Erklarung und Verstehen

annuncio pubblicitario
Erklarung und
Verstehen
Il contributo metodologico di Durkheim e Weber
Durkheim
Il pensiero
Oggetto: ordine = coesione
È la morale che tiene insieme la società.
Insieme di norme alle quali ciascun membro è vincolato.
Vincoli agiscono dall’esterno e dall’ interno
Dall’esterno = infrazione-sanzione
Dall’interno = “il super io”
Norme come
Fatti sociali
Le norme in sociologia = fatti sociali. Sono, cioè, ciò che si presenta
“normalmente”all’interno della società.
Fatti sociali esistono perché esiste l’uomo: si impongono ai singoli e li
attraversano, ma la loro esistenza sovrasta l’individuo.
durezza – indipendenza rispetto alla volontà del singolo
I Fatti sociali
La prima tra “le regole del metodo sociologico” (1895 ) – che
è anche la più fondamentale - impone di considerare i
fatti sociali come cose:
Il sociologo deve osservarli e considerarli (non perché veri o
giusti!), ma perché, attraverso la loro ricorrenza, esercitano
pressione sociale su individui e collettività.
Scopo del sociologo è quindi reperire la causa
Reperimento della
causa
2 principi
1. Ogni effetto ha una sola causa, tra causa ed effetto c’è
reciprocità;
2. Causa ed effetto devono essere omogenei.
3. L’accertamento causale deve essere indipendente
dall’osservazione che serve “solo” ai fini della spiegazione…
Teoria e empiria
Come si traduce tutto questo nel progetto di ricerca
durkheimiano?
Il suicidio (1897)
Il suicidio (1897)
1° esempio di ricerca sociologica basata su di un metodo empirico
1° volta in cui viene assunta come Centrale: la coesione sociale
Il suicidio è però espressione della libertà del singolo;
è gesto estremo di sottrazione alla coesione.
La scelta dell’oggetto
come Sfida radicale
Se persino il suicidio (espressione massima di
individualità) è riconducibile a spiegazioni di
carattere sociologico, allora la sua
prospettiva sarebbe stata valida per ogni
fenomeno individuale.
L’Oggetto di studio
Non il suicidio dei singoli individui nella sua
drammatica unicità, ma il tasso di suicidi in una data
società.
Durante l’analisi dei dati, D. si accorge che i tassi di
suicidio non variano nel tempo: la distanza relativa tra i
paesi rimane invariata.
La regolarità dei tassi all’interno dei vari paesi è
connessa a fatti sociali: deve essere considerata
in relazione al grado di integrazione sociale
Il metodo
Passa in rassegna una serie di spiegazioni concorrenti:
(esamina una ad una varie tesi: fattore ereditarietà-pazziaabusi-climatico. Mostra che la variazione ad es. del clima non
corrisponde in modo regolare ad una variazione del numero di
suicidi. Le due serie di dati non si muovono assieme, quindi tra le
due variazioni non c’è relazione: il clima non è causa del suicidio)
Andando avanti individua alcune correlazioni positive
La tipologia
(Integrazione sociale)
Il suicidio: i risultati in
sintesi
Il primo tipo. Il suicidio
egoistico
Su tutte le nazioni che era in grado di considerare, D. trova che i
protestanti hanno al loro interno un tasso di suicidi sempre
maggiore di quello presente fra i membri di altre confessioni.
Questa proporzione rimane costante.
Ergo: l’appartenenza religiosa ha un relazione con la propensione
al suicidio
È questo il suicidio egoistico
Ps. Egoistico vuol dire per D. relativo allo sviluppo dell’ego,
all’enfasi sulla libertà individuale e all’assenza di istituti intermedi
tra le istanze individuali e quelle divine.
Quindi il suicidio è connesso alla coesione sociale, l’integrazione
dell’individuo nella comunità (più frequente tra i non sposati etc.)
Il secondo tipo. Suicidio
anomico
Il numero di suicidi varia in modo solidale con gli andamenti
dell’economia.
Aumenta in periodi di crisi
Crisi negativa
Crisi positiva (effervescenza rialzi del livello di benessere) –
causa è l’incertezza rispetto alle norme morali condivise alle
quali conformarsi.
Suicidio altruistico
Ha luogo quando fortissima è la coesione
sociale
ad esempio?
Alcune critiche al
suicidio
Il metodo è quello del confronto tra serie di dati. Se
le due serie variano simultaneamente si ha variazione
concomitante: la correlazione è significativa
Verifica di ipotesi teoriche sulla base di dati empirici,
ma nel caso del suicidio i dati sono quelli registrati
dalle autorità civili e dipendono dai dati forniti dai
medici che non la dicono tutta …(i suicidi di
personaggi famosi, in carcere…)
Bisogna tenere conto del modo in cui i dati
sono costruiti
Seconda critica
Halbwachs: i protestanti risiedono in zone urbane; i
cattolici nelle campagne.
È la religione o il tipo di residenza?
Vip. Non può una sola correlazione positiva
autorizzarci ad arrestare l’analisi. La realtà sociale è
complessa
Terza critica
Un’analisi quantitativa lascia in ombra
le motivazioni soggettive che spingono
al suicidio, accessibili adottando un
metodo non standard (qualitativo) di
ricerca.
Weber, L’etica protestante e lo
spirito del capitalismo (1904-1905).
Concetti e asserti
Capitalismo (fenomeno economico)
Calvinismo (fenomeno religioso)
Asserto n.1 l'essenza del capitalismo è il Lavoro come
valore in sé
Asserto n.2 l’etica calvinista spinge ad accumulare
ricchezza e a reinvestirla non per goderne, ma per
creare nuova ricchezza
Il secondo è pre-condizione del primo
Le premesse teoriche. Il fenomeno religioso
Secondo l’etica protestante il rapporto tra Dio e gli uomini non ha alcuna forma
di mediazione.
Come ci si accorge allora di essere predestinati? Deve interpretare da solo i
segni del proprio destino…
Fin quando con Calvino: la ricchezza viene indicata come segno di grazia
divina:
L’uomo rispetta Dio occupandosi del mondo, ossia della sua creazione. Il
lavoro è l’unico modo di glorificare Dio:
a) Il lavoro e il successo economico offrono al calvinista la possibilità di dire:
"Dio è con me” (predestinazione) vs la mancanza di lavoro è indicatore di
assenza di Grazia.
b) l’uomo non può indulgere nel piacere perché cederebbe alla tentazione e la
tentazione è segno di dannazione
Il fenomeno economico
L’etica protestante è quindi affine allo spirito del
capitalismo:
Il lavoro è valore in sé.
La ricchezza, il guadagno deve essere reinvestito per
creare altra ricchezza
Il ragionamento
ragionamento
controfattuale
sapendo le conseguenze che l’etica protestante produce in
termini ci comportamenti economici, W. si chiede come si
sarebbe sviluppata l’economia capitalista in assenza dell’etica
protestante
l’etica protestante è causazione adeguata rispetto allo
sviluppo dell’imprenditoria capitalista
Causazione adeguata e
causazione accidentale
Nelle loro forme idealtipiche:
Si parla di causazione adeguata se In assenza
dell’elemento “X” (il calvinismo) l’evento “Y” (la nascita
del capitalismo) non si sarebbe dato, o si sarebbe dato in
forme e modi diversi
Si parla di causazione accidentale se in assenza
dell’elemento “X” l’evento si sarebbe prodotto
ugualmente e in modo identico
È questo appunto un ragionamento su forme idelatipiche di
causazione
Cosa vuol dire ragionare sulle
forme idelatipiche?
Provare a scorgere qualcosa del dato. Il che,
nell’inesauribilità intensiva ed estensiva della realtà,
è possibile solo assumendo una relazione al valore,
ossia sapendo che:
La realtà è complessa: ciò che si scorge non è che uno
degli innumerevoli aspetti di cui si compone
All’interno di essa lo studioso opera delle scelte, il
che rende imprescindibile il riferimento al valore
Wertbeziehung
I valori sono Condizione del conoscere:
Senza i valori non si darebbe alcun criterio di
selezione del reale, né conoscenza fornita di senso.
È la rifrazione dei valori nello specchio dell’ anima del
ricercatore a suggerire la direzione analitica da
intraprendere
Wertbeziehung
La Wehrtbeziehung è dunque attitudine cognitiva ma è
anche condizione esistenziale: coincide con il nostro
vivere in quanto esseri culturali.
La cultura è una sezione finita dell’infinità priva di senso del divenire
del mondo alla quale è attribuito senso dal punto di vista dell’uomo
(Weber 1904, 96).
dotato della capacità – e della volontà - di assumere consapevolmente
posizione nei confronti del mondo e attribuirgli un senso.
La scienza deve comunque tendere all’oggettività, ma
sapendo che si tratta di un’oggettività doppiamente
situata…
Oggettività
doppiamente situata
1. Riguarda individualità specifiche investite di senso
a partire da specifici punti di vista;
2. Rinuncia alla rassicurante ambizione di cogliere
l’intero piano della realtà, necessità di guardare ed
eleggere a oggetto di indagine una specifica
singolarità.
Si tratta di un’oggettività locale i cui confini
dipendono dal punto di vista che il ricercatore
assume e dall’oggetto
Mai confondere il
riferimento al valore con il
giudizio di valore
Il Riferimento al valore: la Wertbeziehung è criterio che
permette di identificare e delimitare l’oggetto di indagine al
fine di determinare sul terreno empirico ciò che è vero
Il Giudizio di valore: Criterio valutativo dell’agire – istanza
normativa in rapporto a ciò che “deve essere”
Ecco allora, cosa intende Weber quando parla di avalutatività.
Wertfreiheit
Avalutatività. Principio metodologico che investe il
concreto procedere dell’indagine:
L’indagine non può e non deve essere orientata da un
atteggiamento teso a confermare ciò che pensiamo
intorno ad un tema;
non può e non deve essere pilotata da assunzioni
normative su ciò che secondo noi è giusto o
desiderabile.
Wertfreiheit
La scienza ha il compito di esaminare le conseguenze
concrete delle scelte di valore; perciò è una “scienza
di realtà”
pone se stessa sul piano dell’essere non del dover
essere
Come?!
Il tipo ideale
Strumento euristico tramite cui il ricercatore
organizza l’esperienza in quadri di connessioni di
senso intellegibili.
Costruzione concettuale che non riproduce la realtà
e non coincide con essa, ma serve come schema per
comprendere la realtà
Costruzione del tipo
ideale
Il tipo ideale si costruisce attraverso l’accentuazione
unilaterale di uno o più aspetti della realtà, mediante
la connessione di molti fenomeni particolari diffusi e
discreti, che si presentano in misura maggiore o
minore a seconda di dove ci si colloca (e che talvolta
possono anche essere assenti)
Un esempio …
Il tipo ideale
Non è rintracciabile empiricamente nella sua purezza,
ma consente al ricercatore di comprendere quanto il
fenomeno particolare se ne discosti.
gli approfondimenti
per approfondimenti sulla lezione:
Durkeilm E. (ed.or.1895), Le regole del metodo sociologico, Edizioni di Comunità, 2001.
Jedlowski P. (2007), Il mondo in questione, Carocci.
Campelli E.(1999), Da un luogo comune, Carocci.
I testi sono stati largamente consultati
Scarica