Id del ss Europeo - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

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IDENTITA’ DEL
SERVIZIO SOCIALE
EUROPEO
Identità del servizio sociale
Europeo
Come possiamo comprendere meglio la
nozione di identità collettiva ?
 Esiste una identità Europea ?
 Esiste una identità europea nel servizio
sociale ?

Identità
– individuo e gruppo sono concetti con diversi
significati
L'idea di identità di gruppo include:
• Una collocazione specifica delle personegeografica, politica, culturale….• Una esperienza soggettiva di condividere
questa collocazione e le idee che ne
derivano.
Un altro modo di pensare
all'identità
L'‘Identità’ è appartenere – che cosa abbiamo in
comune con alcune persone – con che cosa/ chi
ci identifichiamo e che cosa ci differenzia dagli
altri (Jenkins, 1996).
Le identità collettive, sono speranze, sogni
aggregazioni collettive, così come obiettivi,
somiglianze e attività condivise
Le identità collettive : l’identità europea
La nozione di identità europea è un
processo, così come per tutte le identità.
E' un processo che sta fiorendo, formato in
parte attraverso l'atto stesso di discuterne e
di riflettere sulle idee di Europa e europei
(Preston, 2005, p 498)
Possiamo realmente parlare di una
identità collettiva europea?
1) aspetti comuni : storia, cultura,
esperienze condivise, ecc. Che aspetti
comuni e convinzioni condivise abbiamo
in Europa?
Possiamo realmente parlare di una
identità collettiva europea?
Ci sono diverse modalità per guardare
all’identità collettiva europea:
1) gli aspetti comuni
2) la costruzione dell’identità come
processo
Wintle:

Valori che sono in relazione al fatto di
essere il primo paese industrializzato, la
prima democrazia moderna e la prima
cultura critsiana. ‘La cultura europea è
modernità –conoscenza cumulativa e
progresso, tecnologia e benessere –
insieme agli stati nazionali e alle idee di
libertà e uguaglianza’ (Wintle, 1996:11)
Steiner: (letterato)
‘i caffè, il paesaggio su scala attraversabile e
umana; queste strade e piazze con nomi
di statisti, scienziati e artisti e scrittori del
passato; la nostra doppia discendenza da
Atene e Gerusalemme” (2006, p7)
2) l'identità collettiva come
processo
Cercare di essere uniti costituisce di per sè un
indicatore utile di identità collettiva
L'Identità è un processo e non semplicemente un
prodotto, e fare sforzi per collettivizzarci è un
segno di come le persone percepiscono la loro
identità, come si vedono collegati agli altri e
che cosa desiderano sviluppare con loro
Identità condivisa
Un gruppo di paesi che cercano di essere
uniti :
‘ Dalla seconda guerra mondiale
(curiosamente in se stessa un fattore
unificante) ci sono stati tentativi persistenti
di creare una unione Europea…’( Macionis
and Plummer, 2002; p88)
3) Gli aspetti formali e informali
della collettivizzazione:
Non è solo il successo del processo di forgiare
poliIticamente una identità collettiva dall'alto “topdown” che la determina
E' ugualmente significativo analizzare le attività
‘bottom up’ – l'informale- ciò che viene generato
dalle persone e dalle organizzazioni e che
esprime un senso collettivo
Per esempio
‘top-down’ la moneta unica, le leggi e la
politica, le tasse, i controlli
sull'immigrazione, suggeriscono che in
Europa è in atto un processo di
collettivizzazione
l' informale
Ma allo stesso tempo è evidente che a livello
‘bottom-up’:
Sport, reti e attività culturali e a livello di istruzione
sono proliferate in Europa nelle ultime decadi.
Radici politiche, inclusi I movimenti sindacali, le
unioni Europee dei socialisti e dei conservatori
riflettono una identità politica collettiva (Wintle,
2000, p. 20-21.)
Alcune Evidenze
Rileggendo la situazione europea secondo
queste tre cornici analitiche – una storia e
cultura comune; un impegno verso la
collettivizzazione; attività ‘top down’ e
‘bottom up’ – vi sono evidenze che vi è in
questo momento una identità collettiva
Europea
Vi è anche una identità di servizio
sociale europeo?
Possiamo affermare che vi sia un servizio sociale
pan-Europeo?
O vi è ancora un terreno comune troppo limitato?
L'identità di assistente sociale
potrebbe includere
* un corpus di conoscenze definito, competenze
specifiche, il ruolo attribuito dalle politiche sociali
e dal quadro normativo, modelli operativi costruiti
attraverso la formazione e l'esperienza
* l'immagine di sé e il dover essere dettato
dall’etica, temi che hanno a che farecon l'idea che
si ha di assistente sociale e con le convinzioni e le
ideologie, con i significati simbolici e come tutti
questi aspetti si integrano con le pratiche del
servizio sociale
‘Top down’
Anche se il servizio sociale in Europa condivide molti
aspetti culturali, come professione ed istituzione si è
costituito attraverso gli stati nazione– in termini di
sistema politico, legale, economico ed in termini di
pratica(Erath et. al. 2001) e pertanto deve riflettere
la diversità delle politiche nazionali.
Da questa prospettiva, quindi, riflette le identità
nazionali separate che si traducono in specificità
storiche, politiche ma che trovano conferma nella
formazione, nella ricerca e nella pratica
‘Bottom up’
Tuttavia, se consideriamo ulteriormente temi
relativi all’etica, alla pratica, all’identità
professionale all’interno del servizio sociale
europeo – cioè elementi ‘bottom-up’ – ci
possono essere significativi aspetti comuni
che stanno crescendo
Impressioni…
Il lavoro di confronto svolto dalla rete
tematica EUSW dal 2002 al 2008 ha
consentito di cogliere questi elementi di
somiglianza e differenza
Es ognuno dei 24 paesi coinvolti nel primo
studio ha presentato dal proprio punto di
vista, la storia, la formazione, I ruoli, lo
status e le attività svolte nel proprio
contesto. (Campanini and Frost, 2004).
…
Da questo punto di vista parrebbe che,
anche a livello di definizione di cosa si
intende per ‘social worker’-vi sia una scarsa
evidenza dell'identità collettiva in Europa.
Il termine ‘social worker’ ha una enorme
variazione di significato nei diversi paesi
Insicurezza dell'Identità
Tuttavia quando consideriamo le tematiche in maniera più
approfondita e specifica l'immagine risulta più sfocata
in molti paesi l'identità del servizio sociale è fluida e in
cambiamento e il processo di definizione dell'identità
professionale è soggetta a variazioni e revisioni
Possiamo dire che l’ esperienza condivisa di instabilità e
cambiamento costituisce una identità condivisa?
Potrebbe servire a generare un senso comune di
minaccia/entusiasmo, l'idea condivisa che è possibile il
cambiamento e la ridefinizione, il che comporta anche
includere di lavorare insieme verso una comune
ridefinizione.
Convinzioni comuni?

Se si applica un’analisi ‘bottom-up’, le sfide
comuni, I problemi e I temi affrontati fanno
emergere comunalità, che si evidenziano
anche nelle basi culturali e ideologiche,
nelle convinzioni etiche, morali e
filosophiche, con cui la professione si
identifica e si definisce
Basi Intellettuali?
L’eredità dei discendenti da Atene e
Gerusalemme dal punto di vista culturale e
ideologico ha un impatto significativo in
gran parte dell’identità del social work. Ma
non è solo questo, possiamo dire che tutta
la tradizione intellettuale è ugualmente
influenzata in maniera incommensurabile
da un’eredità moderna, da un’altra doppia
discendenza quella di Freud e Marx.
Etica?
Dal punto di vista etico e morale vi è identità condivisa
nell’aesione alla stessa definizione internazionale:
La professione del social work Il servizio sociale è una
professione basata sulla pratica e una disciplina accademica
che promuove il cambiamento sociale e lo sviluppo, la
coesione e l'emancipazione sociale,
Principi di giustizia sociale, diritti umani, responsabilità collettiva
e rispetto delle diversità sono fondamentali per il servizio
sociale.
Etica?
Obiettivi fondamentali della professione sono:
‘facilitare l’ inclusione delle persone
marginalizzate, socialmente escluse, vulnerabili
e a rischio; affrontare e sfidare le barriere di
ingiustizia e disuguaglianza che esistono nella
società’ (IASSW, 2004, p2).
Azione Collettiva
E’ quindi possibile identificare temi culturali e
storici, tradizioni intellettuali e pratiche comuni,
così come una base morale ed etica comune
per stabilire una dimensione collettiva nel
servizio sociale europeo.
Usando questo “registro” possiamo evidenziare
come in Europa si sta forgiando una identità
collettiva nel servizio sociale
La formazione al servizio sociale
Gioca un importante ruolo in questo processo di
europeanizzazione ed è evidente che sta
aumentando l’orientamento
Internazionale/Europeo in quasi tutti I paesi
Europei (Labonte-Roset, 2004).
Un esempio sono I processi di mobilità all’interno
dell’Erasmus, I progetti intensivi, I corsi che
coinvolgono la dimensione europea
Programmi svolti in inglese, summer schools
o Master a valenza europea
Accanto alla formazione, non dobbiamo
dimenticare la ricerca ‘The European
Centre for Resources and Research in
Social Work’,(CERTS) che ha come
obiettivo quello di sviluppare un database
di ricerche nell’ambito del servizio sociale
Identità Europea?
Facendo riferimento al modello di identità
collettiva, che dimostra quanto il processo
di sviluppo di azioni collettive è
testimonianza di una identità collettiva, così
come la condivisione di valori, credenze,
culture, possiamo dire che può essere
dimostrata un’identità collettiva a livello
Europeo anche per il social work
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