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Dagli Abba agli ZZ Top
IL CAFFÈ 2 dicembre 2012
Unico nel suo genere ed inedito per Zanichelli il dizionario di Enzo
Gentile e Alberto Tonti (entrambi critici musicali per le più importanti
testate italiane) raccoglie in 1896 pagine oltre sessant’anni di
musica Pop e Rock dagli Abba agli ZZTop. Costa 33 euro (circa 40
franchi) incluso il dvd-rom in versione Windows e Mac, ed è
disponibile anche con licenza annuale per la consultazione online. A
breve sarà pubblicata anche la versione app per iPhone e iPad
TRA
‘
VIRGOLETTE
neldizionario
La musica
Storia & ricordi
NELL’
POP
P
60anni
ENCICLOPEDIA
OP ticino
DEL
NON SUONA
IL TICINO
Sessant’anni dal vinile agli mp3
per “salvare”solo Vollenweider
EZIO ROCCHI BALBI
D’
accordo, la musica pop non è uno dei prodotti
rossocrociati che brillano a livello internazionale, ma sorprende un po’ che nel monumentale
dizionario che Zanichelli ha dedicato a questo
genere appaia solo l’arpista zurighese new age
Andreas Vollenweider. Depennati i luganesi
Gotthard, nonostante i tre milioni di dischi venduti nel mondo, e di altri ticinesi neanche l’ombra. Non ci sono Paolo Meneguzzi, né i mitici
Nightbirds, che nei favolosi anni ’60 erano nella hit parade con i Bea-
Mario Del Don: “Eppure i Nightbirds
spopolavano nelle hit coi Beatles ed eravamo
considerati un gruppo beat italiano”
tles, e nessun altro fino alla zeta di Marco Zappa, che non figura nemmeno.
Eppure la sensazione, sfogliando il tomo appena uscito nelle librerie,
è che dagli Abba agli ZZ Top ci siano proprio tutti: sessanta anni di
musica dal vinile all’mp3. Un’opera – costata una decina d’anni di lavoro – che prende in considerazione tutte le diverse anime e declinazioni del pop e del rock, dal blues al country, dal folk al punk, dal soul
alla techno. Se almeno fosse stato incluso il genere house, i remix, forse anche lo svizzero Dj Bobo sarebbe rientrato nel gotha dello Zanichelli.
“Non è questo il problema; abbiamo schedato duemila artisti e va da
sè che il genere pop rock da sempre vede uno strapotere anglo-americano – spiega Enzo Gentile, forse il critico musicale italiano più importante, che con Alberto Tonti ha curato il Dizionario Pop-Rock -.
Ogni artista ha una breve introduzione biografica, ma il punto focale è
l’album con tanto di stellette. È vero, con circa 300 artisti italiani schedati, forse abbiamo sottovalutato qualche fenomeno ticinese anni ’60,
ma abbiamo escluso, ad esempio, anche le star dei talent show dal destino incerto, e dato poco spazio anche ai francesi... Fortunatamente
un dizionario ha i suoi aggiornamenti; anzi spero che dal Ticino mi arrivi qualche segnalazione, dei promemoria che mi siano utili”.
Non riesce a nascondere un pizzico di delusione Mario Del Don, anima dei Nightbirds, che ha sempre fatto dell’italianità delle loro hit un
punto di forza. “L’essere esclusi non mi fa perdere il sonno, ma un minimo di considerazione sinceramente me l’aspettavo – commenta
l’artista bellinzonese, ora scenografo ma ancora attivo musicalmente
-. Lo considero un peccato, una dimenticanza, anche perché quando
eravamo nelle hit, dalla metà alla fine degli anni ’60, eravamo considerati un gruppo beat italiano e allora ce n’erano ben pochi di gruppi
del genere. Anzi, proprio in Italia abbiamo inciso un cd coi Les Sauterelles e ancora oggi ci chiedono, un po’ da tutta Europa, i diritti per
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2.130
GLI INTERPRETI
Dalla a di Abba fino alla zeta di ZZ
Top, sono oltre duemila gli artisti
(cantanti o gruppi), dagli anni ‘50
ad oggi, schedati nel dizionario.
Tutti con una breve introduzione
biografica e discografia.
31.000
GLI ALBUM
Tutti gli album sono segnalati
con anno di produzione, casa
discografica e valutazione
espressa in “stellette” (da una a
cinque). Gli album con almeno
tre stellette riportano anche un
commento.
13
LA FATICA
Parla solo del genere musicale
pop e rock, ma la compilazione
del Dizionario ha richiesto agli
autori tredici anni di lavoro. Un
precedente dizionario risale al
Baldini & Castoldi del 1999.
fare delle compilation”. L’esclusione dal volume, che oltre ad avere
una versione in dvd-rom vanta la prefazione di Carlo Verdone, è invece meno sofferta da Marco Zappa, raggiunto in tourné a Basilea. “Se
avessero incluso i cantautori senza citarmi ci sarei rimasto male, dopo
anni di carriera e ben 32 cd realizzati – commenta l’autore di “Ritratti”
e “Al temp al passa” -. Ma visto che parliamo di pop e rock non capisco
l’esclusione dei Nightbirds, dei Les Sauterelles dell’italo-zurighese
Toni Vescoli, definiti i Beatles svizzeri, o i Crocus che hanno spopolato
negli anni ’70. Ed è incredibile che non ci siano i Gotthard”.
Il gruppo luganese, in realtà, è ben conosciuto e apprezzato dagli au-
Marco Zappa: “Non capisco l’esclusione dei
Les Sauterelles, dei Crocus ed è incredibile
non ci siano nemmeno i Gotthard”
tori di Zanichelli, che ricordano come il Dizionario vuole essere memoria storica del tema trattato: “Per quanto famosissimi non potevo
mettere i Gotthard nel genere pop-rock - precisa Gentile -; per me loro
fanno hard-rock, o se preferite progressive. E in fondo abbiamo riempito ‘solo’ 1900 pagine di interpreti, cantanti o gruppi, e dischi... Scusate se è poco”.
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Q@EzioRocchiBalbi
