Istituto Magistrale Statale “Publio Virgilio Marone” Liceo Classico – Liceo Psicopedagogico – Liceo Scienze Sociali Via Tuoro Cappuccini n.75 CAP 83100 AVELLINO Tel. 0825-679830 Fax. 0825-789629 e-mail : [email protected] C. F. 92067020641 PROPOSTA DI LEGGE Tutela e contrasto dei fenomeni di mobbing e di stress psicosociale sui luoghi di lavoro Ad iniziativa degli alunni del Liceo delle Scienze Sociali nell’ambito del progetto “Ragazzi in Aula: una modalità per conoscersi” Classi VF / VG Amato Carmela, Aquino Francesca, Aquino Simona, Boncoraglio Alessandra, Capriglione Elisa, Carrino Sabrina, Curto Federica, D’Apolito Maria Michela, De Cristofaro Maria, De Mattia Rosa, De Rita Maria, De Santis Marco, De Vito Piera, Di Cristofano Mary, Esposito Daniela, Festa Serena, Guerriero Chiara, Labruna Clara, Livorno Chiara, Luciano Giovanna, Maglio Fabiola, Maglio Valeria, Napoletano Valentina, Nazzaro Linda, Nunziata Giusy, Palladino Maristella, Parrella Alfonso, Peluso Federica, Picciocchi Mariarosa, Piccirillo Maria, Pisano Filomena, Spiniello Anastasia, Stanco Lucia, Taccone Mariangela, Testa Costantina Coordinati dai docenti: Prof.ssa Luigia Prof. Capossela, Antonio Zaino Relazione Introduttiva Negli ultimi anni la tecnologia ha profondamente cambiato le condizioni di organizzazione del lavoro modificandone rischi e malattie professionali. Tra le patologie emergenti che stanno acquisendo un ruolo particolarmente rilevante nell’ambito lavorativo vi sono patologie connesse alla sfera psichica (stress e mobbing). L’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro considera il problema stress sul lavoro un tema prioritario. Maggiore interesse è dedicato al problema mobbing, non ancora chiaramente definito, come sostiene la commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento Europeo che sottolinea la necessità di un confronto tra specialisti, medici del lavoro, psichiatri e psicologi, al fine di adottare criteri oggettivi per la diagnosi e la certificazione del fenomeno. La Fondazione Europea, in una ricerca del 2001, su 21500 lavoratori ha costatato che lo stress da lavoro risulta la seconda malattia professionale più diffusa nell’Unione Europea, affligge il 28% dei dipendenti, comportando il 50% circa di assenze sul lavoro e colpisce tutti i livelli organizzativi. Le donne risultano maggiormente colpite da tale fenomeno. Secondo l’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro il mobbing consiste in: “un comportamento ripetuto,vessatorio, ingiusto del datore di lavoro e/o del dirigente rivolto contro un dipendente o un gruppo di dipendenti, tale da creare un rischio per la salute e la sicurezza.” Sempre secondo la summenzionata Agenzia le persone vittime di vessazioni sul posto di lavoro sarebbero 12 milioni, ovvero più dell’8% dei lavoratori europei. Il mobbing è, in senso generale, un comportamento che perseguita, umilia, intimidisce o minaccia. Lo stress sul lavoro interessa quasi un lavoratore su quattro comportando il 50-60% di giornate lavorative perse. Il mobbing e lo stress rappresentano, dunque, un grave problema individuale, anzitutto, con ripercussioni sociali ed economiche. I principali riferimenti normativi sono gli art. 32 della Costituzione e il successivo art. 38 volto alla tutela della salute e dell’integrità psico-fisica del lavoratore. Anche altre regioni hanno già approvato delle Leggi regionali attraverso le quali si intende prevenire e reprimere il fenomeno del mobbing; sarebbe opportuno, quindi, che anche la regione Campania si attivi in merito al fine di sollecitare, un dibattito parlamentare. Progetto di Legge Regionale (art. 53 dello Statuto della Regione Campania) Disciplina Regionale per prevenire e contrastare il fenomeno mobbing e lo stress psicosociale sui luoghi di lavoro Indice Art. 1 Finalità Art. 2 Compiti della Regione Art. 3 Azioni di formazione Art. 4 Azioni di informazione Art. 5 Azioni di prevenzione Art. 6 Azioni di assistenza medico-legale e psicologica Art. 7 Azioni di contrasto Tutela e contrasto dei fenomeni di mobbing sul luogo di lavoro Art. 1 - Finalità La Regione, in attuazione dei principi enunciati dagli articoli 2, 3, 4, 32, 35, 37 nella Costituzione Italiana per garantirne l’applicazione nel contesto lavorativo, anche con riferimento al D.Lgs. 81/2008, legifera proponendosi di prevenire e contrastare tutti i fenomeni di stress e mobbing sul lavoro. Art. 2 - Compiti della Regione La Regione promuove, con le strutture necessarie, azioni di formazione, informazione, prevenzione, assistenza medico-legale e psicologica nonché contrasto al fenomeno. Art. 3 - Azioni di formazione La Regione promuove corsi di formazione professionale sul fenomeno mobbing rivolti ai seguenti soggetti: Operatori degli Istituti di Previdenza (INPS, INAIL) Operatori delle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro Ispettori dell’ASL Responsabili della gestione del personale nel settore pubblico e privato. Art. 4 - Azioni di informazione La Regione promuove la realizzazione di strumenti informativi per la campagna di sensibilizzazione attraverso convegni e incontri formativi. Art. 5 - Azioni di prevenzione La Regione istituisce il centro di riferimento regionale con sede presso l’ASL di ogni provincia allo scopo di controllare il raggiungimento degli obiettivi preposti dall’art1 della presente legge, con i seguenti compiti: valutazione del disagio lavorativo attraverso un’attività di monitoraggio ed analisi del fenomeno mobbing sviluppo della sensibilizzazione al fenomeno mobbing, mediante segnalazioni alle figure professionali incaricate per la prevenzione. Art. 6 - Azioni di assistenza medico-legale e psicologica La Regione istituisce presso le ASL provinciali centri di ascolto, strutture sanitarie o parti di esse in cui viene fornita assistenza psicologica al lavoratore vittima di mobbing o stress, con la presenza dello psicologo, avente i seguenti compiti: distribuzione di questionari valutativi al fine di verificare il disagio; assistenza periodica, attraverso gruppi di aiuto e sostegno psicologico, ai lavoratori interessati e alle loro famiglie. Art. 7 - Azioni di contrasto I lavoratori hanno diritto a che il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS di cui al D.Lgs 81/2008), preposto alla tutela degli stessi, abbia formazione specifica ed adeguata all’adempimento dei seguenti compiti: 1. formulare osservazioni e proposte sulle misure di sicurezza e prevenzione; 2. raccogliere dati relativi all’aspetto qualitativo e quantitativo del fenomeno all’interno dell’azienda; 3. segnalarli allo psicologo del centro d’ascolto provinciale. Le aziende con alto tasso di assenteismo, riconducibile al mobbing e allo stress sul luogo di lavoro, non potranno ricevere finanziamenti pubblici erogati dalla regione.