Filippo II ed Elisabtetta I

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Filippo II di Spagna (1556 – 1598)
Chi era?
I suoi obiettivi:
Primo obiettivo:
difendere il
cattolicesimo
combattendo
contro i protestanti
e i musulmani
Secondo obiettivo:
imporre su tutta
l’Europa la
superiorità della
Spagna.
Era il figlio di Carlo V che abdicò nel 1556 dividendo il suo vasto impero in due parti:
- al figlio Filippo II vennero assegnati la Spagna, il Regno di Napoli, le colonie nelle Americhe
e i Paesi Bassi;
- al fratello Ferdinando I vennero assegnati i domini austriaci e l’Impero.
Filippo II, che dopo la pace di Cateau-Cambrésis del 1559 non doveva più preoccuparsi,
come suo padre, delle mire della Francia (impegnata in una guerra interna di religione), si
prefisse due obiettivi fondamentali:
1. difendere il cattolicesimo combattendo contro i protestanti e i musulmani;
2. imporre su tutta l’Europa la superiorità della Spagna.
Per fare ciò egli impiegò le ricchezze provenienti dall’impero coloniale armando un
potente esercito e una flotta incredibilmente forte, l’Invincibile Armata.
- Cercò di imporre il cattolicesimo in tutta la Spagna, rafforzando l’Inquisizione e colpendo
le piccole comunità protestanti che si erano formate nel Paese.
- Proseguì la politica di intolleranza religiosa iniziata dai suoi predecessori, perseguitando e
cacciando dalla Spagna i moriscos, cioè la popolazione spagnola di origine araba, e la
minoranza ebraica. Fu questo un grave errore: Arabi ed Ebrei erano economicamente
molto attivi e cacciandoli Filippo II finì per indebolire l’economia spagnola.
- Nella seconda metà del XVI secolo i Turchi avevano conquistato Cipro e controllavano il
Mediterraneo orientale. Filippo II appoggiò la Lega Santa (Spagna, Genova, Venezia,
Savoia, Toscana) in funzione antiturca e il 7ottobre 1571 la Lega sconfisse la flotta turca a
Lepanto (Grecia) (vedi p. 87).
- Vinti i Turchi, Filippo II dovette affrontare la ribellione nei Paesi Bassi, costituiti da 17
province dove sorgevano importanti città mercantili.
Nei Paesi Bassi settentrionali (Olanda) era molto diffuso il calvinismo, mentre quelli
meridionali (Belgio) erano cattolici.
Filippo II prima di tutto non voleva accettare nei suoi domini la religione protestante,
inoltre egli si proponeva di rafforzare in questi territori il suo potere aumentando le tasse.
Ciò suscitò una ribellione dei cittadini che nel 1581, dopo anni di guerra (con l’appoggio
dell’Inghilterra), si risolse con la nascita nel nord del territorio (Olanda) della Repubblica
delle Province Unite.
Nell’arco di pochi anni le città olandesi affacciate sul Mar del Nord divennero il centro degli
scambi commerciali e del mercato finanziario mondiale; le province meridionali (Belgio),
invece, rimasero legate alla Spagna e subirono ben presto un declino economico.
Filippo II intraprese anche una lunga guerra con l’Inghilterra che dal 1558 era guidata da
Elisabetta I.
Filippo II voleva:
- proteggere il predominio spagnolo sulle rotte commerciali contro gli Inglesi;
- punire l’Inghilterra che aveva sostenuto i ribelli olandesi;
- ristabilire il ruolo di grande potenza europea della Spagna dopo la perdita di una parte
dei Paesi Bassi.
Tentò così di invadere l’Inghilterra, ma la sua Invincibile Armata subì una disastrosa
sconfitta nel 1588.
Questa sconfitta può essere considerata il simbolo del fallimento di Filippo II.
Egli avrebbe voluto imporsi su tutta l’Europa, ma non riuscì a sconfiggere l’Inghilterra, né
a reprimere la rivolta degli Olandesi.
Alla sua morte (1598) la Spagna era già avviata sulla via del declino politico ed economico.
Elisabetta I d’Inghilterra (1558 – 1603)
Chi era?
I suoi obiettivi:
Primo obiettivo:
consolidare
definitivamente in
Inghilterra la
Chiesa anglicana
Secondo
obiettivo:
trasformare
l’Inghilterra in una
grande potenza
commerciale sui
mari
Elisabetta I Tudor era la figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena (seconda moglie) e divenne
regina d’Inghilterra dopo la morte della sorellastra Maria, detta la Sanguinaria. (vedi p. 69)
Elisabetta I regnò per quasi mezzo secolo, fino al 1603: il periodo del suo regno è noto
come “Età elisabettiana”*.
Vedi lettura p. 90-91.
Elisabetta I voleva
- consolidare definitivamente in Inghilterra la Chiesa anglicana e
- trasformare l’Inghilterra in una grande potenza commerciale sui mari.
- Nominò vescovi disposti a riconoscerla come capo indiscusso della Chiesa inglese.
- Tollerò i puritani (i calvinisti), che però dovevano celebrare in privato i loro culti e proibì il
cattolicesimo.
- Dopo aver sconfitto Filippo II nella storica battaglia del 1588, la regina continuò a
combatterlo favorendo, lungo le rotte atlantiche, la pirateria e sostenendo ogni tipo di
attacco da parte di avventurieri e corsari (Francis Drake).
- Allestì una potente flotta mercantile e militare.
- Fondò la prima colonia inglese in America, la Virginia che diventerà la base per la
successiva colonizzazione del continente nordamericano.
- Venne costituita la Compagnia commerciale delle Indie Orientali.
*L’età elisabettiana fu caratterizzata da un notevole sviluppo culturale.
La regina favorì la nascita di scuole e la traduzione in inglese di opere classiche.
William Shakespeare visse in questo periodo. Egli fu uno dei più grandi drammaturghi1 della storia.
Fra le sue opere più note vi sono Romeo e Giulietta, Amleto, Otello.
1
drammaturgo: autore che scrive opere che vengono rappresentate in teatro.
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