PAOLO CHIRUMBOLO LA FUNZIONE DELLA MUSICA NELLA NARRATIVA DI NICCOLÒ AMMANITI: DA BRANCHIE A IO NONNO PAURA si può riscontrare un fenonon ancora adeguatamente approfondito da parte della rappresenta uno degli elementi più innovativi e interessanti pro- Nella narrativa italiana degli ultimi dieci anni meno che, anche se critica', posti dai cosiddetti giovani narratori. Autori quali Enrico Brizzi (Jack Frusciante e uscito dal gruppo, 1994; L'altro Santacroce [Fino: storie di 1999; Io non ho paura, 2001), per non il del rock, 2001), Isabella hanno saputo includere mondo riferimenti al postmoderno, questi si sono rock), trovando in essa scono pop si tra gli scrittori che più all'interno dei propri universi narrativi realizzi sul ad utilizzare frammenti culture quali la televisione^, infatti rivolti una miniera all'infinito le potenzialità l'influenza via, 1980; musicale italiano ed internazionale. In pieno spirito autori, oltre nienti da altre fonti della blicità e internet, porto 1990), a ben ragione considerato padre spirituale di questa nuova generazione, sono di altri ti citare Tondelli [Altri libertini, Un weekend postmoderno, Rimini, 1985; nome giovani a Riccione, 1996; Ti prendo e anche alla musica e citazioni prove- cinema, il la pub- (leggera, popolare, di spunti e riferimenti che arricchi- comunicative delle proprie opere. Sia che piano formale (Santacroce), o da un punto di vista Tra coloro che hanno menzionato l'influenza della musica sulla narrativa con- temporanea va segnalata senza dubbio Stefania Lucamante che, duzione al alla mondo antologia di saggi sulla letteratura pulp da lei musciale due volte (22; 28). Nel medesimo volume saggio di Filippo La Porta che, parlando di references to music of every kind" Favaro, La musica nel romanzo si Ammaniti, ricorda (68). Sullo stesso Luca Gervasutti (23-33). Una nota nell'intro- curata fa riferimento trova anche le argomento a parte merita l'ottimo un sue "incessant si volume del '900, in cui l'autore analizza veda anche di il Roberto rapporto musica/letteratura usando una prospettiva (temporale ed ermeneutica) ben più ampia porale rispetto a quella proposta in questa sede. Favaro infatti copre lungo un secolo, analizzando autori D'Annunzio, i futuristi, temporanea sono, Gadda e Pasolini. loro fra un arco tem- diversissimi Le pagine dedicate in questo contesto, forzatamente limitate e come alla narrativa si limitano con- alla di- scussione di Tondelli (soprattutto), Brizzi e Santacroce (307-315). ^Per questo aspetto si veda l'ottimo intervento di Gian Paolo Renello, che com- pare nella sopra citata antologia di Lucamante, intitolato: "The Mediatic Body of the Cannibale Literature." Quaderni d'italianistica. Volume XXVI, No. 1, 2005, 121 Paolo Chirumbolo (come intertestuale in Aldo Nove), massiccia presenza dell'elemento la musicale nella narrativa contemporanea appare innegabile^ Tra critici italiani i teratura e musica che hanno dedicato alcune pagine tiva italiana degli ultimi anni. Barili, due la la narra- operiamo e che oramai, e della giornata, isola in parti- fondamentali di questa "onda": da una parte l'aspetto aspetti primo autrici (Ballestra, viviamo accompagna ogni momento acustico e sonoro dell'elemento orale musicale. Nel ha investito che individua una sorta di "audiosfera" (83) all'interno della quale tutti noi colare let- E arrivata trova Barilli che, nel suo libro intitolato si terza ondata, parla chiaramente dell' "onda sonora" che volenti o nolenti, rapporto al dunque, caso, il quello più esplicitamente e, dall'altro, riferimento è a quegli autori e a quelle Campo) che volontariamente abbassano registro lin- il guistico delle proprie opere, facendole "suonare" più vere ed autentiche; nel secondo, il ampio uso investendo È riferimento include quegli scrittori (Brizzi, Culicchia) che fanno un di quello che Barilli definisce "flusso sonoro", la scrittura, la — decisivo ricordare occupa una larga — spiega Barilli in tutta questa narrativa, a costituire che flusso pervade di sonorità ed atmosfere tutte particolari: ben dimensione ruolo che il al di là del collettiva, flusso musicale il singolo caso di Brizzi, fino una specie onda sonora di continua rispondente quasi a un primordiale big bang che scandisce, ritma, incalza ogni evento, pubblico o privato: a conferma definitiva, se si vuole, che l'oralità, la sonorità prevalgono sulla scrittura, e che quest' ulti- ma, anche quando sembra dominare vere un complemento Nonostante cia menzione di tra coloro che, connubio queste pagine dedicate Barilli in Ammaniti, è possibile affermare sin dai propri esordi letterari, letteratura e musica. Sia che intertestuali, Ammaniti musicale che ne scandisce il sante chiave interpretativa. allora proprio il rative rivesta la •^ se comunque non se di rice- che ritmo e non facromano sia "audiosfera" lo scrittore meglio abbiano utilizzato tratti si all' il di epigrafi, di citazioni mondo delle è sempre pervasa da un sottofondo gli eventi, e che fornisce Lo scopo che il presente saggio una si interes- propone è seguente: comprendere quali finalità e quali fiinzioni nar- musica nei romanzi ne possa influenzare Anche invoca o di riferimenti a vari personaggi e celebrità del sette note, la narrativa di essa la scena, attraverso le varie esecuzioni musicali. (94-95) di questo scrittore e fino a che punto la ricezione e l'interpretazione. ne parlerà all'interno di questo saggio, è giusto rilevare come nel corpus narrativo contemporaneo trovino spazio anche romanzi in cui ad essere messa in evidenza non è la musica leggera ma, al contrario, quella classica, come per esempio Canone inverso (1996) di Paolo Maurensig e Presto con fuoco (1995) di Roberto Cotroneo. — 122 — La funzione della musica nella narrativa Marco Donati Alla ricerca di se stessi: Uscito per la prima volta nel 1994 per Roma tra Niccolò Ammaniti di Nuova Delhi e Roma, per Edizioni Ediesse di le poi 1997 da Einaudi (edizione da cui si cita), Branchie, primo romanzo di Ammaniti, è un testo che, uscito in sordina, ha ben presto raggiunto un discreto successo di pubblico e critica. Diviso in tre parti ("Roma", "Nuova Delhi" e "Il castello") Branchie h la storia di Marco Donati il quale, in prima persona, racconta la propria battaglia contro il cancro e il suo tormentatissimo rapporto con il prossimo, sia esso sua essere ripubblicato nel madre, salvare fidanzata Maria, o r"orrendo Subornile" (chirurgo incaricato di la Marco dal proprio male)'*. La musica, la cui importanza in questo romanzo è assolutamente cen- sua comparsa fin dalle prime pagine del testo trale, fa la modi viene utilizzata dalFautore in vari servire a definire che accompagna un personaggio, gli e una a fornire come e, con varie funzioni: vedrà, si può essa, infatti, background sonoro sorta di avs^enimenti del testo, o a stabilire relazioni tra i vari per- sonaggi. La prima occasione uno riguarda in cui ci si imbatte in un riferimento musicale Marco dei tanti incontri tra chiamato significativamente "Lo sputo". gente" (12), si contraddistingue per atmosfera in cui risaltano questo genere musicale sia le la Maria e Il un in confijsione e e dall'esplicito riferimento "al (15) che si donare campo. Ammaniti, sonori nella il un ambiente urbano e metropolitano alle vomitano della musica" è costretto ad abban- il cui caos si andrà ad opporre, atmosfere più misteriose e rarefatte di l'uscita del libro, uscire nelle sale cinematografiche che segnala soprattutto per si ruolo di Marco il il regista Francesco Martinotti fa una riduzione fìlmica la di Branchie. sua mediocrità, vede come La alla musica contemporanea. metafora in questione è oltremodo interessante per due motivi: immediatamente verbo la tensità l'idea di cosa pensi Marco della alla potenza di questo genere musicale docilmente trasmesse, si le si riferisce all'in- riversano sugli ascoltatori con forza e violenza. V rende cui note invece di essere viene nuovamente usato da Ammaniti in Ti prendo e ti porto bass"; 26) molto simili ("Gli altoparlanti vomitano drum — 123 — 1) musica tecno, associata ad un cui connotazione corporale è chiaramente negativa; 2) ed pellico- protagonista nel cantante Gianluca Grignani, ennesima conferma del legame che unisce Ammaniti -^La al soffitto rumore Delhi. Nel 1999, due anni dopo la, sua musica tecno. Che abile narratore, ricrea attraverso rapidi accenni seconda parte del romanzo, Nuova ben presto Marco "ascolta" nel locale, e della narrante risulta chiaro e dalla all'io metafora usata da Marco ("Gli altoparlanti attaccati musica tecno"5; 13) Maria "per via la caoticità della ripetitive sonorità della poco gradito locale della capitale, bar, gradito a via, in Il verbo circostanze Paolo Chirumbolo È infatti in India, madre che scritta dalla dove Marco arriva in seguito ad una tenta di salvarne la vita in tutti i falsa lettera modi, che il pro- tagonista riscopre non solo un'armonia interiore oramai persa da tempo, ma anche ricchi "i piacere del rapporto vero e sincero — Roma fa il Se gli altri. è il luogo della musica che autoghettizzano" (27) ed in cui si Falco (35), delle "belle senz'anima" trario, di come una nuova che permetta vita "volare" (48) e perdere come nome prefigurato dal già al e non balla al ritmo di si Maria^, della città, non appartenere più. Inseguito da un gruppo di Diana Ross è, al luogo della e con- rinascita, protagonista di riprendere a sognare, "zavorra" (48) che lo lega ad la feste in cui Nuova Delhi il — con superficiale rumore, delle un mondo cui lui madre Marco sente di di portare Nuova "arancioni" incaricati dalla figlio al sicuro, l'io il Ad un Delhi. sembra nascere tratto, la narrante di labirintici di sua attenzione viene attirata da "un suono che dalle viscere della terra" e che Marco definisce "continuo, tempo. Sembra musica indefinibile e familiare allo stesso Più l'ascolto e più mi sembra bello" (62). l'ascolto perde nei meandri si Il ma manca ritmo. il suono, prodotto dalla Banda del- profondo, gruppo di avanguardia che usa esibirsi in luoghi capaci di protrarre il più diverso in città la suono musica quanto all'infinito (fogne, cisterne vuote, caverne), è possa essere dalla musica ci è alla quale Marco di è abituato: laddove rumore, ritmo, movimento incessante, in questo con- ed armonia, e testo essa diventa ricerca di continuità note" (chiara allusione alla la "discrezione delle frammentarietà della musica occidentale) viene della "a favore di un suono continuo" (63). Affascinato dai membri Banda Marco decide di unirsi a loro, in qualità di suonatore di didgeri- do(P strumento degli aborigeni australiani abbandonata , in grado, se suonato corretta- mente, di riprodurre e mantenere "un suono continuo". Ecco che diventa allora per abbandonata Marco un'occasione Roma a "Il riferimento in da Ammaniti, e riscoprire la musica per cominciare quella ricerca di sé una nuova armonia interiore ed un più questione rimanda a Cocciante, artista usato spesso e volentieri la cui canzone "Bella senz'anima" rappresenta la migliore definizione della fidanzata di Marco, in precedenza così descritta: "Maria è bellissima. Mi fa pelle liscia e dire, 'La dare di matto. scelta dello altri, Ammaniti: delle [. le .] . labbra carnose e Sono strumento australiano appare Marco di volere sempre seno prosperoso. il Ha la sicuro che è bella anche dentro. Voglio apparato circolatorio, digerente e tutto della volontà di dagli Ha sempre abbronzata il resto" (13). fra l'altro una implicita conferma essere al di fuori dagli schemi e diverso ed evidenzia un'altra delle caratteristiche dei riferimenti musicali di la passione per gli strumenti esotici (si confronti, per esempio, l'uso launeddas in Branchie e dell'arpa celtica in Fango). — 124 — La funzione della musica nella narrativa profondo rumore umani. significato dei rapporti ma Il Niccolò Ammaniti di suono prodotto non un "impasto omogeneo... musica e all'armonia "Mi piace far parte musicale corrisponde, simmetricamente, quella umana: di un gruppo musicale. L'intesa che nua anche quando smettiamo" La musica instaura durante l'esecuzione conti- si (69). conferma veicolo esemplare si di comunione fra individui anche nel terzo segmento del romanzo, quello ambientato nel Subotnik castello di in cui Marco viene rinchiuso per potere male che e così finalmente salvato dal cominciare l'intervento chirurgico il di sardi allertati terribile essere operato Proprio mentre sta per lo attanaglia. protagonista, grazie anche all'aiuto dei suoi amici, riesce a fiiggire. Inseguiti, un gruppo è più celestiale", i membri da Subotnik e i Circondati dai sardi e oramai in trappola, della Banda si imbattono in suoi seguaci per fermarne la fuga. i fuggiaschi stanno per arrender- quando Marco, all'improvviso, ha un colpo di genio e comincia ad intosuoi "rimangono versi di una canzone popolare sarda. Cubbeddu e interdetti, affascinati" (132) e si fermano indecisi sul da farsi^. Marco allora si nare i i riprende a cantare con ancor più convinzione ed a quel punto sarda è vinta ed L'ostilità iniziale due gruppi cominciano a cantare i si tramuta anche così, grazie musica, in gioiosa convivialità (tutto 133), e Marco, che intende assaltare si al la resistenza e ballare insieme. potere comunicativo della risolve in "una festa tra paesani"; castello per liberare gli altri prigio- il può ora contare sull'aiuto di Cubbeddu e suoi scagnozzi. Interessante inoltre sottolineare come il giorno che precede l'impresa venga celebrato con una grande festa al termine della quale la Banda dell'ascolto profondo, nieri, Marco i e i sardi si cimentano Creedence, da Vivaldi a in esecuzioni mozzafiato Battisti) in cui la inteso a celebrare la vita come (da Baglioni musica diventa parte valore assoluto, come di un ai rituale unità di intenti, come linguaggio universale che unisce invece di dividere: "in India" conclude Marco, "ho trovato persone che mi piacciono, con cui mi trovo bene, che parlano il mio La stesso linguaggio" (156). clude positivamente e, dopo tutta pronto per cominciare un'altra La musica come elemento una ricerca del protagonista serie di peripezie, Marco è si con- dunque vita. strutturale della narrazione: i racconti di Fango Se in Branchie una delle funzioni narrative della musica è quella di sottolineare l'evoluzione personale del protagonista ed evidenziare "Marco così commenta to nelle origini. mandolino, del subito soli e l'effetto il contrasto prodotto dalla sua intuizione: "Li ho colpiti diret- una La nostalgia è basilico, di un bestia traditrice. Il pensiero di un accordo piatto di fusilli basta a risvegliarla e sperduti in terra straniera" (132). — 125 — ci si di sente Paolo Chirumbolo esistente tra mondo il occidentale (superficiale e fi-ammentato) e quello orientale (profondo e continuo) in Fango (1996) — che ha reso famoso Ammaniti anche testo, ruoli diversi a Come già nel — essa assume, vista seconda dei Ammaniti e definire meglio, socialmente e psicologicamente, tificare senza che logiche. verso riferimenti musicali i vera identità dei personaggi il del musica, di qualunque genere, la rappresenta un elemento essenziale di cui la la poliedricità casi. romanzo precedente, prie storie. In pratica, raccolta di racconti i serve per connotare si protagonisti delle pro- permettono al lettore di iden- magari, identificarsi con loro, e, narratore debba dilungarsi in dettagliate descrizioni psico- Come in Branchie Maria viene definita una rapidissima citazione "bella senz'anima" attra- canzone di Cocciante, così della celebre anche nel primo racconto di Fango, "L'ultimo capodanno dell'umanità", vari personaggi vengono associati a diversi artisti e Carocci, ad esempio, pur di sfuggire nell'ascolto dei Nirvana, leggendario la propria musica, anche per una generazione in fuga da si lascia Capodanno in famiglia gruppo americano noto, gli eccessi del leader Kurt si rifugia che per oltre Kobain simbolo di Enzo di quest'ultimo e la tresca tra i musicali. Cristiano sé stessa; e Giulia, la bella fidanzata di Girolamo, prima di scoprire amica Deborah, al stili la sua migliore andare cantando una delle canzoni d'amore più celebri della storia musicale italiana, "Margherita" (32) di quel Cocciante'^ che, seppur musicista tra i più dotati del panorama musicale italiano, è sempre rimasto lontano dall'impegno De André, De Gregori e Guccini, legando musica più leggera, sentimentale'" ^La e due racconti La differenza tra le sua immagine ad un tipo di amata dallo di Fango: "Ti sogno" (136), e pre per connotare con precisione così la due donne ancor più manifesta. di Da un Enzo di scrittore, viene usata "Lo zoologo" (220), personaggi a cui i come popolare". figura di Cocciante, particolarmente in altri sociale e politico di cantautori il sem- cantante viene associato. Girolamo, Giulia lato Giulia, bella e anche e un e Deborah, diventa po' superficiale, canta "Margherita", dall'altro Deborah, intellettuale e sofisticata, scrive un romanzo incentrato su di "un musicista tunisino, suonatore di ud, arabo" (76). specifico, Da sottolineare una funzione il fatto che anche letteratura ha, in questo caso la del tutto simile, per cui alla Susanna Tamaro ("E ignorante da morire", dice (che ha "un gran bel cervello"; 36) i nomi di un antico strumento prima di lei si associa Enzo; 36), il nome alla della seconda Hesse e Kundera. Giandomenico Curi, parlando di Concerto per Margherita (1975), album in compare la canzone citata, così scrive: "partito da una musica di rivolta, da un cantare tutto di istinto e di rabbia [...] si ritrova alla fine a fare una musica cui tutto sommato ibrida, buona per tutti"; 203). — 126 — La funzione della musica nella narrativa Di grande interesse anche è Niccolò Ammaniti di secondo racconto della il "Rispetto", storia di orrori metropolitani in cui i raccolta, banda protagonisti, "sconvolti" pronti a tutto, decidono di passare la serata in discoteca. porto che lega questi personaggi importanza, e fornisce alla musica techno tematicamente e linguisticamente, anticipa, Entriamo discoteca in compatti sfonda le parlare dobbiamo budella e ci si che esploderà di le fanno salire in due gruppi mettiamo E una musica che la urlare. Per al e le su per (140) quando macchina Ci piace espande dentro. Per parlare dobbiamo strillare. a poco, orecchini. gli a ballare. risale linguaggio e alla musica ("Cazzo come musica"), contribuisce a creare la li Ci abbiamo [...]. culo e che Tutto, dall'abbigliamento spara questa sera nuovo, di grande il dare di matto. fa di sviluppi della vicenda: gli All'orecchio. Al naso. Sul sopracciglio. Ci techno. Ci è, di rap- un'immediata chiave interpretativa che lettore al Il i uno stato di tensione protagonisti abbordano alcune ragazze, portano (ragazzi vs. ragazze) viene al mare. La differente attitudine dei una volta ancora sottolineata da un veloce riferimento musicale: arrivate a destinazione, infatti, due delle tre ragazze "incominciano a correre a caso e a cantare Eros" (141). Ovvia- mente, dietro questo brevissimo accenno cantautore sentimentale idolo di tutte si nasconde Eros Ramazzotti, ragazzine d'Italia, da sempre affa- le romano. Il contrasto, come si Ammaniti sta non solo nella capacicon una velocità ed un ritmo vertiginosi, ma anche scinate dalle romantiche storie del cantante può vedere, è nettissimo, e l'abilità di tà di svolgere nella bravura ben vedere, il tutto con cui infatti, il egli dissemina i propri allusione all'Eros'-, e cioè allo scoppio di tragicamente le testi di vari indizi testuali. A riferimento a Eros (Ramazzotti) è anche un'implicita amore violento che investirà malcapitate fanciulle, violentate e massacrate senza pietà. Di grande impatto in questo contesto, la scena dell'uccisione di Maria. è, Stesa per terra, inerme, viene circondata dai giovani protagonisti che, sim- ulando una orribile indietro da Maria. gere. non Noi balli le danza tribale, le È ancora si stesa a terra. balliamo intorno come raccolgono intorno: "Torniamo Ci guarda e poi prende a pian- in discoteca. Vai con la techno. Perché con noi?" (146). Un medesimo Ammaniti usato nel racconto romano viene nuovamente associato riferimento a Ramazzotti viene da "Lo zoologo", dove il nome dell'artista all'atto erotico-sessuale intercorso tra il protagonista della storia, Andrea, e Sabri- na, ragazza conosciuta in discoteca: "L'aveva accompaganata a casa, a Genzano. E in silenzio, nella stanza accanto a quella dei genitori di Sabrina, avevano fatto sesso tra orsacchiotti di peluche e manifesti di Eros e Ligabue" (215-216). lì, — 127 — Paolo Chirumbolo Oltre a definire implicitamente irrompe nel testo anche da un punto ritmo narrativo. È Barilli investe caso del già citato "Rispetto", il musica la Fango in formale e di vista più strettamente "onda sonora" di cui parla 1' strutturale, e personaggi, i direttamente ritmo della musica techno, ed anche del racconto che dà la l'ossessivo m?r^ verrebbe da titolo all'intera raccolta (la title vero e proprio esempio di narrativa che conto, che narra porta via". ti Il rac- Albertino, piccolo malvivente che cerca di la storia di rubare una partita di droga all'insaputa del proprio capo etato Ignazio Fettoni detto il "Fango", dire), vale a dire prende e "ti il cui narrazione simu- la il Giaguaro), (il potente e spi- sviluppa infatti seguendo si un ritmo da musica rock, attraverso una narrazione incalzante e senza respiro che il lettore notevole, non può è fare a prova che la meno di leggere tutto di un fiato. risultato, Il musica entra nell'universo narrativo di la Ammaniti non solo attraverso citazioni e riferimenti più o meno espliciti, ma anche come elemento che ne condiziona e influenza l'elemento formale, accelerando all'inverosimile ritmo narrativo: il In sella allo Scarabeo Albertino correva sulla Prenestina. Quella giornata non voleva più si di esame. vita. E Il lui finire più. Il vento gli tagliava la faccia. Più andava avanti ma rendeva conto che non stava andando a una cresima A un esame giaguaro che gli gli bello e buono. Un esame dove lui era andata con come avrebbe chiesto e un cazzo a scommetteva la fricchettone. il avrebbe risposto? (266) All'interno dell'universo narrativo di Fango, la musica ha però anche un'altra funzione. Spesso infatti Ammaniti fornire alla storia ed ai suoi personaggi che si si una serve di questo sorta di medium contrappunto per ironico, va ad opporre a quanto effettivamente accade sulla scena. L'elemento sonoro, in sostanza, invece di assecondare il livello diegetico del testo ad opporsi ad esso e Io complica ulteriormente, generando in questo nel lettore un senso di straniamente e disagio. La vicenda di viene modo Filomena Belpedio, una delle tante protagoniste delle storie intrecciate de "L'ultimo Capodanno", (medita ni. il è in questo senso paradigmatica. In depressiva crisi suicidio), e di fronte alla serenità apparente degli altri Filomena accende distrattamente la TV, ove ascoltare le banali parole del cantante Drupi, intenzionalmente Filomena "la piena — il quale la — trova costretta ad quasi a voler ferire dichiara di augurarsi che nel gente diventi più tranquilla e rilassata" (28). zione del personaggio e si Il condomi- nuovo anno contrasto tra la dispera- scontata ovvietà delle affermazioni di Drupi è dirompente, e viene riproposto, seppur in forma diversa, qualche pagina più avanti, quando ad esibirsi in TV è un'altra delle icone della nazional-popolare italiana. Iva Zanicchi. Anche — 128 — in questo caso, la musica contrap- La funzione della musica nella narrativa posizione tra Just the Niccolò Ammaniti di gioiosa interpretazione della Zanicchi (che canta "I Love la Way You Are") e misera condizione di Filomena (che giace la Ammaniti "svenuta sul divano del salotto"; 69) è fulminante: — ancora con maestria riesce effetto ironico che e leggerezza La musica come immagine: Ti prendo e romanzo Il mente in cui la presenza della Ti prendo e sonaggi più un lascia sul viso del lettore ti — una sorriso triste ed amaro '^. ti porto via. musica appare più marcata porto via (1999), grazie soprattutto ad riusciti della narrativa di Ammaniti, Graziano dodicenne innamorato della propria compagna altro meglio i ottimo esempio di come la Biglia. Uno [La turbo CTI] sportello del guidatore col lì apparve un uomo da mosca e giacca mate brano tutto per il al si Gipsy Kings di pelle la non musica gitana nutrita da ... i sulle immediatamente dopo, di perline rica- anzi- Domenico Modugno nella sua versione originale ma Gipsy Kings, prima allusione Biglia, chitarrista che vive "una note di un merengue" (23); non sfijggano poi, in particolari del look di Graziano i cui lunghi capelli, uni- giacca di pelle ed agli occhiali da sole modello "mosca" (così tra le rock star di questi anni), contribuiscono a dare al lettore Ambra ("Ti giuro •'Non molto diverso è l'effetto creato dalla alla tragica morire in seguito ai canzone cantata da non è amore me ne andrò all'inferno"; 122) che si confine di Enzo di Girolamo che proprio in quell'istante sta per amore, amore eterno, Il e, almeno due motivi: riferimento alla famosa canzone di secondo luogo, trappone dei caduti di Poi, finalmente, lo marrone con un'aquila apache citato è di grandissimo interesse per massimo alla [...] sulla schiena. (20) passione per voga monumento grande e grosso con una lunga chioma bionda, occhiali in quella più esotica e spagnoleggiante dei in al di Carlo Verdone^'*: spalancò con un gemito ferroso. Prima uscì "Volare" significativamente riprodotta tamente libro, proprio paese natale, Ischiano motore acceso Volare nella versione flamenca dei vita al Il bambino di scuola Gloria Celani, è mente alcuni film fermò davanti si Ischiano Scalo e rimase alla il protagonisti delle proprie storie. In questo senso, l'entrata in scena Scalo, è significativa, e richiama alla Il dei per- musica possa aiutare l'autore a definire Graziano che ritorna dopo alcuni mesi di è probabil- uno incentrato sulle storie parallele di Biglia e di Pietro Moroni, un volta ad orchestrare un devastante se colpi inferrigli dalla sua fidanzata. riferimento riguarda in particolare due pellicole, Viaggi di nozze (1995) e Galb cedrone (1998), in cui i personaggi portati sullo schermo dal talento di Verdone (rispettivamente Ivano giamento, il e Armando Graziano Biglia di Ammaniti. — 129 — Feroci) ricordano, per età ed atteg- Paolo Chirumbolo un'idea già abbastanza precisa sull'identità di questo memorabile personag- appassionato gio, McLaughlin mondo Il musica della e dei già citati della Santana, John Paco de Lucia, di Gipsy Kings '5. musica dunque, oltre a fornire ai personaggi una iden- tità per così dire "sonora", legata cioè ai gusti musicali, fornisce loro anche un immagine/immagini repertorio di creare il proprio aspetto esteriore. Il (il famigerato look) su cui basare e Mimmo caso di Moroni, mag- fratello giore di Pietro (altro protagonista del romanzo), è sotto quest'aspetto emblematico. si Mimmo, "l'unico pastore metallaro di Ischiano Scalo" (150), distingue infatti per la passione per egli la musica heavy metal, passione che manifesta in vari modi: attraverso l'arredamento della propria camera fanno bella mostra di in cui sé un poster Maiden degli Iron raffigurante "una specie di demone che spunta fuori da una tomba brandendo una falce insanguinata" (159)"^ ed una chitarra elettrica completa di amplificatore; attraverso il chiodo di modo proprio il pelle, i jeans stretti di borchie argentate, gli zolava tra genere le di vestire ("si aggirava per anfibi militari e gambe"; 160); o attraverso cosa più curiosa ed interessante, cosa ci Sabbath comprava ^^11 riferimento ai la musica è e AC/DC. Gipsy Kings si l'aspetto massimo può anche che non gli lo attira di si sa. e li come segno in grado di fornire Di e Black i dischi invece come un rimando [...]. La alla vita maggior parte del informazioni supplementari personaggio rappresenta una delle strategie narrative preferite da Ammaniti. Riferimenti a posters raffiguranti rock/pop stars Fango (nell'omonimo racconto, ad esempio, Marley definiscono immediatamente droga definito dal narratore "un porto via (72; 159). are certo che lui lo Maiden ascoltava raramente leggere meno: in viaggio. '"L'uso del manifesto sul E Iron "zingara" di Biglia che, musicista di professione, passa la tempo pen- Tuttavia, ed è qui la tutte le magliette che trovava. Sette, otto al sacco gli saltuario ascolto di maestri del il vecchio Ozzy. Stimava anche il ne aveva pochi. con addosso una lunga catena che trovasse di grande, in tutto ciò, stimava molto di cui pascoli come una calzamaglia, una cinta con un enormi come Ozzy Osbourne, Black Sabbath Che i Come meaningful spaces ha i si posters di Jimi scritto Hendrix e Bob la natura alternativa dello spacciatore di figlio dei fiori"; eliciting a trovano in alcuni racconti di 234-235) e in Ti prendo e ti Marcel Danesi: "Within the home, rooms broad range of emotive connotations [. .] The bedroom is a Thought, and Cukure, 185). and [...] asyBedrooms L'uso di queste lum from the outside world" {Sign, immagini non è dunque un mero elemento "decorativo" della storia, ma un altro dei tanti indizi testuali forniti da Ammaniti al proprio lettore per avere più infor- are felt to reveal the 'inner' self mazioni possibili sui personaggi, le . loro storie e — 130 — le loro passioni. refuge La funzione della musica nella narrativa Quello che [...] Mimmo i quella musica faceva schifo quali egli ferente alla musica in sé. preferisce la infatti fondo in fondo, al rumore musica "leggerissima" di Amedeo Minghi mondo al Mimmo di invece, melensi (musica Tra indifil nar- del metallo pesante complessa della musica, la Moroni viene messa heavy metal per affermare l'altro, pur restando sostanzialmente ha si il propria la Mimmo come Minghi piti come rivelazione) virilità'^ e, se si da un a nudo: "pastore metallaro" vestito da duro che il look (161), can- più melodici del panorama musicale italiano. Alla luce di i questi riferimenti gua identità il Anzi, tramite una rapidissima nota ironica ratore ci informa che, in tautore tra Troppo rumorosa dunque ritrova nella musica hard una serie di segni attraverpuò esprimere il proprio disagio interiore, il proprio dissenso e la voglia di attrarre giovani coetanee, Mimmo [...] entusiasmava dei cantanti Heavy Metal era lo (163-164) [...]. so Mimmo che a verità è Niccolò Ammaniti di vuole, ambilato abbiamo serve dell'immaginario si (musica come schermo), dal- che, magari di nascosto, ascolta cantanti affini, suo malgrado, alla propria personalità i*^. Mimmo canzoni preferite di le Loredana Berte. Il collante dell'intero romanzo La canzone Pietro/Gloria. trova anche "Sei bellissima" di si brano, citato in epigrafe, funziona in qualche tolo 127) in associazione e lega tra di loro le fa la con sua comparsa verso la modo da coppie Graziano/Flora e la fine del testo (capi- figura di Flora Palmieri, la professoressa sedotta e abbandonata da Biglia. Delusa e frustrata da quella esperienza, ed oramai in preda ad una irreversibile bagno caldo e di ascoltare la sua 'Andy Bennet nel suo molto puntualmente crisi depressiva. Flora decide di fare canzone preferita, che così recita: volume Popular Music and Youth Culture analizza il un e spiega rapporto musica/identità sessuale, mettendo in rilievo il ruolo "of the music industry in the construction of male and female gender identities through its promotion of peculiar mosfera diventa così "musichetta per musica da veri uomini. seguito all'uscita del una canzone ratore dal A proposito romanzo medesimo di styles froci" di ( and images" Vasco Rossi, Ammaniti il La musica d'at- è curioso segnalare come in cantante modenese abbia scritto titolo (ora in Stupido Hotel}., sorta di omaggio al nar- romano. Grottesca è la scena in cui Pietro scopre il fratello maggiore sotto una quercia mentre piange disperato per problemi sentimentali: come (44). Ti prendo, 97), quella di Vasco Rossi il "il pastorello era vestito cantante dei Metallica e piangeva sgranocchiando Mulino Bianco ". Di nuovo, il contrasto creato da le Tenerezze del Ammaniti oppone del "metallo pesante" alla dolce tenerezza dei biscotti sgranocchiati da rende palese la natura bifronte di questo personaggio. — 131 — la durezza Mimmo e Paolo Chirumbolo "Che strano uomo dire sempre, avevo mio seno... quando avevo mentava ambiziosa Questa canzone era che Sei bellissimaaaa! la verità. quando italiana. un'esperta. alle canzone tutta attenzioni di Graziano, non può sé stessa, e fare acquista E pensare un giornale. I grandi successi della canNon sapeva neanche come si chiamava la cantante. Non era Ma trovata in diceva delle grandi verità. (401-402) la musica, leggera o "pesante" dunque una dimensione che va al di là del puro tenimento e diventa linguaggio in grado di parlare direttamente non sappia sone, più di quanto fare — come come cosiddetta "alta". La "verità" di canzoni il quando In questa canzona c'era più verità che in Nel panorama culturale contemporaneo al addor- si Ahhh! Ahhh!" (402) stupide poesie che parlano d'amore. libri e in tutte le i la cassetta l'aveva zone sia, terreno di esclamare: tutti che il primi tempi quando ero inno- ha conosciuto l'amore grazie Flora, che meno occhi dolci quanto basta, per farmi specchiavo nella luna e l'obbligavo a dirmi ritrova in queste parole ed in questa a gli mi mancava nei capelli la luce rossa dei coralli, come nessuna mi sempre bellissimaaaa! e e ripensavo ai sul cente, a con io, sono ancora tua cuore del destinatario, proprio come i intrat- alle per- sostiene Flora, la cultura "Sei bellissima" arriva subito riferimenti musicali di Ammaniti quale, senza scavare troppo nella psicologia dei personaggi, utilizza ques- per dare maggiore spessore ta strategia narrativa alle proprie storie ed ai propri personaggi. Come assolve testo. si diceva in precedenza, la anche un'altra funzione, quella Come di legare le due storie principali del Graziano dice a Flora di essere bellissima (403-404), così anche Pietro vorrebbe trovare Gloria Celani, innamorato. citazione della canzone della Berte compagna Ricordando il coraggio di dichiarare il suo amore verso di scuola e di giochi di cui egli è segretamente canzone ascoltata nell'appartamento la Calmieri, Pietro pensa che dovrebbe aprirsi all'amica, confidandole reali della i suoi sentimenti: Gli ritornò in quando mente la canzone che la professoressa stava ascoltando era entrato nel bagno. Sei bellissima! Ti diceva sei bellissima. Gloria, sei bellissima. Gli sarebbe piaciuto dirglielo. avuto il coraggio. Queste cose Purtroppo anche non la storia di Pietro, destinata a finire tragicamente, ed ai si Non come quella di Graziano e Flora, è personaggi non rimane che nelle proprie paure, nelle proprie frustrazioni e fallimenti nella propria musica preferita. — 132 — ne aveva mai dicono. (420) e, rifugiarsi perché no, La funzione della musica nella narrativa La musica come sottofondo: Io Niccolò Ammaniti di non ho paura Uscito nel 2001 ed accolto subito da un notevole successo di critica e pub- non ho paura blico, Io è probabilmente l'opera in cui la musica assume un ruolo di secondo piano e rimane per lo più in sottofondo. In parte questo si spiega con fatto il che questo romanzo rappresenta un punto di svolta nella narrativa dello scrittore, una prova d'autore certo più matura e più in cerca di sé stessi (Marco profonda che vede protagonista non più giovani Donati, Fango) o trentenni/quarantenni vari protagonisti di i identità (Graziano Biglia e Flora Palmieri), Moroni Pietro 77 prendo e di Michele Amitrano) ti romanzo, tutto narrato in il porto via (vera e propria anticipazione di — scopre d'un dei grandi e quante responsabilità Il in crisi di ma un bambino che — come quanto tratto si sia complicato devono assumere quando prima persona da Michele, si il mondo cresce. si ambienta in un Sud indefinito chiamato Acque Traverse e racconta la stodi un bambino (Filippo) da parte del padre di Michele e rapimento ria del suoi complici. La vicenda, che ha luogo nel lontano 1978, vale a dire un un paesino di i periodo storico ben diverso da quelli usualmente viene connotata temporalmente attraverso cali inseriti nel testo^'^, e lettore il può onda"; 205), Lucio Battisti ("Con parole"; 104-105)^°. "ascoltare" Paolo Le canzoni a dire parla di si di Battisti e al lettore il — come da consuetudine il indirettamente, alla storia di Michele che, una volta scoperta si Ammaniti, no rapito, ti porto si via, è usato ironicamente. il brano, la (il suo ferimento e come alla l'in- spesso nella narra- Come già Mimmo Moroni anche Felice Natale, incaricato distingue per la accorge che quella che sembrava una carcerazione del padre). Nel secondo caso e infatti, si passato" e di "avventure che diventano storie vere" e semplice avventura è invece foriera di tragici sviluppi do ("Parole, ad entrare nelle atmosfere anni lettore Mina servono anche verità sui loschi traffici del padre, tiva Mina qualcosa in più sui personaggi. Nel primo caso, "rotture con riferisce, da Ammaniti, Conte ("Onda su nastro rosa"; 126), settanta evocate dallo scrittore. — utilizzati opportuni riferimenti musi- In altre parole, la musica in questo contesto funziona "indessicale", ed aiuta da segno il gli in Ti pren- sorveglianza del bambi- propria natura ambigua. Se da un lato infatti ^^Al termine della proiezione deiromonimo film di Gabriele Salvatores avuta luogo a Toronto nell'aprile del 2004, chi scrive ha chiesto zione avessero nella sua versione casi diverse da quelle citate le canzoni che si quale fijn- (in alcuni da Ammaniti). La risposta di Salvatores, che trova un suo senso anche per quello che concerne il romanzo, ha evidenziato come scelta della colonna sonora era finalizzata a conferire cise al regista possono ascoltare al coordinate temporali e dunque a meglio contestualizzare — 133 — la pubblico delle più prela storia. Paolo Chirumbolo Felice si mostra con un look ed un atteggiamento agli altri nuovo un brevissimo riferimento musicale l'altro è di lettore, e di Michele che la 127 di con Felice, La musica veniva dall'autoradio bagagliaio aperti. dal- sua vera identità: assiste alla scena, la Parcheggiata davanti alla casa c'era Rambo, alla a svelare agli occhi del le portiere e il Felice è uscito [...]. dalla stalla. Era in slip. Ai piedi aveva gli anfibi e intorno al collo il soli- come una to fazzoletto nero. Ballava a braccia spalancate e ancheggiava danzatrice del vento. (105) La nascosta do egli è sicuro di essere Mina. il e latente omosessualità di Felice da ed solo, canzone titolo della Il egli rivela si Questo riferimento scoperti e in preda to da Roma Filippo. romano io rivolge, a si quando padre di Michele, Felice e è arrivato momento il si tratta di fare romanzo quando, oramai alla fine del il vecchio venu- di uccidere non questo punto, a Felice: "Questo è sai. Hai una Ed ancora lo facevi tu e là. il porta il piccolo Ovviamente, nessuno intende prendersi questa responsabilità conto" (196). agnello, panico, al decidono che nato frocio e non lo che ci solo quan- all'ascolto di indicativo di questo personaggio è, fra l'altro, quale, sbruffone a parole, dimostra di "avere paura" sul serio. dunque può così abbandonarsi c'è ti sei certa età, non sei il e il tuo problema. Sei più un pischello. Renditi (riferendosi all'uccisione di Filippo): "Avevi detto rimangiato tutto. Come dicevi? Io lo apro come un problema, io non ho paura. Io sono paracadutista. Io qua, un Chiacchierone, sei solo chiacchierone' (197). Conclusioni Oggetto che di questa analisi è stata la funzione va di Niccolo Ammaniti, funzione che, come si la musica ha nella narrati- spera di aver dimostrato, coinvolge diversi aspetti della scrittura. Lo scrittore romano, ben conscio dell'importanza culturale e comunicativa che questa forma di intratteni- mento ha nel mondo contemporaneo, non riferimenti, impliciti o Interessante notare altre storie narrate in un universo prediletta espliciti, a tutta come dove la infatti, Io Dunque, siano e quello Giovannetti (79). sociale. musi- italiani: a differenza delle musica techno di Fango, o quella spagnoleggiante oltre a citazioni musicali di questo sue storie di non ho paura ha luogo interamente da Graziano Biglia non sono certo parte ticolare contesto. spaziale esita a farcire le serie di artisti e di generi tutti gli artisti citati da Ammaniti, rurale, una connotare romanzo servono Si veda sul di quella cultura e di quel par- la vicenda temporalmente, a meglio definirne il le contesto medesimo argomento anche Paolo — 134 — La funzione della musica nella narrativa cali il cui compito accompagnare è quello di Niccolò Ammaniti narrazione e fornire comprendere meglio tore più attento indizi di cui servirsi per musica serve testuali dell'autore. In particolare, la una luce la di le strategie a conferire ai personaggi ulteriore in grado di mettere in evidenza quegli aspetti che completamente ratore, affidandosi quasi al al let- il nar- potere evocativo della musica, volontariamente omette. Nonostante lavoro qui presente il opere di Ammaniti, è utile sottolineare sia si concentrato unicamente sulle come questa esperienza ermeneuti- ca possa essere, in futuro, riproposta anche per quanto concerne altri autori. Sarebbe inoltre interessante investigare un po' più in profondità e in maniera più organica lo stretto e intimo rapporto che lega la letteratura contem- poranea all'universo musicale, un'interazione che ha di sicuro contribuito rinnovamento panorama del letterario italiano. Artisti quali Ammaniti, tanto per croce, Scarpa, Brizzi e ascoltando musica e guardando Videomusic e non fare Nove, Santa- qualche nome, cresciuti MTV, hanno due diverse forme solo è possibile coniugare queste al dimostrato che di espressione, e che cultura "alta" e cultura "bassa" possono convivere all'interno dello stesso spazio comunicativo senza togliersi reciprocamente spazio, dimostrato che, ma hanno anche contrario, musica e letteratura possono coesistere rinno- al vandosi a vicenda. McMaster Opere University, Hamilton citate Ammaniti, Niccolò. Branchie. Torino: Einaudi, 1997. . Fango. Milano: Mondadori, 1996. Io non ho paura. Torino: Einaudi, 2001. Ti prendo e Barilli, ti porto E Renato. & Torino: Testo via. Milano: Mondadori, 1999. arrivata la terza ondata. Dalla neo alla neo-neoavanguardia. immagine, 2000. and Youth Bennett, Andy. Popular Music London : Macmillan Curi, Giandomenico. Io vorrei Culture: Music, Identity, and Place. 2000. Press, essere là: Danesi, Marcel. Sign, Thought, and cantautori in Italia. Culture. Toronto: Roma: Studium, 1997. Canadian Scholars' Press, 1998. Favaro, Roberto. La musica Gervasutti, Luca. Dannati di Prato (UD): nel romanzo del & sognatori. Campanotto La Milano: Ricordi, 2003. alla nuova narrativa italiana. Pasian Editore, 1998. Giovan netti, Paolo. Retorica dei media. ra italiana. '900. Guida Elettrico, elettronico, digitale nella letteratu- Milano: Edizioni Unicopli, 2004. Porta, Filippo. "The Horror Picture Show and the Very Real Horrors: the Italian Pulp" pp. 57-75 in Italian Pulp Fiction: The — 135 — New About Narrative of the Paolo Chirumbolo Giovani Cannibali Writers, a cura di Stefania Lucamante. London: Associated University Presses, 2001. Lucamante, Stefania. "Introduction: 'Pulp', Splatter, and More: The New Italian Narrative of the Giovani Cannibali Writers" pp. 1 3-37 in Italian Pulp Fiction: The New Narrative of the Giovani Cannibali Writers, a cura di Stefania Lucamante. London: Associated University Renello, Gian Paolo. 160 in Presses, 2001. "The Mediarle Body of the Cannibale Italian Pulp Fiction: Writers, ed. Stefania The New Literature"n pp. 135- Narrative of the Giovani Cannibali Lucamante. London: Associated University 136 Presses, 2001.