Economia Applicata all’Ingegneria Economia aziendale Azienda: definizione e classificazione L’impresa ed il suo ambiente Strategia e pianificazione Organizzazione aziendale Le aree funzionali Progettazione organizzativa a.a. 2014-2015 dott.ssa Lorella Cucit, Ph.D Funzioni di staff: Organizzazione e Risorse Umane La gestione del fattore umano rientra in un processo ampio che inizia dall’acquisizione del personale necessario a svolgere determinati compiti e funzioni nell’azienda e continua con l’integrazione del personale nell’organizzazione. La funzione Organizzazione e Risorse Umane raggruppa un insieme di attività che hanno come riferimento le persone, con la loro intelligenza, le loro emozioni, i loro sentimenti Ciò deve avvenire attraverso politiche di motivazione volte a conciliare lo sviluppo aziendale con la crescita e lo sviluppo delle professionalità dell’individuo. Per lo svolgimento dei propri compiti, la funzione personale ed organizzazione opera all’interno di un sistema che comprende differenti attori: i lavoratori, le associazioni sindacali, l’impresa, le associazioni di imprese, lo Stato Organizzazione La funzione Organizzazione ha il compito di disegnare il modello strutturale dell’impresa definendo: le mansioni da attribuire a ciascun dipendente i centri decisionali, di controllo ed esecutivi da istituire nell’azienda l’autorità e le responsabilità da attribuire a ciascuno di essi la struttura formale dei rapporti tra i vari centri e dei compiti le procedure di decisione, di informazione e di esecuzione necessarie per l’ordinato svolgimento della gestione Leve utilizzate per la definizione delle mansioni: Job enlargement: aumento della numerosità dei compiti, sommando compiti dello stesso livello (interruzione della monotonia) Job enrichment: vengono uniti in una stessa mansione sia compiti dello stesso livello sia compiti di tipo decisionale e di controllo (valorizzazione dell’autonomia) Job rotation: il lavoratore svolge a rotazione compiti diversi dello stesso livello, in modo tale da rompere la monotonia del lavoro e sviluppare nuove competenze personali (professionalità flessibili e adeguabili a più tipi di compiti) Work group: partecipazione a un gruppo di lavoro che consente la combinazione delle tre soluzioni precedenti Risorse umane La funzione Organizzazione ha il compito di gestire le persone all’interno di un’organizzazione tramite: Selezione e acquisizione Amministrazione: elaborazione delle paghe, versamento dei contributi, etc. Sviluppo, formazione ed addestramento Valutazione del personale e definizione del sistema premiante Relazioni sindacali Acquisizione delle risorse umane L’attività di acquisizione delle risorse umane è una delle funzioni della direzione del personale che si occupa di reperire il fattore produttivo lavoro in funzione degli obiettivi che l’azienda si è prefissata ed in sintonia con le scelte strategiche che vengono attuate in un arco di tempo rilevante. Il processo attraverso il quale l’impresa ricerca le risorse viene chiamato reclutamento Individuazione quantitativa e qualitativa del fabbisogno di personale necessario. Ricerca dei candidati, selezione e scelta dei più idonei Assunzione ed accoglimento dei prescelti Inserimento nell’organizzazione dei prescelti Formazione, addestramento e sviluppo Formazione: si intende una modifica di mentalità e di atteggiamenti tale da consentire la gestione di situazioni nuove e soprattutto di interpretare in maniera diversa il proprio ruolo organizzativo; ciò consente di poter contare su persone preparate ed in grado di fronteggiare efficientemente i cambiamenti determinati dall’esterno Addestramento: si intende principalmente attività di apprendimento di conoscenze specifiche più legate all’acquisizione di caratteristiche professionali ed operative, sia attraverso strumenti didattici che attraverso esperienze operative, il cosiddetto learning by doing Politiche di sviluppo: hanno lo scopo principale di motivare e trattenere all’interno dell’azienda le risorse umane più valide. Esse riguardano essenzialmente politiche di incentivazione basate su sistemi di ricompensa i cui elementi costitutivi sono: la retribuzione la programmazione e lo sviluppo delle carriere la valutazione delle prestazioni, delle posizioni e del potenziale Funzioni di staff: Sistemi Informativi Un sistema informativo (SI) è un componente di una organizzazione il cui scopo è gestire le informazioni utili per gli scopi dell’organizzazione stessa, è un insieme eterogeneo di elementi, che raccolgono dati, archiviano e distribuiscono informazioni, con lo scopo di fornire supporto alle persone che ne necessitano, nel momento e nel luogo adatto. Un sistema informativo risulta composto di 4 elementi: un patrimonio di dati ed informazioni un insieme di procedure per il trattamento dei dati un insieme di strutture e persone responsabili di tali procedure un insieme di mezzi e strumenti necessari al trattamento, al trasferimento e all’archiviazione di dati ed informazioni. L’informazione è un bene a valore crescente, necessario per pianificare e controllare con efficacia le attività dell’organizzazione, e rappresenta la materia prima che viene trasformata dai sistemi informativi, così come i semilavorati vengono trasformati dai sistemi di produzione L’informazione è una risorsa alla stessa stregua del capitale, delle materie prime, degli impianti e delle persone, e come queste ha un costo Funzioni di staff: Sistemi Informativi Un SI gestisce informazioni, ma ciò non significa necessariamente fare ricorso a strumenti automatici propri della tecnologia dell’informazione (IT) La parte automatizzata di un SI viene più propriamente denominata Sistema Informatico Il modo più comune con cui un sistema informatico gestisce le informazioni è attraverso la rappresentazione codificata dei dati di interesse „Intuitivamente, una Base di Dati (DB - Data Base o Database) può pensarsi come una collezione di dati che rappresentano le informazioni di interesse per un’organizzazione „In termini più precisi, un DB è una collezione di dati gestita da un DBMS DBMS = Data Base Management System Sistema informativo Sistema informatico DBMS Dati Funzioni di staff: Sistemi Informativi La funzione sistemi informativi svolge attività aventi sia natura tecnologica che natura organizzativa, come: Gestione dell’HW (computer, ecc.), e del SW di base (sistemi operativi, ecc.) Gestione delle telecomunicazioni (telefonia, internet, ecc.) Gestione del SW applicativo Gestione e supporto del personal computing Formazione degli utenti Monitoraggio delle tecnologie informatiche Analisi delle necessità di informatizzazione Valutazione e selezione di prodotti e fornitori di tecnologie informatiche Gestione dei progetti di informatizzazione Funzioni di line: Commerciale La funzione commerciale ha come obiettivo quello di gestire le relazioni tra impresa e mercato di sbocco, al fine di interpretare i mutevoli bisogni del consumatore e soddisfarli: Funzione di studio: comprendere il mercato di sbocco e individuare le preferenze dei consumatori Funzione promozionale: promuovere l’acquisto dei prodotti realizzati e differenziare i propri prodotti da quelli della concorrenza Funzione di distribuzione e vendita: collocare nel mercato di sbocco ciò che l’area produzione realizza DIREZIONE COMMERCIALE SERVIZIO MARKETING SERVIZIO VENDITA Gestione prodotti finiti Analisi e studi di mercato Programmazione nuovi prodotti Amministrazione vendite Programmazione e controllo vendita Promozione e sviluppo delle vendite Gestione vendite Rete di vendita Assistenza Tecnica Le sub-funzioni della funzione commerciale Vendite: si occupa di tutti gli aspetti operativi di collegamento sul mercato di prodotti realizzati. La funzione vendita si articola nei seguenti settori operativi: Rete di vendita: sviluppo di un’organizzazione e delle forza vendite per raggiungere gli obiettivi programmati Amministrazione delle vendite: politiche di prezzo e di pianificazione dell’utile, controllo del credito, incasso pagamenti, fatturazione Logistica distributiva: gestione magazzini prodotti finiti, trasporti e distribuzione Servizio clienti: assistenza post-vendita, copertura clientela Addestramento forze vendita: trasformazione dei piani in specifici traguardi di vendita, premi e incentivi, addestramento quadri Gestione prodotti: previsione dei volumi di vendita potenziali e dei prezzi oltre alle promozioni occorrenti per i prodotti esistenti e nuovi La funzione delle vendite oggi è parte integrante del marketing e si occupa dei problemi connessi alla commercializzazione e distribuzione delle merci e prodotti, quali la regolarità degli ordini ricevuti dai clienti, la spedizione tempestiva, la disponibilità di magazzino Marketing: attività attraverso le quali l’impresa mira a soddisfare i bisogni e le richieste di un mercato obiettivo in modo migliore rispetto alla concorrenza mettendo a disposizione dei consumatori ben determinati i prodotti giusti, nel luogo e nel momento giusto, al giusto prezzo e con un adeguato supporto pubblicitario e promozionale. Marketing strategico A causa dell’eterogeneità dei bisogni della clientela, essa deve essere suddivisa o segmentata in gruppi omogenei al loro interno ed eterogenei fra loro al fine di fornire al segmento di mercato stesso quelle soddisfazioni cercate in maniera più efficace ed efficiente dei competitori. Segmentazione del mercato Definizione del mercato obiettivo Posizionamento del prodotto 1. Identificazione delle basi di segmentazione del mercato 3. Valutazione dell’attrattività di ogni segmento 5. Posizionamento del prodotto per ogni segmento obiettivo 4. Selezione dei segmenti obiettivo 6. Definizione del marketing mix per ogni segmento obiettivo 2. Definizione dei profili dei segmenti Segmentazione del mercato Segmentazione: processo mediante il quale si suddivide il mercato in un numero limitato di segmenti, ognuno dei quali sufficientemente omogeneo per motivazioni, comportamenti e scelte, ma nello stesso tempo abbastanza differenziato dagli altri. La segmentazione porta l’impresa a definire il proprio settore di attività e a identificare i fattori chiave di successo su tali mercati. Segmento di mercato: sottoinsieme di acquirenti omogeneo per aspettative e comportamenti di acquisto identificabile all’interno di un mercato. Nicchia di mercato: costituita da un gruppo ristretto di clienti all’interno di un segmento. Scelta delle basi di segmentazione: Variabili Strutturali: variabili di natura demografica - età, sesso, etc.- , di natura geografica - regione, clima, grandezza dei centri urbani, etc. – dinatura socio economica - reddito, professione, classe sociale, stile di vita, etc.) Variabili Comportamentali: personalità, dipendenza, propensione per l’innovazione, benefici ricercati nel prodotto, intensità di acquisto, situazioni d’uso, status dell’utilizzatore, intensità d’usa, fedeltà alla marca, etc. Definizione del profilo del segmento: mette in luce le somiglianze tra potenziali clienti in un segmento e differenze tra individui e organizzazioni in diversi segmenti: Descrizione del bisogno espresso dai membri del segmento Definizione dei caratteri socio-demografici prevalenti – se significativi - dei membri del segmento Analisi di ogni eventuale informazione utile per profilare il segmento Si perviene all’identificazione di un individuo “normotipo” che rappresenta il soggetto “medio” del segmento. È molto utile attribuire infine “un’etichetta”, un nome che sia rappresentativo dei caratteri di ciascun segmento identificato (naming del segmento) Esempio di segmentazione Definizione del mercato obiettivo Strategie di copertura del mercato segmentato Posizionamento Il posizionamento definisce il modo in cui l’impresa e/o il prodotto sono percepiti dagli acquirenti potenziali, in relazione ai concorrenti. Un’analisi di segmentazione e di posizionamento corretta può permettere di individuare eventuali opportunità di mercato non ancora sfruttate Per definire il posizionamento in maniera operativa le imprese individuano uno spazio multidimensionale dove ciascun prodotto o marca occupa una determinata posizione. Le mappe di posizionamento più utilizzate sono le cosiddette «mappe percettive». Queste si basano sull’analisi di numerose variabili relative alle percezioni dei clienti potenziali e misurano il divario «psicologico» fra marche/prodotti nella mente dei potenziali clienti. Tali percezioni vengono tradotte in una posizione nella mappa, con distanze o prossimità psicologiche, e rappresentano delle stime imperfette da considerare con attenzione e cautela. Le mappe percettive più semplici e più utilizzate sono costruite su due dimensioni che possono rappresentare: variabili semplici (ad esempio la variabile “velocità” e “prezzo” di un’automobile) composizione di più variabili semplici, nel qual caso si parla di «fattori» come il fattore «performance» (composto dalle variabili “velocità”, “accelerazione”, “capacità di frenata”, ecc.) ed il fattore «abitabilità» (dimensione, comfort, bagagliaio, ecc.) Esempio di mappa percettiva IL POSIZIONAMENTO E’ UN’”ARTE”: in base alla scelta degli assi, la mappa di posizionamento può assumere diverse forme. Tale scelta dunque può offrire numerose opportunità per la individuazione di nuovi mercati e la definizione di strategie innovative IL POSIZIONAMENTO E’ UNA STRATEGIA “DINAMICA”: esso non riflette una condizione stabile e duratura, me nel tempo può mutare o perdere efficacia. Di conseguenza è necessario un monitoraggio continuo per valutare l’opportunità di procedere a un riposizionamento Definizione del marketing mix PRODOTTO Varietà, Packaging Qualità, Servizi Design, Garanzie Brand ……. DISTRIBUZIONE Canali Copertura Assortimento, Scorte Logistica ……. PREZZO SEGMENTO DI MERCATO Varietà di prezzi Criteri di determinazione Dilazioni, Sconti ……. PROMOZIONE Pubblicità Rete di vendita Relazioni pubbliche ……. Prodotto Prodotto COMPONENTI TECNICO FUNZIONALI (fonte delle prestazioni del prodotto) Qualsiasi cosa che possa essere offerta ad un mercato e in grado di soddisfare un’esigenza: • Nella prospettiva del CONSUMATORE il prodotto è ciò che l’acquirente percepisce, in relazione al suo problema e ai suoi bisogni ed aspettative • Per l’AZIENDA il prodotto è un insieme di attributi tangibili ed intangibili che identificano l’offerta di un venditore ad un mercato obiettivo COMPONENTI dimensione..) COMPONENTI ESTETICHE (design) COMPONENTI DI CONFEZIONE (ciò che sta attorno al prodotto, come viene trasportato e presentato) COMPONENTI DI SICUREZZA (legge 626) COMPONENTI DI MARCA (nome, termine, simbolo, disegno che identificano e distinguono un prodotto e un’azienda dalle concorrenti) COMPONENTI DI GARANZIA E SERVIZIO FISICHE (peso, ingombro, Prodotto: assortimento Ampiezza assortimento Profondità di linea Prodotto Linee di prodotto Prezzo Prezzo • Influenza il livello della domanda • determina la redditività dell’attività • contribuisce al posizionamento della marca (immagine di marca) • consente il confronto fra prodotti o marche concorrenti Il processo di analisi definizione degli obiettivi di prezzo (risultati di lungo termine, risultati di breve termine, quota di mercato) analisi della domanda stima dei costi valutazione dei prezzi della concorrenza scelta del metodo di determinazione del prezzo individuazione del sistema di prezzi da adottare Distribuzione Distribuzione Le decisioni relative ai canali distributivi sono tra le più critiche che il management deve assumere: • Condiziona tutte le scelte di marketing • Impegni a lungo termine • Investimenti elevati e rischi Canale distributivo : insieme di intermediari commerciali indipendenti che collegano l’impresa al consumatore finale. Rete di vendita: insieme di soggetti che consentono all’impresa di raggiungere il primo stadio di intermediazione dei/del canali distributivi adottati CANALE DIRETTO: il consumatore viene raggiunto direttamente dall’azienda senza intermediari. Esso rappresenta la tipica via di distribuzione dei beni strumentali CANALE INDIRETTO BREVE: il consumatore viene raggiunto con l’intermediazione del dettagliante CANALE INDIRETTO LUNGO: vi sono più stadi di intermediazione. Il prodotto viene acquistato da un grossista che poi lo rivende ad un dettagliante Promozione Promozione Per comunicazione si intende un insieme di attività coordinate che mirano ad informare, comunicare, persuadere allo scopo di facilitare la vendita di un prodotto o di un servizio Pubblicità • Annunci stampa e radiotelevisivi • Elementi esterni della confezione • Elementi interni della confezione • Pubblicità postale • Cataloghi • Film pubblicitari • Riviste aziendali • Manifesti e locandine • Annuari • Manifesti pubblicitari • Affissioni stradali • Materiale espositivo • Audiovisivi • Simboli ed immagini Promozione vendite • Concorsi a premi • Offerte e vendite speciali • Campioni gratuiti • Fiere, mostre • Dimostrazioni • Buoni sconto • Buoni premio • Liquidazioni • Agevolazioni di pagamento • Sopravalutazione dell’usato • Raccolta punti e figurine • Spettacoli • Sponsorizzazioni Propaganda • Rassegne stampa • Conferenze • Seminari e convegni • Relazioni di bilancio • Contributi per opere assistenziali e di pubblico interesse • Relazioni pubbliche Vendita personale • Prestazioni di vendita • Riunioni e convegni di vendita • Telemarketing • Programmi e incentivi • Campionari e altro materiale per venditori Funzioni di staff: Amministrazione, Finanza e Controllo Ha il compito di fornire informazioni essenziali per supportare i processi decisionali di approvvigionamento, trasformazione e vendita (pdv interno) e di consentire all’azienda di interfacciarsi con diversi soggetti quali gli azionisti, i finanziatori, le pubbliche amministrazioni, lo Stato, etc. (pdv esterno) Le attività amministrative in senso lato possono essere caratterizzate come attività di misurazione (determinazione del reddito, del capitale, dei costi di produzione, della dinamica finanziaria) Tre sotto-funzioni principali: Finanza Amministrazione Controllo di gestione Finanza 2) attira il capitale di rischio 3) si rapporta con le banche per stabilire i tassi di interesse GESTIONE DELLA TESORERIA FINANZA DELLE FONTI 1) procura i mezzi finanziari a medio lungo termine FINANZA DEGLI IMPIEGHI 1) concorre a definire le politiche di credito alla clientela 2) concorre a fissare le condizioni di pagamento con i fornitori 3) gestisce il patrimonio mobiliare ed immobiliare Amministrazione Tenuta della contabilità generale (COGE): l’insieme delle registrazioni dei valori delle transazioni (scambi economici) con altri soggetti (clienti, fornitori, dipendenti, banche, stato) che, opportunamente ordinate, confluiscono nel bilancio di esercizio. La contabilità generale ha per oggetto la sistematica rilevazione dei fatti di esterna gestione allo scopo di determinare il reddito di esercizio ed il patrimonio di funzionamento. I fatti di natura esterna sono quelli che danno origine a scambi monetari tra l’impresa e terzi, da cui scaturiscono: i costi per l’acquisto di fattori produttivi impiegati per la produzione i ricavi per la vendita di beni e servizi Il metodo di tenuta della COGE è quello della partita doppia che tiene conto di due aspetti della rilevazione dei fatti di gestione: aspetto finanziario aspetto economico Redazione del bilancio di esercizio: il documento di sintesi che rappresenta la gestione economico finanziaria dell’impresa in un certo periodo. L’oggetto della COGE: il sistema delle operazioni della gestione Le operazioni di gestione, intesa quale compimento di molteplici operazioni tra loro coordinate in vista del raggiungimento del fine aziendale, producono tre tipologie di flussi: Economico: considera i costi per l’acquisto dei fattori della produzione e i ricavi ottenuti dalla vendita dei beni prodotti (profilo reddituale) e le variazioni positive e negative del patrimonio (profilo patrimoniale) Finanziario: deriva dall’uscita di mezzi monetari e quindi dai debiti per l’acquisto dei fattori e dall’entrata di mezzi monetari e quindi dai crediti ottenuti dalla vendita dei prodotti Fisico o reale: consiste nella movimentazione di beni e servizi La contabilità generale si interessa soltanto dei primi due flussi. Ogni fenomeno o fatto amministrativo che si forma nello scambio o per lo scambio può infatti essere considerato sotto un duplice aspetto ed in particolare quello finanziario e quello economico. I tre cicli fondamentali: un esempio Lo strumento utilizzato: il conto Lo strumento attraverso il quale il sistema contabile funziona è il conto a valori. Il conto è uno strumento contabile che ha lo scopo di rilevare la dinamica, in termini di valore, di un oggetto che si vuole osservare e di misurarne l’entità È un prospetto formato da due sezioni che accolgono il valore iniziale di un dato oggetto e le successive variazioni positive e negative. Le due sezioni sono denominate DARE (sezione di sinistra) AVERE (sezione di destra) La somma algebrica delle due sezioni permette di ottenere il saldo del conto Controllo di gestione È un insieme di principi, di regole, di strumenti a disposizione della direzione aziendale con cui i managers ai vari livelli si accertano che la gestione si svolga in condizioni di efficienza e di efficacia, in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, esplicitati in sede di pianificazione strategica. il processo di controllo è l’aspetto dinamico del sistema, cioè le attività svolte dai soggetti coinvolti nel controllo gestionale. Azioni correttive Programma e obiettivi di budget Azione Analisi degli scostamenti Misurazione risultati consuntivi Azione Misurazione risultati consuntivi Azioni correttive Azione Analisi degli scostamenti Il tipico meccanismo di controllo di gestione consente di individuare tre fasi durante le quali si esercita il controllo stesso: Prima della gestione = controllo preventivo Durante la gestione = controllo concomitante Dopo la gestione = controllo consuntivo Contabilità analitica «L’attuale sistema di tenuta della contabilità [COGE] … è in misura ammirabile adatto per … accertare una volta all’anno o più spesso la misura dei profitti derivanti dalle operazioni della società. E’ evidente però che l’impresa ha bisogno di molte altre informazioni analitiche riguardanti lo svolgimento delle attività operative e tali informazioni dovrebbero essere ottenibili in una forma tale da consentire ai manager di conoscere prontamente e chiaramente le cause che agiscono a favore o contro il conseguimento del successo delle operazioni» (Sutherland, 1875) «La Contabilità Generale, da sempre utilizzata nella gestione economica dell’impresa, non appare in grado di fornire informazioni disaggregate, di evidenziare cioè responsabilità specifiche di singole unità organizzative «elementari» o di specifici prodotti» (G. Azzone, 1994) e di fornire standard ed obiettivi. E’ necessario, quindi, un sistema che raccolga delle informazioni analitiche, tempestive, attendibili e realistiche. «Ai fini del controllo di gestione, la direzione dell’impresa deve disporre di informazioni analitiche e tempestive sui risultati realizzati in connessione allo svolgimento dei processi produttivi. Queste informazioni vengono fornite dalla Contabilità Analitica che va intesa come un sistema utilizzato dalla direzione per controllare analiticamente e con periodicità infra-annuale i risultati economici della gestione» (L. Selleri, 1992) La contabilità analitica (COA) è lo strumento attraverso il quale i dati elementari di costo e di ricavo sono: Rilevati sistematicamente in corso d’anno ed a consuntivo, Organizzati ed aggregati secondo predefiniti in relazione a determinati oggetti di calcolo. La contabilità analitica non si occupa dell’aspetto finanziario della gestione ma solo dell’aspetto economico