aart2031_il_cinquecento

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IL CINQUECENTO
CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E REGNO
DI FILIPPO II
SVILUPPO DEMOGRAFICO
 Nel 1500 abbiamo una rinnovata crescita della
popolazione, l’incremento rimase costante: in
Italia alla fine del’500 si raggiunse una popolazione di
13 milioni
 Molte città si sviluppano e superano i 100 mila
abitanti fino al limite della sostenibilità
 Una delle CAUSE dell’incremento della popolazione
fu il rialzo della temperatura con un positivo
influsso sull’agricoltura e le condizioni di salute
(anche se le epidemie di peste non erano scomparse)
Crescita della produzione di cereali
L’aumento della popolazione comportò la crescita
della produzione di cereali: per produrre cibo a
sufficienza vi fu una la progressiva “cerealizzazione
della vita agricola”(anche i terreni incolti vengono
seminati)
 Si avvia un’opera di disboscamento e di bonifica dei
territori paludosi e in Olanda si cominciò una vera
e propria operazione di sottrazione dei terreni dal
mare (la cui salinità era ridotta coltivando cavolo e
trifoglio) attraverso la costruzione di dighe.
 L’Olanda introdusse anche un nuovo sistema di
rotazione delle colture

Il Commercio
 COMMERCIO DEI GRANI: ogni regione cercava di
produrre la quantità di grano sufficiente per la propria
popolazione, ma soprattutto nella seconda metà del
Cinquecento si incentivò il commercio, non essendo più
possibile l’autosufficienza
 In Europa i principali granai erano la Puglia e la Sicilia, nei
paesi islamici l’Egitto. Il grano veniva acquistato soprattutto
dai paesi del Nord Europa
 Si diffonde la servitù della gleba (uomini molto richiesti)
molto più dura dell’antica servitù (contadini polacchi e russi
in particolare): infatti il signore non produce più per il
commercio locale, ma per esportare
L’argento americano
e la rivoluzione dei prezzi
 Tutta l’economia Europea fu influenzata dai rapporti
con il Nuovo Mondo.
 Politica protezionistica della Spagna, solo spagnoli
possono risiedere nelle colonie e gestire gli scambi
commerciali. Siviglia è il centro del commercio e
dell’emigrazione.
 Grandissime quantità di argento vengono importate
dal Novo Mondo, tra il 1591 e il 1600 si raggiunsero
le 2700 tonnellate, a ciò si aggiunge il commercio
clandestino
 La Spagna diventa la principale esportatrice di
argento verso l’Europa
 CONSEGUENZE:
1. la Spagna è la grande potenza del “secolo d’oro”
(1550-1650)
2. Genova e Venezia hanno ancora un ruolo decisivo
nell’economia europea (comprano e rivendono
l’argento spagnolo necessario per il commercio
con l’Oriente)
3. Influenzò la rivoluzione dei prezzi che
caratterizzò la seconda metà del 1500: i prezzi
delle principali merci (soprattutto dei beni di
prima necessità) crebbero (inflazione)
 La circolazione abbondante di argento sicuramente
aggravò la crisi e l’inflazione che erano però già
presenti prima degli anni settanta (in cui
cominciarono le grandi importazioni di argento),
non è quindi l’unica né la principale causa.
 Gli storici oggi identificano la causa della
“rivoluzione dei prezzi” piuttosto nell’aumento della
domanda di beni primari dovuta all’incremento
demografico
LA SPAGNA DI FILIPPO II
 Nel 1556 Carlo V abdicò e divise il proprio impero
tra il fratello Ferdinando (imperatore di Germania) e
il figlio Filippo II (sovrano spagnolo)
 Inizia il “secolo d’oro” della Spagna, un periodo di
eccezionale potenza per la monarchia iberica
 Filippo II si trovò a fronteggiare numerosi avversari e
fu costretto diverse volte a dichiarare bancarotta
 I due fronti principali su cui dovette lottare (in
contemporanea) furono il Mediterraneo (contro
l’Impero turco) e l’Europa nord-occidentale
(Inghilterra e Paesi Bassi).
Il fronte del Mediterraneo
 La lotta contro l’impero turco era, in primo luogo,
lo scontro per l’egemonia nel Mediteraneo
 L’egemonia navale era dei turchi che nel 1570
conquistarono Cipro che era possedimento
veneziano.
 Papa Pio V propone la formazione della Sacra Lega
contro gli infedeli, per costituire una grande flotta.
Aderirono i veneziani (Cipro era importante per i
loro commerci) e gli spagnoli.
 La battaglia avvenne nel golfo di Lepanto il 7
ottobre 1571 e fu una vittoria totale per i cristiani
(grazie soprattutto al migliore equipaggiamento di
cannoni e archibugi)
 La battaglia ebbe un forte impatto a livello del sentire
pubblico e cristiano (grande vittoria contro gli
infedeli)
 Ma il sopraggiungere dell’inverno impedì ai cristiani
di proseguire il conflitto e permise ai turchi di
riorganizzarsi
 Venezia decise di trattare la pace e rinunciò a Cipro,
poco dopo anche la Spagna firmò la pace
 Nel Mediterraneo non vi saranno più grandi conflitti,
che si sposteranno nel nord-Europa, rimane il
fenomeno della pirateria
Il fronte del Nord-Europa
1) LA RIVOLTA DEI PAESI BASSI
Carlo V (nato a Gand) risedette il più
possibile a Bruxelles, rispettando le
consuetudini dei Paesi Bassi
 Filippo II sposta la corte a Madrid e da qui
prenderà le proprie decisioni
 I Paesi bassi (molto ricchi) erano
fortemente tassati e il peso delle tasse non
si alleggerì neanche dopo la fine del
conflitto con la Francia

 La rivolta esplose nel 1566, le folle calviniste
assalirono le chiese cattoliche e distrussero le immagini
rivoluzionari. Tra i ribelli dei Paesi Bassi abbiamo anche
i cattolici (soprattutto nelle province meridionali). Una
posizione centrale è rivestita da Guglielmo
d’Orange, cattolico di mentalità erasmiana.
 Filippo II inviò il duca d’Alba che instaurò un
regime di terrore, processando e condannando per
tradimento almeno 8000 persone; sconfigge le truppe
di Guglielmo d’Orange.
 Le province meridionali cattoliche vengono
riprese, la ribellione continua nel nord
attraverso atti di pirateria.
 Le truppe di Filippo II, non pagate, saccheggiano Anversa
e tutte le province dei Paesi Bassi si riuniscono nella
pacificazione di Gand (1576).
 I tentativi di pacificazione tra le province furono vanificati
dagli estremisti delle due confessioni (i calvinisti
cercarono di instaurare regimi popolari ai danni delle
oligarchie cattoliche). Le province del sud si
sottomisero nuovamente al sovrano spagnolo, le
province calviniste del Nord diedero vita all’Unione di
Utrecht (1581), con l’atto di abiura, proclamarono
l’indipendenza.
 Assunsero il nome di Repubblica delle Province
Unite (stabilirono una tregua di 12 anni con la Spagna)
2. SPEDIZIONE CONTRO L’INGHILTERRA
VARIE CAUSE
 Nel 1580 Filippo II eredita la Corona del Portogallo e i
corsari olandesi e inglesi (Francis Drake) attaccano e
rapinano le navi spagnole
 Nel 1585 l’Inghilterra decise di sostenere la rivolta dei
Paesi Bassi del Nord
 Nel 1587 Elisabetta I, regina di Inghilterra, condanna a
morte la cattolica Maria Stuart (regina scozzese e sua
cugina)
 Volontà di riportare un sovrano cattolico sul trono
d’Inghilterra
SPEDIZIONE DELL’INVENCIBILE ARMADA
 Nel1588 Filippo II armò una flotta di 130 navi con 30 mila
soldati che fu detta l’Invencibile armada, con l’intenzione di
sbarcare in Inghilterra
 Gli inglesi opposero centinaia di piccole navi
mercantili e corsare, aiutate da imbarcazioni olandesi.
 La flotta spagnola fu colpita varie volte dalle
incursioni dei corsari di Francis Drake e da una forte
tempesta.
 Gli spagnoli giunti nel canale della Manica vogliono
riproporre la tattica della battaglia di Lepanto, ma i
cannoni inglesi hanno una gittata maggiore e le navi sono
più agili
 Gli spagnoli vennero clamorosamente sconfitti e
rientrarono in patria con sole 56 navi e circumnavigando
l’Inghilterra.
L’Inghilterra di Elisabetta I
 Figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, Elisabetta I sale al
trono (1558-1603) dopo la morte della sorella Maria
Tudor (detta “la sanguinaria”)
 Elisabetta cerca una linea di compromesso e
tolleranza, tra anglicanesimo e cattolicesimo, era
estranea al fanatismo religiosa.
 Perseguitò i puritani (le frange calviniste più estreme)
e mantenne la supremazia del sovrano sulla chiesa
d’Inghilterra
 A lei si oppose la cugina Maria Stuart, di fede
cattolica, che progettò ai danni di Elisabetta diverse
congiure e fu decapitata nel 1587
 Nel XVI sec. l’Inghilterra divenne da paese esportatore di
lana grezza, paese produttore di tessuti a prezzi
contenuti
 Elisabetta incentivò soprattutto la navigazione e il
commercio: venne istituita la Borsa di Londra e create
grandi compagnie di navigazione, in particolare la
Compagnia delle Indie orientali (1600).
 La corona si accordò con i corsari che spesso erano anche
esploratori: furono raggiunte nuove terre in Nord
America, vennero ribattezzate Virginia in onore di
Elisabetta (che aveva respinto ogni pretendente al
matrimonio).
 Negli anni del governo di Elisabetta la nobiltà ha sempre
più spesso la tendenza di una parte della nobiltà a
impegnarsi nelle attività produttive
Le guerre di religione in Francia
 In Francia la crisi iniziò nel 1559 quando Enrico II di Valois
morì in seguito a una grave ferita riportata in un torneo;
 I suoi figli erano minorenni e il potere viene assunto da
Caterina de’ Medici vedova del defunto.
 Gli ugonotti (calvinisti francesi) si erano radicati e diffusi anche
tra la nobiltà: si erano creati due schieramenti, i cattolici guidati
dalla famiglia dei Guisa e i protestanti guidati dalle famiglie dei
Coligny e dei Borbone.
 Caterina tentò una politica di pacificazione religiosa:
concesse libertà di culto agli ugonotti
 Reazione dei Guisa: MASSACRO DIVASSY (1562) e inizio
dei conflitti di religione
 A Caterina subentrò il figlio Carlo IX e la tensione esplose di nuovo
nel massacro della notte di san Bartolomeo nel 1572, vennero
massacrati a Parigi 2000 protestanti tra cui i Coligny, riunitisi in
occasione delle nozze tra Enrico di Borbone (calvinista) e
Margherita di Valois (sorella del re, cattoliza)
 Concorso di Caterina: lasciò campo libero ai Guisa contro i Coligny
considerati troppo influenti su Carlo IX
LA GUERRA DEI TRE ENRICHI:
 Alla morte di Carlo IX sale al potere Enrico III di Valois
(cattolico) che designa per la successione alla sua morte Enrico di
Borbone
 Avviene lo scontro tra la Lega protestante con Enrico di Borbone e la
Lega cattolica capeggiata dal duca Enrico di Guisa sostenuta dalla
Spagna.
 Il conflitto si conclude con l’ascesa al trono di Enrico IV (di Borbone)
che si converte al cattolicesimo (per evitare il conflitto con la Spagna)
1593 (“Parigi val bene una messa”
 Enrico IV emana l’Editto di Nantes (1598) per riportare la
pace interna: agli ugonotti francesi fu riconosciuta la libertà di
culto e parità di diritti politici
 A garanzia di ciò gli ugonotti ottennero il controllo di 151
piazzaforti (controllate da soldati protestanti) in tutta la Francia
 A differenza della pace di Augusta si ammette la
possibilità di una convivenza di religioni differenti
Questa politica di tolleranza era sostenuta dai politiques,
intellettuali di ispirazione erasmiana, lontani dal fanatismo e
convinti che l’interesse politico dello Stato dovesse prevalere su
quello delle fazioni religiose.
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