo vuoto e permette di ottenere un risultato il più vicino possibile alle dimensioni della mammella sana. Il tipo di tecnica chirurgica scelta per raggiungere questo obiettivo dipende da vari fattori: Quantità di tessuto ghiandolare, muscolare e cutaneo da asportare, presenza di eventuali altre cicatrici, volume e forma della mammella residua , terapie oncologiche che dovranno essere associate alla chirurgia (chemioterapia ma soprattutto radioterapia) , dinamica funzionale e posturale della paziente e motivazione di volersi sottoporre al percorso ricostruttivo avendo ben compreso finalità , tecniche e materiali impiegati nonché complicanze e sequele . Il tempo della ricostruzione Nella maggior parte dei casi si inizia la ricostruzione contestualmente alla fase demolitiva della mammella. La possibilità di ricostruire la mammella è offerta a tutte le donne che lo desiderano La ricostruzione a distanza di tempo dall’intervento chirurgico oncologico (ricostruzione differita) è riservata a quei casi in cui condizioni cliniche generali o decisioni personali richiedono di differirla nel tempo. In casi non frequenti all’asportazione completa della ghiandola deve essere associata una terapia radiante loco regionale: in questi casi la ricostruzione mammaria non è più controindicata, ma è opportuno essere a conoscenza che il danno radioterapico ai tessuti rende sicuramente meno soddisfacente il risulato estetico. La chemioterapia non comporta controindicazioni. Gli interventi di ricostruzione schematicamente si possono suddividere in quelli che utilizzano protesi al silicone , quelli che utilizzano lembi muscolari o muscolcutanei trasposti e quelli che associano entrambe queste tecniche MODULO La Ricostruzione Mammaria M/P01/13 Rev. 1 Pag. 2/5 Degenza Breve Chirurgica/Day Surgery Le protesi mammarie Le protesi mammarie sono state introdotte per la prima volta nel 1963 . Il loro involucro esterno è formato da più strati di silicone solido mentre all’interno è presente gel di silicone ad alta coesività( vale a dire dall’elevata capacità di mantenere adesione e forma). Tutti gli studi clinici ad oggi condotti a livello mondiale confermano che le protesi mammarie non sono pericolose, in particolare non sono cancerogene né stimolano la comparsa di malattie autoimmuni. La superficie della protesi oggi si presenta rugosa (in gergo tesaurizzata) , questo artificio è studiato per ridurre la reazione fibrosa che si genera intorno alla protesi. Questa reazione compare in tutte le pazienti entro un anno dall’inserimento della protesi ed è di intensità variabile da paziente a paziente . L’utilizzo,oggi assoluto, di protesi “tesaurizzate” ha ridotto il rischio di abnorme reazione capsulare periprotesica ad una percentuale del 15-20% dei casi. Ricostruzione mammaria con protesi permanente La ricostruzione con protesi permanente è una tecnica chirurgica che richiede un solo intervento. E’ possibile in pochi e selezionati casi in cui le mammelle si presentano di piccole dimensioni , la cute elastica e trofica ed il muscolo pettorale grande e trofico. L’innesto protesico è posizionato in una tasca sotto al muscolo pettorale. I vantaggi si riducono essenzialmente alla possibilità di ottenere la ricostruzione con un unico intervento chirurgico. Gli svantaggi sono la possibilità di ricostruire solo mammelle piccole e di aspetto giovanile ,un solco sottomammario poco definito, una maggiore difficoltà ad ottenere perfezione di forma e simmetria. Si aggiunge il rischio di una retrazione capsulare periprotesica più evidente ad una ricostruzione in due tempi. E’ sconsigliabile se dopo l’intervento si prevista la radioterapia o essa sia stata eseguita prima. MODULO La Ricostruzione Mammaria M/P01/13 Rev. 1 Pag. 3/5 Degenza Breve Chirurgica/Day Surgery Ricostruzione mammaria con espansore e protesi (ricostruzione in 2 tempi) Se si deve ricostruire una mammella di medie o grandi dimensioni si ricorre all’uso di un “espansore cutaneo” che sfrutta la possibilità della pelle di distendersi progressivamente. Questa tecnica necessita di due tempi chirurgici, ma permette di ricostruire mammelle di buone dimensioni con risultati finali ottimi, poiché consente di definire meglio il solco sottomammario e la fisiologica caduta(ptosi) della mammella ; l’espansore è posizionato in una tasca creata sotto il muscolo grande pettorale e inizialmente si presenta come un palloncino sgonfio. Progressivamente nel tempo viene riempito di soluzione fisiologica attraverso una piccola valvola interna , la manovra è semplice ed indolore e si utilizza un ago a farfalla . Nel periodo di riempimento la pelle deve essere massaggiata con creme idratanti ed emollienti. Al termine dell’espansione con un secondo intervento si rimuove l’espansore e nella tasca ottenuta s’inserisce la protesi anatomica definitiva (di norma di volume lievemente inferiore) . Solitamente ,nel corso dello stesso intervento , è necessario ritoccare la mammella controlaterale con tecniche tipiche della chirurgia estetica per migliorare simmetria e volume. Ricostruzione mammaria con lembo miocutaneo Quando la pelle residua è molto sottile o sede di radioterapia ,con evidenti esiti sclerotici, oppure quando parte del muscolo grande pettorale è stato sacrificato è necessario ricorrete all’utilizzo di un lembo muscolare o muscolo cutaneo. I muscoli utilizzati più frequentemente sono il muscolo grande dorsale ed il muscolo retto addominale Ricostruzione mammaria con lembo di muscolo grande dorsale Il grande dorsale è un muscolo del dorso rivestito da pelle che per il colore ben si adatta alla ricostruzione mammaria . Il muscolo e la sua pelle sono facilmente ruotabili anteriormente a sostituire il muscolo grande pettorale e la sua cute . La pelle , prelevata posteriormente , ha una forma a losanga e serve a ricostruire anteriormente la parte inferiore della mammella . La cicatrice che residua sul dorso ha generalmente un orientamento orizzontale ed è facilmente occultabile sotto la bretella del reggiseno. MODULO La Ricostruzione Mammaria M/P01/13 Rev. 1 Pag. 4/5 Degenza Breve Chirurgica/Day Surgery Nella gran parte dei casi si utilizza, congiuntamente alla rotazione del lembo muscolo cutaneo, un innesto protesico per raggiungere il volume e la simmetria desiderata. In pochi casi , quando si è in presenza di una mammella controlaterale piccola , è possibile ottenere la ricostruzione solamente con la rotazione del lembo muscolo cutaneo. La più frequente sequela post operatoria è la comparsa di un sieroma del dorso nella sede del prelievo muscolo cutaneo. La presenza di un drenaggio per alcuni giorni e l’eventuale aspirazione per cutanea successiva risolve facilmente il problema La simmetria delle mammelle Lo scopo della ricostruzione mammaria è quello di ottenere una mammella d’aspetto il più naturale possibile, di forma e volume il più simile possibile alla controlaterale. Anche quando l’esito estetico è soddisfacente la forma che si ottiene è per lo più simile a quella di una mammella giovanile e non sempre si ottiene la normale caduta (ptosi) legata alle modificazioni dell’età sul seno. Si rende pertanto necessario ritoccare, con tecniche di chirurgia estetica , la mammella controlaterale ; generalmente la correzione utilizza interventi di mastoplastica riduttiva (quando residua una differenza di volume) o di mastopessi ( quando necessita una correzione della forma). La simmetrizzazione delle mammelle avviene nel secondo tempo chirurgico contestualmente alla rimozione dell’espansore e all’inserimento della protesi definitiva nella mammella ricostruita. L’atto chirurgico sulla mammella sana non interferisce sulla sua storia oncologica ne sugli esami clinico strumentali di routine dei controlli oncologici. Ricostruzione di areola e capezzolo E’ l’atto finale della ricostruzione mammaria . Generalmente viene fatto, dopo alcuni mesi dalla ricostruzione protesica,,quando le mammelle hanno raggiunto la loro forma definitiva. L’intervento è eseguibile ambulatorialmente in anestesia loco regionale. Per ricostruire il capezzolo generalmente si utilizzano piccoli lembi cutanei della mammella sollevati e suturati tra loro . L’areola è tattuata al fine di mimare il colore della controlaterale. MODULO La Ricostruzione Mammaria M/P01/13 Rev. 1 Pag. 5/5 Degenza Breve Chirurgica/Day Surgery Radioterapia e ricostruzione mammaria Gli esiti della radioterapia sulla cute trattata possono essere suddivisi in acuti e cronici. L’arrossamento e l’infiammazione della cute che compare nella fase terminale del trattamento sono eventi frequenti ma di solito facilmente e rapidamente recuperabili con adeguato trattamento topico con la conclusione della terapia stessa. Talora in fase tardiva possono comparire aree di teleangectasie ( evidenziazione dei capillari) soprattutto nella sede del sovradosaggio. Sul tessuto connettivo del derma la radioterapia determina linfedema, effetti di sclerosi con riduzione delle fibre elastiche e trombosi dei capillari ; tali effetti sono la causa della perdita della normale elasticità e trofismo della cute irradiata . In quei casi in cui la radioterapia preceda l’intervento di chirurgia ricostruttiva , i danni fibrotici possono rendere difficoltosa l’espansione dei tessuti e aumentano sensibilmente il rischio di compiicanze. In queste situazioni , la valutazione è particolare per ogni paziente , può essere utile ricorrere all’utilizzo dei lembi autologhi . Quando l’indicazione alla radioterapia viene posta dopo l’intervento ricostruttivo ( casi particolari) è possibile completare l’iter terapeutico e successivamente completare la ricostruzione con l’innesto della protesi o , se la cute non offre sufficienti garanzie , procedere alla sostituzione dell’espansore con protesi prima dell’inizio della radioterapia . ( la valutazione è per singolo caso). Consegnato il………………………………………………………. Medico…………………………………………………………. Firmato il …………………………………………………………… Paziente……………………………………………………….