Vercelli , 30.11.13 IL MOBBING Definizione: parola derivante da “to Mob” che significa assalire ,malmenare, attaccare. Comportamento che ha lo scopo di allontanare il singolo dalla comunità. Fenomeno osservato in “etologia”(scienza che studia il comportamento animale). Comportamento strategico, utilizzato per allontanare soggetti indesiderati per varie ragioni. Il mobber, ovvero l’autore del mobbing può essere un singolo soggetto , sia un gruppo di individui; sia pari grado(mobbing orizzontale), sia un superiore (mobbing verticale), vi sono anche forme esercitate dal basso verso l’alto. Il mobbizzato vittima del mobbing vive prima una sensazione di ansia reattiva, poi passa ad una sensazione di inadeguatezza, alla tendenza all’auto isolamento fino alla franca depressione Per essere ritenuti affetti da disturbi psichici da costrittività lavorativa non è sufficiente essere vittime di una situazione vessatoria ingiustificata,occorre anche avere sviluppato la patologia conseguente, è quindi necessario tracciare una netta distinzione tra semplice disagio lavorativo ed i veri e propri fattori patogeni. Patologie: Le due patologie riconosciute come possibili conseguenza di costrittività organizzativa sui luoghi di lavoro sono: Il disturbo dell’adattamento cronico (codificato in base dei sintomi predominanti - umore depresso - ansia-ansia ed umore depresso alterazione della condotta - non specificato) se il disturbo dura meno di 6 mesi si definisce acuto, più di 6 mesi viene definito cronico. Il disturbo post traumatico cronico da stress, caratterizzato da: 1.una esposizione ad un evento post traumatico come aver assistito o confrontata con un evento che ha implicato la morte o minaccia di morte o gravi lesioni, minaccia all’integrità fisica propria o di altri. 1 2.L’evento viene rivissuto persistentemente con ricordi spiacevoli, con azioni come se l’evento si stesse ripresentando, disagio psicologico di fronte a fattori che assomigliano o simbolizzano l’evento. Se l’alterazione dura meno di 3 mesi il disturbo è detto acuto Se l’alterazione dura più di 3 mesi il disturbo viene detto cronico. Se avviene dopo 6 mesi dopo l’evento strssante il disturbo viene detto ad esordio ritardato. L’OMS in una recente pubblicazione ha indicato la prevalenza delle molestie morali sui luoghi di lavoro nel 2000 in Europa pari a 1 persona su 10 sarebbe vittima di azioni potenzialmente mobizzanti. I settori lavorativi più interessati: Pubblica amministrazione La difesa La sanità La scuola Il medico del lavoro: primo compito è accertarsi che vi sia confronti di un soggetto stato effettivamente mobbing nei passo successivo dimostrare il nesso di casualità fra le eventuali patologie riportate e le azioni mobbizzanti subite. Qualora fosse dimostrato il nesso di casualità si potrà parlare di patologia professionale. Il medico del lavoro deve partire da una diagnosi clinica formulata da personale specializzato (psichiatra e psicologo) Si cita la circolare INAIL 71/2003 che afferma la possibilità di riconoscimento di patologie psichiche come malattie professionali derivanti da situazioni di costrittività organizzativa (fattori di rischio da dimostrare) 2 3 Sono invece esclusi dal rischio tutelato: Nuova assegnazione Trasferimento Licenziamento Conflittualità interpersonale difficoltà relazionali Esiste un Protocollo della UOOML (unità operativa ospedaliera medicina del lavoro) che va a definire le figure del team di lavoro che devranno partecipare alla diagnosi: medico del lavoro psicologo del lavoro psichiatra medico del servizio di medicina del lavoro dell’ASL di competenza (organo di vigilanza) A livello Legislativo occorre precisare che attualmente in Italia non vi è una specifica legislazione in materie di mobbing. Si fa riferimento a tre articoli e ad un decreto: l’articolo 2087 del codice civile; Fondamentale nella tutela contro qualsiasi condotta persecutoria: l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Art.32 della Costituzione (diritto alla salute) Art.41 della Costituzione (che limita la libertà di iniziativa economica privata , vietandone l’esercizio con modalità tali da pregiudicare la sicurezza e la dignità umana) Decreto 27 aprile 2004 –elenco delle malattie per le quali è obbligatorio la denuncia ,le malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzione dell’organizzazione del lavoro figurano nella lista II , ovvero quelle contenente malattie la cui origine lavorativa è di “limitata probabilità”.