Lugo Opera Festival FORTIS DA JON LORD A

Lugo Opera Festival
FORTIS DA JON LORD A QUASIMODO
Intervista al cantautore di Domodossola, idolo delle ragazzine nel 1981 con la
canzone Settembre.
LUGO (RA) – Alberto Fortis non è nuovo a sperimentazioni nella musica pop e rock,
genere in cui è stato un autentico protagonista negli anni '80. Il cantautore nato a
Domodossola, che esordì nel 1979 accanto alla Premiata Forneria Marconi con
l'album che reca il suo nome e che trovò il successo popolare con brani come La
sedia di Lillà, A voi romani, Milano e Vincenzo e soprattutto Settembre, in testa per
molte settimane nel 1981 nella hit parade della musica pop, sarà infatti protagonista
assoluto della ripresa per il Lugo Opera Festival il 18 maggio prossimo – dopo ben 38
anni – del Concerto for Group and Orchestra dei Deep Purple, un brano del 1969 con
cui il suo autore, Jon Lord, mitico tastierista del gruppo, volle portare a compimento
il suo sogno musicale, quello di conciliare il pop e il rock con la passione per la
musica classica. Fortis, tornato recentemente alla ribalta televisiva attraverso
un'apprezzata partecipazione al reality show Music Farm condotto da Simona
Ventura, parla volentieri di questa nuova avventura, in cui si cimenta al fianco del
chitarrista rock Ricky Portera.
1969, Londra, Royal Albert Hall: una piccola bomba nel cuore della capitale
della musica. Lei era già nato?
«Certo, avevo 14 anni e mi ricordo perfettamente l'uscita di quel disco rivoluzionario,
in cui per la prima volta si cercava di conciliare il suono sinfonico con quello pop.
Era l'esordio dei Deep Purple, che divennero subito i miei idoli musicali, accanto ai
Beatles e ai Pink Floyd. Dopo tanto tempo è ora un'emozione cimentarmi in quella
pagina leggendaria, confrontandomi con la straordinaria vocalità di Ian Gillan».
Sarà un'esecuzione fedele all'originale?
«Il mio intento è proprio quello, anche se inevitabilmente si avvertiranno molte
differenze. Sono molto affascinato dalle sonorità del cosiddetto pop sinfonico: è un
genere che amo molto e lo ritengo ormai un classico. È un piacere addentrarsi nelle
geniali linee melodiche di Jon Lord, è bene rispettare il dettato musicale, proprio
come si farebbe con un brano classico».
Filologia musicale applicata al rock?
«In un certo senso sì, anche se il tutto si rilegge 38 anni dopo con ben altre esperienze
musicali alle spalle e con le diverse sensibilità di ogni musicista. Il lavoro che è stato
fatto con Beppe D'Onghia è di una qualità indiscutibile».
Che tipo di pubblico si aspetta al Rossini di Lugo?
«Spero che ai miei fans si uniranno i normali frequentatori della musica classica e del
teatro d'opera. Entrambi si meraviglieranno delle autentiche perle musicali contenute
nel Concerto for Group and Orchestra. La recente esibizione di Bob McFerrin sul
podio dell'Orchestra del Teatro alla Scala dimostra che ormai sono abbattute le
barriere musicali che ingessavano la musica».
Aveva fatto altre esperienze del genere?
«Ho già fatto altre partecipazioni in gruppi vari e una tournée con un organico
comprendente una band, un pianoforte e un quartetto».
Soddisfatto del successo del suo quattordicesimo album, Il viaggio, uscito l'anno
scorso?
«Non mi posso lamentare, visto che contiene molti ingredienti nuovi rispetto al mio
stile e nonostante il grave momento di crisi di vendita che ha investito in mercato. Il
pubblico evidentemente ha apprezzato e ha comprato il disco».
Cosa bolle nella pentola di Alberto Fortis?
«L'uscita in giugno del mio nuovo singolo e del relativo video e una intensa tournée
estiva. Ma mi assorbe molto il recente incarico di direttore artistico di un nuovo
progetto musicale interamente dedicato a Salvatore Quasimodo, con la partecipazione
del figlio, Alessandro Quasimodo, che è uno straordinario dicitore dei versi del padre
e un eccellente uomo di teatro. Con lui mi sono immerso nella poesia di Quasimodo,
della quale cerco di assecondare il più possibile la modernità e l'essenzialità».
Quasimodo in musica. Diventerà anche un disco?
«È un progetto a lungo termine, che prima passerà in pubblico in varie situazioni
concertistiche e poi sfocerà nella realizzazione di un intero album. Ma sono
veramente all'inizio del lavoro».