Power point Marte - Istituto San Giuseppe Lugo

MARTE
Di LORENZO LANZILOTTI, SARA REGAZZI E PIETRO VALENTI
CARATTERISTICHE
• Viene chiamato pianeta rosso per il suo colore e per le
grandi quantità di assito di ferro. È distante 228 mil. di
chilometri dal sole. Ha temperature piuttosto basse , è
più piccolo della terra però è molto simile ad essa,
infatti ha un ciclo stagionale simile a quello della terra.
L’atmosfera è molto rarefatta e composta da molta
anidride carbonica. E il suo diametro misura 7 migliaia di
km. La sua superficie è accidentata.
L’ORBITA
• L'asse di rotazione marziano
è inclinato di 25° 11',
mentre il suo periodo di
rotazione attorno al proprio
asse è di 24 h 37 min 25 s.
Percorrendo una rivoluzione
completa in 1 anno circa .
Se si osserva Marte per
lungo tempo, si può notare
che il suo movimento è a
scatti quindi non è regolare
LE LUNE DI MARTE
• Marte ha due lune Demos (terrore) e Phobos (paura). Il
diametro di Demos è di 12 Km ed è formato da una
roccia scura e da qualche cratere, la sua distanza da
Marte è di 23500km. Phobos ha 20 km di diametro e dista
da Marte 9380km. La sua superficie è costituita da un
frammento di rocce ricoperto da crateri. Un giorno si
schianterà su Marte.
L’ ACQUA DI MARTE
• L'ANNUNCIO DELLA NASA
• Un nuovo metodo di analisi spettroscopica rivela la
natura di un discusso fenomeno geologico che si rinnova
a ogni "estate" sul Pianeta Rosso: la comparsa stagionale
di strisce di terra bagnata su alcuni pendii. Dunque su
Marte c’è acqua allo stato liquido, probabilmente salata,
nei periodi più caldi dell’anno marziano.
La prima osservazione di Galileo
Marte fu scovato per la prima volta nella storia dal
telescopio di Galileo Galilei, nel lontano 1610. Nel
corso del secolo, poi, furono individuati i suoi poli
ghiacciati. D’altronde è il pianeta del Sistema Solare
più vicino al nostro, quindi anche la tecnologia del
diciassettesimo secolo, tra l’altro opera del grande
fisico italiano, fu sufficiente per dimostrarne
l’esistenza.
La 2°montagna più alta tra i pianeti del Sistema
Solare
Sul suolo di Marte si erge la seconda montagna più
alta attualmente nota del Sistema Solare, nonché
la più alta in assoluto tra i pianeti, Olympus Mons,
in realtà un vulcano, il più giovane tra i grandi di
Marte. L’altura si è infatti formata nel corso del
Periodo amazzonico di Marte (iniziato circa 3
miliardi di anni fa). Olympus Mons è alto circa 22
Km, quasi tre volte il Monte Everest
La valle più profonda tra i pianeti del Sistema
Solare
• Dalle vette alle profondità, record anche per le valli:
Marte ospita infatti Valles Marineris, la più grande gola
tra tutte quelle presenti nei pianeti del sistema solare.
La formazione è in realtà un vasto sistema di valli, che
raggiungono complessivamente i 4 mila km di lunghezza,
700 di larghezza con una profondità di 11 km, rivelandosi
dieci volte più lungo, sette volte più largo e sette volte
più profondo del Gran Canyon.
Struttura interna ancora incerta
• Nonostante l’incredibile incremento di conoscenze che si
è registrato sul pianeta grazie alle numerose recenti
missioni sul pianeta, la sua struttura interna è ancora
fonte di incertezze. Gli scienziati non sanno ancora dire
con sicurezza, in particolare, se all’interno il corpo
celeste sia solido, liquido o composto di due substrati
distinti. La Nasa promette indagini future in merito
L’ESPLORAZIONE DI MARTE
• Sebbene le esplorazioni odierne di Marte siano sicuramente le
più conosciute, anche a causa del risalto mediatico che hanno,
queste sono iniziate ormai molti anni fa. La prima navetta
spaziale che fu mandata su Marte con l’obiettivo di sturiarlo era
sovietica, si chiamava Mars 1 e venne lanciata nel 1962.
Purtroppo i controllori della missione ad un certo punto hanno
perso il contatto con il veicolo. La prima navetta che riuscì a
scattare foto del Pianeta Rosso, invece, fu Mariner 4, che era
stata invece progettata dagli americani.
VITA SUL PIANETA MARTE
• Il 12 marzo 2013 la NASA ha confermato che ci sono alte
possibilità che un tempo sul pianeta ci fossero le
condizioni per lo sviluppo di microrganismi nonostante
non si abbia ancora la certezza assoluta. Questa
conferma, arrivata delle recente analisi di un campione
di roccia raccolto dal Rover Curiosity, ha permesso ai
ricercatori della NASA di arrivare appunto alla
conclusione che in tempi remoti Marte avesse
probabilmente ospitato qualche forma di vita, sotto
forma di microorganismi.
Video real de marte enviado por la nave curiosity