PROBLEMI DI VALIDITA’ DELL RICERCA (cap 5) Nelle scienze naturali negli esperimenti valgono l’assunto di invarianza (stabilità temporale e ininfluenza della rilevazione) e l’assunto di equivalenza (è sensato supporre che due unità siano uguali per tutti gli aspetti rilevanti). Nelle scienze psicologiche e sociali tali assunti non sono possibili => soluzione statistica per la violazione dell’assunto di equivalenza: spostarla da soggetti a gruppi di soggetti. Non tutti gli esperimenti sono condotti in laboratorio, alcuni sono condotti in ambiente naturale Un disegno sperimentale è un piano di ricerca che prevede la messa a punto di procedure atte a garantire la validità dei risultati. Si tratta di piani di ricerca molto rigorosi, sviluppati per tenere sotto controllo anche delle possibili minacce alla validità di ricerca che si sta conducendo. Un disegno sperimentale ben costruito consente innanzi tutto di dire con sicurezza se, in quale misura e come la manipolazione della variabile indipendente incide sulle variazione della variabile dipendente studiata I problemi della validità della ricerca VALIDITA’ INTERNA La relazione tra x e y individuata è vera per le situazioni, i luoghi, i soggetti e i tempi in cui è stata svolta la ricerca? VALIDITA’ ESTERNA La relazione tra x e y è vera (causale) anche per situazioni, luoghi, soggetti e tempi diversi da quelli in cui è stata svolta la ricerca? VALIDITA’ DI COSTRUTTO Le misurazioni effettuate corrispondono a ciò che si voleva misurare? VALIDITA’ STATISTICA I risultati sono effettivamente dovuti alla manipolazione della x o a variazioni di ordine casuale? VALIDITA’ ECOLOGICA La relazione individuata in laboratorio è vera anche in situazioni naturali? Validità interna => Si ha validità interna quando la relazione tra la variabile dipendente (Y) e quella indipendente (X) è di tipo causale. Si deve pertanto fare attenzione a due aspetti: Qual è la direzione della relazione Quali sono le variabili che sono potenzialmente in grado di influenzare la relazione La conduzione di esperimenti consente di contenere le minacce alla validità interna della ricerca, a patto di tenere sotto controllo tutte le variabili che possono confondere la relazione tra x e y Costituiscono minacce alla validità interna tre fattori: 1. Non aver tenuto conto di tutte le possibili fonti di disturbo della relazione tra x e y (non sono più certo che l’effetto osservato su y dipenda dalla manipolazione di x) 2. Gli errori del soggetto sperimentale 3. Gli errori dello sperimentatore Fonti di disturbo sistematiche: Processi di maturazione Cambiamenti di ordine biologico e psicologico che possono intercorrere tra il pre-test e il post-test Soluzione: ripetizione delle misure ad intervalli temporali costanti, utilizzando sempre un gruppo di controllo Apprendimento Cambiamenti che si verificano a seguito della ripetizione di prove sperimentali, gli individui acquistano familiarità con la situazione di ricerca Soluzione: eliminazione o banalizzazione del pre-test, disegno di Solomon Strumentazione Cambiamenti prodotti dalle caratteristiche degli strumenti impiegati nella ricerca, tra cui il ricercatore stesso Soluzione: aumento della standardizzazione (sincronizzazione e randomizzazione) Selezione Composizione del gruppo sperimentale e del gruppo di controllo non equivalente (non è da confondere con i difetti di selezione dei soggetti che minacciano la validità esterna) Soluzione: bilanciamento dei gruppi attraverso randomizzazione, pareggiamento (ordinamento in base alla distribuzione di una variabile confondente, segmentazione in coppie, divisione delle coppie in due gruppi) e uso dei blocchi (partizione in base alla distribuzione di una variabile confondente) Regressione statistica Effetto di regressione verso la media dei punteggi estremi in prove ripetute. È una minaccia alla validità interna soprattutto quando i soggetti vengono selezionati per far parte di un esperimento sulla base dei punteggi estremi Soluzione: gruppo di controllo costituito da soggetti con performance estreme Fonti di disturbo sistematiche: Storia attuale Cambiamenti prodotti da eventi che si verificano tra pre-test e post-tes. Ad esempio un evento relativo alla storia del soggetto Soluzione: abbreviazione dell’intervallo tra le prove, unica sessione, aumento del controllo, randomizzazione delle prove e delle sessioni Perdita differenziale dei soggetti Autoselezione dei partecipanti alla ricerca, che rende il gruppo sul quale viene eseguito il post-test significativamente diverso dal gruppo selezionato in origine dal ricercatore => l’autoselezione avviene sulla base di specifiche caratteristiche che in origine si era cercato di controllare Soluzione: difficile contenimento, ricostruzione o correlazione ex post dei dati mancanti Validità esterna => La validità esterna riguarda la legittimità con cui è possibile estendere i risultati di ricerca ad altri soggetti, situazioni o luoghi. Andrebbe testata ripetendo più volte la medesima ricerca, variando in modo sistematico le condizioni di ricerca (soggetti, setting). È possibile distinguere tre tipi di validità esterna: o Validità di popolazione rappresentatività del campione utilizzato rispetto alla popolazione da cui è stato estratto. Un campione è rappresentativo quando riflette adeguatamente le caratteristiche della popolazione totale (o p. bersaglio o universo). Minacce alla validità di popolazione: uso di campioni non rappresentativi (studenti come approssimazione di tutti gli adulti!) Evitamento/contenimento: uso di procedure di campionamento che garantiscano la rappresentatività del campione o Validità temporale stabilità temporale dei risultati Minacce alla validità temporale: variazioni stagionali: cambiamenti che avvengono nella popolazione a intervalli regolari (esempio > incidenti d’auto d’inverno) ; variazioni cicliche: legate all’organismo dei soggetti (esempio al mattino si è più/meno stanchi che alla sera); variazioni personologiche: cambiamento delle caratteristiche degli individui nel tempo Evitamento/contenimento: impostare disegni che tengano sotto controllo o permettano di studiare gli effetti del tempo, usare misurazioni non intrusive, preservare l’ingenuità dei soggetti, controllare gli effetti del pre-test. o Validità ecologica (trattata a parte) Optimum: validazione empirica dei risultati (= ripetere la ricerca) Ma… molto costoso Validità ecologica => La validità ecologica della ricerca fa riferimento alla plausibilità di poter estendere i risultati di ricerca anche alla quotidianità. I risultati di ricerca dovrebbero cioè essere rappresentativi del comportamento dell’individuo nella sua realtà abituale. Minacce alla validità ecologica: artificialità del setting di ricerca; tutti i fattori che impediscono al ricercatore di conoscere in quale modo il soggetto percepisce il setting di ricerca. Validità di costrutto => La validità di costrutto riguarda la bontà della teoria psicologica che viene testata nella ricerca. Infatti, per produrre una buona definizione operativa dei costrutti ed arrivare a degli indicatori che permettano di ottenere dei risultati validi è essenziale che i costrutti siano in origine definiti in modo chiaro. Devono altresì essere definite in modo chiaro le relazioni tra i costrutti. Minacce alla validità di costrutto: Definizione teorica dei costrutti insufficiente; Definizione operativa dei costrutti inadeguata (parziale o scorretta); Ambiguità delle variabili indipendenti (impossibilità di manipolazione). Validità statistica => La validità statistica riguarda la bontà dei risultati ottenuti, la loro significatività in termini statistici. Più nel dettaglio la validità statistica dipende: o o dalla bontà delle ipotesi statistiche formulate e dalla potenza dei test statistici impiegati (probabilità di compiere degli errori di I e II tipo nell’accettare o nel respingere l’ipotesi nulla di un test). Può essere controllata solo dopo che i dati sono stati raccolti. Significa quasi sempre confrontare la variabilità osservata empiricamente con quella teorica prevista dal calcolo delle probabilità. I fase: formulazione delle ipotesi statistiche: ; (mono o bidirezionale) costruite in modo tale da negarsi reciprocamente II fase: formulazione delle supposizioni ausiliarie che consentono di dedurre una determinata grandezza d’esame e la rispettiva distribuzione di probabilità (esempio la distribuzione F) III fase: selezione dei campioni casuali da sottoporre al pre test – test - post test IV fase: definizione della zona di rifiuto Definizione di un campo di valori possibili che ci si attende con minore probabilità in caso di verifica dell’ipotesi nulla e con maggiore probabilità in caso di verità dell’ipotesi alternativa. Fisso un valore CRITICO della statistica scelta in fase II e stabilisco che esso, in caso di verità di venga superato o raggiunto solo con una piccola probabilità che sia a un piccolo valore α da determinare. Stato reale decisione α = scartare l’ipotesi nulla quando invece è vera β = accettare l’ipotesi nulla quando invece è falsa OK Β, II tipo α, I tipo OK 1-β = potenza del test, ossia probabilità di rigettare correttamente una ipotesi nulla quando è falsa Minacce alla validità statistica: Portano a errori del primo tipo: fishing ; Portano a errori del secondo tipo: campioni piccoli, violazione delle condizioni di applicabilità dei test o dei modelli di analisi dei dati, bassi livelli di significatività