Traduzioni di Lingue bibliche

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LE LINGUE DELLA BIBBIA
L'Antico Testamento (AT) (la Bibbia ebraica) è stato scritto in lingua ebraica nei secoli XIII a.C. (alcune parti tardive usano l'aramaico, che ha lo stesso alfabeto ebraico).
L'A.T. ebraico non contiene i libri Deuterocanonici (DC).
L'A.T. è stato tradotto in greco nel sec. III a.C., questa versione (Septuaginta , LXX) contiene i
testi DC.
Il Nuovo Testamento (NT) è stato scritto in greco negli anni 50-120 d.C..
La Bibbia intera (A.T. + N.T.) è stata tradotta in latino da Girolamo (Vulgata, 390-405 d.C.).Si
può dire orientativamente che le traduzioni protestanti seguono il canone ebraico, mentre le
traduzioni cattoliche seguono il canone della Septuaginta, e le traduzioni Tilc collocano i libri
Deuterocanonici tra l'Antico e il Nuovo Testamento, preceduti da apposita introduzione.
UN ESEMPIO Di EDIZIONI SCIENTIFICHE DELLA BIBBIA
Novum Testamentum Graece "Nestle-Aland" I testi originali del Nuovo Testamento non sono
stati reperiti, ma abbiamo solo copie parziali molto antiche.
Nei sec. XVI-XVII il testo greco più autorevole era il textus receptus di Costantinopoli, sul
quale vennero fatte importanti traduzioni in parte ancora oggi usate (Lutero, Diodati, King
James Version, ecc).
Ma durante il sec. XIX furono riscoperte o utilizzate fonti più antiche del "textus receptus",
cioè i codici di pergamena "Sinaitico" e "Vaticano", risalenti al sec. IV. Nella prima metà del
sec. XX sono stati scoperti vari testi del Nuovo Testamento in papiri (o frammenti di papiro),
che risalgono ai sec. II-III. Sulla base di queste scoperte si sono avute nuove traduzioni e
"revisioni" delle vecchie versioni. Le scoperte non sono finite e pare che possano essere presi in
considerazione frammenti greci del I sec. trovati nella località di Qumran (Mar Morto).
Tra una fonte e l'altra vi sono delle piccole differenze.
Per conoscere il testo greco del Nuovo Testamento bisogna perciò ricorrere a un "testo critico".
Si intende per "edizione critica" quella che partendo dal confronto dei vari testi esistenti
propone il migliore (cioè il più probabile) testo "originale", segnalando in nota le variabili. Il
"Nestle-Aland" è la principale e più famosa edizione critica del testo greco del Nuovo
Testamento, usata da studiosi e studenti di tutto il mondo.
La prima edizione risale a oltre un secolo fa: Nestle 1898. Ha avuto molte revisioni tese, ogni
volta, a migliorare il risultato sulla base delle nuove scoperte dei testi greci (pergamene,
papiri, ecc) e dei nuovi confronti operati dagli studiosi. L'edizione più recente quindi è quella
che
ricostruisce
il
testo
più
antico,
più
vicino
all’originale.
La Società Biblica Britannica & Forestiera (SBBF) distribuisce la revisione più aggiornata. Si
tratta della 27^ edizione del 1993 (ristampa del 1994), revisione a cura di K. e B. Aland, M.
Black, C. M. Martini, B. M. Metzger, A. Wikgren. Il testo è uguale a quello della quarta
edizione del Greek New Testament pubblicato dalle U.B.S., che ne differisce per il carattere
tipografico, per l'introduzione e i titoli dei paragrafi in lingua inglese e per l'apparato critico di
cui
dà
valutazioni
del
grado
di
probabilità
delle
varianti
proposte.
Il Nestle-Aland viene stampato anche con i caratteri grandi, e ve ne sono edizioni molto utili
abbinate al testo latino, inglese, tedesco e anche (1996) italiano, a cura di B. Corsani e C.
Buzzetti.
LE TRADUZIONI DELLA BIBBIA
Le traduzioni bibliche fatte da studiosi di diverse confessioni cristiane si possono distinguere
in due tipi a seconda del tipo di traduzione: - quelle letterali/letterarie, cioè con una traduzione
a equivalenza formale - quelle in lingua corrente, cioè con una traduzione a equivalenza
dinamica funzionale;
molte di queste versioni sono interconfessionali (TILC, Traduzione interconfessionale in lingua
corrente).Sono anche divisibili in due tipi a seconda che contengano o meno i libri
Deuterocanonici o Apocrifi (DC) (vedi schema).Il Catalogo della SBBF segnala sempre:
1) Le edizioni in lingua corrente con la sigla TILC
2) Le edizioni che comprendono i libri Deuterocanonici con la sigla DC.
Il presente Catalogo è diviso nelle seguenti sezioni: Bibbie, Nuovi Testamenti, Letteratura,
cioè sussidi per aiutare a leggere i testi biblici.
LE PRINCIPALI TRADUZIONI DELLE BIBBIE
Italiano
Chiese protestanti:
Diodati:
Giovanni Diodati (1576-1649), di origine lucchese, professore all'Accademia di Calvino a
Ginevra, nel 1607 tradusse la Bibbia dai testi originali, dandone una completa revisione nel
1641. È la più antica traduzione in italiano che abbia avuto una continuità di lettura fino ai
nostri giorni, accompagnata da varie revisioni. La Diodati edita dalla Società Biblica
Britannica & Forestiera (SBBF) è la "versione tradizionale", cioè la revisione del 1894.
Luzzi:
Giovanni Luzzi (1856-1948), professore alla Facoltà valdese di teologia, ha revisionato
profondamente la versione Diodati riconfrontandola sui testi originali ebraici e greci. È questa
la versione Riveduta-Luzzi (1924) edita dalla SBBF.
Nuova Riveduta:
Dopo settanta anni la versione Riveduta-Luzzi è stata ulteriormente revisionata. La versione
Nuova Riveduta della SBBF è del 1995.
* Chiesa cattolica:
CEI: Versione ufficiale e liturgica della Conferenza Episcopale Italiana (1972)
* Traduzioni comuni:
TILC:
* Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente:“Parola del Signore La Bibbia in lingua
corrente”, pubblicata da LDC - ABU.
Si tratta di una traduzione a "equivalenza dinamica", funzionale, che si distingue dalle altre
perché cerca di rendere il testo ebraico e greco con parole e forme della lingua abitualmente
usata nei rapporti interpersonali: la lingua corrente. Restando fedele ai testi originali e
rispettando le caratteristiche della lingua in cui si traduce, questo nuovo tipo di traduzione
cerca di rendere i testi biblici più comprensibili al lettore di oggi. Inoltre, in virtù di accordi tra
l'Alleanza Biblica Universale e il Segretariato Pontificio per l'Unità dei Cristiani, firmati nel
1968 e rivisti nel 1987, molte traduzioni in lingua corrente sono interconfessionali. Protestanti
e cattolici italiani hanno collaborato come traduttori, revisori e consulenti per la realizzazione
di quest'opera. Dopo quattro anni di lavoro, nel 1976 è stato pubblicato il Nuovo Testamento,
mentre l'intera Bibbia è apparsa nel 1985 insieme alla seconda edizione del Nuovo
Testamento. Le presenti edizioni della TILC hanno i DC (libri Deuterocanonici). L’edizione in
catalogo riporta la 3° revisione del NT (2000).
TLE:
* Traduzione letteraria ed ecumenica:
Le Chiese cristiane in Italia (Anglicana, Cattolica, Evangeliche e Ortodosse) si presentano
insieme, unite in questa traduzione letteraria che pone particolare attenzione alla
“equivalenza formale” tra le lingue originali bibliche e la lingua italiana. I curatori
(traduttori, revisori, consulenti, referenti), molto qualificati nelle varie competenze richieste,
sono stati indicati ufficialmente dalle Chiese e dalla Società Biblica. Sono già stati stampati:
Vangelo secondo Giovanni (1999), Vangelo secondo Matteo (2002), Lettere di Giovanni (2003),
Vangelo secondo Marco (2004), le Lettere di Pietro e di Giuda (2007).
Esempio di lingue straniere
Francese:
La Versione Segond (Louis Segond, 1880), revisione 1910 e 1978
La "Bible de Jérusalem", traduzione del 1956 fatta sotto la direzione della Scuola Biblica
Domenicana
di
Gerusalemme
La TOB (Traduction Oecuménique de la Bible), traduzione ecumenica del 1975,
revisionata nel 1982 e nel 1988.
La Versione TILC, del 1982
Inglese:
New King James, revisione (1982) della King James Version (1611)
Revised Standard Version, revisione della KJV sui testi originali (1952)
New Revised Standard Version, revisione della precedente (1990)
Good News Bible, traduzione TILC del 1976
Jerusalem Bible, traduzione dal francese del 1966
New American Standard Version, revisione del 1977
New International Version, traduzione del 1973
I testi sacri di Israele, scritti in ebraico, furono tradotti in greco nel sec. III a.C. con l’aggiunta
di alcuni altri libri (Deuterocanonici DC)*.
Tale versione è nota come “Septuaginta” (LXX).I cristiani unirono a questa raccolta, da loro
definita Antico Testamento (AT), gli scritti che riguardavano Gesù e la vita delle loro prime
comunità: il Nuovo Testamento (NT), scritto in greco.
La Bibbia (AT e NT), così composta, fu tradotta in latino da Girolamo (390-405).
Questa è la “Vulgata” (lingua del popolo) che per circa 1000/1500 anni è stata la versione
classica dell’Europa occidentale. Le traduzioni nelle lingue moderne cominciarono ad
affermarsi soprattutto con l’invenzione della stampa e la Riforma Protestante del sec. XVI.
Dopo alcuni importanti precedenti (Malermi, Brucioli), la Bibbia fu tradotta in lingua italiana,
dai testi originali, dal protestante Giovanni Diodati nel 1607. Questa traduzione, riveduta nel
1924 da Giovanni Luzzi, è comunemente adottata da tutto il mondo evangelico di lingua
italiana.
Dal 1995 la versione di G. Luzzi, è stata ulteriormente revisionata.
La Chiesa Cattolica continuò ad usare soprattutto la Bibbia latina, considerata testo ufficiale.
Sulla base della “Vulgata” la prima traduzione di rilievo fu quella di A. Martini (1768-1781).
Le traduzioni sui testi originali cominciarono con A. Vaccari (1958),
S. Garofalo (1960) ed altri; la versione usata nella liturgia è quella della Conferenza
Episcopale Italiana CEI (1972).Cattolici e protestanti hanno compiuto insieme una
Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente TILC (1976-1985).
Libri Deuterocanonici DC:
Alcuni dei libri introdotti dalla versione “Septuaginta” e mantenuti dalla “Vulgata” furono
considerati deutero-canonici (cioè appartenenti ad un secondo canone) dalla Chiesa Cattolica
al Concilio di Trento del sec. XVI. Pubblicati in appendice nelle prime traduzioni protestanti,
perché assenti nell’originale ebraico e quindi considerati apocrifi, scomparvero poi in quelle
successive.
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