Federico Frusone PSICHIATRIA [Il Vademecum] Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 1 Indice Schizofrenia pag 4 Disturbo schizoaffettivo, disturbo delirante, psicosi acute pag 7 Demenze pag 10 Disturbi dell'umore pag 11 Disturbi d'ansia pag 15 Disturbi somatoformi pag 18 Disturbi dissociativi pag 20 Disturbi del comportamento alimentare pag 21 Disturbi di personalità pag 22 Disturbi della sfera sessuale pag 27 Tossicodipendenza pag 28 Alcolismo pag 29 2 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org DSM - IV • • Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (USA) Prevede una classificazione multiassiale delle informazioni diagnostiche: Asse I Tutti i vari disturbi o condizioni elencati nel DSM con l’eccezione dei disturbi di personalità e del ritardo mentale (diagnosticati sull'asse II), hanno di solito un esordio definibile Asse II Disturbi di personalità, che spesso hanno un esordio indefinibile Asse III Condizioni mediche generali in atto potenzialmente rilevanti per la comprensione o la terapia del disturbo mentale classificato sull’Asse I Registrazione dei problemi psicosociali e ambientali che possono influenzare la diagnosi, la terapia e la prognosi dei disturbi di Asse I e I Asse IV Asse V • Fattori stressogeni della vita secondo il modello nomotetico (rating scales per la valutazione della gravità degli eventi stressanti) e secondo il modello idiografico (enfatizza l’unicità dell’esperienza individuale e sostiene che non è possibile misurare la gravità di questi eventi) Registrazione del livello di funzionamento globale (capacità dell’individuo di lavorare, avere relazioni sociali) secondo la scala VGF (valutazione globale del funzionamento, da 1 a 100) Attendibilità: accordo tra 2 o più osservatori a cui si chieda di valutare la stessa condizione psichiatrica (che però non permette di stabilire il grado di validità della diagnosi) ◦ Le diagnosi elencate nel DSM hanno una elevata attendibilità, ma una scarsa validità: vanno quindi usate non come entità cliniche reali, ma come “modello” o “strumento di lavoro” ICD – 10 • • • • Classificazione statistica internazionale delle malattie, stilata dall'OMS (Europa) L'elaborazione dei criteri diagnostici è stata sviluppata insieme agli autori del DSM-IV, quindi tra i due sistemi ci sono molte concordanze Le differenze tra i due sistemi riguardano aspetti teorici visti diversamente dalla psichiatria americana ed europea Il DSM-IV è più diffuso dell'ICD-10 nella pratica clinica, ma il SSN richiede che vengano utilizzati i codici dell'ICD-10 per la registrazione epidemiologica dei disturbi mentali CONCETTO DI MALATTIA MENTALE • • In psichiatria esiste il problema della definizione di malattia mentale, perché è difficile, di fronte ad un quadro clinico, stabilire se si tratta o meno di un quadro patologico Una malattia in senso lato può essere definita in base ad alcuni criteri, che però in psichiatria non possono essere sempre applicati: ◦ Sofferenza ▪ In alcune patologie psichiatriche il paziente non soffre e non sente il bisogno di essere curato (es. fase ipomaniacale del disturbo bipolare) ▪ In alcune condizioni parafisiologiche il soggetto soffre, ma la sua condizione non è ascrivibile ad una patologia psichiatrica (es. dolore mentale causato da un trauma) ◦ Devianza statistica ▪ La patologia è una condizione che è statisticamente poco rappresentata in una popolazione, però non tutte queste condizioni sono malattie (es. omosessualità o mancinismo) ◦ Disfunzione ▪ La patologia è un qualcosa che provoca una riduzione della “funzionalità sociale” del sg Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 3 Schizofrenia Criteri diagnostici secondo il DSM-IV-TR Deliri Allucinazioni A: sintomi caratteristici Eloquio disorganizzato (2 o più dei seguenti, ciascuno presente per grossolanamente un arco di tempo significativo durante un Comportamento catatonico periodo di un mese) Sintomi negativi (appiattimento avolizione) disorganizzato affettivo, o alogia, B: disfunzione sociale Rispetto ai livelli raggiunti prima dell’esordio C: durata Per almeno 6 mesi in cui almeno 1 mese con i sintomi del criterio A D: esclusione del Disturbo schizoaffettivo e del Disturbo dell’Umore E: esclusione di sostanze o condizione medicina generale F: relazione a un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo: se presenti per almeno 1 mese N.B. Basta un solo sintomo del criterio A se i deliri sono bizzarri o se le allucinazioni consistono in una voce che commenta il comportamento o i pensieri del sg, o due o più voci che conversano tra di loro Criteri diagnostici secondo l'ICD – 10 Eco, inserzione, furto, diffusione del pensiero G1.1 Almeno 1 dei seguenti sintomi Delirio di controllo, influenzamento, passività, percezione presenti la maggior parte dei giorni per delirante almeno un mese Voci commentanti, dialoganti Deliri persistenti di altro tipo, inappropriati e non plausibili Allucinazioni persistenti G1.2 Almeno 2 dei seguenti sintomi per la Neologismi maggior parte dei giorni per almeno un Comportamento catatonico mese: Sintomi negativi G2.1 Se presenti Episodi Affettivi, i criteri di cui sopra erano soddisfatti prima che si sviluppasse il disturbo dell’umore G2.2 Sindrome non attribuibile a malattia organica cerebrale, o intossicazione o sostanze Entrambi i sistemi nosografici subordinano la diagnosi di schizofrenia all’esclusione dei disturbi dell’umore • Il DSM-IV si affida a criteri proporzionali (durante quanta parte del decorso psicotico sia presente una sindrome affettiva); • L’ICD-10 privilegia un criterio longitudinale (quale delle due sindromi, psicotica e affettiva, sia iniziata prima) 4 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Odierna classificazione dei sintomi di base (Gross et al. 1992) Aumentata esauribilità Diminuzione di tono, energia, costanza e pazienza A Deficit dinamici con sintomi negativi diretti Diminuzione della spinta e dell’iniziativa Diminuzione della necessità di rapporti Disturbo della capacità di rapportarsi e di mostrarsi Diminuzione della capacità di sopportare determinati fattori di stress Diminuita capacità di sopportare determinati fattori di stress (perché questi determinano eccitazione interna e inquietudine, disturbi del B Diminuzione della capacità di sonno, rimuginare coatto, cenestesie, disturbi vegetativi centrali, sopportare determinati fattori di disturbi della concentrazione) stress Aumentata impressionabilità ed eccitabilità Accresciuta tendenza a riflettere Interferenza dei pensieri, perseverazioni simil – coatte, affollamento dei pensieri, blocco del corso del pensiero, autocentrismo, concretismo C Disturbi cognitivi del pensiero, della percezione e dell’azione Visione sfocata e torbida, ipersensibilità alla luce e al rumore, ipervigilanza sensoriale, fascinazione da parte dei dettagli percettivi, disturbo della continuità della percezione delle proprie azioni, derealizzazione Sindrome di automatismo, blocco motorio, perdita degli automatismi, rallentamento psicomotorio Sensazioni di torpore e rigidità D Cenestesie Depersonalizzazione somatopsichica Sensazioni di debolezza motoria Sensazioni migranti, elettriche, di trazione, pressione o vestibolari E Disturbi vegetativi centrali e intolleranza a determinate sostanze: Tachi – e bradicardia, tachipnea Nausea, vomito, eruttazioni, variazioni dell’appetito Intolleranza all’alcol, caffeina, nicotina Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 5 Sottotipi di schizofrenia secondo il DSM-IV Preoccupazione con uno o più deliri o frequenti allucinazioni uditive Tipo paranoideo Tipo disorganizzato Nessuno dei seguenti sintomi è preminente: eloquio disorganizzato, comportamento disorganizzato o catatonico, affetto piatto o inappropriato Tutti i seguenti sintomi sono preminenti: eloquio disorganizzato, comportamento disorganizzato, affettività piatta o inappropriata Non sono soddisfatti i criteri per il Tipo Catatonico Tipo catatonico Almeno due sintomi, tra: immobilità motoria, come evidenziata da catalessia o stupor; eccessiva attività motoria; negativismo estremo o mutismo; peculiarità del movimento volontario; ecolalia o ecoprassia Tipo indifferenziato Sono presenti sintomi che soddisfano il criterio A, ma non sono soddisfatti i criteri per il Tipo Paranoideo, Disorganizzato o Catatonico Tipo Residuo Assenza di preminenti deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato e comportamento disorganizzato o catatonico (non caratteristico) C’è evidenza continua del disturbo (caratteristico) Sottotipi di schizofrenia secondo l'ICD-10 Schizofrenia paranoide Preminenza dei deliri o delle allucinazioni Appiattimento o incongruenza affettiva Appiattimento e/o inadeguatezza dell’affettività Schizofrenia Comportamento privo di scopo e/o disturbo del pensiero disorganizzata/ebefrenica Allucinazioni e deliri Per almeno 2 settimane è preminente almeno 1 dei seguenti sintomi: etupore o Schizofrenia catatonica mutismo; eccitamento; atteggiamenti bizzarri; negativismo; rigidità; flessibilità cerea, automatismo su comando Schizofrenia indifferenziata Non sono soddisfatti i criteri I,II,III,V oppure sono presenti così tanti sintomi che sono soddisfatti i criteri per più d’uno dei sottotipi I criteri sono stati soddisfatti in passato ma non attualmente Schizofrenia residua Presenza di almeno 4 dei sintomi negativi seguenti nell’ultimo anno: rallentamento psicomotorio o ipoattività; chiaro ottundimento dell’affettività; passività o mancanza di iniziativa; povertà della quantità o del contenuto dell’eloquio; comunicazione non verbale povera Cura di sé o funzionamento sociale scadente Schizofrenia simplex Sviluppo lentamente progressivo, in almeno un anno, di tutti i seguenti sintomi: cambiamento del comportamento; comparsa dei sintomi negativi; accentuato declino delle prestazioni sociali Mai presentati i sintomi in G1 Assenza di demenza o di altre sindromi psico – organiche 6 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbi schizoaffettivo, Disturbo delirante, Psicosi acute transitorie DISTURBO SCHIZO-AFFETTIVO Disturbo borderline tra schizofrenia e disturbi dell’umore Criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Periodo ininterrotto di malattia, durante il quale (contemporaneamente a sintomi che soddisfino il criterio A per la schizofrenia) si verifichi un: ◦ Episodio depressivo maggiore ◦ Episodio maniacale ◦ Episodio misto B) Durante lo stesso periodo di malattia, ci sono stati deliri o allucinazioni per almeno 2 settimane in assenza di preminenti sintomi dell’umore C) Sintomi che soddisfano i criteri per un episodio dell’umore sono presenti per una parte sostanziale della durata totale dei periodi attivo e residuo della malattia Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o a una condizione medica generale Tipi: Bipolare Depressivo Criteri diagnostici secondo l'ICD-10 • G1. La sindrome soddisfa i criteri per una delle sindromi affettive di grado medio o grave G2. Sintomi di almeno uno dei gruppi sottoelencati devono essere chiaramente presenti per la maggior parte del tempo durante un periodo di almeno 2 settimane: 1. Eco, inserzione, furto, o diffusione del pensiero 2. Delirio di controllo o influenzamento chiaramente riferiti al corpo o movimento degli arti o specifici pensieri o azioni 3. Voci allucinatorie 4. Deliri persistenti di altro tipo 5. Eloquio grossolanamente inappropriato 6. Comparsa intermittente ma frequente di qualche tipo di comportamento catatonico G3. I criteri G1 e G2 devono essere soddisfatti durante lo stesso episodio di malattia • G4. La sindrome non è attribuibile a malattia organica cerebrale, intossicazione, dipendenza o astinenza • • Maniacale Depressivo Tipi: Misto Di altro tipo Non specificato Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 7 DISTURBO DELIRANTE Detto anche disturbo paranoide o paranoia Criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Deliri non bizzarri che durino almeno 1 mese B) Il criterio A per la schizofrenia non è mai stato soddisfatto ◦ Le allucinazioni tattili e olfattive, tuttavia, possono essere presenti C) Il funzionamento non è marcatamente compromesso né il comportamento è eccentrico o bizzarro D) Se sono stati compresenti episodi dell’umore la loro durata è stata breve E) Il disturbo non è dovuto agli effetti di una sostanza o alla condizione medica generale Erotomanico Di grandezza Tipi: Di gelosia Di persecuzione Somatico Misto Criteri diagnostici secondo l'ICD-10 A) B) C) D) Deliri differenti da quelli tipicamente schizofrenici in G1 I deliri presenti in A devono essere presenti per almeno 3 mesi Non sono soddisfatti i criteri generali per la schizofrenia Non devono essere presenti allucinazioni persistenti di alcun tipo (N.B. solo allucinazioni uditive transitorie o occasionali) E) Possibile presenza intermittente di sintomi depressivi purchè i deliri persistano in un periodo in cui non vi è alcun disturbo dell’umore F) Il disturbo non è dovuto agli effetti di una sostanza o alla condizione medica generale Di persecuzione Querulomane Tipi: Di autoriferimento Di grandezza Somatico Erotomanico 8 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org SINDROMI PSICOTICHE ACUTE TRANSITORIE (SPAT) Criteri diagnostici secondo l'ICD-10 • • • • • Tipi: G1) Esordio acuto di deliri, allucinazioni, eloquio incomprensibile; l’intervallo tra l’esordio e la sindrome sviluppata non deve superare le 2 settimane G2) Se sono presenti transitoriamente perplessità, falsi riconoscimenti o compromissione dell’attenzione e della concentrazione, essi non soddisfano i criteri per l’obnubilamento di coscienza da cause organiche G3) La sindrome non soddisfa i criteri sintomatologici per l’episodio maniacale, depressivo o la sindrome depressiva ricorrente G4) Non c’è evidenza di uso recente di sostanze psicoattive G5) Assenza di una malattia cerebrale organica o gravi disturbi metabolici sul SNC 0 Senza stress acuto associato 1 Con stress acuto associato A Esordio brusco entro 48 ore B Esordio acuto tra 48 ore e 2 settimane Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 9 Demenze Sindromi caratterizzate da disturbi cognitivi acquisiti aventi eziologia organica Criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Sviluppo di deficit cognitivi multipli: 1. Memoria 2. Uno o più dei seguenti ▪ Afasia ▪ Aprassia ▪ Agnosia ▪ Disturbo delle funzioni esecutive B) I deficit in A1 e A2 causano una menomazione significativa del funzionamento sociale o lavorativo C) I deficit non si manifestano esclusivamente durante il decorso di un delirium Classificazione delle demenze in base alle strutture coinvolte Malattia di Alzheimer (50-60%) Demenza fronto-temporale (malattia di Pick?) Demenze con prevalente coinvolgimento corticale Degenerazione cortico-basale Ematoma subdurale Demenze post-traumatiche Demenze multi-infartuali (malattia di Binswanger?) Demenza a corpi di Lewy Demenza di Parkinson Demenze con prevalente coinvolgimento sottocorticale Degenerazione cortico-basale Paralisi sopra-nucleare progressiva Corea di Huntington Idrocefalo normoteso Stato lacunare/leucoaraiosi 10 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbi dell'umore DEPRESSIONE Tra i 5 criteri necessari per fare diagnosi, • Umore depresso e • Perdita di interesse o piacere Sono intesi come criteri obbligatori, sintomi patognomonici della depressione Episodio depressivo maggiore: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Almeno 5 dei seguenti sintomi sono stati presenti durante lo stesso periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al funzionamento precedente: ◦ Umore depresso ◦ Marcata diminuzione o perdita di interesse o piacere ◦ Significativa perdita di peso o riduzione o aumento dell’appetito ◦ Insonnia o ipersonnia ◦ Agitazione o rallentamento psicomotorio ◦ Faticabilità o mancanza di energia ◦ Sentimenti di autosvalutazione o colpa eccessivi ◦ Ridotta capacità di pensare o concentrarsi o indecisione ◦ Pensieri ricorrenti di morte o ideazione suicidaria o tentativi di suicidio B) I sintomi non soddisfano i criteri per un episodio misto C) I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti D) I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale E) I sintomi non sono meglio giustificati da lutto Disturbo depressivo maggiore – espisodio singolo: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Presenza di un episodio depressivo maggiore B) L’episodio depressivo maggiore non è meglio inquadrabile come disturbo schizoaffettivo, e non è sovrapposto a schizofrenia, disturbo schizofreniforme, disturbo delirante o disturbo psicotico non altrimenti specificato C) Non è mai stato presente un episodio maniacale, misto o ipomaniacale • • Codificare lo stato dell’episodio attuale o più recente: 1. Lieve 2. Moderato 3. Grave senza manifestazioni psicotiche 4. Grave con manifestazioni psicotiche 5. In remissione parziale / in remissione completa 6. Non specificato Specificare per l’episodio attuale o più recente: 1. Cronico 2. Con manifestazioni catatoniche 3. Con manifestazioni melanconiche 4. Con manifestazioni atipiche 5. A esordio nel post partum Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 11 Disturbo depressivo maggiore ricorrente: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Presenza di un episodio depressivo maggiore. B) L’episodio depressivo maggiore non è meglio inquadrabile come disturbo schizoaffettivo, e non è sovrapposto a schizofrenia, disturbo schizofreniforme, disturbo delirante o disturbo psicotico non altrimenti specificato C) Non è mai stato presente un episodio maniacale, misto o ipomaniacale • • • Codificare lo stato dell’episodio attuale o più recente: 1. Lieve 2. Moderato 3. Grave senza manifestazioni psicotiche 4. Grave con manifestazioni psicotiche 5. In remissione parziale / in remissione completa 6. Non specificato Specificare per l’episodio attuale o più recente: 1. Cronico 2. Con manifestazioni catatoniche 3. Con manifestazioni melanconiche 4. Con manifestazioni atipiche 5. A esordio nel post partum Specificare inoltre: 1. Specificazioni di decorso longitudinale (con o senza recupero interepisodico) 2. Ad andamento stagionale Depressione con manifestazioni melanconiche: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Uno dei seguenti sintomi che si verifica durante il periodo di maggiore gravità dell’episodio attuale: ▪ Perdita di piacere in tutte o quasi tutte le attività ▪ Perdita di reattività agli stimoli abitualmente piacevoli B) 3 o più dei seguenti sintomi ▪ Una qualità particolare di umore depresso ▪ Depressione regolarmente peggiore al mattino ▪ Risveglio precoce al mattino ▪ Marcato rallentamento motorio o agitazione ▪ Anoressia significativa o perdita di peso ▪ Sentimenti di colpa eccessivi o inappropriati Depressione con manifestazioni atipiche: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Reattività dell’umore: l’umore si risolleva in risposta ad eventi positivi attuali o potenziali B) 2 o più delle seguenti caratteristiche ▪ Significativo incremento ponderale o aumento dell’appetito ▪ Ipersonnia ▪ “Paralisi plumbea”: sensazione di pesantezza o di avere gli arti di piombo ▪ Un quadro duraturo di ipersensibilità al rifiuto interpersonale che determina una compromissione sociale o lavorativa significativa; C) Non risultano soddisfatti durante lo stesso episodio i criteri per “con manifestazioni melanconiche” o con “manifestazioni catatoniche” Depressione con manifestazioni catatoniche - criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Il quadro clinico è dominato da almeno 2 dei seguenti sintomi: 1. Immobilità 2. Eccessiva attività motoria 3. Negativismo estremo 4. Peculiarità dei movimenti volontari 5. Ecolalia o ecoprassia 12 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbo distimico: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni per almeno 2 anni B) Presenza, quando depresso, di 2 o più dei seguenti sintomi: ▪ Scarso appetito o iperfagia ▪ Insonnia o ipersonnia ▪ Scarsa energia o astenia ▪ Bassa autostima ▪ Difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni ▪ Sentimenti di disperazione C) Durante i 2 anni di malattia la persona non è mai stata priva dei sintomi di cui ai criteri A e B per più di 2 mesi alla volta D) Durante i primi 2 anni di malattia non è stato presente un episodio depressivo maggiore E) Non è mai stato presente un episodio maniacale, misto o ipomaniacale, né disturbo ciclotimico F) La malattia non si manifesta esclusivamente durante il corso di un disturbo psicotico cronico (come schizofrenia o disturbo delirante) G) I sintomi non sono dovuti agli effetti di una sostanza o ad una condizione medica generale H) I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale • • Specificare se: ◦ Ad esordio precoce: < 21 anni ◦ Ad esordio tardivo: > 21 anni Specificare per i 2 ultimi anni di disturbo distimico: ◦ Con manifestazioni atipiche ◦ Senza manifestazioni atipiche Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 13 DISTURBO BIPOLARE Disturbo bipolare di tipo I: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Periodo definito di umore anormalmente e persistentemente elevato, espansivo o irritabile, della durata di almeno 1 settimana (o di qualsiasi durata se necessaria l’ospedalizzazione) B) Durante il periodo di alterazione dell’umore, 3 o più dei seguenti sintomi sono stati persistenti e presenti a un livello significativo (4 se l’umore è solo irritabile) ▪ Autostima ipertrofica o grandiosità ▪ Diminuito bisogno di sonno ▪ Maggiore loquacità del solito ▪ Fuga delle idee ▪ Distraibilità ▪ Aumento dell’attività finalizzata oppure agitazione psicomotoria ▪ Eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose C) I sintomi non soddisfano i criteri per l’episodio misto D) L’alterazione dell’umore è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento sociale E) I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale Disturbo bipolare di tipo II: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Un periodo definito di umore persistentemente elevato, espansivo o irritabile, della durata di almeno 4 giorni e che è chiaramente diverso dall’umore non depresso abituale B) Durante il periodo di alterazione dell’umore, 3 o più dei seguenti sintomi sono stati persistenti e presenti a un livello significativo (4 se l’umore è solo irritabile) ▪ Autostima ipertrofica o grandiosità ▪ Diminuito bisogno di sonno ▪ Maggiore loquacità del solito ▪ Fuga delle idee ▪ Distraibilità ▪ Aumento dell’attività finalizzata oppure agitazione psicomotoria ▪ Eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose C) L’episodio si associa a un chiaro cambiamento nel modo di agire, che non è caratteristico della persona quando è asintomatica D) L’alterazione dell’umore e il cambiamento nel modo di agire sono osservabili dagli altri E) L’episodio non è abbastanza grave da provocare una marcata compromissione in ambito lavorativo o sociale, o da richiedere l’ospedalizzazione, e non sono presenti manifestazioni psicotiche F) I sintomi non sono dovuti all’azione fisiologica diretta di una sostanza o una condizione medica generale Disturbo ciclotimico: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Risultano soddisfatti i criteri sia per l’episodio maniacale che per l’episodio depressivo maggiore (eccetto per la durata), quasi ogni giorno, per almeno 1 settimana B) L’alterazione dell’umore è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento sociale C) I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici di una sostanza o ad una condizione medica 14 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbi d'ansia Disturbo di panico con/senza agorafobia: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Entrambi 1 e 2: 1. Attacchi di panico inaspettati ricorrenti; 2. Almeno uno degli attacchi è stato seguito da un mese o più da uno o più dei seguenti sintomi: ✔ Preoccupazione persistente di avere altri attacchi ✔ Preoccupazione a proposito delle implicazioni dell’attacco o delle sue conseguenze ✔ Significativa alterazione del comportamento correlata agli attacchi B) Presenza / assenza di agorafobia C) Gli attacchi di panico non sono dovuti agli effetti di una sostanza o ad una condizione medica generale D) Gli attacchi di panico non sono giustificati da un altro disturbo mentale Agorafobia senza anamnesi di disturbo di panico: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Presenza di agorafobia correlata alla paura della comparsa di sintomi tipo panico B) Non sono mai risultati soddisfatti i criteri per il disturbo di panico. C) Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale D) Se è presente una condizione medica generale, la paura descritta nel criterio A è chiaramente in eccesso rispetto a quella abitualmente associata con la condizione Disturbi fobici: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A Paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali nella quali il sg è esposto a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri; il sg teme di agire in modo umiliante o imbarazzante B L’esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l’ansia, che può assumere le caratteristiche di un attacco di panico causato dalla situazione o sensibile ad essa C La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole D Le situazioni temute sociali sono evitate o sopportate con intensa ansia o disagio E L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella situazione sociale interferiscono significativamente con le abitudini normali della persona F Nei sg al di sotto dei 18 anni la durata è di almeno 6 mesi G La paura non è dovuta a sostanze o condizioni mediche generali H La paura non è correlabile ad una preesistente condizione medica generale o disturbo mentale Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 15 Fobie specifiche: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A Paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazioni specifiche B Paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazioni specifiche C La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole D La situazione fobica viene evitata oppure sopportata con intensa ansia o disagio E L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella situazione sociale interferiscono significativamente con le abitudini normali della persona F Nei sg al di sotto dei 18 anni la durata è di almeno 6 mesi G L’ansia, gli attacchi di panico o l’evitamento fobico associati con l’oggetto o situazioni specifiche non sono meglio giustificati da un altro disturbo mentale Disturbo d'ansia generalizzata (DAG): criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Ansia e preoccupazioni eccessive (attesa apprensiva) che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi, a riguardo di una quantità di eventi o di attività B) La persona ha difficoltà nel controllare la preoccupazione C) L’ansia e la preoccupazione sono associate con 3 o più dei 6 sintomi seguenti, con almeno alcuni sintomi presenti per la maggior parte dei giorni negli ultimi 6 mesi 1. Irrequietezza, o sentirsi tesi o con i nervi a fior di pelle 2. Facile affaticabilità 3. Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria 4. Irritabilità 5. Tensione muscolare 6. Alterazioni del sonno D) L’oggetto dell’ansia e della preoccupazione non è limitato alle caratteristiche di 1 disturbo di asse I E) L’ansia, la preoccupazione o i sintimi fisici causano un disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti F) L’alterazione non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale o da un altro disturbo mentale 16 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC): criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Ossessioni o compulsioni ◦ Ossessioni come definite da 1, 2, 3, 4: 1. Pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti vissuti in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi o inappropriati, e che causano ansia o disagio marcati 2. I pensieri, gli impulsi, o le immagini non sono semplicemente eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale 3. La persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni 4. La persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi sono un prodotto della propria mente ◦ Compulsioni come definite da 1 e 2: 1. Comportamenti ripetitivi che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente 2. I comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti B) In qualche momento del corso del disturbo la persona ha riconosciuto che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli C) Le ossessioni o compulsioni causano disagio marcato e interferiscono con le normali abitudini della persona D) Se è presente un altro disturbo di Asse I, il contenuto delle ossessioni o delle compulsioni non è limitato ad esso E) Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale Disturbi di risposta ad eventi stressanti: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Il sg è stato esposto a un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti 1. Il sg ha vissuto, ha assistito, o si è confrontato con un evento o con eventi che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri 2. La risposta del sg comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza o di orrore B) L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente in 1 o più dei seguenti modi 1. Ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell’evento 2. Sogni spiacevoli ricorrenti dell’evento 3. Agire o sentire come se l’evento traumatico si stesse ripresentando 4. Disagio psicologico intenso all’esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico 5. Reattività fisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico C) Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale, come indicato da 3 o più dei seguenti elementi 1. Sforzi per evitare i pensieri, sensazioni associati con il trauma 2. Sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma 3. Incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma 4. Riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative 5. Sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri 6. Affettività ridotta 7. Sentimenti di diminuzione delle prospettive future D) Sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come indicato da almeno 2 dei seguenti elementi 1. Disturbi del sonno 2. Irritabilità o scoppi di collera 3. Difficoltà a concentrarsi 4. Ipervigilanza 5. Esagerate risposte di allarme E) La durata del disturbo (sintomi ai criteri B, C, D) è superiore a 1 mese F) Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 17 Disturbi somatoformi Disturbo di somatizzazione: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una storia di molteplici lamentele fisiche, cominciata prima dei 30 anni, che si manifestano lungo un periodo di numerosi anni e che conducono alla ricerca di trattamento o portano a significative menomazioni nel funzionamento sociale B) Tutti i criteri seguenti devono essere riscontrabili: 8 sintomi 1. 4 sintomi dolorosi 2. 2 sintomi gastrointestinali 3. 1 sintomo sessuale 4. 1 sintomo pseudoneurologico C) Uno dei seguenti criteri deve essere soddisfatto 1. Dopo le appropriate indagini, ciascuno dei sintomi del criterio B non può essere esaurientemente spiegato con una condizione medica generale conosciuta o con gli effetti diretti di una sostanza 2. Quando vi è una condizione medica generale collegata, le lamentele fisiche o la menomazione sociale che ne derivano risultano sproporzionate rispetto a quanto ci si dovrebbe aspettare dalla storia, dall’esame fisico e dai reperti di laboratorio D) I sintomi non sono prodotti intenzionalmente o simulati (come nel disturbo fittizio o nella simulazione) Disturbo di conversione (ex patologia isterica): criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Uno o più sintomi o deficit riguardanti funzioni motorie volontarie o sensitive, che suggeriscono una condizione neurologica o medica generale B) Si valuta che qualche fattore psicologico sia associato con il sintomo o con il deficit, in quanto l’esordio o l’esacerbazione del sintomo o del deficit è preceduto da qualche conflitto o altro tipo di fattore stressante C) Il sintomo o deficit non è intenzionalmente prodotto o simulato (come nei disturbi fittizi o nella simulazione) D) Il sintomo o deficit non può, dopo le appropriate indagini, essere pienamente spiegato con una condizione medica generale, o con gli effetti diretti di una sostanza, o con un’esperienza o comportamento culturalmente determinati E) Il sintomo o deficit causa un disagio clinicamente significativo F) Il sintomo o deficit non è limitato a dolore o disfunzioni sessuali, non si manifesta esclusivamente in corso di disturbo di somatizzazione, e non è meglio spiegabile con qualche altro disturbo mentale Codificare il tipo di sintomo o di deficit: 1. Con sintomi o deficit motori 2. Con attacchi epilettiformi o convulsioni 3. Con sintomi o deficit sensitivi 4. Con sintomatologia mista 18 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbo da dolore o disturbo algico: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Il dolore in uno o più distretti anatomici rappresenta l’elemento principale del quadro clinico, ed è di gravità sufficiente da giustificare attenzione clinica B) Il dolore causa malessere clinicamente significativo oppure menomazione del funzionamento sociale C) Si valuta che qualche fattore psicologico abbia un ruolo importante nell’esordio, gravità o mantenimento del dolore D) Il sintomo o deficit non viene intenzionalmente prodotto o simulato (come nei disturbi fittizzi o nella simulazione) E) Il dolore non è meglio attribuibile a un disturbo dell’umore, d’ansia, o psicotico e non incontra i criteri per la dispareunia Tipo di disturbo algico 1. Disturbo algico associato con fattori psicologici 2. Disturbo algico associato con fattori psicologici e con una condizione medica generale Durata 1. Acuto (< 6 mesi) 2. Cronico (> 6 mesi) Ipocondria: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) La preoccupazione legata alla paura di avere, oppure alla convinzione di avere, una malattia grave, basate sull’erronea interpretazione di sintomi somatici da parte del sg B) La preoccupazione persiste nonostante la valutazione e la rassicurazione medica appropriate C) La convinzione di cui al criterio A non risulta di intensità delirante (come nel disturbo delirante, tipo somatico) e non è limitata a una preoccupazione circoscritta all’aspetto fisico (come nel disturbo del dismorfismo corporeo) D) La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti E) La durata dell’alterazione è di almeno 6 mesi F) La preoccupazione non è meglio attribuibile a disturbo d’ansia generalizzato, disturbo ossessivo – compulsivo, disturbo di panico (senza e con agorafobia), episodio depressivo maggiore, ansia di separazione, o un altro disturbo somatoforme Specificare: • Con scarso insight Disturbo da dismorfismo corporeo: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Preoccupazione per un supposto difetto nell’aspetto fisico. Se è presente una piccola anomalia, l’importanza che la persona le dà è di gran lunga eccessiva B) La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti C) La preoccupazione non risulta meglio attribuibile a un altro disturbo mentale (es. insoddisfazione riguardante la forma e le misure corporee nell’anoressia nervosa) Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 19 Disturbi dissociativi Disturbo dissociativo dell'identità (DID): criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Presenza di 2 o più identità o stati di personalità distinti B) Almeno 2 di queste identità o stati di personalità assumono in modo ricorrente il controllo del comportamento della persona C) L’incapacità di ricordare importanti notizie personali è troppo estesa per essere spiegata con una banale tendenza alla dimenticanza D) L’alterazione non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o a una condizione medica generale Amnesia dissociativa: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Uno o più episodi di incapacità a ricordare dati personali importanti, di solito di natura traumatica o stressogena, che risulta troppo estesa per essere spiegata come banale tendenza a dimenticare B) L’alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di DID, fuga dissociativa, disturbo posttraumatico da stress, disturbo acuto da stress, o disturbo di somatizzazione, e non è dovuta all’effetto fisiologico diretto di una sostanza o a una condizione medica generale o neurologica C) I sintomi causano disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti Fuga dissociativa: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) La manifestazione predominante è rappresentata dall’allontanamento inaspettato da casa o dall’abituale posto di lavoro, con incapacità di ricordare il proprio passato B) Confusione circa l’identità personale oppure l’assunzione di una nuova identità (parziale o completa) C) L’alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di un DID e non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o un condizione medica generale D) I sintomi causano diagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti Disturbo di depersonalizzazione: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Esperienza persistente o ricorrente di sentirsi distaccato o di sentirsi un osservatore esterno dei propri processi mentali o del proprio corpo (es. come in un sogno) B) Durante l’esperienza di depersonalizzazione il test di realtà rimane intatto (assenza di caratteri deliranti) C) La depersonalizzazione causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti D) L’esperienza di depersonalizzazione non si manifesta esclusivamente nel corso di un altro disturbo mentale e non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o a una condizione medica generale 20 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbi del comportamento alimentare Anoressia nervosa: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l’età e statura B) Intensa paura di acquistare peso o diventare grassi, anche quando si è sottopeso C) Alterazione del modo in cui il sg vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva influenza del peso sui livelli di autostima D) Nelle femmine, dopo il menarca, amenorrea (assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi) • Sottotipi 1. Restrittivo: alimentazione ipocalorica con rigido controllo alimentare e, in alcuni casi, strenuo esercizio fisico 2. Con abbuffate e/o condotte di eliminazione: alternanza di episodi di iperalimentazione compulsiva e di assunzione di lassativi e diuretici Bulimia nervosa: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Ricorrenti abbuffate: B) Mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che mangerebbe la maggior parte delle persone C) Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio D) Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie E) Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno 2 volte alla settimana F) I livelli di autostima sono influenzati dalla forma e dal peso corporei G) L’alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa • Sottotipi 1. Con condotte di eliminazione: vomito autoindotto, diuretici, lassativi 2. Senza condotte di eliminazione: digiuno o esercizio fisico eccessivo Disturbo da alimentazione incontrollata: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata: 1. Mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che mangerebbe la maggior parte delle persone 2. Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio B) Gli episodi di alimentazione incontrollata sono associati con 3 o più dei seguenti sintomi 1. Mangiare molto più rapidamente del normale 2. Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni 3. Mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati 4. Mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando 5. Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo le abbuffate C) È presente marcato disagio a proposito del mangiare incontrollato D) Gli eventi si verificano mediamente almeno per 2 giorni alla settimana per 6 mesi E) Non c’è associazione con comportamenti compensatori inappropriati Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 21 Disturbi di personalità DISTURBO DI PERSONALITÁ: Criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità abituale di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell’individuo; questo modello si manifesta in 2 o più delle seguenti aree: 1. Cognitività 2. Affettività 3. Funzionamento interpersonale 4. Controllo degli impulsi B) Il modello abituale risulta inflessibile e pervasivo in una varietà di situazioni personali e sociali C) Il modello abituale determina un disagio clinicamente significativo e una compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e di altre aree importanti D) Il modello è stabile e di lunga durata, con esordio almeno nell’adolescenza o alla prima età adulta E) Il modello abituale non risulta meglio giustificato come manifestazione o conseguenza di un altro disturbo mentale F) Il modello abituale non risulta collegato agli effetti di una sostanza o di una condizione medica generale CLASSIFICAZIONE Disturbo paranoide di personalità Cluster A: eccentrico Disturbo schizoide di personalità Disturbo schizotipico di personalità Disturbo antisociale di personalità Cluster B: drammatico Disturbo bordeline di personalità Disturbo istrionico di personalità Disturbo narcisistico di personalità Disturbo evitante di personalità Cluster B: ansioso Disturbo dipendente di personalità Disturbo ossessivo – compulsivo di personalità 22 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org CLUSTER (A): ECCENTRICO Disturbo paranoide di personalità: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri, che compaiono entro l’inizio dell’età adulta e sono presenti in una varietà di contesti, come indicato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. Sospetta di essere sfruttato, danneggiato o ingannato 2. Dubita senza giustificazione della lealtà o dell’affidabilità di amici e colleghi 3. È riluttante a confidarsi 4. Scorge significati nascosti umilianti o minacciosi in rimproveri o altri eventi benevoli 5. Porta costantemente rancore, cioè non perdona gli insulti, torti, offese 6. Percepisce attacchi al proprio ruolo o reputazione non evidenti agli altri, ed è pronto a reagire con rabbia o contrattaccare 7. Sospetta in modo ricorrente della fedeltà del partner B) Non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia, di un disturbo dell’umore con manifestazioni psicotiche o di un altro disturbo psicotico e non è dovuto agli effetti di una condizione medica generale Disturbo schizoide di personalità: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Modalità pervasiva di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di espressioni emotive, in contesti interpersonali, che compaiono all’inizio dell’età adulta e sono presenti in una varietà di contesti, come evidenziato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. Non desidera né prova piacere nelle relazioni strette, incluso il far parte di una famiglia 2. Quasi sempre sceglie attività solitarie 3. Dimostra poco o nessun interesse per le esperienze sessuali con un’altra persona 4. Prova piacere in poche o nessuna attività 5. Non ha amici stretti o confidenti eccetto i parenti di primo grado 6. Sembra indifferente alle lodi e alle critiche degli altri 7. Mostra freddezza emotiva, distacco o affettività appiattita B) Non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia, di un disturbo dell’umore con manifestazioni psicotiche o di un altro disturbo psicotico o di un disturbo pervasivo dello sviluppo e non è dovuto agli effetti di una condizione medica generale Disturbo schizotipico di personalità: Criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità pervasiva di relazioni sociali e interpersonali deficitarie, evidenziate da un disagio acuto, da ridotte capacità riguardanti le relazioni strette, e da distorsioni cognitive, percettive ed eccentricità del comportamento che compaiono all’inizio dell’età adulta e sono presenti in una varietà di contesti, come evidenziato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Idee di riferimento 2. Credenze strane o pensiero magico 3. Esperienze percettive insolite, incluse illusioni corporee 4. Pensiero e linguaggio strani 5. Sospettosità o ideazione paranoide 6. Affettività inappropriata o coartata 7. Comportamento o aspetto strani, eccentrici o peculiari 8. Nessun amico stretto o confidente eccetto i parenti di primo grado 9. Eccessiva ansia sociale che non diminuisce con l’aumento della familiarità e tende a essere associata con preoccupazioni paranoidi piuttosto che con un giudizio negativo su di sé B) Non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia, di un disturbo dell’umore con manifestazioni psicotiche, di un altro disturbo psicotico o di un disturbo pervasivo dello sviluppo Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 23 CLUSTER (B): DRAMMATICO Disturbo antisociale di personalità: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità pervasiva di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall’età di 15 anni, come indicato da 3 o più dei seguenti elementi: 1. Incapacità di conformarsi alle norme sociali 2. Disonestà 3. Impulsività o incapacità di pianificare 4. Irritabilità e aggressività 5. Inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri 6. Irresponsabilità abituale 7. Mancanza di rimorso B) Il sg ha almeno 18 anni C) Presenza di un disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni D) Il comportamento antisociale non si verifica esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o di un episodio maniacale Disturbo borderline di personalità: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità pervasiva di instabilità nelle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività comparse all’inizio dell’età adulta e presenti in vari contesti, come evidenziato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Sforzi disperati di evitare un abbandono reale o immaginario 2. Un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense 3. Alterazione dell’identità 4. Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il sg (es. spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate) 5. Ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o automutilanti 6. Instabilità affettiva dovuta a marcata reattività dell’umore 7. Sentimenti cronici di vuoto 8. Rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia 9. Ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi, transitori, legati allo stress Disturbo istrionico di personalità: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità pervasiva di emotività eccessiva e di ricerca dell’attenzione, che compare all’inizio dell’età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. È a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell’attenzione 2. L’interazione con gli altri è spesso caratterizzata da inappropriato comportamento sessuale seducente o provocante 3. Manifesta un’espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale 4. Costantemente usa l’aspetto fisico per attirare l’attenzione su di sé 5. Lo stile dell’eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli 6. Mostra autodrammatizzazione, teatralità ed espressione esagerata delle emozioni 7. È suggestionabile, cioè facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze 8. Considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente 24 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbo narcisistico di personalità: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità pervasiva di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che compare all’inizio dell’età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come evidenziato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Ha un senso grandioso dell’importanza di se stesso 2. È assorbito da fantasie di illimitato successo, potere, fascino, bellezza, amore ideale 3. Crede di essere “speciale” e unico e di dover frequentare e poter essere capito soltanto da altre persone o istituzioni speciali o di classe elevata 4. Richiede eccessiva ammirazione 5. Ha la sensazione che tutto gli sia dovuto 6. Sfruttamento interpersonale, cioè si approfitta degli altri per i propri scopi 7. Manca di empatia: è incapace di riconoscere e identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri 8. È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino 9. Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti o presuntuosi Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 25 CLUSTER (C): ANSIOSO Disturbo evitante di personalità: Criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità pervasiva di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio negativo, che compare all’inizio dell’età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come evidenziato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. Evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poiché teme di essere criticato, disapprovato o rifiutato 2. È riluttante nell’entrare in relazione con gli altri a meno che non sia certo di piacere 3. È inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato 4. Si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali 5. È inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza 6. Si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri 7. È insolitamente riluttante ad assumere rischi personali, o a impegnarsi in qualsiasi nuova attività, poiché questo potrebbe rivelarsi imbarazzante Disturbo dipendente di personalità: Criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una situazione pervasiva ed eccessiva di necessità di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, che compare nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come evidenziato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Ha difficoltà a prendere decisioni quotidiane senza richiedere una quantità eccessiva di consigli e rassicurazioni 2. Ha bisogno che gli altri si assumano le responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita 3. Ha difficoltà a esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione 4. Ha difficoltà a iniziare progetti o a fare cose autonomamente 5. Può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere assistenza e supporto da altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli 6. Si sente a disagio o indifeso quando è solo per timori esagerati di essere incapace di provvedere a se stesso 7. Quando termina una relazione stretta ricerca urgentemente un’altra relazione come fonte di accudimento e di supporto 8. Si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato a provvedere a se stesso Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Una modalità pervasiva di preoccupazione per l’ordine, il perfezionismo e il controllo mentale e interpersonale, a spese della flessibilità, dell’apertura e dell’efficienza, che compare all’inizio dell’età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come evidenziato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. Attenzione per i dettagli, le regole, l’ordine ecc... fino al punto che va perduto lo scopo principale dell’attività 2. Mostra un perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti 3. Eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività 4. Esageratamente coscienzioso, scrupoloso, inflessibile in tema di morale 5. È incapace di gettare via oggetti consumati o di nessun valore anche quando non hanno alcun significato affettivo 6. È riluttante a delegare compiti o a lavorare con gli altri, a meno che non si sottomettano al suo modo di vedere le cose 7. Adotta una modalità di spesa improntata all’avarizia, sia per sé che per gli altri; 8. Manifesta rigidità e testardaggine 26 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Disturbi della sfera sessuale Disfunzioni sessuali: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) La disfunzione non deve essere attribuibile ad altro disturbo di Asse I, uso di sostanze o condizione medica generale, e deve determinare notevole disagio o difficoltà interpersonali Parafilie o perversioni: classificazione secondo il DSM-IV 1. Esibizionismo: il piacere deriva dall’esibire i propri genitali a persone estranee 2. Feticismo: l’eccitamento sessuale è strettamente correlato a oggetti inanimati (biancheria intima, calzature ecc...) 3. Frotteurismo: (dal francesce frotter - strofinare) toccare o strofinarsi contro una persona non consenziente in ambienti affollati 4. Pedofilia: desiderio o messa in atto di attività sessuale con uno o più bambini prepuberi 5. Masochismo maschile: il piacere è connesso all’atto reale o simulato di essere umiliati, picchiati, legati spesso mediante rituali rigorosi e prestabiliti 6. Sadismo sessuale: eccitamento sessuale derivante dalla sofferenza psicologica e fisica del partner attraverso azioni reali e non simulate 7. Feticismo di trasvestimento: disturbo, presente solo nei maschi eterosessuali, connesso all’atto di indossare abiti del sesso opposto allo scopo di raggiungere l’eccitazione sessuale 8. Voyeurismo: osservare, senza essere visti, persone nude o che hanno rapporti sessuali 9. Parafilia non altrimenti specificata (NAS): perversioni sessuali che non soddisfano i criteri diagnostici delle 8 catogorie (es. scatologia telefonica, necrofilia, zoofilia, parzialismo, coprofilia, urofilia) Disturbi dell'identità di genere: criteri diagnostici secondo il DSM-IV A) Un forte e persistente desiderio di identificazione con il sesso opposto ◦ Nel bambino il disturbo si manifesta con 4 o più dei seguenti sintomi: 1. Desiderio ripetutamente affermato di essere, o insistenza sul fatto di essere, dell’altro sesso 2. Nei maschi, preferenza per il travestimento o per l’imitazione dell’abbigliamento femminile; nelle femmine insistenza nell’indossare solo tipici indumenti maschili 3. Forti e persistenti preferenze per i ruoli del sesso opposto nei giochi di simulazione, oppure persistenti fantasie di appartenere al sesso opposto 4. Intenso desiderio di partecipare ai tipici giochi e passatempi del sesso opposto 5. Forte preferenza per i compagni di gioco del sesso opposto ◦ Negli adolescenti e negli adulti, l’anomalia si manifesta con sintomi come: 1. Desiderio dichiarato di essere dell’altro sesso 2. Farsi passare spesso per un membro dell’altro sesso 3. Desiderio di vivere o di essere trattato come un membro dell’altro sesso 4. Convinzione di avere sentimenti e reazioni tipici dell’altro sesso B) Persistente malessere riguardo al proprio sesso o senso di estraneità riguardo al ruolo sessuale del proprio sesso Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 27 Disturbi del discontrollo degli impulsi • Impulsività “Predisposizione che si manifesta attraverso una rapida reazione non premeditata a fronte di stimoli interni o esterni senza valutazione delle conseguenze negative implicite derivanti a sé o agli altri” (definizione della International Society for Research on Impulsivity) Criteri diagnostici del gioco d'azzardo compulsivo secondo il DSM-IV A) Coinvolgimento abituale nel gioco o nella ricerca di denaro per giocare B) Spesso il soggetto gioca per somme maggiori o più a lungo di quanto preventivato C) Il soggetto sente il bisogno di aumentare la posta o la frequenza delle scommesse per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato D) Il soggetto mostra irrequetezza o irritabilità se non può giocare E) Il soggetto perde ripetutamente denaro al gioco, ma ritorna sempre a giocare per rifarsi delle perdite (“chasing”) F) Il soggetto compie reiterati sforzi per giocare meno o per smettere di giocare G) Il soggetto spesso gioca anche quando dovrebbe adempiere ad obblighi sociali o lavorativi H) Il soggetto abbandona importanti attività sociali, lavorative o ricreative per giocare I) Il soggetto continua a giocare anche se non è in grado di pagare debiti sempre più ingenti Classificazione del disturbo esplosivo intermittente secondo il DSM-IV A) Numerosi episodi isolati di incapacità di resistere agli impulsi aggressivi, che causano gravi atti avverssivi o distruzione delle proprietà B) Il grado di aggressività espressa durante gli episodi è del tutto sproporzionato rispetto a qualsiasi fattore psicosociale stressante precipitante C) Gli episodi aggressivi non sono meglio attribuibili ad un altro disturbo mentale (Disturbo Antisociale di Personalità, Disturbo Borderline di Personalità, un Disturbo Psicotico, un Episodio Maniacale, Disturbo della Condotta, Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) e non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (droga o farmaco) o di una condizione medica generale Criteri diagnostici della cleptomania secondo il DSM-IV A) Ricorrente incapacità di resistere agli impulsi di rubare oggetti di cui non c'è bisogno per l'uro personale o per il valore economico B) Sensazione crescente di tensione immediatamente prima di commettere il furto C) Piacere, gratificazione o sollievo nel momento in cui il furto viene commesso 28 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Criteri diagnostici della piromania secondo il DSM-IV A) Appiccamento di incendi deliberato o intenzionale in più di un'occasione B) Tensione o eccitazione emotiva prima dell'atto C) Il soggetto è affascinato, interessato, incuriosito o attratto dal fuoco e dai suoi contesti situazionali (attrazzature, usi, conseguenze ecc) D) Piacere, gratificazione o sollievo quando viene appiccato l'incendio, o quando si assiste o si partecipa ai momenti successivi E) L'appiccamento di incendi non è messo in atto per un vantaggio economico, come espressione di un'ideologia sociopolitica, per occultare un'attività criminosa, per esprimere rabbia o vendetta, per migliorare le proprie circostanze di vita, in risposta a un delirio o un'allucinazione, o come risultato di una compromissione del giudizio (ad es. nel ritardo mentale o nell'intossicazione da sostanze) F) L'appiccamento di incendi non è meglio attribuibile a un Disturbo della Condotta, a un Episodio Maniacale o a un Disturbo Antisociale di Personalità Criteri diagnostici della tricotillomania secondo il DSM-IV A) Ricorrente strappamento dei propri capelli che causa notevole perdita di capelli B) Senso crescente di tensione immediatamente prima di strapparsi i capelli o quando si tenta di resistere al comportamento C) Piacere, gratificazione o sollievo durante lo strappamento dei capelli D) L'anomalia non è meglio attribuibile a un altro disturbo mentale e non è dovuta ad una condizione medica generale (es. dermatologica) E) L'anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell'area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 29 Tossicodipendenza Definizione della dipendenza secondo l'ICD-10 • • Nell’ICD – 10 viene definita con una triade causale: ◦ Cognitiva ◦ Fisiologica ◦ Comportamentale L’uso di una sostanza assume per l’individuo un’importanza assai maggiore rispetto ad altri tipi di comportamenti che un tempo avevano valore superiore Criteri diagnostici della dipendenza secondo il DSM-IV B) Una modalità patologica di uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da 3 o più delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi: A) Tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti: ▪ Il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere l’intossicazione o l’effetto desiderato; ▪ Un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza B) Astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti: ▪ La caratteristica sindrome da astinenza per la sostanza ▪ La stessa sostanza è usata per attenuare o evitare i sintomi di astinenza C) La sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal sg D) Desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza E) Una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla o a riprendersi dai suoi effetti F) Interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell’uso della sostanza G) Uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica, verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza Criteri diagnostici dell'abuso secondo il DSM-IV A) Una modalità patologica di uso di una sostanza, che porta a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da 1 o più delle condizioni seguenti, ricorrenti entro un periodo di 12 mesi: 1. Uso ricorrente della sostanza risultante in un’incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa 2. Ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose (alla guida dell’auto, durante lavori manuali) 3. Ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze 4. Uso continuativo della sostanza nonostante i persistenti o ricorrenti problemi sociali B) I sintomi non hanno mai soddisfatto i criteri per dipendenza da sostanze di questa classe di sostanze 30 Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org Alcolismo Alcolismo: qualsiasi rapporto problematico tra bevitore e alcol, inclusi intossicazione cronica, abuso e dipendenza Criteri diagnostici per l'intossicazione alcolica secondo il DSM-IV A) Recente ingestione di alcol B) Comportamento maladattativo clinicamente significativo o modificazioni psicologiche C) Uno o più dei segni seguenti che si sviluppano durante o poco dopo l’assunzione di alcool: 1. Pronuncia indistinta 2. Incoordinazione 3. Marcia instabile 4. Nistagmo 5. Deficit dell’attenzione o della memoria 6. Stupor o coma D) I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale Criteri diagnostici per il delirium da astinenza alcolica secondo il DSM-IV A) Alterazione dello stato di coscienza (cioè ridotta lucidità della percezione dell’ambiente) con ridotta capacità di focalizzare, mantenere o spostare l’attenzione B) Una modificazione cognitiva (come deficit di memoria, disorientamento, alterazioni del linguaggio) o lo sviluppo di un’alterazione percettiva che non risulta meglio giustificata da una demenza preesistente, stabilizzata o in evoluzione C) Il disturbo si sviluppa in un breve periodo di tempo (ore o giorni) e tende a presentare fluttuazioni giornaliere D) Dimostrazione con esame fisico ed esami di laboratorio che i sintomi dei criteri A e B si sono sviluppati durante, o poco dopo, una sindrome di astinenza Vademecum psichiatria – www.schemidialastor.altervista.org 31