18/03/2014
LINGUAGGI NON VERBALI
CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE
HANDICAP
NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA
PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI
PRIMARIA
A.A. 2013/14
Dr.ssa Giusy Gallo
CLASSIFICAZIONE CNV
Aspetto esteriore
Comportamento
sociale
Comportamento
cinesico
Conformazione fisica
Abbigliamento
Distanza interpersonale
Contatto corporeo
Orientazione
Postura
Movimenti di busto e gambe
Gesti delle mani
Movimenti del capo
Volto
Sguardo e contatto visivo
Espressione del volto
Segnali vocali
Segnali vocali verbali e non verbali
Silenzio
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CNV NEL LINGUAGGIO VERBALE
-
Non esiste una contrapposizione
‘verbale’ / ‘non verbale
-
Autosincronia
- Se cambiamo argomento, cambiamo postura
“Il linguaggio del corpo è insomma inseparabile
dall’espressione
dall
espressione orale, tanto che da sempre la
decodifica della parola è collegata alle
intonazioni, ai gesti, alla mimica di chi parla:
questi segni, al di là della loro apparenza
spontanea e inconsapevole, sono quindi sistemi
strutturati e organizzati con tutte le proprietà di
un codice semiologico artificiale” p. 92
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GLI EMBLEMI
Gli emblemi sono gesti convenzionali, il cui
significato è condiviso da una cultura o culture
simili.
Es. V per vittoria
Sì/No
Gesti utilizzati dal vigile per guidare il traffico
sostituiscono la comunicazione verbale
FUNZIONI ASPETTI COMUNICATIVI
- Funzione referenziale
- Funzione metacomunicativa
- Regolazione turnazione
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COMUNICAZIONE ED EMPATIA
“Quando osserviamo il comportamento altrui
siamo esposti a una varietà di espressioni, che
non si risolvono unicamente nella tipologia delle
azioni osservate, ma comprendono anche le
emozioni e le sensazioni che accompagnano tali
azioni.
Quando ciò accade, si crea automaticamente un
legame affettivo interpersonale dotato di
significato. L’empatia è più precisamente la
capacità di stabilire questo legame”
V. Gallese in F. Ferretti, 2003, La mente degli altri. Prospettive teoriche sull’autismo,
Editori Riuniti, Roma
COMUNICAZIONE ED EMPATIA
Mirror Neurons
“Quando
Q
osserviamo un nostro simile compiere
p
una certa
azione si attivano, nel nostro cervello, gli stessi neuroni (le
cellule che compongono il cervello) che si attivano quando
siamo noi a compiere quella stessa azione. Per questo
possiamo imitare l'azione altrui, perché il nostro cervello
risuona, per dir così, assieme a quello della persona che
stiamo osservando. Si tratta di un meccanismo cerebrale
fondamentale, perché permette una sorta di comunicazione
non linguistica
li
i ti fra
f i cervelli.
lli C'è di più:
iù se quell che
h fai
f i tu
t è
simile a quel che faccio (o potrei fare) io, allora io sono in
qualche modo tuo simile, e viceversa. La soggettività umana,
ma probabilmente anche quella di animali diversi dall'Homo
sapiens, nasce attraverso meccanismi cerebrali di questo
tipo”.
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COMUNICAZIONE ED EMPATIA
“La scoperta del sistema dei neuroni specchio mette
in luce invece l'enorme
l enorme importanza del corpo vivo
nella costruzione del nostro rapporto con l'altro.
Non a caso ho parlato di «simulazione incarnata»
(embodied simulation) per caratterizzare il
meccanismo che descrive la funzione dei neuroni
specchio”.
Intervista a Vittorio Gallese
ESPRESSIONE E RICONOSCIMENTO DELLE
EMOZIONI
Funzione principale CNV: espressione emozioni
CNV esprime emozioni in maniera più esplicita e
diretta delle parole
CNV possiede maggiore efficacia comunicativa del
linguaggio
Es. volto, voce
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EMOZIONI E NORME CULTURALI
Ipotesi neuroculturale
 Display rules: Norme culturali che regolano la
modalità di espressione delle emozioni

Un’emozione può essere modificata nei seguenti
modi:
- Attenuazione
- Amplificazione
- Nascondimento
- Sostituzione
ECOLOGIA COMPORTAMENTALE
Behavioral ecology
“Le espressioni emotive non hanno un significato
proprio, ma dipendono dai contesti sociali e sono
manifestazioni di intenzioni sociali (vale a dire,
ciò che si farebbe in una data situazione o ciò che
piacerebbe che l’altro facesse” (p. 100)
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FUNZIONI CNV





Gestisce le situazioni sociali
Presentazione di sé
Comunica le emozioni
Rafforza/Indebolisce rapporti di potere
può sostituire la comunicazione verbale
LE RELAZIONI INTERPERSONALI




I comportamenti non verbali generano e
sviluppano le relazioni con gli altri
Mantenere le relazioni nel corso del tempo
I segni della CNV indicano la qualità della
relazione
Anolli (2002) propone l’”educazione al non
verbale”
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LE RELAZIONI INTERPERSONALI

Sincronia interazionale

Congruenza posturale

Feedback
LA NOSTRA IMMAGINE
Metafora dell’attore (E. Goffman)
- “I
I comportamenti non verbali riguardanti la
presentazione di sé variano notevolmente e
significativamente con il mutare delle
caratteristiche delle persone cui sono indirizzate.
Differenze individuali rispetto all’attrattiva
fisica, all’autoconsapevolezza pubblica,
all’automonitoraggio
all
automonitoraggio e la bisogno di approvazione
predicono la regolazione deliberata dei
comportamenti non verbali per la presentazione
di sé quanto l’età, il genere e la cultura” (p. 85)
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LA MENZOGNA
“L’importanza
L importanza del comportamento non verbale
dipende principalmente da due fattori: la sua
relativa ‘invisibilità’ e le difficoltà di controllo,
che rende estremamente difficile cambiare
volontariamente il modo in cui si comunica” p. 87
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