Interazioni farmacodinamiche
• Le interazioni farmacodinamiche possono
essere di tipo:
• Diretto: i due farmaci agiscono come
agonisti o antagonisti su uno stesso
recettore.
• Indiretto: l’azione dei due farmaci si
esplica su recettori differenti e con
attivita opposta o simile ma non
direttamente correlata.
Interazioni farmacocinetiche
• Un farmaco A altera la concentrazione di
un farmaco B modificandone i processi di
assorbimento, distribuzione, metabolismo o
escrezione.
Interazioni farmacocinetiche
-assorbimento orale• L’assorbimento gastrointestinale di un farmaco puo
essere alterato da farmaci che alterano:
• pH gastrointestinale.
• Meccanismi di trasporto: competizione per il
medesimo carrier.
• Flora batterica: la somministrazione di antibiotici
puo aumentare la biodisponibilita di farmaci come la
digossina o la levodopa che vengono in parte
inattivati dalla flora intestinale
Interazioni farmacocinetiche
-distribuzione• I meccanismi con cui le interazioni tra
farmaci modificano la distribuzione
comprendono:
• Spiazzamento dai siti di legame con
le proteine plasmatiche.
• Spiazzamento dai siti di legame con
le proteine tissutali.
• Alterazione delle proteine di
trasporto a livello dell’organo
bersaglio
Interazioni farmacocinetiche
-metabolismo• Induzione enzimatica:
• Diminuzione della biodisponibilita del farmaco.
• Formazione di metaboliti (attivi, inattivi, tossici).
• Bioattivazione dei profarmaci.
• Inibizione enzimatica:
• Aumenta la biodisponibilita del farmaco.
• Diminuisce la bioattivazione dei profarmaci.
Interazioni farmacocinetiche
-escrezione• Filtrazione glomerulare: spiazzamento
dalle proteine plasmatiche.
• Secrezione attiva tubulare: probenecid
inibisce la secrezione delle penicilline.
• Variazioni di pH urinario: alterano lo
stato di ionizzazione dei farmaci ed il
riassorbimento tubulare.
• Effetto additivo: e un’interazione farmacodinamica per cui l’associazione
di due farmaci aventi lo stesso meccanismo (es. aspirina e fenacetina)
porta ad una risposta farmacologica pari alla somma algebrica delle
singole risposte.
• Effetto di sommazione: e un interazione farmacodinamica per cui
l’associazione di due farmaci che non presentano lo stesso meccanismo
porta ad una risposta farmacologica pari alla somma algebrica delle
singole risposte (es. aspirina e codeina per l’analgesia).
• Sinergismo: si ha quando due farmaci che presentano un effetto
farmacologico identico, ma attraverso meccanismi differenti, interagiscono
in modo tale che ognuno potenzia l’azione dell’altro attraverso interazioni
che possono essere di tipo farmacodinamico o farmacocinetico. Il risultato
e un effetto farmacologico complessivo superiore alla somma algebrica dei
singoli effetti.
• Potenziamento: si ha nel momento in cui la somministrazione di due
farmaci che presentano effetti farmacologici completamente differenti
porta al potenziamento di uno dei due per alterazioni dei processi
farmacodinamici o farmacocinetici associati.
• Antagonismo farmacologico: il farmaco antagonista
interferisce con il legame dell’agonista al sito recettoriale
(morfina-naloxone).
• Antagonismo fisiologico o funzionale: si ha quando due
farmaci che agiscono su recettori differenti producono effetti
farmacologici opposti (istamina/vasodilatatore,
adrenalina/vasocostrittore).
• Antagonismo chimico: i due farmaci portano alla formazione
di un complesso inattivo (tetracicline + antiacidi).
L’antagonismo chimico e alla base dell’antidotismo.
• Antidoto: sostanza che riduce la tossicita o l’assorbimento di
un veleno attraverso modifiche nelle caratteristiche chimiche
del veleno. (Agenti chelanti + metalli pesanti: eliminazione del
veleno).
Interazione farmaci-alimenti
• Interazioni farmacocinetiche:
• Alterazioni dell’assorbimento:
latticini+tetracicline.
• Induzione enzimatica: carne alla
brace.
• Inibizione enzimatica: succo di
pompelmo.
SPREMUTA DI POMPELMO
Recenti studi hanno confermato che la spremuta di pompelmo
aumenta significativamente la biodisponibilità orale di alcuni
farmaci
SPREMUTA DI POMPELMO
Diversamente
dalle
altre
spremute
di
agrumi,
la
spremuta di pompelmo interagisce con una varietà non
indifferente di farmaci di frequente prescrizione. Ciò
preoccupa in quanto la spremuta ed i farmaci possono
essere facilmente assunti insieme. Questa interazione
farmaco-alimento sembra sia dovuto alla inibizione da
parte della spremuta di pompelmo di uno dei sistemi
enzimatici intestinali del citocromo P-450 responsabile
del metabolismo di molti farmaci.
La
quantità
di spremuta assunta giornalmente
importante?
è
La maggior parte degli studi farmacocinetici che hanno
valutato le interazioni fra farmaci e spremuta di pompelmo è
stata svolta usando solamente 200 ml di spremuta. La
maggior parte dell'inibizione enzimatica intestinale è ottenuta
dopo un'ingestione di 200 ml di spremuta di pompelmo. Il
consumo di quantità molto grandi di spremuta di pompelmo
(1,5 litri al giorno) può condurre ad una inibizione anche del
sistema enzimatico del fegato (con interazione anche con
farmaci endovenosi).
Ma fino a mezzo litro di spremuta gli
effetti si rilevano esclusivamente nel sistema enzimatico
intestinale e non del fegato.
Quali sono i
costituenti attivi della spremuta del
pompelmo?
Sarebbe ragionevole supporre che 1 o più componenti della
spremuta di pompelmo agiscano sul sistema enzimatico, causando
una veloce degradazione intracellulare dell'enzima intestinale. La
naringina, il glicoside della naringenina, è il flavonoide più
abbondante nella spremuta di pompelmo. La naringina è quel
componente che dà alla spremuta di pompelmo il caratteristico odore
ed il gusto amaro e non si trova negli altri succhi di frutta.
La
naringina
tuttavia
non
ha
effetto sull'attività
del sistema
enzimatico umano ma il metabolita naringenina ne è un inibitore
potente in vitro. La naringenina per via orale in vivo inibisce soltanto
debolmente il sistema enzimatico.
Questo fa pensare che la
naringina non sia l'agente attivo principale
pompelmo.
nella spremuta di
L'inibizione del metabolismo intestinale, dovuta alla
spremuta di pompelmo, è il risultato della combinazione di diversi
costituenti.
Farmaci con cui la spremuta di pompelmo
non dovrebbe essere consumata
Calcioantagonisti: Felodipina - Nimodipina - Nisoldipina Nitrendipina - Pranidipina
Immunosoppressori: Ciclosporina - Tacrolimus
Anticolesterolo: Atorvastatina - Lovastatina - Simvastatina
Antistaminici: Ebastina - Terfenadina
Neurofarmaci: Buspirone - Carbamazepina - Diazepam Midazolam - Triazolam
Procinetici: Cisapride
Altri: Metadone - Sildenafil
SPREMUTA DI POMPELMO
La spremuta di pompelmo è possibile causa di un
notevole aumento dei livelli nel siero di questi
farmaci.
L'effetto della spremuta di pompelmo varia da
paziente a paziente, almeno in parte a causa delle
grandi differenze nelle concentrazioni intestinali
degli enzimi.
Quantità e latenza
…nella maggior parte dei casi, un solo bicchiere di succo di
pompelmo a concentrazione standard è in grado di produrre
l’effetto massimale. L’effetto si mantiene costante (a parità
di quantità di farmaco e succo giornalieri) nei 14 giorni
successivi.
Quantità e latenza
…non è necessario assumere
succo di pompelmo contemporaneamente
alla statina per avere un’interazione farmacologica.
La biodisponibilità della lovastatina è raddoppiata anche 12 ore
dopo aver bevuto succo di pompelmo, e quella della fluvastativa è
aumentata del 30% anche dopo 24 ore.
Addirittura dopo 3 giorni è stato dimostrato un effetto.
Comunque, un intervallo di 24 ore tra succo e farmaco dovrebbe
prevenire ogni interazione significativa
INTERAZIONE FRA SUCCO DI POMPELMO
E LOVASTATINA IN VOLONTARI SANI
Da Kantola T. et al: Clin Pharmacol. Ther 63, 397, 1998
Interazioni Farmaci-Alimenti:
cibi contenenti vit K
Prezzemolo, spinaci, cavolo (3000-6000 µg/kg)
Cavolfiore, cavolini di Bruxelles, broccoli, lattuga (10002000 micrograms/kg)
Grassi e oli, soprattutto di soia e di oliva (300-1300 µg/kg).
Cereali (pane, biscotti, dolci) (< 200 µg/kg)
Interazioni farmaci-alimenti
• Interazioni farmacodinamiche:
• Alimenti ricchi di VitK: riducono l’effetto
anticoagulante del warfarin.
• Bevande alcoliche: potenziano l’effetto
sedativo di barbiturici e oppiacei.
Interazioni farmaci e prodotti
vegetali
• Interazioni farmacocinetiche:
• Iperico: induttore enzimatico.
• Echinacee: inibitori enzimatici.
• Interazioni farmacodinamiche:
• Valeriana officinalis: potenzia
l’effetto sedativo-ipnotico dei
barbiturici.