Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne

annuncio pubblicitario
PAOLO CHIRUMBOLO
LA FUNZIONE DELLA MUSICA NELLA NARRATIVA DI
NICCOLÒ AMMANITI: DA BRANCHIE A IO NONNO PAURA
si può riscontrare un fenonon ancora adeguatamente approfondito da parte della
rappresenta uno degli elementi più innovativi e interessanti pro-
Nella narrativa italiana degli ultimi dieci anni
meno
che, anche se
critica',
posti dai cosiddetti giovani narratori. Autori quali Enrico Brizzi (Jack
Frusciante e uscito dal gruppo, 1994; L'altro
Santacroce [Fino:
storie di
1999; Io non ho paura, 2001), per non
il
del rock, 2001), Isabella
hanno saputo includere
mondo
riferimenti al
postmoderno, questi
si
sono
rock), trovando in essa
scono
pop
si
tra gli scrittori
che più
all'interno dei propri universi narrativi
realizzi sul
ad
utilizzare
frammenti
culture quali la televisione^,
infatti rivolti
una miniera
all'infinito le potenzialità
l'influenza
via,
1980;
musicale italiano ed internazionale. In pieno spirito
autori, oltre
nienti da altre fonti della
blicità e internet,
porto
1990), a ben ragione considerato
padre spirituale di questa nuova generazione, sono
di altri
ti
citare Tondelli [Altri libertini,
Un weekend postmoderno,
Rimini, 1985;
nome
giovani a Riccione, 1996; Ti prendo e
anche
alla
musica
e citazioni prove-
cinema,
il
la
pub-
(leggera, popolare,
di spunti e riferimenti che arricchi-
comunicative delle proprie opere. Sia che
piano formale (Santacroce), o da un punto di vista
Tra coloro che hanno menzionato l'influenza della musica sulla narrativa con-
temporanea va segnalata senza dubbio Stefania Lucamante che,
duzione
al
alla
mondo
antologia di saggi sulla letteratura pulp da
lei
musciale due volte (22; 28). Nel medesimo volume
saggio di Filippo La Porta che, parlando di
references to
music of every kind"
Favaro, La musica nel
romanzo
si
Ammaniti, ricorda
(68). Sullo stesso
Luca Gervasutti (23-33). Una nota
nell'intro-
curata fa riferimento
trova anche
le
argomento
a parte merita l'ottimo
un
sue "incessant
si
volume
del '900, in cui l'autore analizza
veda anche
di
il
Roberto
rapporto
musica/letteratura usando una prospettiva (temporale ed ermeneutica) ben più
ampia
porale
rispetto a quella proposta in questa sede. Favaro infatti copre
lungo un secolo, analizzando autori
D'Annunzio,
i
futuristi,
temporanea sono,
Gadda
e Pasolini.
loro
fra
un arco tem-
diversissimi
Le pagine dedicate
in questo contesto, forzatamente limitate e
come
alla narrativa
si
limitano
con-
alla di-
scussione di Tondelli (soprattutto), Brizzi e Santacroce (307-315).
^Per questo aspetto
si
veda l'ottimo intervento di Gian Paolo Renello, che com-
pare nella sopra citata antologia di Lucamante, intitolato:
"The Mediatic Body
of the Cannibale Literature."
Quaderni
d'italianistica.
Volume XXVI, No.
1,
2005, 121
Paolo Chirumbolo
(come
intertestuale
in
Aldo Nove),
massiccia presenza dell'elemento
la
musicale nella narrativa contemporanea appare innegabile^
Tra
critici italiani
i
teratura e musica
che hanno dedicato alcune pagine
tiva italiana degli ultimi anni. Barili,
due
la
la
narra-
operiamo
e
che oramai,
e
della giornata, isola in parti-
fondamentali di questa "onda": da una parte l'aspetto
aspetti
primo
autrici (Ballestra,
viviamo
accompagna ogni momento
acustico e sonoro dell'elemento orale
musicale. Nel
ha investito
che individua una sorta di "audiosfera"
(83) all'interno della quale tutti noi
colare
let-
E arrivata
trova Barilli che, nel suo libro intitolato
si
terza ondata, parla chiaramente dell' "onda sonora" che
volenti o nolenti,
rapporto
al
dunque,
caso,
il
quello più esplicitamente
e, dall'altro,
riferimento è a quegli autori e a quelle
Campo) che volontariamente abbassano
registro lin-
il
guistico delle proprie opere, facendole "suonare" più vere ed autentiche; nel
secondo,
il
ampio uso
investendo
È
riferimento include quegli scrittori (Brizzi, Culicchia) che fanno
un
di quello che Barilli definisce "flusso sonoro",
la scrittura, la
—
decisivo ricordare
occupa
una
larga
—
spiega Barilli
in tutta questa narrativa,
a costituire
che
flusso
pervade di sonorità ed atmosfere tutte particolari:
ben
dimensione
ruolo che
il
al di là del
collettiva,
flusso musicale
il
singolo caso di Brizzi, fino
una specie
onda sonora
di
continua rispondente quasi a un primordiale big bang che scandisce,
ritma, incalza ogni evento, pubblico o privato: a
conferma
definitiva, se
si
vuole, che l'oralità, la sonorità prevalgono sulla scrittura, e che quest' ulti-
ma, anche quando sembra dominare
vere
un complemento
Nonostante
cia
menzione
di
tra coloro che,
connubio
queste pagine dedicate
Barilli in
Ammaniti,
è possibile affermare
sin dai propri esordi letterari,
letteratura e musica. Sia che
intertestuali,
Ammaniti
musicale che ne scandisce
il
sante chiave interpretativa.
allora proprio
il
rative rivesta la
•^
se
comunque
non
se
di rice-
che
ritmo e
non facromano sia
"audiosfera"
lo scrittore
meglio abbiano utilizzato
tratti
si
all'
il
di epigrafi, di citazioni
mondo
delle
è sempre pervasa da un sottofondo
gli
eventi, e che fornisce
Lo scopo che
il
presente saggio
una
si
interes-
propone
è
seguente: comprendere quali finalità e quali fiinzioni nar-
musica nei romanzi
ne possa influenzare
Anche
invoca
o di riferimenti a vari personaggi e celebrità del
sette note, la narrativa di
essa
la scena,
attraverso le varie esecuzioni musicali. (94-95)
di questo scrittore e fino a
che punto
la ricezione e l'interpretazione.
ne parlerà all'interno di questo saggio, è giusto rilevare
come
nel
corpus narrativo contemporaneo trovino spazio anche romanzi in cui ad essere
messa in evidenza non è
la
musica leggera ma,
al
contrario, quella classica,
come
per esempio Canone inverso (1996) di Paolo Maurensig e Presto con fuoco (1995)
di
Roberto Cotroneo.
— 122 —
La funzione della musica nella narrativa
Marco Donati
Alla ricerca di se stessi:
Uscito per
la
prima volta nel 1994 per
Roma
tra
Niccolò Ammaniti
di
Nuova Delhi
e
Roma, per
Edizioni Ediesse di
le
poi
1997 da Einaudi (edizione da cui si cita), Branchie,
primo romanzo di Ammaniti, è un testo che, uscito in sordina, ha ben
presto raggiunto un discreto successo di pubblico e critica. Diviso in tre
parti ("Roma", "Nuova Delhi" e "Il castello") Branchie h la storia di Marco
Donati il quale, in prima persona, racconta la propria battaglia contro il
cancro e il suo tormentatissimo rapporto con il prossimo, sia esso sua
essere ripubblicato nel
madre,
salvare
fidanzata Maria, o r"orrendo Subornile" (chirurgo incaricato di
la
Marco
dal proprio male)'*.
La musica,
la
cui importanza in questo
romanzo
è assolutamente cen-
sua comparsa fin dalle prime pagine del testo
trale, fa la
modi
viene utilizzata dalFautore in vari
servire a definire
che accompagna
un personaggio,
gli
e
una
a fornire
come
e,
con varie funzioni:
vedrà,
si
può
essa, infatti,
background sonoro
sorta di
avs^enimenti del testo, o a stabilire relazioni tra
i
vari per-
sonaggi.
La prima occasione
uno
riguarda
in cui ci
si
imbatte in un riferimento musicale
Marco
dei tanti incontri tra
chiamato significativamente "Lo sputo".
gente" (12),
si
contraddistingue per
atmosfera in cui risaltano
questo genere musicale
sia
le
la
Maria
e
Il
un
in
confijsione e
e dall'esplicito riferimento "al
(15) che
si
donare
campo. Ammaniti,
sonori
nella
il
un ambiente urbano
e metropolitano
alle
vomitano
della musica"
è costretto
ad abban-
il
cui caos
si
andrà ad opporre,
atmosfere più misteriose e rarefatte di
l'uscita del libro,
uscire nelle sale cinematografiche
che
segnala soprattutto per
si
ruolo di
Marco
il
il
regista Francesco Martinotti fa
una riduzione fìlmica
la
di Branchie.
sua mediocrità, vede
come
La
alla
musica contemporanea.
metafora in questione è oltremodo interessante per due motivi:
immediatamente
verbo
la
tensità
l'idea di cosa pensi
Marco
della
alla
potenza di questo genere musicale
docilmente trasmesse,
si
le
si
riferisce all'in-
riversano sugli ascoltatori con forza e violenza.
V
rende
cui note invece di essere
viene nuovamente usato da Ammaniti in Ti prendo e ti porto
bass"; 26)
molto simili ("Gli altoparlanti vomitano drum
— 123 —
1)
musica tecno, associata ad un
cui connotazione corporale è chiaramente negativa; 2)
ed
pellico-
protagonista nel
cantante Gianluca Grignani, ennesima conferma del legame
che unisce Ammaniti
-^La
al soffitto
rumore
Delhi.
Nel 1999, due anni dopo
la,
sua
musica tecno. Che
abile narratore, ricrea attraverso rapidi accenni
seconda parte del romanzo,
Nuova
ben presto Marco
"ascolta" nel locale, e
della
narrante risulta chiaro e dalla
all'io
metafora usata da Marco ("Gli altoparlanti attaccati
musica tecno"5; 13)
Maria "per via
la caoticità della
ripetitive sonorità della
poco gradito
locale della capitale,
bar, gradito a
via, in
Il
verbo
circostanze
Paolo Chirumbolo
È
infatti in India,
madre che
scritta dalla
dove Marco arriva in seguito ad una
tenta di salvarne la vita in tutti
i
falsa lettera
modi, che
il
pro-
tagonista riscopre non solo un'armonia interiore oramai persa da tempo,
ma anche
ricchi
"i
piacere del rapporto vero e sincero
—
Roma
fa
il
Se
gli altri.
è
il
luogo della musica che
autoghettizzano" (27) ed in cui
si
Falco (35), delle "belle senz'anima"
trario,
di
come
una nuova
che permetta
vita
"volare" (48) e perdere
come
nome
prefigurato dal
già
al
e
non
balla al ritmo di
si
Maria^,
della città,
non appartenere più.
Inseguito da un gruppo di
Diana Ross
è, al
luogo della
e
con-
rinascita,
protagonista di riprendere a sognare,
"zavorra" (48) che lo lega ad
la
feste in cui
Nuova Delhi
il
— con
superficiale
rumore, delle
un mondo
cui lui
madre
Marco
sente di
di portare
Nuova
"arancioni" incaricati dalla
figlio al sicuro, l'io
il
Ad un
Delhi.
sembra nascere
tratto, la
narrante
di
labirintici di
sua attenzione viene attirata da "un suono che
dalle viscere della terra" e che
Marco
definisce "continuo,
tempo. Sembra musica
indefinibile e familiare allo stesso
Più l'ascolto e più mi sembra bello" (62).
l'ascolto
perde nei meandri
si
Il
ma manca
ritmo.
il
suono, prodotto dalla Banda del-
profondo, gruppo di avanguardia che usa esibirsi in luoghi capaci di
protrarre
il
più diverso
in città la
suono
musica
quanto
all'infinito (fogne, cisterne vuote, caverne), è
possa essere dalla musica
ci
è
alla
quale
Marco
di
è abituato: laddove
rumore, ritmo, movimento incessante, in questo con-
ed armonia, e
testo essa diventa ricerca di continuità
note" (chiara allusione
alla
la
"discrezione delle
frammentarietà della musica occidentale) viene
della
"a favore di un suono continuo" (63). Affascinato dai membri
Banda Marco decide di unirsi a loro, in qualità di suonatore di didgeri-
do(P
strumento degli aborigeni australiani
abbandonata
,
in grado, se
suonato corretta-
mente, di riprodurre e mantenere "un suono continuo". Ecco che
diventa allora per
abbandonata
Marco un'occasione
Roma
a
"Il riferimento in
da Ammaniti,
e riscoprire
la
musica
per cominciare quella ricerca di sé
una nuova armonia
interiore ed
un più
questione rimanda a Cocciante, artista usato spesso e volentieri
la
cui
canzone "Bella senz'anima"
rappresenta
la
migliore
definizione della fidanzata di Marco, in precedenza così descritta: "Maria è bellissima.
Mi
fa
pelle liscia e
dire,
'La
dare di matto.
scelta dello
altri,
Ammaniti:
delle
[.
le
.]
.
labbra carnose e
Sono
strumento australiano appare
Marco
di volere
sempre
seno prosperoso.
il
Ha
la
sicuro che è bella anche dentro. Voglio
apparato circolatorio, digerente e tutto
della volontà di
dagli
Ha
sempre abbronzata
il
resto" (13).
fra l'altro
una implicita conferma
essere al di fuori dagli
schemi
e diverso
ed evidenzia un'altra delle caratteristiche dei riferimenti musicali di
la
passione per
gli
strumenti esotici
(si
confronti, per esempio, l'uso
launeddas in Branchie e dell'arpa celtica in Fango).
— 124 —
La funzione della musica nella narrativa
profondo
rumore
umani.
significato dei rapporti
ma
Il
Niccolò Ammaniti
di
suono prodotto non
un "impasto omogeneo... musica
e all'armonia
"Mi
piace far parte
musicale corrisponde, simmetricamente, quella umana:
di
un gruppo
musicale. L'intesa che
nua anche quando smettiamo"
La musica
instaura durante l'esecuzione conti-
si
(69).
conferma veicolo esemplare
si
di
comunione
fra individui
anche nel terzo segmento del romanzo, quello ambientato nel
Subotnik
castello di
in cui
Marco viene rinchiuso per potere
male che
e così finalmente salvato dal
cominciare l'intervento chirurgico
il
di sardi allertati
terribile
essere operato
Proprio mentre sta per
lo attanaglia.
protagonista, grazie anche all'aiuto dei
suoi amici, riesce a fiiggire. Inseguiti,
un gruppo
è più
celestiale",
i
membri
da Subotnik
e
i
Circondati dai sardi e oramai in trappola,
della
Banda
si
imbattono
in
suoi seguaci per fermarne la fuga.
i
fuggiaschi stanno per arrender-
quando Marco, all'improvviso, ha un colpo di genio e comincia ad intosuoi "rimangono
versi di una canzone popolare sarda. Cubbeddu e
interdetti, affascinati" (132) e si fermano indecisi sul da farsi^. Marco allora
si
nare
i
i
riprende a cantare con ancor più convinzione ed a quel punto
sarda è vinta ed
L'ostilità iniziale
due gruppi cominciano a cantare
i
si
tramuta
anche
così, grazie
musica, in gioiosa convivialità (tutto
133), e Marco, che intende assaltare
si
al
la resistenza
e ballare insieme.
potere comunicativo della
risolve in
"una
festa tra paesani";
castello per liberare gli altri prigio-
il
può ora contare sull'aiuto di Cubbeddu e suoi scagnozzi. Interessante
inoltre sottolineare come il giorno che precede l'impresa venga celebrato
con una grande festa al termine della quale la Banda dell'ascolto profondo,
nieri,
Marco
i
e
i
sardi
si
cimentano
Creedence, da Vivaldi a
in esecuzioni mozzafiato
Battisti) in cui la
inteso a celebrare la vita
come
(da Baglioni
musica diventa parte
valore assoluto,
come
di
un
ai
rituale
unità di intenti,
come
linguaggio universale che unisce invece di dividere: "in India" conclude
Marco, "ho trovato persone che mi piacciono, con cui mi trovo bene, che
parlano
il
mio
La
stesso linguaggio" (156).
clude positivamente
e,
dopo
tutta
pronto per cominciare un'altra
La musica come elemento
una
ricerca del protagonista
serie di peripezie,
Marco
è
si
con-
dunque
vita.
strutturale della narrazione:
i
racconti di Fango
Se in Branchie una delle funzioni narrative della musica è quella di sottolineare l'evoluzione personale del protagonista ed evidenziare
"Marco
così
commenta
to nelle origini.
mandolino, del
subito
soli e
l'effetto
il
contrasto
prodotto dalla sua intuizione: "Li ho colpiti diret-
una
La nostalgia
è
basilico, di
un
bestia traditrice.
Il
pensiero di
un accordo
piatto di fusilli basta a risvegliarla e
sperduti in terra straniera" (132).
— 125 —
ci si
di
sente
Paolo Chirumbolo
esistente tra
mondo
il
occidentale (superficiale e fi-ammentato) e quello
orientale (profondo e continuo) in Fango (1996)
—
che ha reso famoso Ammaniti
anche
testo, ruoli diversi a
Come
già nel
—
essa assume, vista
seconda dei
Ammaniti
e definire meglio, socialmente e psicologicamente,
tificare
senza che
logiche.
verso
riferimenti musicali
i
vera identità dei personaggi
il
del
musica, di qualunque genere,
la
rappresenta un elemento essenziale di cui
la
la poliedricità
casi.
romanzo precedente,
prie storie. In pratica,
raccolta di racconti
i
serve per connotare
si
protagonisti delle pro-
permettono
al lettore di
iden-
magari, identificarsi con loro,
e,
narratore debba dilungarsi in dettagliate descrizioni psico-
Come
in Branchie
Maria viene definita
una rapidissima citazione
"bella senz'anima" attra-
canzone di Cocciante, così
della celebre
anche nel primo racconto di Fango, "L'ultimo capodanno dell'umanità",
vari personaggi
vengono
associati a diversi artisti e
Carocci, ad esempio, pur di sfuggire
nell'ascolto dei Nirvana, leggendario
la
propria musica, anche per
una generazione
in fuga
da
si
lascia
Capodanno
in famiglia
gruppo americano noto,
gli eccessi
del leader Kurt
si
rifugia
che per
oltre
Kobain simbolo
di
Enzo
di
quest'ultimo e
la tresca tra
i
musicali. Cristiano
sé stessa; e Giulia, la bella fidanzata di
Girolamo, prima di scoprire
amica Deborah,
al
stili
la
sua migliore
andare cantando una delle canzoni d'amore più
celebri della storia musicale italiana, "Margherita" (32) di quel Cocciante'^
che, seppur musicista tra
i
più dotati del panorama musicale italiano, è
sempre rimasto lontano dall'impegno
De
André,
De
Gregori e Guccini, legando
musica più leggera, sentimentale'"
^La
e
due racconti
La differenza
tra le
sua immagine ad un tipo di
amata dallo
di Fango: "Ti sogno" (136), e
pre per connotare con precisione
così
la
due donne
ancor più manifesta.
di
Da un
Enzo
di
scrittore, viene usata
"Lo zoologo" (220),
personaggi a cui
i
come
popolare".
figura di Cocciante, particolarmente
in altri
sociale e politico di cantautori
il
sem-
cantante viene associato.
Girolamo, Giulia
lato Giulia, bella e
anche
e
un
e
Deborah, diventa
po' superficiale, canta
"Margherita", dall'altro Deborah, intellettuale e sofisticata, scrive un romanzo
incentrato su di "un musicista tunisino, suonatore di ud,
arabo" (76).
specifico,
Da
sottolineare
una funzione
il
fatto
che anche
letteratura ha, in questo caso
la
del tutto simile, per cui alla
Susanna Tamaro ("E ignorante da morire", dice
(che ha "un gran bel cervello"; 36)
i
nomi
di
un antico strumento
prima
di
lei
si
associa
Enzo; 36),
il
nome
alla
della
seconda
Hesse e Kundera.
Giandomenico Curi, parlando di Concerto per Margherita (1975), album in
compare la canzone citata, così scrive: "partito da una musica di rivolta, da
un cantare tutto di istinto e di rabbia [...] si ritrova alla fine a fare una musica
cui
tutto
sommato
ibrida,
buona per
tutti";
203).
— 126 —
La funzione della musica nella narrativa
Di grande
interesse
anche
è
Niccolò Ammaniti
di
secondo racconto della
il
"Rispetto", storia di orrori metropolitani in cui
i
raccolta,
banda
protagonisti,
"sconvolti" pronti a tutto, decidono di passare la serata in discoteca.
porto che lega questi personaggi
importanza, e fornisce
alla
musica techno
tematicamente e linguisticamente,
anticipa,
Entriamo
discoteca
in
compatti
sfonda
le
parlare
dobbiamo
budella e
ci si
che esploderà di
le
fanno
salire in
due gruppi
mettiamo
E una musica che
la
urlare. Per
al
e le
su per
(140)
quando
macchina
Ci piace
espande dentro. Per parlare dobbiamo
strillare.
a poco,
orecchini.
gli
a ballare.
risale
linguaggio e
alla
musica ("Cazzo come
musica"), contribuisce a creare
la
li
Ci abbiamo
[...].
culo e che
Tutto, dall'abbigliamento
spara questa sera
nuovo, di grande
il
dare di matto.
fa
di
sviluppi della vicenda:
gli
All'orecchio. Al naso. Sul sopracciglio. Ci
techno. Ci
è,
di
rap-
un'immediata chiave interpretativa che
lettore
al
Il
i
uno
stato di tensione
protagonisti abbordano alcune ragazze,
portano
(ragazzi vs. ragazze) viene
al
mare. La differente attitudine dei
una volta ancora sottolineata da un
veloce riferimento musicale: arrivate a destinazione,
infatti,
due
delle tre
ragazze "incominciano a correre a caso e a cantare Eros" (141). Ovvia-
mente, dietro questo brevissimo accenno
cantautore sentimentale idolo di tutte
si
nasconde Eros Ramazzotti,
ragazzine d'Italia, da sempre affa-
le
romano. Il contrasto, come si
Ammaniti sta non solo nella capacicon una velocità ed un ritmo vertiginosi, ma anche
scinate dalle romantiche storie del cantante
può
vedere, è nettissimo, e l'abilità di
tà di svolgere
nella bravura
ben vedere,
il
tutto
con cui
infatti,
il
egli
dissemina
i
propri
allusione all'Eros'-, e cioè allo scoppio di
tragicamente
le
testi di vari indizi testuali.
A
riferimento a Eros (Ramazzotti) è anche un'implicita
amore violento che
investirà
malcapitate fanciulle, violentate e massacrate senza pietà.
Di grande impatto
in questo contesto, la scena dell'uccisione di Maria.
è,
Stesa per terra, inerme, viene circondata dai giovani protagonisti che, sim-
ulando una
orribile
indietro da Maria.
gere.
non
Noi
balli
le
danza
tribale, le
È ancora
si
stesa a terra.
balliamo intorno
come
raccolgono intorno: "Torniamo
Ci guarda e poi prende a pian-
in discoteca. Vai
con
la
techno. Perché
con noi?" (146).
Un medesimo
Ammaniti usato nel racconto
romano viene nuovamente associato
riferimento a Ramazzotti viene da
"Lo zoologo", dove
il
nome
dell'artista
all'atto erotico-sessuale intercorso tra
il
protagonista della storia, Andrea, e Sabri-
na, ragazza conosciuta in discoteca: "L'aveva accompaganata a casa, a Genzano.
E
in silenzio, nella stanza
accanto a quella dei genitori di Sabrina, avevano
fatto sesso tra orsacchiotti di
peluche e manifesti di Eros e Ligabue" (215-216).
lì,
— 127 —
Paolo Chirumbolo
Oltre a definire implicitamente
irrompe nel testo anche da un punto
ritmo narrativo.
È
Barilli investe
caso del già citato "Rispetto",
il
musica
la
Fango
in
formale e
di vista più strettamente
"onda sonora" di cui parla
1'
strutturale, e
personaggi,
i
direttamente
ritmo della musica techno, ed anche del racconto che dà
la l'ossessivo
m?r^ verrebbe da
titolo all'intera raccolta (la title
vero e proprio esempio di narrativa che
conto, che narra
porta via".
ti
Il
rac-
Albertino, piccolo malvivente che cerca di
la storia di
rubare una partita di droga all'insaputa del proprio capo
etato Ignazio Fettoni detto
il
"Fango",
dire), vale a dire
prende e
"ti
il
cui narrazione simu-
la
il
Giaguaro),
(il
potente e spi-
sviluppa infatti seguendo
si
un
ritmo da musica rock, attraverso una narrazione incalzante e senza respiro
che
il
lettore
notevole,
non può
è
fare a
prova che
la
meno
di leggere tutto di
un
fiato.
risultato,
Il
musica entra nell'universo narrativo di
la
Ammaniti non solo attraverso citazioni e riferimenti più o meno espliciti,
ma anche come elemento che ne condiziona e influenza l'elemento formale, accelerando all'inverosimile
ritmo narrativo:
il
In sella allo Scarabeo Albertino correva sulla Prenestina. Quella giornata
non voleva
più
si
di esame.
vita.
E
Il
lui
finire più.
Il
vento
gli
tagliava la faccia. Più
andava avanti
ma
rendeva conto che non stava andando a una cresima
A
un esame
giaguaro
che
gli
gli
bello e
buono.
Un
esame dove
lui
era andata
con
come
avrebbe chiesto
e
un cazzo
a
scommetteva
la
fricchettone.
il
avrebbe risposto? (266)
All'interno dell'universo narrativo di Fango, la musica ha però anche
un'altra funzione. Spesso infatti
Ammaniti
fornire alla storia ed ai suoi personaggi
che
si
si
una
serve di questo
sorta di
medium
contrappunto
per
ironico,
va ad opporre a quanto effettivamente accade sulla scena. L'elemento
sonoro, in sostanza, invece di assecondare
il
livello diegetico del testo
ad opporsi ad esso e Io complica ulteriormente, generando in questo
nel lettore
un senso
di
straniamente
e disagio.
La vicenda
di
viene
modo
Filomena
Belpedio, una delle tante protagoniste delle storie intrecciate de "L'ultimo
Capodanno",
(medita
ni.
il
è in questo senso paradigmatica. In
depressiva
crisi
suicidio), e di fronte alla serenità apparente degli altri
Filomena accende distrattamente
la
TV, ove
ascoltare le banali parole del cantante Drupi,
intenzionalmente Filomena
"la
piena
—
il
quale
la
—
trova costretta ad
quasi a voler ferire
dichiara di augurarsi che nel
gente diventi più tranquilla e rilassata" (28).
zione del personaggio e
si
Il
condomi-
nuovo anno
contrasto tra la dispera-
scontata ovvietà delle affermazioni di Drupi è
dirompente, e viene riproposto, seppur in forma diversa, qualche pagina
più avanti, quando ad esibirsi in
TV
è un'altra delle icone della
nazional-popolare italiana. Iva Zanicchi.
Anche
— 128 —
in questo caso,
la
musica
contrap-
La funzione della musica nella narrativa
posizione tra
Just the
Niccolò Ammaniti
di
gioiosa interpretazione della Zanicchi (che canta "I Love
la
Way You
Are") e
misera condizione di Filomena (che giace
la
Ammaniti
"svenuta sul divano del salotto"; 69) è fulminante:
—
ancora
con maestria
riesce
effetto ironico
che
e leggerezza
La musica come immagine: Ti prendo e
romanzo
Il
mente
in cui la presenza della
Ti prendo e
sonaggi più
un
lascia sul viso del lettore
ti
— una
sorriso triste
ed amaro '^.
ti porto via.
musica appare più marcata
porto via (1999), grazie soprattutto ad
riusciti della narrativa di
Ammaniti, Graziano
dodicenne innamorato della propria compagna
altro
meglio
i
ottimo esempio di come
la
Biglia.
Uno
[La
turbo CTI]
sportello del guidatore
col
lì
apparve un
uomo
da mosca e giacca
mate
brano
tutto per
il
al
si
Gipsy Kings
di pelle
la
non
musica gitana nutrita da
...
i
sulle
immediatamente dopo,
di perline rica-
anzi-
Domenico Modugno
nella sua versione originale
ma
Gipsy Kings, prima allusione
Biglia, chitarrista
che vive "una
note di un merengue" (23); non sfijggano poi, in
particolari del look di
Graziano
i
cui lunghi capelli, uni-
giacca di pelle ed agli occhiali da sole modello "mosca" (così
tra le
rock star di questi anni), contribuiscono a dare
al lettore
Ambra
("Ti giuro
•'Non molto diverso
è l'effetto creato dalla
alla tragica
morire in seguito
ai
canzone cantata da
non è amore me ne andrò all'inferno"; 122) che si confine di Enzo di Girolamo che proprio in quell'istante sta per
amore, amore eterno,
Il
e,
almeno due motivi:
riferimento alla famosa canzone di
secondo luogo,
trappone
dei caduti di
Poi, finalmente, lo
marrone con un'aquila apache
citato è di grandissimo interesse per
massimo
alla
[...]
sulla schiena. (20)
passione per
voga
monumento
grande e grosso con una lunga chioma bionda, occhiali
in quella più esotica e spagnoleggiante dei
in
al
di Carlo Verdone^'*:
spalancò con un gemito ferroso. Prima uscì
"Volare" significativamente riprodotta
tamente
libro,
proprio paese natale, Ischiano
motore acceso
Volare nella versione flamenca dei
vita al
Il
bambino
di scuola Gloria Celani, è
mente alcuni film
fermò davanti
si
Ischiano Scalo e rimase
alla
il
protagonisti delle proprie storie. In questo senso, l'entrata in scena
Scalo, è significativa, e richiama alla
Il
dei per-
musica possa aiutare l'autore a definire
Graziano che ritorna dopo alcuni mesi
di
è probabil-
uno
incentrato sulle storie parallele di Biglia e di Pietro Moroni,
un
volta
ad orchestrare un devastante
se
colpi inferrigli dalla sua fidanzata.
riferimento riguarda in particolare due pellicole, Viaggi di nozze (1995) e
Galb cedrone (1998),
in cui
i
personaggi portati sullo schermo dal talento di
Verdone (rispettivamente Ivano
giamento,
il
e
Armando
Graziano Biglia di Ammaniti.
— 129 —
Feroci) ricordano, per età ed atteg-
Paolo Chirumbolo
un'idea già abbastanza precisa sull'identità di questo memorabile personag-
appassionato
gio,
McLaughlin
mondo
Il
musica
della
e dei già citati
della
Santana, John
Paco de Lucia,
di
Gipsy Kings '5.
musica dunque,
oltre a fornire ai personaggi
una iden-
tità per così dire "sonora", legata cioè ai gusti musicali, fornisce loro anche
un
immagine/immagini
repertorio di
creare
il
proprio aspetto esteriore.
Il
(il
famigerato look) su cui basare e
Mimmo
caso di
Moroni,
mag-
fratello
giore di Pietro (altro protagonista del romanzo), è sotto quest'aspetto
emblematico.
si
Mimmo,
"l'unico pastore metallaro di Ischiano Scalo" (150),
distingue infatti per la passione per
egli
la
musica heavy metal, passione che
manifesta in vari modi: attraverso l'arredamento della propria camera
fanno bella mostra di
in cui
sé
un poster
Maiden
degli Iron
raffigurante
"una specie di demone che spunta fuori da una tomba brandendo una
falce
insanguinata" (159)"^ ed una chitarra elettrica completa di amplificatore;
attraverso
il
chiodo di
modo
proprio
il
pelle,
i
jeans stretti
di borchie argentate, gli
zolava tra
genere
le
di vestire ("si aggirava per
anfibi militari e
gambe"; 160); o attraverso
cosa più curiosa ed interessante,
cosa
ci
Sabbath
comprava
^^11 riferimento ai
la
musica è
e
AC/DC.
Gipsy Kings
si
l'aspetto
massimo
può anche
che
non
gli
lo attira di
si sa.
e
li
come segno
in
grado
di fornire
Di
e
Black
i
dischi invece
come un rimando
[...].
La
alla vita
maggior parte del
informazioni supplementari
personaggio rappresenta una delle strategie narrative preferite da Ammaniti.
Riferimenti a posters raffiguranti rock/pop stars
Fango (nell'omonimo racconto, ad esempio,
Marley definiscono immediatamente
droga definito dal narratore "un
porto via (72; 159).
are
certo che lui lo
Maiden
ascoltava raramente
leggere
meno:
in viaggio.
'"L'uso del manifesto
sul
E
Iron
"zingara" di Biglia che, musicista di professione, passa la
tempo
pen-
Tuttavia, ed è qui la
tutte le magliette che trovava.
Sette, otto al
sacco
gli
saltuario ascolto di maestri del
il
vecchio Ozzy. Stimava anche
il
ne aveva pochi.
con addosso
una lunga catena che
trovasse di grande, in tutto ciò,
stimava molto
di cui
pascoli
come una calzamaglia, una cinta con un
enormi
come Ozzy Osbourne, Black Sabbath
Che
i
Come
meaningful spaces
ha
i
si
posters di Jimi
scritto
Hendrix
e
Bob
la natura alternativa dello spacciatore di
figlio dei fiori";
eliciting a
trovano in alcuni racconti di
234-235)
e in
Ti prendo e
ti
Marcel Danesi: "Within the home, rooms
broad range of emotive connotations
[.
.] The bedroom is a
Thought, and Cukure, 185).
and
[...]
asyBedrooms
L'uso di queste
lum from the outside world" {Sign,
immagini non è dunque un mero elemento "decorativo" della storia, ma un altro
dei tanti indizi testuali forniti da Ammaniti al proprio lettore per avere più infor-
are felt to reveal the 'inner' self
mazioni possibili sui personaggi,
le
.
loro storie e
— 130 —
le
loro passioni.
refuge
La funzione della musica nella narrativa
Quello che
[...]
Mimmo
i
quella musica faceva schifo
quali egli
ferente alla musica in
sé.
preferisce la
infatti
fondo in fondo,
al
rumore
musica "leggerissima"
di
Amedeo Minghi
mondo
al
Mimmo
di
invece,
melensi
(musica
Tra
indifil
nar-
del metallo pesante
complessa
della musica, la
Moroni viene messa
heavy metal per affermare
l'altro,
pur restando sostanzialmente
ha
si
il
propria
la
Mimmo
come Minghi piti
come rivelazione)
virilità'^
e,
se
si
da un
a nudo:
"pastore metallaro" vestito da duro che
il
look
(161), can-
più melodici del panorama musicale italiano. Alla luce di
i
questi riferimenti
gua identità
il
Anzi, tramite una rapidissima nota ironica
ratore ci informa che, in
tautore tra
Troppo rumorosa
dunque ritrova nella musica hard una serie di segni attraverpuò esprimere il proprio disagio interiore, il proprio dissenso
e la voglia di attrarre giovani coetanee,
Mimmo
[...]
entusiasmava dei cantanti Heavy Metal era
lo
(163-164)
[...].
so
Mimmo
che a
verità è
Niccolò Ammaniti
di
vuole, ambilato
abbiamo
serve dell'immaginario
si
(musica
come schermo),
dal-
che, magari di nascosto, ascolta cantanti
affini,
suo malgrado,
alla
propria personalità
i*^.
Mimmo
canzoni preferite di
le
Loredana Berte.
Il
collante dell'intero
romanzo
La canzone
Pietro/Gloria.
trova anche "Sei bellissima" di
si
brano, citato in epigrafe, funziona in qualche
tolo 127) in associazione
e lega tra di loro le
fa la
con
sua comparsa verso
la
modo
da
coppie Graziano/Flora e
la fine del testo (capi-
figura di Flora Palmieri, la professoressa
sedotta e abbandonata da Biglia. Delusa e frustrata da quella esperienza, ed
oramai
in
preda ad una irreversibile
bagno caldo
e di ascoltare la sua
'Andy Bennet
nel suo
molto puntualmente
crisi
depressiva. Flora decide di fare
canzone
preferita,
che così
recita:
volume Popular Music and Youth Culture analizza
il
un
e spiega
rapporto musica/identità sessuale, mettendo in rilievo
il
ruolo "of the music industry in the construction of male and female gender identities
through
its
promotion of peculiar
mosfera diventa così "musichetta per
musica da
veri
uomini.
seguito all'uscita del
una canzone
ratore
dal
A proposito
romanzo
medesimo
di
styles
froci"
di
(
and images"
Vasco Rossi,
Ammaniti
il
La musica
d'at-
è curioso segnalare
come
in
cantante modenese abbia scritto
titolo (ora in Stupido Hotel}., sorta di
omaggio
al
nar-
romano.
Grottesca è
la
scena in cui Pietro scopre
il
fratello
maggiore sotto una quercia
mentre piange disperato per problemi sentimentali:
come
(44).
Ti prendo, 97), quella di Vasco Rossi
il
"il
pastorello era vestito
cantante dei Metallica e piangeva sgranocchiando
Mulino Bianco
".
Di nuovo,
il
contrasto creato da
le
Tenerezze del
Ammaniti oppone
del "metallo pesante" alla dolce tenerezza dei biscotti sgranocchiati da
rende palese
la
natura bifronte di questo personaggio.
— 131 —
la
durezza
Mimmo e
Paolo Chirumbolo
"Che
strano
uomo
dire sempre,
avevo
mio seno...
quando avevo
mentava
ambiziosa
Questa canzone era
che
Sei bellissimaaaa!
la verità.
quando
italiana.
un'esperta.
alle
canzone tutta
attenzioni di Graziano,
non può
sé stessa, e
fare
acquista
E
pensare
un giornale. I grandi successi della canNon sapeva neanche come si chiamava la cantante. Non era
Ma
trovata in
diceva delle grandi verità. (401-402)
la
musica, leggera o "pesante"
dunque una dimensione che va
al di là
del
puro
tenimento e diventa linguaggio in grado di parlare direttamente
non sappia
sone, più di quanto
fare
— come
come
cosiddetta "alta". La "verità" di canzoni
il
quando
In questa canzona c'era più verità che in
Nel panorama culturale contemporaneo
al
addor-
si
Ahhh! Ahhh!" (402)
stupide poesie che parlano d'amore.
libri e in tutte le
i
la cassetta l'aveva
zone
sia,
terreno
di esclamare:
tutti
che
il
primi tempi quando ero inno-
ha conosciuto l'amore grazie
Flora, che
meno
occhi dolci quanto basta, per farmi
specchiavo nella luna e l'obbligavo a dirmi
ritrova in queste parole ed in questa
a
gli
mi mancava
nei capelli la luce rossa dei coralli,
come nessuna mi
sempre bellissimaaaa!
e
e ripensavo ai
sul
cente, a
con
io,
sono ancora tua
cuore del destinatario, proprio
come
i
intrat-
alle per-
sostiene Flora, la cultura
"Sei bellissima" arriva subito
riferimenti musicali di
Ammaniti
quale, senza scavare troppo nella psicologia dei personaggi, utilizza ques-
per dare maggiore spessore
ta strategia narrativa
alle
proprie storie ed
ai
propri personaggi.
Come
assolve
testo.
si
diceva in precedenza,
la
anche un'altra funzione, quella
Come
di legare le
due
storie principali del
Graziano dice a Flora di essere bellissima (403-404), così
anche Pietro vorrebbe trovare
Gloria Celani,
innamorato.
citazione della canzone della Berte
compagna
Ricordando
il
coraggio di dichiarare
il
suo amore verso
di scuola e di giochi di cui egli è segretamente
canzone ascoltata nell'appartamento
la
Calmieri, Pietro pensa che dovrebbe aprirsi all'amica, confidandole
reali
della
i
suoi
sentimenti:
Gli ritornò in
quando
mente
la
canzone che
la
professoressa stava ascoltando
era entrato nel bagno. Sei bellissima! Ti diceva sei bellissima.
Gloria, sei bellissima. Gli sarebbe piaciuto dirglielo.
avuto
il
coraggio. Queste cose
Purtroppo anche
non
la storia di Pietro,
destinata a finire tragicamente, ed
ai
si
Non
come
quella di Graziano e Flora, è
personaggi
non rimane che
nelle proprie paure, nelle proprie frustrazioni e fallimenti
nella propria
musica
preferita.
— 132 —
ne aveva mai
dicono. (420)
e,
rifugiarsi
perché no,
La funzione della musica nella narrativa
La musica come sottofondo:
Io
Niccolò Ammaniti
di
non ho paura
Uscito nel 2001 ed accolto subito da un notevole successo di critica e pub-
non ho paura
blico, Io
è
probabilmente l'opera in cui
la
musica assume un
ruolo di secondo piano e rimane per lo più in sottofondo. In parte questo
si
spiega con
fatto
il
che questo romanzo rappresenta un punto di svolta
nella narrativa dello scrittore,
una prova d'autore certo più matura e più
in cerca di sé stessi (Marco
profonda che vede protagonista non più giovani
Donati,
Fango) o trentenni/quarantenni
vari protagonisti di
i
identità (Graziano Biglia e Flora Palmieri),
Moroni
Pietro
77 prendo e
di
Michele Amitrano)
ti
romanzo, tutto narrato
in
il
porto via (vera e propria anticipazione di
— scopre d'un
dei grandi e quante responsabilità
Il
in crisi di
ma un bambino che — come
quanto
tratto
si
sia
complicato
devono assumere quando
prima persona da Michele,
si
il
mondo
cresce.
si
ambienta in
un Sud indefinito chiamato Acque Traverse e racconta la stodi un bambino (Filippo) da parte del padre di Michele e
rapimento
ria del
suoi complici. La vicenda, che ha luogo nel lontano 1978, vale a dire un
un paesino
di
i
periodo storico ben diverso da quelli usualmente
viene connotata temporalmente attraverso
cali inseriti nel testo^'^,
e
lettore
il
può
onda"; 205), Lucio Battisti ("Con
parole"; 104-105)^°.
"ascoltare" Paolo
Le canzoni
a dire
parla di
si
di Battisti e
al lettore
il
— come da consuetudine
il
indirettamente, alla storia di Michele che, una volta scoperta
si
Ammaniti,
no
rapito,
ti
porto
si
via,
è usato
ironicamente.
il
brano,
la
(il
suo ferimento e
come
alla
l'in-
spesso nella narra-
Come già Mimmo Moroni
anche Felice Natale, incaricato
distingue per
la
accorge che quella che sembrava una
carcerazione del padre). Nel secondo caso
e
infatti, si
passato" e di "avventure che diventano storie vere" e
semplice avventura è invece foriera di tragici sviluppi
do
("Parole,
ad entrare nelle atmosfere anni
lettore
Mina servono anche
verità sui loschi traffici del padre,
tiva
Mina
qualcosa in più sui personaggi. Nel primo caso,
"rotture con
riferisce,
da Ammaniti,
Conte ("Onda su
nastro rosa"; 126),
settanta evocate dallo scrittore.
—
utilizzati
opportuni riferimenti musi-
In altre parole, la musica in questo contesto funziona
"indessicale", ed aiuta
da segno
il
gli
in Ti pren-
sorveglianza del bambi-
propria natura ambigua. Se da un lato infatti
^^Al termine della proiezione deiromonimo film di Gabriele Salvatores avuta
luogo a Toronto
nell'aprile del
2004, chi scrive ha chiesto
zione avessero nella sua versione
casi diverse
da quelle
citate
le
canzoni che
si
quale
fijn-
(in alcuni
da Ammaniti). La risposta di Salvatores, che trova un
suo senso anche per quello che concerne
il
romanzo, ha evidenziato come
scelta della colonna sonora era finalizzata a conferire
cise
al regista
possono ascoltare
al
coordinate temporali e dunque a meglio contestualizzare
— 133 —
la
pubblico delle più prela storia.
Paolo Chirumbolo
Felice
si
mostra
con un look ed un atteggiamento
agli altri
nuovo un brevissimo riferimento musicale
l'altro è di
lettore, e di
Michele che
la
127 di
con
Felice,
La musica veniva dall'autoradio
bagagliaio aperti.
dal-
sua vera identità:
assiste alla scena, la
Parcheggiata davanti alla casa c'era
Rambo,
alla
a svelare agli occhi del
le
portiere e
il
Felice è uscito
[...].
dalla stalla. Era in slip. Ai piedi aveva gli anfibi e intorno al collo
il
soli-
come una
to fazzoletto nero. Ballava a braccia spalancate e ancheggiava
danzatrice del vento. (105)
La nascosta
do
egli è sicuro di essere
Mina.
il
e latente omosessualità di Felice
da
ed
solo,
canzone
titolo della
Il
egli
rivela
si
Questo riferimento
scoperti e in preda
to
da
Roma
Filippo.
romano
io
rivolge, a
si
quando
padre di Michele, Felice e
è arrivato
momento
il
si
tratta di fare
romanzo quando, oramai
alla fine del
il
vecchio venu-
di uccidere
non
questo punto, a Felice: "Questo è
sai.
Hai una
Ed ancora
lo facevi tu e
là.
il
porta
il
piccolo
Ovviamente, nessuno intende prendersi questa responsabilità
conto" (196).
agnello,
panico,
al
decidono che
nato frocio e non lo
che
ci
solo quan-
all'ascolto di
indicativo di questo personaggio
è, fra l'altro,
quale, sbruffone a parole, dimostra di "avere paura"
sul serio.
dunque
può così abbandonarsi
c'è
ti
sei
certa età,
non
sei
il
e
il
tuo problema. Sei
più un pischello. Renditi
(riferendosi all'uccisione di Filippo): "Avevi detto
rimangiato tutto.
Come
dicevi? Io lo apro
come un
problema, io non ho paura. Io sono paracadutista. Io qua,
un
Chiacchierone, sei solo
chiacchierone' (197).
Conclusioni
Oggetto
che
di questa analisi è stata la funzione
va di Niccolo Ammaniti, funzione che,
come
si
la
musica ha
nella narrati-
spera di aver dimostrato,
coinvolge diversi aspetti della scrittura. Lo scrittore romano, ben conscio
dell'importanza culturale e comunicativa che questa forma di intratteni-
mento ha
nel
mondo contemporaneo, non
riferimenti, impliciti
o
Interessante notare
altre storie narrate
in
un universo
prediletta
espliciti, a tutta
come
dove
la
infatti, Io
Dunque,
siano
e
quello
Giovannetti (79).
sociale.
musi-
italiani: a differenza delle
musica techno di Fango, o quella spagnoleggiante
oltre a
citazioni musicali di questo
sue storie di
non ho paura ha luogo interamente
da Graziano Biglia non sono certo parte
ticolare contesto.
spaziale
esita a farcire le
serie di artisti e di generi
tutti gli artisti citati
da Ammaniti,
rurale,
una
connotare
romanzo servono
Si
veda
sul
di quella cultura e di quel par-
la
vicenda temporalmente,
a meglio definirne
il
le
contesto
medesimo argomento anche Paolo
— 134 —
La funzione della musica nella narrativa
cali
il
cui
compito
accompagnare
è quello di
Niccolò Ammaniti
narrazione e fornire
comprendere meglio
tore più attento indizi di cui servirsi per
musica serve
testuali dell'autore. In particolare, la
una luce
la
di
le strategie
a conferire ai personaggi
ulteriore in grado di mettere in evidenza quegli aspetti che
completamente
ratore, affidandosi quasi
al
al let-
il
nar-
potere evocativo della musica,
volontariamente omette.
Nonostante
lavoro qui presente
il
opere di Ammaniti, è
utile sottolineare
sia
si
concentrato unicamente sulle
come
questa esperienza ermeneuti-
ca possa essere, in futuro, riproposta anche per quanto concerne
altri autori.
Sarebbe inoltre interessante investigare un po' più in profondità e in maniera
più organica lo stretto e intimo rapporto che lega
la letteratura
contem-
poranea all'universo musicale, un'interazione che ha di sicuro contribuito
rinnovamento
panorama
del
letterario italiano. Artisti quali
Ammaniti, tanto per
croce, Scarpa, Brizzi e
ascoltando musica e guardando Videomusic e
non
fare
Nove, Santa-
qualche nome, cresciuti
MTV, hanno
due diverse forme
solo è possibile coniugare queste
al
dimostrato che
di espressione, e
che
cultura "alta" e cultura "bassa" possono convivere all'interno dello stesso
spazio comunicativo senza togliersi reciprocamente spazio,
dimostrato che,
ma hanno
anche
contrario, musica e letteratura possono coesistere rinno-
al
vandosi a vicenda.
McMaster
Opere
University,
Hamilton
citate
Ammaniti, Niccolò. Branchie. Torino: Einaudi, 1997.
.
Fango. Milano: Mondadori, 1996.
Io
non ho paura. Torino: Einaudi, 2001.
Ti prendo e
Barilli,
ti
porto
E
Renato.
&
Torino: Testo
via.
Milano: Mondadori, 1999.
arrivata la terza ondata. Dalla neo alla neo-neoavanguardia.
immagine, 2000.
and Youth
Bennett, Andy. Popular Music
London
:
Macmillan
Curi, Giandomenico. Io vorrei
Culture: Music,
Identity,
and
Place.
2000.
Press,
essere là:
Danesi, Marcel. Sign, Thought,
and
cantautori in Italia.
Culture. Toronto:
Roma: Studium, 1997.
Canadian Scholars'
Press,
1998.
Favaro, Roberto.
La musica
Gervasutti, Luca. Dannati
di
Prato (UD):
nel
romanzo del
& sognatori.
Campanotto
La
Milano: Ricordi, 2003.
alla
nuova narrativa
italiana. Pasian
Editore, 1998.
Giovan netti, Paolo. Retorica dei media.
ra italiana.
'900.
Guida
Elettrico, elettronico, digitale nella letteratu-
Milano: Edizioni Unicopli, 2004.
Porta, Filippo.
"The Horror
Picture
Show and
the Very Real Horrors:
the Italian Pulp" pp. 57-75 in Italian Pulp Fiction: The
— 135 —
New
About
Narrative of the
Paolo Chirumbolo
Giovani Cannibali
Writers, a
cura di Stefania Lucamante. London: Associated
University Presses, 2001.
Lucamante, Stefania. "Introduction:
'Pulp', Splatter,
and More: The
New
Italian
Narrative of the Giovani Cannibali Writers" pp. 1 3-37 in Italian Pulp Fiction:
The
New
Narrative of the Giovani Cannibali Writers, a cura di Stefania
Lucamante. London: Associated University
Renello,
Gian Paolo.
160 in
Presses,
2001.
"The Mediarle Body of the Cannibale
Italian Pulp Fiction:
Writers, ed. Stefania
The
New
Literature"n pp. 135-
Narrative of the Giovani Cannibali
Lucamante. London: Associated University
136
Presses,
2001.
Scarica