CALENDARIO LITURGICO SETTIMANALE dal 24 Febbraio al 3 Marzo 2013 DOM. 24 7.30 Gobbi Alessandro, Pancotti Lina, Binda Primo II Domenica di Quaresima della Samaritana 8.30 S. Caterina: Paolo Negri LUN. 25 Feria MAR. 26 10.30 per tutti i parrocchiani 15.00 Vesperi 18.00 Mauri Angelo, Gesuina e Suor Serafina. 18.00 Giuseppe e Carolina 18.00 Carlucci Maria 18.00 S.Francesco: Marco e Morena Feria MER. 27 Feria GIO. 28 Feria VEN. 1 Feria Aliturgica 16.00 alla residenza anziani: Intenzione dell’offerente 18.00 S. Caterina: Luciano Romani 18.00 Via Crucis per Ragazzi SAB. 2 15.00 Confessioni Messe Vigiliari 17.00 S.Francesco: Fam. Donghi III Domenica di Quaresima di Abramo 24 FEBBRAIO 2013 – Anno I , n 15 - II DOMENICA DI QUARESIMA della SAMARITANA - Dt 11, 18 – 28 :Ponete nel cuore queste parole, insegnatele ai Figli. Sal 18 (19) : Signore, tu solo hai parole di vita eterna. Gal 6, 1 – 10:Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo. Gv 4, 5 – 42: La Samaritana. 15.00 Via Crucis per Anziani e Pensionati 20.30 Via Crucis Per Tutti DOM. 3 PARROCCHIA Ss. GIACOMO e FILIPPO MERONE 18.00 Invernizzi Pasquale 7.30 Intenzione dell’offerente 8.30 S. Caterina: Giuseppe Borgonovo 10.30 per tutti i parrocchiani 15.00 Vesperi 18.00 Isella Primo, Luigia e Attilio Don Ottavio : 031650103 – 3383317106 Don Piero : 031696734 – 3392643705 Oratorio : 031650145 [email protected] www.parrocchiadimerone.it via A. Appiani 24, 22046 Merone Nell’incontro con la Samaritana al pozzo, emerge il tema della “sete” di Cristo, che culmina nel grido sulla croce: “Ho sete” (Gv19,28). Certamente questa sete, come la stanchezza, ha una base fisica. Ma Gesù, come dice S. Agostino, “aveva sete della fede di quella donna” (In Ioh. Ev. 15, 11), come della fede di tutti noi. Dio Padre lo ha mandato a saziare la nostra sete di vita eterna, donandoci il suo amore, ma per farci questo dono Gesù chiede la nostra fede. L’onnipotenza dell’Amore rispetta sempre la libertà dell’uomo; bussa al suo cuore e attende con pazienza la sua risposta. Nell’incontro con la Samaritana risalta in primo piano il simbolo dell’acqua, che allude chiaramente al sacramento del Battesimo, sorgente di vita nuova per la fede nella Grazia di Dio. Quest’acqua rappresenta lo Spirito Santo, il “dono” per eccellenza che Gesù è venuto a portare da parte di Dio Padre. Chi rinasce dall’acqua e dallo Spirito Santo, cioè nel Battesimo, entra in una relazione reale con Dio, una relazione filiale, e può adorarLo “in spirito e verità” (Gv 4,23.24), come rivela ancora Gesù alla donna Samaritana. Grazie all’incontro con Gesù Cristo e al dono dello Spirito Santo, la fede dell’uomo giunge al suo compimento, come risposta alla pienezza della rivelazione di Dio. Ognuno di noi può immedesimarsi con la donna Samaritana: Gesù ci aspetta, specialmente in questo tempo di Quaresima, per parlare al nostro, al mio cuore. Fermiamoci un momento in silenzio, nella nostra stanza, o in una chiesa, o in un luogo appartato. Ascoltiamo la sua voce che ci dice: “Se tu conoscessi il dono di Dio…”. Ci aiuti la Vergine Maria a non mancare a questo appuntamento, da cui dipende la nostra vera felicità. (Benedetto XVI) ANNO DELLA FEDE La carità come vita nella fede Tutta la vita cristiana è un rispondere all'amore di Dio. La prima risposta è appunto la fede come accoglienza piena di stupore e gratitudine di un’inaudita iniziativa divina che ci precede e ci sollecita. E il «sì» della fede segna l’inizio di una luminosa storia di amicizia con il Signore, che riempie e dà senso pieno a tutta la nostra esistenza. Dio però non si accontenta che noi accogliamo il suo amore gratuito. Egli non si limita ad amarci, ma vuole attiraci a Sé, trasformarci in modo così profondo da portarci a dire con san Paolo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (cfr Gal 2,20). Quando noi lasciamo spazio all’amore di Dio, siamo resi simili a Lui, partecipi della sua stessa carità. Aprirci al suo amore significa lasciare che Egli viva in noi e ci porti ad amare con Lui, in Lui e come Lui; solo allora la nostra fede diventa veramente «operosa per mezzo della carità» (Gal 5,6) ed Egli prende dimora in noi (cfr 1 Gv 4,12). La fede è conoscere la verità e aderirvi (cfr 1 Tm 2,4); la carità è «camminare» nella verità (cfr Ef4,15). Con la fede si entra nell'amicizia con il Signore; con la carità si vive e si coltiva questa amicizia (cfr Gv 15,14s). La fede ci fa accogliere il comandamento del Signore e Maestro; la carità ci dona la beatitudine di metterlo in pratica (cfr Gv 13,13-17). Nella fede siamo generati come figli di Dio (cfr Gv 1,12s); la carità ci fa perseverare concretamente nella figliolanza divina portando il frutto dello Spirito Santo (cfr Gal 5,22). La fede ci fa riconoscere i doni che il Dio buono e generoso ci affida; la carità li fa fruttificare (cfr Mt 25,14-30). (Benedetto XVI) …TESTIMONE ORANTE NASCOSTO AL MONDO. La strategia della calunnia è scattata prima ancora che l’elicottero porti Benedetto XVI a Castel Gandolfo, prima che suonino le campane e che abbia inizio la sede vacante a Papa vivente, testimone orante nascosto al mondo. E’ in pieno corso, e nessuno ancora si ribella, nessuno grida lo scandalo. I grandi giornali ospitano pezzi che parlano di abiezione competitiva e di avidità di potere, di morbosità sessuali come cemento di lobby paracriminali che affliggono il clero. La chiave di interpretazione dell’abbandono del soglio di Pietro da parte del vescovo di Roma è la fuga davanti all’intrigo, al maneggio inteso come fondamento della chiesa. Al cui cuore non starebbe dunque la fede, non la cultura, non la ragionevolezza di una esperienza dell’umano alla luce del credo cristiano, non la vita e la santificazione delle coscienze ma la loro manipolazione clericale. Per le grandi firme come la De Gregorio di Repubblica o Franco del Corriere non contano le omelie di Ratzinger, la parabola avventurosa e vittoriosa di Giovanni Paolo II, la predicazione cristiana che cambia la storia d’Europa e del mondo, l’esercizio spirituale nella quiete biblica, la filosofia e la preghiera, la teologia e i grandi discorsi sullo spazio pubblico, sul diritto positivo e sulle sue basi di legittimità, come vivere, come decidere la politica, le cose dette a Ratisbona, ai Bernardins, al Bundestag, a Londra dalla più straordinaria figura di pensatore e omileta cristiano dai tempi del cardinale John H. Newman. Per milioni di lettori, fedeli e laici, il racconto è diverso. I media devono abbassare la chiesa al loro livello, al chiacchiericcio politicante. Devono costitutivamente divorare la realtà ed esorcizzarla con i gargarismi del piccolo mistero di palazzo. I media non sanno alcunché, millantano, si fanno strumento di spifferatori e propalatori, perpetuano una tradizione peccatrice secolare, ma nell’era della comunicazione globale, che come ha ricordato Benedetto XVI deturpò anche il volto del Vaticano II, gli agguati e le imboscate diventano sistema, i leaks così leggeri e così poveri di contenuti diventano una maniera uniforme e obbligata, cialtrona e deprimente, di intendere le cose senza alternative di libertà… (F. QUOTIDIANO) …IO SONO QUI’ PER IL PAPA Ore dodici, quando Benedetto si affaccia e parla con quell’accento teutonico che abbiamo imparato ad amare, l’affetto e la commozione si toccano, fra noi che ce ne stavamo ad aspettare. Due gabbiani stridono, e pare una risata cattiva. Ma il Papa insegna, una volta ancora, con poche rigorose parole; e si dice grato delle nostre preghiere. E noi ci si commuove; perché siamo venuti qui proprio come si và a un padre, quando, magari essendo lontani, al telefono, sentiamo nella sua voce una incrinatura che prima non c’era. Siamo venuti dentro a un bene molto grande, che abbraccia anche senza e prima di capire. Dentro a una fede che si fa fiducia: non sappiamo, ma siamo certi che Benedetto XVI vuole il bene della chiesa. E alla benedizione con lui tracciamo su noi e sui figli bambini il segno della croce in un gesto lento, grande, pieno. E torniamo a casa sereni, nella stessa fermezza di Benedetto ( “Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo il quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura”). (Tempi) QUARESIMA 2013 … per un cammino Domenica ore 10.30 S. Messa delle Famiglie e pomeriggio in oratorio per tutti ragazzi/e gioco organizzato merenda e incontro di preghiera. Domenica ore 15.00 Vesperi, riflessione Quaresimale e Benedizione Eucaristica. Martedì : alle ore 21.00: Via Crucis in Duomo con L’Arcivescovo. Venerdì: Via Crucis: ore 15.00 Anziani e pensionati, ore 18.00 per i Ragazzi, ore 20.30 Incontri di Quaresima. Venerdì 1 Marzo ore 21.00 : “ Come la fede illumina i problemi dell’uomo”. Sabato 9 Marzo ore 21.00 : concerto spirituale “Coro Russia Cristiana” La Lode, la Grazia. Il canto e l’immagine nella tradizione liturgica Bizantino – Slava Canti, inni e preghiere tratti dalla Liturgia Bizantina accompagnati dall’esposizione delle più belle icone russe e da un commento alle immagini. PROMEMORIA 17 Marzo: Pellegrinaggio Quaresimale a Orta Sacro Monte – Isola di S. Giulio iscrizioni in oratorio. 1-3 Aprile: Pellegrinaggio diocesano a Roma Domenica 2 Giugno: Visita alla Cappella Scrovegni e visita alla città di Padova.