Movimenti del mare(correnti)

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Movimenti del mare: correnti
Le correnti sono movimenti di ingenti masse d’acqua, può essere
paragonata ad un fiume che scorre nel mare.
Hanno una direzione e velocità (1-2km/h) costanti
Hanno una propria salinità e temperatura, diversa dall’acqua circostante
(non si mescolano).
Trasferiscono nutrienti, calore, ossigeno da una zona ad un’altra
dell’oceano.
Influenzano molto il clima.
CAUSA: vento o differenza di densità (salinità o temperatura) delle
acque.
CORRENTI SUPERFICIALI: (fino a 200m) sono provocate dai venti costanti
(alisei, venti occidentali) o da venti stagionali (monsoni).
La loro direzione dipende dal vento e dalla forza di Coriolis che le devia (verso
dx emisfero boreali, verso sx emisfero australe), imprimendo un moto
circolatorio.
Si muovono dall’equatore ai poli
Calde: portano umidità e piogge e rendono il clima più mite
Fredde: inibiscono l’evaporazione, meno piogge, climi più freddi e secchi, ma
apportano nutrimenti.
Correnti oceaniche
CORRENTI ASCENDENTI E DISCENDENTI: producono il rimescolamento
delle acque e riportano in superficie i sali minerali (fosfati e nitrati) che
favoriscono lo sviluppo del plancton.
Causa: diversa densità
Correnti oceaniche
CORRENTI PROFONDE: movimenti lenti e poco conosciuti
causati da diversa salinità. Si muovono probabilmente dai poli
all’equatore per bilanciare il movimento superficiale.
All’equatore le acque meno salate per le piogge e riscaldate dal sole
diventano meno dense e si spostano superficialmente verso i poli (anche per
gli alisei). Passando per i tropici aumentano la densità per l’evaporazione e ai
poli diventano più dense per la diminuzione della temperatura
Ai poli le acque più
dense tendono a
sprofondare e si
spostano poi dai
poli versi
l’equatore per
sostituire le acque
delle correnti
superficiali.
Correnti locali
Più evaporazione
-100m
-200-300m
> 38%
< 36%
impedisce alle acque più
fredde dell’Atlantico di
entrare nel Mediterraneo
La stessa cosa succede tra Mare Egeo e Mar Nero, attraverso i Dardanelli. Le
acque salate e dense del Mar Nero scorrono in superficie verso L’Egeo ma in
profondità il flusso contrario viene impedito dallo sbarramento creato dallo
stretto.
Conseguenza: scarso rimescolamento e ridotta ossigenazione e il Mar Nero è
praticamente privo di vita.
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