IL MONDO SECOLARIZZATO

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IL MONDO SECOLARIZZATO
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precisazione terminologica ( dal dizionario DEVOTO-OLI)
secolo: (…) estens. La vita terrena e mondana in quanto contrapposta a quella religiosa o conventuale. [Dal
lat. saeculum; nel sign. cristiano traduzione del gr. aion ‘vita terrena, mondo’, contrapposto alla vita celeste
eterna].
secolarizzazione: s.f. Passaggio di cose o istituzioni dalla dipendenza del potere ecclesiastico a quello del
potere civile (con significato affine a laicizzazione)
secolarismo: s.m. Indirizzo di pensiero favorevole alla secolarizzazione
[cfr Gorge Jacob Holyoake, nato a Birmingan nel 1817, promotore di gruppi di liberi pensatori, ammiratore di A. Comte,
autore di un’opera di filosofia popolare intitolata Secolarismo, nella quale rifiutava ogni ingerenza ecclesiastica e religiosa
e difendeva un’interpretazione scientifica dell’uomo e della società]
laico: 1. s.m. Credente cattolico non appartenente allo stato ecclesiastico (contrapposto a chierico); come
agg. concernente i credenti laici. 2 agg. Contrapposto a confessionale, che nel campo della propria attività
rivendica un’assoluta indipendenza e autonomia di scelte nei confronti della Chiesa cattolica o di un’altra
confessione religiosa. estens. Che si pone di fronte a problemi e scelte, spec. etici o politici, con
atteggiamento scevro da pregiudizi o vincoli ideologici
temporale: agg. (…) 2. Di ciò che ha durata limitata, contrapposto a ciò che è eterno, nel linguaggio
ecclesiastico, di quanto appartiene alla vita terrena contrapposto ai valori della vita spirituale e al divino
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6 significati del concetto di secolarizzazione (in sociologia)
1. decadenza della religione nel suo aspetto sociologico, quando certi simboli, dottrine e istituzioni perdono
prestigio e vitalità
2. accettazione positiva di questo mondo da parte di gruppi religiosi che per secoli lo hanno rifiutato e
interpretato negativamente
3. separazione tra religione e società. Quest’ultima cerca la sua legittimazione ai margini della religione, la
quale perde la sua funzione pubblica, diventando sempre più una questione di scelta privata. Le
istituzioni religiose vengono emarginate e i loro servizi sociali vengono forniti da organismi civili
4. processo di trasferimento di credenze e attività che avevano un punto di riferimento religioso a organismi,
gruppi o movimenti di carattere totalmente secolari
5. desacralizzazione del mondo, che pian piano va perdendo il suo carattere sacro. Si offre una spiegazione
della realtà terrena attraverso la conoscenza scientifica e la manipolazione tecnica
6. passaggio da una società sacralizzata ad una ad una società secolare, nella quale le realtà temporali
avrebbero consistenza e autonomia proprie rispetto alle tradizionali legittimazioni di carattere religioso
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secolarizzazione e secolarismo
[cfr conferenza della Missione Mondiale, Gerusalemme 1928]
secolarismo: interpretazione del mondo esclusivamente immanente; implica una assolutizzazione della
secolarizzazione, trasforma i processi storici in punti fermi assoluti; elimina qualunque possibile
riconoscimento di Dio, costituisce un sistema chiuso, totalmente irreligioso e rigetta qualunque altra
dimensione della realtà; è ideologia esclusivista e totalitaria
secolarizzazione: complesso processo storico e culturale, concede alla fede un’opportunità
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la posizione del Concilio Ecumenico Vaticano II
“Se per autonomia delle realtà terrene intendiamo che le cose create e la stessa società hanno leggi e valori
propri, che l’uomo gradatamente deve scoprire, usare e ordinare, allora si tratta di una esigenza legittima, che
non solo è postulata dagli uomini del nostro tempo, ma che è anche conforme al volere del Creatore. Infatti è
dalla stessa loro condizione di creature che le cose tutte ricevono la loro propria consistenza, verità, bontà, le
loro leggi proprie e il loro ordine; e tutto ciò l’uomo è tenuto a rispettare, riconoscendo le esigenze di metodo
proprie di ogni singola scienza o arte (…).
Se invece con l’espressione ‘autonomia delle realtà temporali’ si intende che le cose create non dipendono da
Dio, e che l’uomo può adoperarle così da non riferirle al Creatore, allora nessuno che creda in Dio non
avverte quanto false siano tali opinioni” (Gaudium et spes 36) .
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