i romani - isi g. marconi

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I ROMANI
756 a.C - 509 a.C MONARCHIA | 509 a.C. - 31 a.C. REPUBBLICA | 31 a.C. - 476 d.C.
IMPERO
L’origine di Roma, periodo monarchico
Romolo fonda= costruisce Roma nel 753 A.C. sul monte Palatino, nell’attuale Lazio, sul lato
sinistro del fiume Tevere.
All’inizio Roma è un villaggio di pastori.
A poco a poco la città diventa più grande.
Le città vicine si alleano = si uniscono con Roma, altre città non vogliono e combattono, ma
perdono la guerra= vengono sottomesse da Roma.
Roma per tre secoli è comandata dai re: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio,
Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo.Gli ultimi tre sono re etruschi. Nel 509 i
Romani cacciano Tarquinio il superbo, ultimo re etrusco e Roma diventa una Repubblica
RE = comanda la città in guerra e come SACERDOTE la rappresenta davanti agli dei.
Ci sono anche 2 assemblee:
1. il senato composto= fatto da diversi capi di famiglie, i senatori. Il senato prende
decisioni e fa le leggi insieme al re.
Nel senato ci sono gentes= persone libere che hanno lo stesso discendente e familiae
=persone libere e schiavi, ma solo i capi delle gentes possono sedere in senato.
2. I comizi curiati persone che formano l'esercito, eleggono i senatori e dichiarano guerra.
Classi sociali
1. i patrizi= i ricchi
2. i plebei= il popolo che lavora per i patrizi
3. i clienti= persone “salvate” da un patrono=capofamiglia e prestano servizio presso di
lui, cioè lavorano per lui.
Il capofamiglia è il più anziano e tutti devono obbedire a lui.
La Repubblica
Tarquinio il Superbo è l’ultimo re. Poiché governa opprimendo il popolo= usa la forza e fa star
male la popolazione, il popolo lo caccia=manda via Tarquinio e dalla Monarchia= governo del
re si passa alla Repubblica= governo del popolo.
DURANTE LA REPUBBLICA si hanno molte guerre, perché Roma vuole ingrandire il proprio
territorio. Roma in poco più di 50 anni diventa la padrona del Mediterraneo. Dalle terre
conquistate arrivano ricchezze ma anche una trasformazione della società.
I cittadini non sono tutti uguali, sono divisi in classi:
Patrizi – sono le famiglie più ricche, aristocratiche, nobili. I patrizi hanno molta importanza
politica perché sono tutti i membri del Senato. E’ vero che la Repubblica è il potere del popolo,
ma nella realtà sono i patrizi che decidono cosa fare
Equites o Cavalieri – sono cittadini ricchi che possiedono cavalli e combattono nell’esercito.
Sono ricchi, possiedono terre e diventano anche imprenditori, cioè vivono di commercio, sono
banchieri, sono appaltatori= fanno lavori pubblici come costruzione di strade, acquedotti e opere
per proteggere il territorio(fortificazioni)
Piccoli artigiani – questa classe viene indebolita -dalle guerre, che avevano devastato i campi
-dalle perdite di soldati,che appartenevano per la maggior parte al ceto agrario
-dalla denatalità(=quando non nascono bambini) e lo spopolamento (diminuzione degli abitanti)
delle campagne.
Gli agricoltori diventano poveri e vendono ai ricchi patrizi i loro possedimenti, i loro campi.
I possedimenti e campi venduti ai patrizi si chiamano latifondi, proprietà di una sola famiglia.
Gli agricoltori diventati poveri vanno via dalla campagna, vanno nelle più vicine città,
soprattutto verso Roma in cerca di fortuna, accrescendo così la classe dei proletari, coloro che
hanno come unica ricchezza la prole, e dei clienti.
Schiavi – era l’ultima classe e aumentava sempre più con le guerre.
Erano considerati come oggetti, animali da lavoro e in cambio ricevevano solo cibo.
NUOVE CLASSI SOCIALI:
Parte degli Equites o Cavalieri sono i Pubblicani – riscuotono tributi=tasse dai popoli che
Roma ha vinto, ha conquistato, ma sono molto corrotti, prendono più denaro e lo usano per se
stessi, comprando il favore dei funzionari politici, così hanno molto potere politico.
Liberti – sono schiavi divenuti ricchi e hanno comprato la libertà riuscendo a raggiungere
posizioni importanti nella società romana.
SCHEMA SEMPLICE DELLA SOCIETA’ NEL PERIODO REPUBBLICANO
A Roma durante la Repubblica hanno il potere DUE CONSOLI, poi c’è il SENATO, una
assemblea di anziani, che prende le decisioni più importanti, infime ci sono i MAGISTRATI=
I PRETORI che amministrano la giustizia.
Gli EDILI che controllano l’ordine pubblico, la manutenzione di strade ed edifici.
I QUESTORI che controllano le finanze(soldi e ricchezza) dello Stato.
I CENSORI che registrano i nomi ed i beni dei cittadini ed ogni cinque anni facevano il
censimento.
Se lo Stato si trova in pericolo si elegge un DITTATORE che ha tutti i poteri, ma resta solo
sei mesi.
La società romana
In questo periodo la società romana era divisa in 2 classi :
1. I PATRIZI : erano i proprietari delle terre, erano ricchi e solo loro partecipavano al
governo dello Stato
2. I PLEBEI : erano contadini ed artigiani, erano poveri, non potevano partecipare al governo
dello Stato, non avevano diritti. I plebei lottano a lungo contro i patrizi ed alla fine ottengono
l’uguaglianza di fronte alla legge ed ottengono anche l’elezione dei TRIBUNI DELLA PLEBE,
che erano due magistrati che difendevano gli interessi dei plebei e se una legge danneggiava i
plebei, loro avevano il DIRITTO DI VETO, cioè potevano far cancellare la legge.
C’erano poi gli SCHIAVI : erano proprietà dei patrizi che li compravano e li vendevano e li
facevano lavorare per loro. Non erano considerati uomini, ma oggetti ed i padroni potevano
anche ucciderli.
Nel 5 secolo, la repubblica è governata dai patrizi aristocratici e affronta molti problemi.
Vengono fatti molti lavori edilizi e la città si impoverisce.
Poi Roma deve difendersi da:
1. i Tarquini etruschi che vogliono tornare al potere
2. i popoli appenninici vogliono aprirsi la strada verso il mare
3. le città latine non vogliono stare sotto il dominio romano
I Tarquini cercano di tornare al potere ma dopo varie lotte fanno un accordo con i romani,
anche le città latine alla fine si alleano con i romani e cacciano i popoli appenninici, in
particolare i Volsci e gli Equi.
I romani conquistano quasi tutta l’Italia.
Il popolo dei Celti, chiamati Galli dai Romani, hanno conquistati il territorio degli etruschi,
l'Italia settentrionale e scendono verso sud. Si scontrano quindi con i Romani che vengono
“massacrati” sul fiume Allia nel 390. I Galli si impadroniscono di Roma e continuano ad
avanzare verso sud.
I Romani intanto riescono a costruire solide mura per difendersi e riprendono la conquista per
allargare il proprio territorio.
Oltre al problema delle guerre per espandere il territorio i Romani hanno il problema delle
guerre interne tra patrizi e plebei. I plebei vogliono entrare nella magistratura, vogliono entrare
nella politica di Roma.
I plebei si impadroniscono del consolato e dettano una legge per prendere la magistratura.
Vogliono delle leggi scritte. Le lotte continuarono per circa 2 secoli, quando un giorno i plebei
si rifiutarono di arruolarsi nell’esercito e si ritirarono sul monte Aventino.
I patrizi hanno bisogno di soldati per continuare le guerre, hanno bisogno dunque dei plebei.
Il senatore Menenio riesce a fare un accordo concedendo ai plebei di poter eleggere i
magistrati= i tribuni della plebe, che hanno dei poteri speciali, accettare o rifiutare le leggi
decide dai consoli.
In seguito i poteri dei tribuni aumentano e i plebei possono convocare l'assemblea delle tribù
riunite e il senato.
Se i plebei non potevano sposare i patrizi, nel 445 si possono celebrare matrimoni tra di loro.
Nel 450-51 si scrivono le leggi delle 12 tavole.
I comizi centuriati
Durante la Repubblica si crea una nuova assemblea popolare chiamata COMITIA CENTURIATA
fatta da tutto il popolo romano diviso in:
1) equites
2) classis divisa a sua volta in 5 classi di ricchezza
3) proletari
Ogni gruppo partecipa alle decisioni da prendere, ogni gruppo ha diritto di voto e ha obblighi
militari diversi.
L'assemblea delle centurie elegge i consoli e ha funzioni giuridiche.
Ogni centuria ha a disposizione un solo voto.
I voti devono essere al massino 193.
Equites e classis possiedono 100 voti,si capisce che in politica hanno sempre più potere loro
rispetto ai proletari.
I comizi tributi e i concili tributi.
I comizi tributi, eleggevano i magistrati minori (edili e questori)
I concili tributi erano le assemblee in cui si riuniva la plebe.
Le lotte interne tra patrizi e plebei diminuirono perché i patrizi concedono ai plebei nuove terre
da coltivare, terre conquistate con le guerre.
Roma continua a espandersi verso sud e va contro i Sanniti che si trovano in Campania.
I Romani vogliono conquistare la regione aiutati dalla città di Capua.
Nel 316 scoppia una guerra contro i sanniti e i Romani vengono sconfitti e sottomessi.
Nel 315 i Romani cominciano un’altra guerra e questa volta sottomettono i Sanniti.
Nel 298 tutti i popoli sottomessi dai Romani decidono di ribellarsi a Roma e attaccano (Galli e
Etruschi da nord, Sanniti da sud). Nel 295, a Sentino (Umbria) i Romani firmano degli accordi
con Etruschi e Galli e i Sanniti chiedono la pace.
Le guerre puniche
La prima guerra punica
Dopo la morte del tiranno di Siracusa Agatocle nel 289 a.C. i Mamertini, che erano soldati
mercenari campani, vengono cacciati da Siracusa.
Mercenario è il soldato che combatte per chi lo paga di più.
I Mamertini occupano Messina, ma essendo soldati violenti la popolazione non è contenta e
Siracusa li attacca.
I Mamertini chiedono aiuto a Cartagine.
Siracusa però non attacca i Mamertini ed essi si trovano occupati dai cartaginesi.
I Mamertini cercano di liberarsi dai cartaginesi e chiedono aiuto a Roma. Roma interviene nel
264 a.C. e comincia la prima guerra punica.
Roma costruisce una flotta di quinqueremi.
Flotta=tante navi
Quinqueremi=tipo di nave
La flotta romana viene avvistata e attacata dai Cartaginesi nelle acque di Milazzo. I cartaginesi
pensano di vincere ma non sanno che la flotta romana possiede i corvi=ponti mobili che
agganciano con un uncino le navi nemiche
I Romani così vincono nel 260 a.C.
Roma poi vuole attaccare Cartagine in Africa ma fallisce.
Prova ad attaccare di nuovo e vince la prima guerra punica nelle isole Egadi nel 241 a.C
La seconda Guerra punica
Tra 229-119 a.C. Roma combatte gli Illiri e i Galli.
I Cartaginesi pensano sia facile conquistare la Spagna. I Cartaginesi promettono ai Romani di
non andare oltre il fiume Ebro.
Sagunto è una città spagnola alleata di Roma e si trovava prima del fiume Ebro nella zona dei
Cartaginesi.
Annibale, comandante dei Cartaginesi, prende Sagunto e Roma nel 218 a.C. inizia la seconda
guerra punica.
Annibale entra in Italia con 2 obiettivi: sconfiggere Roma militarmente e rompere le alleanze
che Roma ha con le popolazioni sottomesse.
Annibale vince: sul Ticino, sul fiume Trebbia e sul lago Trasimeno. Ma non riesce a rompere le
alleanze che uniscono Roma con le popolazioni sottomesse.
Roma elegge il dittatore Quinto Fabio Massimo. Il dittatore prende tempo per pensare come
sconfiggere i Cartaginesi e pensa a come togliere all’esercito cartaginese i rifornimenti di acqua,
cibo e armi.
Romani e Cartaginesi si scontrano in Puglia (sud Italia), a Canne nel 216 a.C. L’esercito romano
subisce una sconfitta molto grave.
Inoltre le città di Capua e Siracusa si alleano con i Cartaginesi.
I cartaginesi conquistano Taranto.
Per fortuna Roma supera la crisi, nomina comandante dell’esercito romano Scipione l’Africano
che nel 210 a.C. parte per conquistare la Spagna. Annibale chiede a suo fratello Asdrubale di
portare altre truppe cartaginesi spagnole in Italia per fare un esercito unico ed enorme. Ma i
Romani battono l’esercito di Asdrubale e uccidono Asdrubale. Avendo riconquistato la Spagna,
Scipione rientra in Italia e torna ad attaccare Cartagine in Africa per far tornare in Africa
Annibale e il suo esercito.
Scipione riesce nel suo tentativo.L’esercito romano e quello di Annibale si scontrarono a Zama
nel 202 a.C.
Roma sconfigge Cartagine.
I REGNI ELLENISTICI: I regni ellenistici del III secolo sono Macedonia, Siria, Egitto.
Il regno di Macedonia era governato da Filippo V mentre quello di Siria da Antioco III.
Guerra alla Macedonia
Nel 202 a.C. Roma sa di un accordo tra Filippo V e Antioco III contro l’Egitto.
Roma organizza una guerra preventiva che deve troncare sul nascere il desiderio di espansione
di Filippo V ed evitare che altre truppe straniere entrino in Italia.
L’esercito romano attacca’ nel 197 a.C. a Cinocefale l’esercito macedone e lo sconfigge.
Roma si scontra anche con Perseo l’imperatore di Macedonia figlio di Filippo V e lo sconfisse
nel 168 a.C. a Pidna. La Macedonia diventa provincia romana e viene divisa in 4 territori
indipendenti.
Guerra alla Siria
Antioco III occupa la Grecia nel 192 a.C., i romani lo attaccano e lo sconfiggono a Magnesia
in Asia Minore nel 189 a.C. e lo costringe a firmare la pace.
La Terza guerra punica
Dopo la sconfitta nella seconda guerra punica, l’economia di Cartagine stava migliorando grazie
agli scambi commerciali più numerosi e all’agricoltura.
Roma aveva paura che Cartaginese tornasse pericolosa e pensava ad una guerra preventiva
Marco Porzio Catone voleva questa guerra, mentre il senato non voleva dichiarare guerra senza
un giusto motivo.
Cartagine non poteva dichiarare guerra ad altri popoli senza il permesso dei Romani, Cartagine
aveva firmato la pace.
In ogni caso i cartaginesi dichiarano guerra alla Numidia.
Roma adesso ha un motivo per dichiarare guerra a Cartagine, i consoli romani sbarcano in
Africa e ordinano ai Cartaginesi di distruggere la città e ricostruirla lontano dal mare, ad almeno
15 Km.
I Cartaginesi rifiutano e si rinchiudono all’interno delle mura della città.
Dopo 2 anni di assedio,Cartagine viene distrutta completamente nel 146 a.C. e gli abitanti
venduti come schiavi.
I romani distruggono anche Corinto, città nella provincia della Macedonia che aveva cercato di
liberarsi. Anche gli abitanti di Corinto vengono venduti come schiavi.
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