L'IDROSFERA L'acqua è l'unico liquido organico che esista in condizioni normali a temperature idonee alla vita. La molecola d'acqua: La coesione tra le molecole determina un’elevata viscosità e un’elevata tensione superficiale • l’acqua ha un elevato calore specifico: 1 cal per aumentare di 1 °C la temperatura di 1 g d’acqua (4 volte quello dell’aria, 8 volte quello dell’acciaio) • calore latente: per sciogliere 1 g di ghiaccio: 80 cal; per evaporare 1 g d’acqua: 536 cal L'acqua sulla terra volume totale: 1.4 × 109 km3 = 1.4 × 1018m3 massa totale: ~ 1.4 × 1021 kg • di cui il 97.5% negli oceani, che coprono i 2/3 della superficie terrestre • le acque dolci rappresentano solo il 2.5% dell’acqua totale • di queste, più di 2/3 sono intrappolate nei ghiacci L’acqua è presente sulla terra in tre stati: solido, liquido, gassoso • a differenza di quello che succede alla maggior parte delle sostanze, la densità del ghiaccio è minore di quella dell’acqua liquida > il ghiaccio galleggia! • questo permette la sopravvivenza degli organismi acquatici anche quando la temperatura esterna è molto bassa. Il ciclo dell'acqua Le piante giocano ruolo fondamentale nel ciclo idrogeologico, assorbendo l'acqua sotterranea e pompandola verso l'atmosfera attraverso la traspirazione. L'energia solare governa il ciclo idrogeologico facendo evaporare l'acqua superficiale. Quando un volume d'aria contiene il massimo d'acqua che può contenere a una data temperatura, si dice che ha raggiunto il suo punto di saturazione. Precipitazioni Determinanti per le precipitazioni sono: circolazione atmosferica (alta e bassa pressione) , venti prevalenti, prossimità di fonti d'acqua e topografia (che influenza la circolazione locale dell'aria). Le montagne contriuiscono alla formazione di precipitazioni e allo stesso tempo ne ricevono. Nel raffreddarsi, l'aria raggiunge il punto di saturazione e l'umidità condensa e precipita sotto forma di pioggia/neve. Il versante sopravvento di una catena è sempre più umido per gran parte dell'anno. Per effetto delle precipitazioni, l'aria risalente diventa più secca e quando supera la cresta e scende sull'altro versante, la sua pressione aumenta; l'aria secca si riscalda nel ridiscendere e raramente produce precipitazioni. Il versante sottovento, con scarse precipitazioni, è detto zona d'ombra di pioggia (rain shadow). Le zone tropicali sono solitamente desertiche, con scarse precipitazioni mentre quelle equatoriali sono caratterizzate da forti piogge. Gli oceani Gli oceani giocano un ruolo cruciale nel moderare la temperatura terrestre. Si formano veri e propri flussi di acque a diverse densità, temperature e salinità che determinano le correnti. Il tempo di permanenza medio dell'acqua nel mare (l'intervallo di tempo che una molecola d'acqua trascorre circolando in mare prima di evaporare e ripercorrere il ciclo dell'acqua) è pari a 3000 anni circa. Il rapporto tra stock e flussi dice in quanto tempo l'acqua viene completamente restituita. Le riserve d'acqua dolce I ghiacciai, le calotte polari e le nevi comprendono il 90% dell'acqua dolce. La seconda maggiore riserva è costituita dallle acque sotterranee (20% delle acque dolci): le precipitazioni che non evaporano scorrono sulla superficie e attraverso un processo detto infiltrazione, penetrano nel suolo attraverso fratture o rocce permeabili. Gli strati più superficiali del suolo, con sia aria sia accqua, sono detti zona di areazione, la cui parte superiore si chiama superficie freatica. Gli strati porosi di sabbia e ghiaia saturi d'acqua si chiamano acquiferi. Le precipitazioni che non evaporano e non infiltrano nel sottosuolo scorrono sulla superficie e si dirigono verso il mare (gravità) come fiumi o ruscelli. La misura più appropriata del volume d'acqua trasportato da un fiume è la sua portata (quantità d'acqua in una sezione fissata in un dato periodo di tempo). Laghi: depressioni della terraferma che contengono acqua tutto l'anno. LA CIRCOLAZIONE DEGLI OCEANI La circolazione complessiva oceanica prende il nome di termoalina (termo: temperatura, alina: salinità) poiché tra gli altri fattori, proprio le differenze di questi fattori determinano le correnti. Essa lega le correnti superficiali, essenzialmente causate dai venti e dalle maree, con quelle profonde. Questo fenomeno ha anche giocato un ruolo importante nella durata delle ere glaciali. Ai poli l'acqua proveniente dall'equatore si raffredda e si gela. Quella non gelata resta fredda ed essenzialmente molto salata perché il ghiaccio è composto solo da acqua dolce. L'acqua fredda e densa, molto salata, si inabissa nell'Atlantico settentrionale fornendo la spinta al cosiddetto “nastro trasportatore” delle correnti. Il nastro trasportatore convoglia il calore dall'equatore verso i poli e innalza le temperature artiche. Flussi di acqua dolce che provengano dalle terre emerse vicine al Nordatlantico o dallo scioglimento dei ghiacci possono rallentare la circolazione provocando un raffreddamento dell'emisfero settentrionale. Il regime dei venti superficiali, la forza di Coriolis e la forma dei continenti sono in grado di spiegare l'andamento generale delle correnti oceaniche. Gli alisei soffiando verso l'equatore da oriente accumulano l'acqua dell'Atlantico contro le coste orientali dell'America. L'acqua sul lato atlantico dell'istmo di Panama è decisamente più alta dell'acqua sul lato pacifico. L'acqua accumulata sfugge verso nord nell'emisfero boreale e verso sud nell'emisfero australe. In questa maniera si forma ad esempio la Corrente del Golfo. La forza di Coriolis continua a deflettere la Corrente del Golfo verso dx così le acque scorrono lungo le coste occidentali dell'Europa e dell'Africa chiudendoil ciclo. Tra equatore e medie latitudini tutti i sistemi di correnti sono in senso orario (emisfero boreale) e senso antiorario (australe). Particolarmente importante è il sistema di correnti che si sviluppa tra l'Australia e l'America Meridionale. Gli alisei accumulano acqua più calda nel Pacifico occidentale tanto che la superficie del mare è circa mezzo metro più alta in Indonesia che in Ecuador. Inoltre nel Pacifico occidentale l'acqua è di circa 8° C più calda che al largo delle coste sudamericane poiché il sistema di correnti provoca una risalita delle acque profonde più fredde specialmente in corrispondenza del Perù. Poiché le acque profonde sono più ricche di sali nutrienti queste acque sono molto ricche di flora e di fauna marina. Si trovano qui alcune delle zone più pescose al mondo. Tuttavia questo sistema di correnti (La Niña) non è molto stabile. Periodicamente possono svilupparsi condizioni particolari per cui la forza degli alisei diminuisce, le piogge che sono normalmente sul Pacifico occidentale si spostano verso est e si hanno periodi di siccità in Australia e in Indonesia, mentre la risalita delle acque fredde al largo del Sud America si attenua portando a una decisa diminuzione dell'abbondanza degli organismi marini e quindi della pesca. Queste particolari condizioni si hanno spesso nel periodo natalizio e per questa ragione il fenomeno viene chiamato El Niño. Questa oscillazione è uno dei fenomeni che ha la maggior rilevanza nel determinare la meteorologia del nostro globo anche in zone distanti dall'Oceano Pacifico.