Step del percorso di diagnosi 1. CHIARIRE I MODELLI DI RIFERIMENTO 2. CONOSCENZA DEL PAZIENTE E DELLA FAMIGLIA 3. VALUTAZIONE TESTISTICA 4. VALUTAZIONE MEDICA 5. CONOSCENZA DEL CONTESTO DI VITA Step 1. Quali sono i sistemi di riferimento diagnostici ? DSM in via di cambiamento Diversità ICD – DSM Personalizzazione diagnostica degli autori L’autodiagnosi su internet (ASPIE) Step 2 . La conoscenza del paziente e la sua storia Step 2 . La conoscenza e la sua storia Una attenta e accurata raccolta anamnestica con la famiglia, il paziente, gli insegnanti…è la base della diagnosi. Ripercorriamo la vita dal paziente partendo dalla conoscenza anamnestica della famiglia allargata, della gravidanza, della nascita e con estrema attenzione dei primi anni di vita e delle fasi di passaggio scolastico, andando a ricercare possibili indicatori di autismo Step 2 . La famiglia La conoscenza della famiglia ha un ruolo chiave nel processo diagnostico. Chi conosce il paziente meglio di loro ? Chi passa più tempo con lui ? E come sta la famiglia adesso, dopo tanti anni di autismo, di speranze e fallimenti, di scontri con la realtà ? Quali risorse, bisogni, timori per il futuro e fatiche ha la famiglia ? E i fratelli ? Step 2 . L’esame psichico diretto Gli obiettivi sono: - valutare la presenza di autismo e - ipotizzare i livelli di funzionamento - valutare l’aspetto psicopatologico NB va eseguito in modo a) età specifico b) genere specifico Quali sono le presentazioni cliniche peculiari nell’età adolescenziale –giovane adulta ? Segnali di allerta di possibile ASD in adolescenza (Scottish Guidelines) -Le difficoltà che durano da tempo nel comportamento e comunicazione sociale e nell’adattarsi ai cambiamenti sono più evidenti nelle fasi di passaggio (cambio di scuola) -Netta discrepanza tra capacità scolastica e capacità sociale soprattutto evidente nelle situazioni non strutturate (es intervallo) - Socialmente ingenuo, manca di buon senso comune, non è indipendente come i compagni -È eccessivamente tranquillo, isolato, molto serio - Parla con gli altri con monologhi monotematici non comprende l’umorismo o le metafore -Ha difficoltà a mantenere le amicizie con i coetanei, se ha amici esce in rapporto uno-uno -Non è consapevole delle regole di gruppo non scritte -Manca la consapevolezza del limite dello spazio personale o non tollera intrusioni nel proprio spazio -È oggetto di bullismo EVOLUZIONE DELL’AUTISMO IN ETA’ ADULTA IN RELAZIONE AL FUNZIONAMENTO: HFA è partito basso e ha recuperato: ottimismo AS si è sempre sentito inadeguato e lo è ancora di più: depressione Quali sono le presentazioni cliniche genere specifiche nell’età giovane adulta (ad es. nella sindrome di Asperger) ? Rispetto a maschi di pari gravità nei sintomi core nell’infanzia, le femmine sviluppano una abilità compensatoria socio-comunicativa. Sono apparentemente più empatiche. Camuffano il loro autismo clonando ad esempio una compagna di scuola brillante di cui imitano il vestire, il parlare, il modo di muoversi, nei minimi dettagli, anche se questo comporta una notevole fatica, stress e predispone a ansia e depressione. Anche gli interessi speciali sono meno bizzarri e insoliti rispetto ai maschi. D’altra parte, anche se mostrano meno il loro autismo, in realtà le ragazze sentono maggiormente in modo autistico, con probabilmente maggiori alterazioni nella percezione sensoriale. Possono mostrarsi con logorrea o graforrea (deficit della pragmatica del linguaggio) senza saper arrestare il loro discorso come mostrano difficoltà nello spostare l’attenzione (o parlano o messaggiano al cellulare ). Peraltro, nonostante la copiata apparenza normotipica, la ragazza con autismo ad alto funzionamento o sindrome di Asperger, mantiene una severa ingenuità sociale che la espone a rischio di abusi sessuali per la incapacità di riconoscere dei messaggi socialmente evidenti, in particolare non verbali , di inviti sessuali. Step 3. In base alla valutazione dello step 2 si definiscono quali sono gli strumenti diagnostici specifici in base in primis al livello di funzionamento e al profilo cognitivo Test di livello: utile anche per differenziare la valutazione WAIS IV : adatta a soggetti verbali, di cultura e lingua italiana; facile reperibilità Matrici di Raven: adatta a soggetti non verbali e anche di non lingua-cultura italiana; punteggi non corrispondenti alla WAIS; economica Leiter: per soggetti non verbali; costosa TIB: valutazione del livello intellettivo premorboso per valutare deterioramento Strumenti diagnostici specifici Screening:AQ-EQ / STADI Diagnosi: ADOS / GARS, ADI-R KADI / GADS/ RAADS Psicopatologia: SCID I e II, MMPI, Beck DI, STAI Y, Rorschach Approfondimento funzionale: Batteria neuropsicologica completa, Vineland, TTAP. Valutazione di screening Valutazione di screening a fini di ricerca: autovalutativo Quoziente autistico AQ: aumentato nei DPS Quoziente di empatia EQ: diminuito nei DPS da utilizzarsi nell’alto funzionamento (Baron – Cohen) In caso di ritardo cognitivo si può utilizzare lo STA-DI / eterovalutativo (Krayer, Lassi, La Malfa) QUOZIENTE AUTISTICO IN PAZIENTI DEL CSM Non vi è relazione tra quoziente autistico e: - Occupazione - Tipo di lavoro - Asse I e II - Genere 29; 21% 111; 79% Nel 21% dei pazienti si riscontra un quoziente autistico superiore al cut-off Autism Diagnostic Interview Revised Intervista rivolta ai genitori (o a chi conosce bene i primi anni di sviluppo del paziente) mirata a ricostruire in modo dettagliato lo sviluppo delle funzioni in particolare nei primi anni di vita Punteggio articolato su 4 punti : - Anomalie qualitative della interazione sociale reciproca - Anomalie qualitative della comunicazione - Modelli di comportamento ristretti, ripetitivi, stereopati - Anomalie dello sviluppo evidenti nei primi 36 mesi Esprime un cut off diagnostico articolato sui 4 punti LIMITE: nei pazienti in età avanzata ? Asperger ? Autism Diagnostic Observation Schedule Valutazione diagnostica rivolta al paziente Presente in commercio in 4 moduli, cambiati di recente per quanto riguarda l’infanzia Si tratta di giochi, prove semplici sotto il profilo cognitivo, tentativi di dialogo volti principalmente a esplorare la modalità di relazione, interazione , espressione del paziente messo di fronte a uno stimolo di apertura della relazione sociale. Punteggi espressi su: linguaggio e comunicazione, interazione sociale reciproca, immaginazione e creatività, i primi due con cut off diagnostico. ASP ? GARS Gilliam Autism Rating Scale In presenza di marcata compromissione cognitiva che non rende possibile la somministrazione di ADOS si può utilizzare questa valutazione diagnostica per l’autismo È basata sull’osservazione diretta del paziente e sulla codifica dei suoi comportamenti attraverso checklist I punteggi vengono ponderati e esprimono una diagnosi di autismo in termini di probabilità Gilliam Asperger Disorder Scale Valutazione diagnostica specifica per la sindrome di Asperger Si basa sulla osservazione da parte di persone che conoscano bene il paziente e su un’ intervista rivolta ai genitori /caregiver Definisce un Quoziente di disturbo di Asperger correlato con una probabilità diagnostica : il 92 % dei pazienti Asperger ha un QDA uguale o superiore a 80 RAADS – Ritvo Autism Asperger Diagnostic Scale Valutazione diagnostica specifica per la sindrome di Asperger Si basa, a nostro avviso, sulla INTERVISTA CLINICA Definisce un cut off Se dubbi: incrociare le risposte con l’intervista fatta ai genitori Valutazione neuropsicologica ATTENZIONE MEMORIA VERBALE, NUMERICA, VISUOSPAZIALE APPRENDIMENTO FUNZIONI ESECUTIVE PRASSIA GNOSIA LIVELLO INTELLETTIVO COGNIZIONE SOCIALE Valutazione psicopatologica nell’alto funzionamento 1. Colloquio psichiatrico 2. SCID I –II: utilità ? 3. MMPI-2: utilità ? 4. Rorschach: specificità ? 5. Rating scale Minnesota Multiphasic Personality Inventory MMPI-2 Individua SE CONTESTUALIZZATO degli elementi dimensionali utili per la diagnosi e l’intervento terapeutico: attenzione alla lettura letterale Comorbidità psichiatriche (HFA/AS) Sintomi e disturbi psicotici Disturbi dell’umore e ansia (Dep 50%, BD 8%, GAD,fobia Suicidalità sociale, panico, DOC) Disturbi Disturbi da uso attentivi e di di sostanze DCA iperattività, e di personalità > alcol Raja 2011, Lugnegard 2011, Hofvander 2009 DISTURBI D’ANSIA e Asperger ANSIA GENERALIZZATA OCD Rupofobia ANSIA DI PRESTAZIONE PTSD DA BULLISMO MOTIVATI DA ESPERIENZE SENSORIALI MOTIVATA DA TIMORE DI ESSERE DERISI Ne deriva: fissazione del controllo, atteggiamenti di sfida-minaccia, rituali (elenchi, serie), tiranneggiano i genitori, uso di sostanze DEPRESSIONE e Asperger Attwood 2013 1:2-3 è depresso Cause: BASSA AUTOSTIMA VISSUTO DELLA DIVERSITA’ COME DIFETTO SINTONIZZAZIONE SULLA SOFFERENZA ALTRUI ANSIA CRONICA DISOCCUPAZIONE Decodifica dei disturbi comportamentali nel basso funzionamento 1. Raccolta di informazioni da parte dei caregiver 2. Esclusione di cause organiche 3. Valutazione psicopatologica con strumenti specifici 4. Utilizzo della analisi funzionale Step 4. Valutazione biomedica Confrontarsi con i genitori e valutare il loro pensiero Step 4. Valutazione biomedica 1. Raccolta delle informazioni da genitori e NPI rispetto alle indagini già effettuate 2. Tenere conto delle linee di indirizzo internazionali ma anche dei protocolli ragionali 3. Effettuare una valutazione diversificata in base ai riscontri delle valutazioni già effettuate con i test 4. Tre dominii: - Neuroimaging cerebrale e EEG - Valutazione genetica - Esami di routine e metabolici È giustificato eseguire in età adulta brain imaging e EEG ? Se c’è disabilità cognitiva mai indagata o segni neurologici; non ha indicazioni diagnostiche nella sindrome di Asperger Grey matter abnormality in autism spectrum disorder: an activation likelihood estimation meta-analysis study Franco Cauda, Elisabetta Geda, Katiuscia Sacco, Federico D’Agata, Sergio Duca, Giuliano Geminiani, Roberto Keller J Neurol Neurosurg Psychiatry (2011) Alterazione di connessione di network e non modello lesionale semplice Concordance of WM and GM in ASD Human Brain Mapping 2013 Visita genetica medica 5. Step raccolta di informazioni dagli attori e valutazione funzionale del progetto individualizzato nel contesto di vita della persona NETWORK MODEL: creazione di una rete territoriale sin dal momento di valutazione diagnostica e formulazione del progetto individualizzato nel contesto di vita della persona, con interazione continua nel corso dell’intervento NPI Psichiatria Centri abilitativi esterni , scuola, percorsi lavoro, Associazioni fam. Ambulatorio DSSA ASL To2 Percorso sociale (IC, UVH, dove richiesto) Keller , 2014 in press Conclusioni: la diagnosi è una sintesi di un percorso personalizzato ESAME CLINICO Modelli di riferimento PSICHICO ANAMNESI TEST Valutazione medica VALUTAZIONE DEL CONTESTO