d.ssa Emanuela Imposa - A SCUOLA DI LEGALITA

Facoltà di Scienze della Formazione
Seminario del 12 maggio 2006
A SCUOLA DI LEGALITA’
Presentazione a
cura della d.ssa
Emanuela IMPOSA
Bisogno di natura
propositiva
Bisogno di natura
preventiva
Idea di poter vivere il
sistema delle regole e
delle leggi non più come
limiti ma come opportunità
esigenza di evitare ogni
possibile esposizione dei
giovani rispetto a ciò che è
criminale
La nascita di uno specifico settore di studi che ha come oggetto l’educazione alla legalità trova la sua
spiegazione in relazione al particolare periodo storico-sociale attraversato dal nostro Paese negli anni
’90, segnato da drammatici eventi, fra cui l’omicidio per strage dei giudici Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino e, successivamente, il fenomeno dilagante di “Tangentopoli”. Queste vicende portarono alla
ribalta il ripristino del valore della legalità, del rispetto delle leggi, dell’importanza delle istituzioni, della
democrazia. In tale momento storico il Paese diede vita ad un importante movimento di protesta che
esprimeva un desiderio di cambiamento: quella stessa voglia di cambiamento che spinge oggi i
giovani a denunciare e combattere la mafia per affermare la propria libertà, per diffondere la
democrazia.
Così, in questi anni sono nate anche diverse associazioni, impegnate in prima linea per diffondere una
cultura della legalità: tra queste, possiamo ricordare il Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe
Impastato” ed il gruppo di lavoro che ha realizzato l’esperienza di “Libera”. Tale Associazione merita,
in particolare, di essere nominata in quanto ha frequentemente collaborato con le scuole per la
realizzazione di progetti sulla legalità. “Libera” propone l’educazione alla legalità come strumento
privilegiato per la lotta alla mafia, affiancando all’antimafia dei delitti, che si occupa della repressione,
l’antimafia dei diritti, la quale si pre-occupa del radicamento dei valori civili, dei bisogni fondamentali
degli uomini, quella che aiuta i cittadini a costruire il proprio futuro e che vede come luogo privilegiato
per la sua affermazione, la scuola. Uno dei nemici principali delle mafia è proprio quella scuola che,
nella trasmissione di valori legali, dimostra l’inconsistenza dell’assunto mafioso dell’omertà e della
prevaricazione.
“ La mafia”
mafia” -scriveva Cesare Mori-“ non teme il carcere quanto la scuola [ ] non teme il giudice quanto il
maestro”
maestro” .
I BAMBINI E LA LEGALITA’
legalità
tolleranza
pace
giustizia
sono
adulto
Grazie agli insegnamenti
ricevuti mi impegno
positivamente nella
comunità civile
i bambini saranno i nuovi adulti ed è
per questo che
bisogna partire da loro per poter godere di un mondo
meno violento, composto da cittadini con maggiore
consapevolezza della loro sensibilità civica. Ad essi
vanno rivolte le opportune attenzioni per porre le
basi per un loro sano sviluppo e prevenire ogni
possibile disagio sociale. La formazioni di coscienze
inclini alla legalità, capaci di giudizio critico e di
impegno
civile,
allora
non
può
non
realizzarsi
all’ingresso del percorso scolastico. Proprio nel
periodo in cui i bambini sono più disponibili ad
accettare il nuovo, ad essi devono essere presentati
insegnamenti connotati di legalità, tolleranza, pace,
giustizia, solo così potranno essere messi nelle
condizioni
di
formare
personalità
ottimiste
costruttive di valore, che sappiano rendere meno
criminali e più democratiche le società di domani.
Sistema formativo orientato
alla trasmissione della
legalità
Per realizzare ciò la scuola da anni può far riferimento a strumenti legislativi per la formazione civile degli
alunni e ancora oggi numerose sono le circolari ministeriali che sollecitano l’istituzione scolastica ad
assumersi la responsabilità di promuovere il senso della democrazia, delle regole, della socialità, non solo
attraverso le educazioni trasversali o l’insegnamento di contenuti ma divenendo essa stessa democrazia e
legalità.
In Sicilia
L.R. 3 Maggio 2001 n.6
In continuità con il passato eroga finanziamenti per la formazione
civile degli alunni:
 nella scuola per interventi didattici.
 nell’università per la ricerca e l’approfondimento.
Circolare Ministeriale 25 Ottobre 1993 n.302
“La scuola ha il dovere di promuovere prima una riflessione e poi un'azione
volta alla riaffermazione dei valori irrinunciabili della libertà, dei principi
insostituibili della legalità”
Circolare Ministeriale 7 Agosto 1998 n.350
“Si richiamano gli organi responsabili delle istituzioni scolastiche ad una
continuità d’impegno, in quanto una diffusa educazione alla legalità, intesa
come elaborazione e diffusione di un’autentica cultura dei valori civili,
costituisce il presupposto per contrapporsi a tutti i fenomeni di criminalità”
Oggi le riforme legislative garantiscono sempre più spazi di
partecipazione ai processi decisionali, politici, sociali e la
constatazione che “ogni membro della società, in forma
maggiore o minore, è un individuo responsabile della possibile
convivenza di ognuno con tutti gli altri, e quindi della
permanenza e persistenza di una libera e pacifica società”
implica la necessità di conoscere i valori della legalità e
obbliga la scuola a fungere da esperienza democratica.
PUNTI DI VISTA PEDAGOGICI
J. Dewey:
Dewey “La democrazia deve
avere un tipo di educazione
che
interessi personalmente gli
individui alle relazioni e al
controllo sociale e dia le
abitudini mentali che assicurino
cambiamenti sociali senza
disordine”
Democrazia
R. Laporta:
Laporta La scuola democratica
deve essere:
 aperta a tutti.
 capace di rendere il soggetto
un elemento funzionale alla
società.
 creatrice di personalità
autonome e critiche.
Legalità
Educazione alla cittadinanza
democratica
Raffaele Laporta
La Scuola Democratica deve possedere tre caratteristiche:
•La prima vede la scuola aperta concretamente a tutti, ciò presuppone una
incondizionata adesione da parte dell’intero corpo docente di ogni istituto, al dettato
Costituzionale che sancisce il diritto all’istruzione per tutti i cittadini. Non si può
ignorare che tale adesione spesso è più formale che sostanziale e che se a parole
viene conclamato il diritto di ognuno a frequentare la scuola, esso può, ancora oggi,
nonostante il tramonto del modello Gentiliano, venire calpestato da coloro i quali
perseguono logiche selettive nella prassi organizzativa (formazione delle classi,
accettazione delle iscrizioni) e in quella didattica.
•La seconda caratteristica la vede capace di rendere il soggetto un elemento
funzionale della società, mentre
•la terza identifica la scuola come “creatrice” di personalità autonome e critiche.
•Questi ultimi due aspetti attribuiti alla scuola democratica riguardano la dimensione
più strettamente educativa e definiscono il compito della scuola, quello di sviluppare in
ogni ragazzo il senso della propria appartenenza ad una società civile. Solo quando
l’uomo sarà partecipe, in maniera seria e competente, nella gestione della società,
diventerà il cittadino sovrano decantato da Don Milani.
OBIETTIVI DELL’EDUCAZIONE
ALLA LEGALITA’
FINALITA’
GENERALE
Obiettivi Conoscitivi
Organizzazione e funzionamento
del contesto sociale allargato
Organizzazione e funzionamento
del contesto scolastico
Ordinamento giuridico
istituzionale
Obiettivi Etico-Morali
Interiorizzazione dei valori
democratici
Rispetto delle persone
Obiettivi Relazionali
e Comportamentali
Rispetto delle cose e degli spazi
Rispetto di se stessi
CONCLUSIONI
Educazione alla legalità = Curricolo implicito
arricchisce
La didattica
risponde
Esigenze
formative
dell’utenza
“Purtroppo i giudici possono agire solo in parte nella lotta alla mafia. Se la mafia è un'istituzione antistato
che attiva consensi perché ritenuta più efficiente dello Stato, è compito della scuola rovesciare questo
processo perverso, formando giovani alla cultura dello Stato e delle istituzioni”
Giovanni Falcone
Oggi più che mai, mentre i sistemi valoriali delle nuove
generazioni tendono generalmente a ripiegarsi all'interno
della sfera di una socialità molto ristretta, a scapito
soprattutto dell'impegno collettivo, la scuola riscopre
l'importanza del compito di contribuire alla formazione di
un corretto orientamento valoriale dei giovani che
sappiamo essere caratterizzante per la costruzione del
self personale e sociale