UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
CASSINO
FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE
CORSO INTEGRATO DI ISTOLOGIA
ANATOMIA & FISIOLOGIA
MODULO DI ANATOMIA
AA 2011-2012
Dott.ssa Veronica Papa
SCHELETRO ASSILE E
APPENDICOLARE
 La componente scheletrica viene a sua vota suddivisa in:
- Scheletro assile: comprende le ossa del cranio del torace
e della colonna vertebrale che insieme formano
l’asse longitudinale del corpo
- Scheletro appendicolare: comprende le ossa degli arti
superiori e inferiori ed i cingoli
che li collegano al tronco
LO SCHELETRO ASSILE
 Costituito da 80 ossa, il 40% delle ossa del corpo umano.
 Comprende:
- Il cranio (22 ossa) e le ossa associate (6x ossicini uditivi e
l’osso ioide
- La colonna vertebrale (24 vertebre+ il sacro ed il coccige)
- La gabbia toracica (24 coste + lo sterno)
 Lo scheletro assile crea una struttura che sostiene e
protegge gli organi e fornisce la superficie di inserzione ai
muscoli che:
- Regolano la posizione di testa, collo e tronco
- Eseguono movimenti respiratori
- Stabilizzano o posizionano strutture dello scheletro
appendicolare
IL CRANIO
 Costituisce una “scatola” solida che racchiude e protegge
l’encefalo,
gli organi di senso e le parti iniziali dei sistemi digerente e
respiratorio.
 E’ composto da:
- Neurocranio: è la parte che racchiude e protegge l’encefalo
- Splancnocranio o massiccio facciale: è la parte del cranio in
rapporto con la porzione iniziale di apparati viscerali,
quali il respiratorio ed il digerente.
 Le articolazioni tra le ossa della scatola cranica sono tutte
sinartrosi e per la maggior parte suture; si trovano, infatti,
solo due diartrosi o articolazioni mobile:
- L’articolazione fra icondili occipitali e l’atlante che stabilizza
la porzione del cranio e dela colonna vertebrale consentendo,
tuttavia una notevole ampiezza dei movimenti della testa
- L’articolazione fra la mandibola e l’osso temporale
 La superficie esterna del cranio fornisce il passaggio a
vasi sanguigni, nervi e alle membrane che proteggono e
stabilizzano la posizione dell’encefalo oltre ad un’ampia
area per l’inserzione dei muscoli che muovono la testa,
gli occhi, la mandibola.
 Si riconoscono, infatti,
- Muscoli estrinseci che hanno il capo di origine sulla
colonna vertebrale e si inseriscono sul cranio
- Muscoli intrinseci che hanno origine e inserzione sulle
ossa del cranio e costituiscono l’insieme dei muscoli
mimici e della masticazione dello splancnocranio.
 Nel neurocranio distinto in base e volta si riconoscono
8 ossa piatte:
- 4 pari
- 4 impari e mediane
 Le ossa del neurocranio nel loro insieme costituiscono
lacavità del cranio rivestita internamente da una
membrana fibrosa che si chiama dura madre, questa è
in continuità con l’aracnoide e la pia madre che
rivestono l’encefalo e tutte insieme costituiscono le
meningi.
 Lo splancnocranio o cranio facciale è formato da 14
ossa :
- 12 pari
- 2 impari
IL NEUROCRANIO
 Nel neurocranio distinto in base e volta si
riconoscono 8 ossa piatte:
- 4 pari
- 4 impari e mediane
 Ossa impari
- Frontale
- Occipitale
- Sfenoide
- Etmoide
 Ossa pari
- Parietali
- Temporali
 Le ossa del cranio si articolano tramite suture; in
particolare si riconoscono:
- La sutura sagittale, posta sul piano sagittale che
separa le due ossa parietali destra e sinistra
- La sutura coronale, posta sul piano coronale o
frontale che separa l’osso frontale dalle due ossa
parietali
- La sutura lamboidea che separa l’osso occipitale
dalle due ossa parietali
- Le suture squamose che separano le ossa
parietali e temporali dello stesso lato
- La sutura frontonasale che separa l’osso frontale
dalle due ossa nasali.
Sutura frontonasale
OSSO FRONTALE
 E’ un osso piatto,
impari.
 Forma lo scheletro
della fronte, la volta
del cranio e delle orbite
e la parte anteriore
della base del cranio
 è formato
- squama,
- arcate sopracigliari
- margini sopraorbitari
 All’interno
sono
presenti i seni frontali,
cavità comunicanti con
le cavità nasali che
contengono aria e le
fosse lacrimali che
accolgono le ghiandole
lacrimali.
OSSO OCCIPITALE
 E’ un osso piatto, impari
mediano, situato posteriormente.
costituisce la base e la parete
posteriore del cranio e presenta
un foro che
consente il
passaggio del midollo spinale,
detto foro occipitale o forame
magno.
 Sulla faccia endocranica dell’
osso occipitale si osservano le
fosse cerebrali e le fosse
cerebellari
 L’osso occipitale comprende
- un corpo,
- due parti laterali,
- i condili e
- la squama, tutti circondano il
grande foro.
 I condili occipitali sono processi
che si articolano con l’ atlante, la
prima vertebra cervicale.
LE OSSA PARIETALI
 Sono piatte, pari e simmetriche, di forma
quadrangolare
 Formano la gran parte della parete laterodorsale della scatola cranica.
LE OSSA TEMPORALI
 Sono pari e simmetriche,
costituiscono
parte
della
superficie laterale e inferiore del
cranio. Sono formate da:
- squama, una porzione piatta ed
espansa, laterale,
- da una porzione petrosa che
contiene l’orecchio interno,
- dal meato acustico esterno
- dai
processi:
mastoideo
zigomatico e stiloideo.
 Tra questi due processi si trova
la fossa mandibolare che serve
per
l’articolazione
con
la
mandibola.
 Il processo mastoideo contiene le
celle mastoidee che sono in
comunicazione con l’orecchio
medio e contengono aria.
 Nella parte inferiore si articola
con la mandibola
OSSO SFENOIDE
 L’osso sfenoide è un osso impari,
mediano posto alla base del cranio.
 Insieme all’etmoide contribuisce a
formare la base del neurocranio oltre
che delle cavità orbitali e nasali.
 Contrare rapporti con tutte le altre
ossa sia dello splancnocranio che del
neurocranio
 La sua forma è paragonabile una di
farfalla, con un corpo piccolo e delle
ali prominenti. Il corpo si trova in
posizione mediana tra l’etmoide e
l’occipitale connette anteriormente
con il primo e posteriormente col
secondo.
 Processi caratteristici dello sfenoide
sono
- 2 grandi ali e 2 piccole ali laterali,
- i processi pterigoidei,
- lamine verticali.
 Nel corpo si osserva la sella turcica,
una
depressione
mediana
che
accoglie l’ipofisi.
ETMOIDE
 E’ un osso impari, mediano,
irregolare, posto anteriormente
allo sfenoide;
 Prende parte alla costituzione
della base del cranio, delle fosse
nasali e del setto nasale e delle
cavità orbitali.
 È formato da
- Due porzioni laminari impari fra
loro perpendicolari, la lamina
cribrosa e la lamina perpendicolare
con una prominenza, la crista galli e
- Due masse laterali , i labirinti che
hanno delle cavità, i seni etmoidali e
- Sporgenze laterali i cornetti
LA COLONNA VERTEBRALE
 E’ l’asse portante del corpo, si estende dal cranio alla pelvi
tramite la quale scarica il peso del corpo sugli arti
inferiori.
 Rappresenta l’asse fondamentale del tronco.
 E’ costituita dalle vertebre, ossa corte e irregolari, disposte
in serie l’una sopra l’altra articolate fra loro, formando una
lunga asta flessibile.
 Nella cavità centrale della colonna vertebrale trova
protezione il midollo spinale.
.
 La colonna vertebrale è, quindi, formata
dalla sovrapposizione di 33-34 metameri
ossei, le vertebre.
 Viene generalmente suddivisa in 4 regioni:
I. Regione Cervicale
7 vertebre
II. Regione Toracica
12 vertebre
III. Regione Lombare
5 vertebre
IV. Regione Sacro-coccigea 5 vertebre sacrali
+ 4-5 coccigee
 Presenta l’alternanza di 4 curve fisiologiche:
- 2 a concavità posteriore(lordosi cervicale e
lombare)
- 2 a concavità anteriore (cifosi dorsale e
sacrale)
STRUTTURA DELLE VERTEBRE
 Le vertebre sono quindi metameri che compongono la
colonna vertebrale.
 Ciascuna vertebra, ad eccezione della prima vertebra
cervicale, è costituita da:
I. Un corpo le cui dimensioni aumentano in senso craniocauduale
II. Arco vertebrale le cui dimensioni diminuiscono in
senso cranio caudale (coda equina, diversa velocità di
accrescimento della componente ossea e nervosa) .
 Le vertebre sono ossa corte e irregolari, costituite
soprattutto da osso spugnoso, rivestito da osso
lamellare; la costituzione può comunque variare a
seconda dei vari distretti, in relazione alle sollecitazioni
funzionali che esse ricevono.
 Corpo a forma di
cilindro,
presenta
una faccia superiore
e una inferiore. Si
articolano fra loro
tramite
sinfisi
costituiti da dischi
intervertebrali
di
fibrocartilagine
 Arco vertebrale,
che delimita il
foro
vertebrale
che
contiene
il
midollo spinale
 L’arco
vertebrale
è
costituito da:
I. 2
peduncoli
posti
anteriormente, a cui
fanno seguito le masse
apofisarie
con
i
processi
trasversi
laterali
per
l’articolazione con le
coste.
II. 2
lamine
poste
posteriormente dalla
cui
confluenza
in
posizione mediana si
proietta all’indietro il
processo spinoso
III.Processi articolari, 2
superiori e 2 inferiori
per le articolazioni
vertebrali




CONSIDERAZIONI FUNZIONALI
Le vertebre sono articolate tra di loro e presentano dei
legamenti a livello delle articolazioni.
A livello del corpo sono presenti sinartrosi con la
presenza di un disco intervertebrale; a livello dei processi
si articolano attraverso diartrosi.
Le articolazioni consentono tanti piccoli movimenti che
nell’insieme consentono la mobilità di tutta la colonna
con movimenti laterali, movimenti di flessione e di
estensione, di torsione e di circumduzione.
Il disco intervertebrale è formato da un nucleo polposo
rivestito dall’ anello fibroso; in condizioni patologiche si
può verificare una sua compressione tale per cui il disco
fuoriesce dalla sua sede andando a comprimere il midollo
spinale o un nervo spinale causando una condizione detta
ernia del disco.
REGIONE CERVICALE
 Le 7 vertebre cervicali sono
le più piccole, sostengono il
peso della testa e formano lo
scheletro del collo.
 Le prime due, atlante ed
epistrofeo sono particolari, le
altre sono simili tra loro,
tranne la settima, detta
vertebra prominente, perché
presenta un lungo e sottile
processo spinoso.
 Il corpo è piccolo, il processo
spinoso è corto e bifido.
 I processi trasversi
presentano il foro trasverso
attraverso cui passano le
arterie
e le vene
vertebrali.
ATLANTE
 Le prime due V
cervicali, atlante ed
epistrofeo,
sono
particolari:
Sostengono il cranio,
stabilizzano
la
posizione
dell’encefalo e del
midollo
spinale,
controllano
il
movimento
della
testa
 La prima vertebra cervicale, atlante è un anello osseo con
un arco anteriore dove alloggia il dente dell’epistrofeo,
.
un arco posteriore da cui passa il midollo e due masse
laterali che si articolano con i condili occipitali;
 Non ha corpo.
L’EPISTROFEO
 Ha
un
corpo
caratterizzato
da
una
prominenza
sull’estremità
superiore, il dente
o
processo
odontoide;
 Il dente è l’asse
attorno al quale
ruota l’atlante per i
movimenti laterali;
REGIONE TORACICA
 Comprende
12
vertebre
toraciche;
sono più cospicue e resistenti
delle cervicali.
 Sono caratterizzate dalla
presenza
di faccette articolari per le
coste
sui
processi
trasversi
in
posizione
laterale
e
sul
corpo
(semifaccette).
 Il
processo
spinoso,
prominente
è rivolto verso il basso.
 Le ultime tre si modificano
progressivamente somigliando
alle vertebre lombari
REGIONE LOMBARE
 Il segmento lombare della
colonna
vertebrale
è
costituito da 5 vertebre
lombari che, sostenendo il
peso maggiore del corpo
sono le più grandi in
assoluto.
 Hanno un corpo massiccio
senza faccette articolari;
 Il foro vertebrale è di forma
triangolare.
 I processi trasversi o
costiformi sono rudimenti di
coste saldate alla vertebra.
.
 La colonna vertebrale è la struttura essenziale nel determinare
la
stazione eretta, inoltre sopporta il peso della testa, degli arti
superiori e del contenuto del tronco e lo scarica sugli arti inferiori.
 Nel sostenere queste “prestazioni statiche” la colonna è però
sostenuta da suoi muscoli
 Si distinguono:
- Muscoli superficiali:
I. Muscolo splenio della testa: origine C7, T1 e T2; inserzione
occipitale
II. Muscolo splenio del collo: origine T3a T6; inserzione C1aC3
III. Muscolo sacrospinale: origine sacro e processi spinosi vertebre
lombari; inserzione I e II costa
- Muscoli medi: muscolo semi spinale : si estende profondamente
al muscolo sacrospinale e si estende dal sacro alla nuca
- Muscoli profondi: muscoli interspinosi e intertrasversali
(ileocostali)
MIDOLLO SPINALE
 Componente del SNC insieme all’encefalo (telencefalo) contenuto nella
scatola cranica.
 Rappresenta l’unità morfologica più semplice del SNC: riceve
informazioni sensitive o afferenti dalla periferia (tronco, arti e collo) e le
trasmette ai centri di controllo superiori dell’encefalo (tronco, cervelletto,
diencefalo e telencefalo), che elaborano le risposte motorie e le applicano,
rimandandole al midollo spinale che attraverso la sua componente
motoria o efferente le trasmette ai muscoli.
 E’ accolto nel canale vertebrale, ha la forma di un lungo cilindro lungo
circa 44cm, il diametro di 1 cm ed il peso di 28 g.
 E’ collegato alla periferia da 33paia di nervi spinali di natura mista che
fuoriescono a livello dei forami intervertebrali.
 Durante i primi anni di vita, la componente nervosa e la componente
ossea della colonna cervicale si accrescono con uguale velocità mentre la
colonna toracica e lombare crescono più del midollo corrispondente,
fermandosi nell’adulto a livello di L2.Questo fenomeno definito
ascensione midollare fa sì che mentre i nervi cervicali hanno un decorso
praticamente orizzontale, a mano a mano che si prosegue lungo la
colonna in senso cranio-caudale, l’andamento dei nervi spinali sia a mano
a mano sempre più obliquo, fino a diventare verticale verso i rispettivi
fori di uscita, costituendo la coda equina
 Rigonfiamento cervicale (C IV-T I plesso
brachiale) e lombare (L II-SIII plesso
lombosacrale): rigonfiamenti del midollo
spinale in conseguenza dell’innervazione
destinata agli arti
 Il midollo spinale è circondato da 3
lamine connettivali, le meningi:
I. Dura Madre, più esterna a
contatto con il periostio; lo spazio
tra periostio e dura madre è lo
spazio epidurale dove sono
contenuti plessi venosi e tessuto
adiposo.
II. Aracnoide; lo spazio virtuale tra
aracnoide e dura madre viene
definito spazio subdurale
III. Pia madre, più interna a contatto
con il midollo; lo spazio fra pia
madre e aracnoide è definito
spazio subaracnoideo e contiene il
liquido
cefalorachidiano,
che
passando nel canale ependimale
sbocca nel tronco a livello del IV
ventricolo
STRUTTURA DEL MIDOLLO SPINALE
 In sezione trasversale, in superficie presenta solchi
longitudinali che lo percorrono per tutta la lunghezza:
I. Solco mediale anteriore e posteriore, punto di
inserzione della pia madre
II. Solco laterale anteriore e posteriore che corrispondono
all’origine apparente delle radici sensitive e reali delle
radici motorie.
 Si distingue:
I. La sostanza bianca rappresentata dai fasci (assoni
mielinici) delle vie ascendenti e discendenti
corticospinali (o piramidali) e extra piramidali.
II. La sostanza grigia a forma di farfalla, percorsa
centralmente dal canale ependimale che contiene il
liquido cefalorachidiano e costituita da colonne di
neuroni e nuclei (corpi cellulari) dei neuroni motori e
degli interneuroni.
 Corno
anteriore:
regione
motoria
 Corno
posteriore:
regione
sensitiva
LA SOSTANZA GRIGIA
 All’ interno della sostanza grigia sono presenti due tipi di neuroni
classificati in base alla lunghezza del loro assone:
I. Cellule del I tipo di Golgi, caratterizzate da un lungo assone mielinizzato
che fuoriesce dalla sostanza grigia
II. Cellule del II tipo di Golgi, caratterizzate da un assone breve.
 Le cellule del I tipo di Golgi si classificano a loro volta in:
I. Cellule radicolari, presenti nella regione anteriore e antero-laterale della
sostanza grigia, sono i neuroni motori somatici (neuroni somatomotori) e
viscerali (visceroeffettori) il cui assone innerverà muscolatura
scheletrica o viscerale. Costituiscono l’origine reale della radice anteriori
dei nervi spinali
II. Cellule funicolari
 I neuroni somatomotori, a loro volta vengono classificati in:
I. Motoneuroni a: destinati a innervare fibre muscolari scheletriche
II. Motoneuroni g: destinati ad innervare le fibre dei fusi neuromuscolari
ossia dei sensori dello stato di contrazione e distensione muscolare
 Le cellule viscero effettrici o motoneuroni b appartengono al sistema
nervoso autonomo e sono localizzate nella porzione antero-laterale delle
corna anteriori. Si distinguono in:
I. Neuroni simpatici: neuromero C VIII- L II
II. Neuroni parasimpatici: neuromeri sacrali SII- S V
 Le cellule funicolari sono localizzate nelle corna posteriori.
 Possono ricevere informazioni da recettori per la sensibilità
somatica (neuroni somatosentitivi) o per la sensibilità
viscerale (neuroni viscerosensitivi).
 Sono chiamate funicolari perché emettono assoni che si
dividono in un ramo ascendente ed uno discendente, i quali
rientrano a vari livelli nel midollo spinale o nel tronco
celebrale collegando così i diversi tratti del Sistema Nervoso
Centrale
 Dalla confluenza delle radici anteriori e posteriori nascono i
nervi spinali
 Va notato che l’origine effettiva delle radici posteriori non è
a livello del midollo, ma è costituita da neuroni sensitivi, i
gangli spinali, posti subito al di fuori del midollo spinale
COMPONENTE MOTORIA
COMPONENTE SENSITIVA
NERVI
 ORIGINE: ogni nervo presenta due origini:
I. Origine apparente rappresenta il punto in cui il nervo emerge dal
midollo spinale (nervi spinali) o dal tronco encefalico (nervi
cranici)
II. Origine reale rappresentata dalla sede in cui sono i corpi cellulari
dalle cui fibre è costituito il nervo.
 NATURA: corrisponde alla «funzione» del nervo:
I. Nervi motori dal centro trasmettono alla periferia impulsi in
grado di generare una risposta. Si distinguono in:
- Nervi motori somatici: innervano direttamente un muscolo a
contrazione volontaria
- Nervi motori viscerali: innervano la muscolatura viscerale.
Presentano un’interruzione sinaptica in un ganglio del sistema
nervoso simpatico situato in posizione varia, dai cui neuroni
partono le fibre effettrici che innervano la muscolatura liscia.
II. Nervi sensitivi costituiti da fibre che raccolgono gli stimoli dalla
periferia per convogliarli al SNC. Si distinguono in:
- Nervi sensitivi somatici
- Nervi sensitivi viscerali
NERVI SPINALI
33 paia di nervi misti:
8 cervicali
12 toracici
5 lombari
5 sacrali
3 coccigei.
Sono definiti nervi misti, in quanto formati nella porzione più vicina al
midollo spinale dalla confluenza, a livello del foro intervertebrale delle
radici anteriori motorie (somatiche e viscerali) e delle radici posteriori
sensitive (somatiche e viscerali).
 Le radici anteriori motorie hanno l’origine apparente e reale a livello del
solco laterale anteriore del midollo spinale, dove nel corno anteriore sono
presenti i corpi cellulari dei motoneuroni somatici a e g e dei
visceroeffettori b.
 le radici posteriori sensitive hanno l’origine apparente a livello del solco
laterale posteriore, ma l’origine reale nel ganglio spinale posto al di fuori
del midollo spinale. I neuroni del ganglio spinale staccano un ramo
periferico che termina in un recettore di senso ed un ramo centrale che
porta le informazioni al midollo spinale.


 Ogni nervo spinale, a sua volta, uscito dal foro
intervertebrale, si divide in un ramo dorsale che
innerva le docce vertebrali ed un ramo ventrale che si
organizza con altri nervi costituendo i plessi.

-
In sequenza cranio-caudale si distinguono:
Il plesso cervicale
Il plesso brachiale
Il plesso lombare
Il plesso sacrale
Il plesso pudendo
Il plesso coccigeo
LA GABBIA TORACICA
E’ una struttura ossea e muscolare che:
protegge gli organi accolti nella cavità toracica
Fornisce inserzione ai muscoli coinvolti nella respirazione
Posiziona e stabilizza la colonna vertebrale
Interviene nel movimento del cingolo scapolare e dell’arto superiore.
E’ delimitata:
Anteriormente dallo sterno
Posteriormente dalle vertebre toraciche
Lateralmente dalle coste.
Presenta 2 estremità inclinate fra loro a 45°:
Estremità superiore (Apice):è delimitata posteriormente da T1,
lateralmente dalla I costa ed anteriormente dal manubrio dello
sterno. Attraverso l’apice della gabbia toracica passano l’esofago, la
trachea ed i vasi sanguigni ed i nervi che entrano ed escono dal torace
- Estremità inferiore (Base): è delimitata posteriormente da T 12,
lateralmente dalla XII costa ed anteriormente dal processo xifoideo.
Inferiormente è chiusa dal diaframma, lasciando solo il passaggio alle
strutture che entrano nella cavità addominale (Apparato digerente)



-
LO STERNO
 E’ un osso piatto e allungato posto sulla linea mediana nella
parete anteriore del torace
 Delimita anteriormente la gabbia toracica
 Si estende dall’alto in basso per circa 20 cm da T2 a T12.
 E’ composto da 3 porzioni:
I. Il Manubrio: di forma triangolare è la porzione più ampia dello
sterno. Il margine superiore presenta due incisure giugulari
per l’articolazione con la clavicola; lateralmente il margine
inferiore presenta due faccette articolari per la I e II costa
II. Il corpo: formato dalla fusione di 4 segmenti. I margini laterali
presentano faccette articolari per l’articolazione con le coste
III.Il processo xifoideo: di forma irregolare, è sempre la porzione
più piccola dello sterno.
 Le tre porzioni dello sterno si articolano fra loro tramite due
sinfisi fibrocartilaginee:
- Articolazione manubrio- sternale
- Articolazione xifo-sternale
Articolazione Manubriosternale
Articolazione xifosternale
LE COSTE
 12 paia di ossa di forma simile a nastri, composte da una
parte posteriore (ossea) e da una parte anteriore
(cartilaginea).
 Decorrono a partire dalle vertebre toraciche e costituiscono
la parete laterale della gabbia toracica.
 Posteriormente si articolano con le 12 vertebre toraciche,
anteriormente direttamente o meno con lo sterno.
 Si dividono in:
- Coste vertebro-sternali o coste vere: 7 paia, sono connesse
direttmente allo sterno da segmenti di cartilagine
- Coste vertebro-condrali o coste false: dalla VIII alla XII.
Non si connettono direttamente allo sterno, ma dall’VIII
alla X si fondono tra loro prima di raggiungere lo sterno,
mentre le ultime due sono fluttuanti.
 Sono costituite da:
- Una testa: rappresenta l’estremità posteriore e
presenta 2 faccette articolari, separate da una cresta
- Un collo: posteriormente presenta il tubercolo costale
che si articola con il processo trasverso della vertebra
toracica corrispondente.


Le coste si articolano con le vertebre attraverso:
l’articolazione costovertebrale propriamente detta
L’articolazione costotrasversaria
Tramite queste articolazioni, ogni costa si articola
due volte con la vertebra toracica corrispondente ed
una con quella superiore.
ARTICOLAZIONI COSTOVERTEBRALI
1. Articolazione costovertebrale propriamente detta:
 Si stabilisce tra le 2 superfici piane presenti sulla testa
della costa e la superficie composta dai corpi di 2 vertebre
contigue
 Es. la VI costa si articola, mediante la testa, con la V e VI
vertebra.
2. Articolazione costotrasversaria
 Tra la superficie articolare presente sul tubercolo costale
e quella posta sul processo trasverso della vertebra
corrispondente (VI costa-processo trasverso della VI
vertebra).
MUSCOLI DEL TORACE
 Si distinguono muscoli intrinseci che presentano
origine ed inserzione nel torace e muscoli estrinseci
che, invece, hanno origine nel torace ma presentano
inserzione varia
 Intrinseci
- M. Elevatori delle coste (ispiratori)
- M. Sottocostali (M. Trasverso del torace) (espiratori)
- M. Intercostali
 Estrinseci
- M. Toracoappendicolari
- M. Spinoappendicolari
- M. Spinocostali
- M. Diaframma
MUSCOLI ELEVATORI DELLE COSTE
 Sono 12 paia di muscoli posti profondamente nel dorso,
vicino alla colonna vertebrale.
 Origine: i processi trasversi della VII vertebra cervicale
e delle vertebre toraciche (T9-T11).
 Inserzione: faccia esterna e margine superiore della
costa sottostante.
 Innervazione: VIII nervo cervicale e nervi intercostali
(12 paia).
 Azione: elevano le coste quindi sono muscoli inspiratori.
MUSCOLI SOTTOCOSTALI
 Si trovano nella parte interna e posteriore della
parete
toracica,
vicino
alle
articolazioni
costovertebrali.
 Origine: faccia interna delle coste
 Inserzione: faccia interna della costa sottostante.
 Innervazione: nervi intercostali.
 Azione: abbassano le coste (muscoli espiratori).
MUSCOLO TRASVERSO DEL TORACE
 Si trova sulla faccia interna
della
parete
toracica
anteriore. Separa i vasi ed i
nervi dalla pleura
 Origine: faccia posteriore
del corpo e del processo
Xifoideo dello sterno.
 Inserzione: faccia interna
della II, III, IV, V e VI
cartilagine costale.
 Innervazione:
nervi
intercostali.
 Azione:
abbassa
le
cartilagini costali muscolo
espiratorio).
MUSCOLI INTERCOSTALI
 Occupano
gli
spazi
intercostali e sono 11 per
lato.
si distinguono in:
- esterni,
- interni ed e
- intimi.
 Origine: margine inferiore di
ciascuna costa.
 Inserzione:
margine
superiore
della costa sottostante.
 Innervazione:
nervi
intercostali.
 Azione: elevano e abbassano
le coste (muscoli inspiratori
ed espiratori).
MUSCOLI ESTRINSECI DEL TORACE
 Collegano le ossa del torace o della colonna vertebrale a quelle
della cintura scapolare e pelvica
- M. Toracoappendicolari
- M. Spinoappendicolari
- M. Spinocostali
- M. Diaframma
 Muscoli toracoappendicolari
- M. Grande pettorale
- M. Piccolo pettorale
- M. Succlavio
- M. Dentato anteriore
 Origine: coste/ sterno
 Inserzione: cingolo toracico/omero
 Innervazione: plesso brachiale
 Azione :adducono e abducono l’omero, abbassano la clavicola,
muovono la scapola e sollevano le coste.
MUSCOLI TORACOAPPENDICOLARI
 Grande pettorale, piccolo pettorale, succlavio, dentato
anteriore
MUSCOLI SPINOAPPENDICOLARI
 Originano dalla colonna vertebrale e s’inseriscono sul
cingolo toracico e sull’omero
- M. Trapezio
- M. Grande dorsale
- M. Piccolo Romboide
- M. Grande romboide
- M. Elevatore della scapola
 Origine: colonna vertebrale
 Inserzione: cingolo toracico/omero
 Azione: ruotano la spalla e l’omero, sollevano la
scapola.
 Innervazione : plessi cervicale e brachiale
I MUSCOLI SPINOCOSTALI
 Occupano lo strato medio del dorso e sono:
-M. dentato posteriore
-M. dentato superiore
-M. dentato inferiore
MUSCOLO DIAFRAMMA
 Muscolo impari, largo e appiattito.
 Forma a cupola; separa la cavità toracica da quella addominale.
 Al centro della cupola si trova appiattita una zona detta centro
frenico o tendineo dal cui contorno partono i fasci carnosi e su cui
poggia il pericardio. Sul centro tendineo si trova l’orifizio della vena
cava inferiore.
 In base alle inserzioni nel diaframma si riconoscono 3 parti:
- Parte lombare
- Parte costale
- Parte sternale: origina dalla faccia posteriore del processo xifoideo
dello sterno.
 Tra i pilastri della parte lombare vi sono l’orifizio esofageo e quello
aortico.
 Innervazione: plesso cervicale.
 Azione: contraendosi si abbassa ampliando la cavità toracica.
Study collections