4 attualità LUNEDÌ 11 AGOSTO 2008 MEDICINA E ALIMENTAZIONE LE SOSTANZE PIÙ NOTE Erbe e succhi di frutta “tossici” con alcuni farmaci Il fitoterapista: grave una paziente che abbinava anti­asma e papavero FIRENZE. Persino i succhi di frutta possono diventare nostri nne­ mici. Tutti noi e soprattutto gli an­ ziani dobbiamo prendere qualche precauzione. In combinazione con certi farmaci le bottigliette al pom­ pelmo, spremute d’arancia o nettare di mirtillo possono rivelarsi tossici. Non soltanto i nonni, ma anche tutti coloro che stanno curando malattie croniche o prolungate, devono pren­ dere coscienza «di un problema poco conosciuto» ma studiato anche dall’Istituto superiore di sanità. Parola di medico: il dottor Fabio Firenzuoli, in servizio all’Usl 11 di Empoli, in provincia di Firenze. È lui a studiare le interazioni fra alcuni medicinali e certe bevande: dirige il Centro di medicina naturale dell’ospedale empolese e presiede l’Associazione italiana dei medici fi­ toterapeuti. Con le piante (frutta ov­ viamente compresa) ci si cura e si vive decisamente meglio: e questo si sa.Malecombinazionivannoesami­ nate bene, avverte il medico per non rischiare di procurarsi dei danni pensando invece di fare bene. «Abbiamo curato una paziente colpitadaun’epatitefulminante–ri­ corda Firenzuoli – per l’effetto tos­ sico dovuto alla combinazione fra un farmaco contro l’asma, che pren­ deva tranquillamente da anni, e una pianta, il cosiddetto papavero della California, oggi molto in voga, com­ prata in erboristeria. È bastato che la consumasse due volte per compro­ mettereilfegato».Insomma,ilrime­ dio naturale contro l’ansia si è rive­ lato un vero e proprio killer in com­ binazione con il farmaco antiasma­ tico. GLI EFFETTI DELLE COMBINAZIONI TRA FARMACI E BIBITE BEVANDE INTERAZIONE CON FARMACI Succo di pompelmo + terfenadina, calcio-antagonisti, ansiolitici, antiasmatici aumento effetto del farmaco Succo di pompelmo + etinilestradiolo diminuzione effetto ormone Mirtillo e succhi ai frutti di bosco + anticoagulanti aumenta il rischio di emorragie Aloe + chemioterapici riduce gli effetti della chemio Aloe + antidiabetici aumenta l’effetto dei farmaci Succo di melograno + antidepressivi, antidiabetici, antinfiammatori interferisce con l’assimilazione del farmaco Infuso di escolzia + antiasmatici può provocare gravi danni epatici Latte + tetracicline (Minocin) riduzione effetto dell’antibiotico Liquirizia + diuretici (Lasix) abbassamento potassio nel sangue Alcol + vitamina A possibili problemi per fegato Sale con potassio + aceinibitori (Lisinopril, Ramipril pressione) maggior effetto farmaci Tè + farmaci a base di ferro (Ferrofolin) diminuzione disponibilità ferro Tè + anticoagulanti può favorire il riflusso gastroesofageo CASI ESTREMI a parte (rari), a de­ stare preoccupazione, oltre ai succhi di frutta, sono anche il tè e tutte le bevande (dalla cola a certi energe­ tici) che contengono caffeina. E gli agrumi, pompelmo in testa, sono fra i principali imputati: sono loro a fare alzare la tossicità di alcuni medici­ nali. L’indicazione vale anche per l’arancia, il limone o anche il pomo­ doro, per le bibite ai frutti di bosco e quelle ai frutti tropicali. «Non tutte le combinazioni farmaci­succhi di frutta provocano naturalmente gli effetti negativi,maèinteressantete­ nere conto di alcune informazioni di cui oggi disponiamo», spiega Fabio Firenzuoli . Per dissetarsi, cardiopa­ tici, diabetici, depressi e altre per­ sone in cura fanno in definitiva me­ glio a sorseggiare un semplice bic­ chier d’acqua. Dissetante e senza controindicazioni. Il pompelmo è il maggiore impu­ tato: alcune sue sostanze (flavonoidi e furocumarine) impediscono all’or­ ganismo di smaltire i farmaci a li­ vello intestinale, ovvero bloccano le funzioni della cosiddetta p­glico­ proteina e lo stesso apparato di de­ molizionepresentenelfegato(icito­ cromi). Il risultato è intuibile: i far­ maci si accumulano rapidamente nell’organismo, ben oltre il livello normale. I più facilmente coinvolti sono le statine, i calcioantagonisti e la ciclospirina, che possono provo­ care, rispettivamente, problemi mu­ scolari, bruschi calidi pressione e palpitazioni, danni renali. Altri far­ Documento1x2 7-11-2007 17:30 Publirama S.p.A . P.zza Piccapietra 21 - 16121 Genova tel. 010 53641 - fax 010 543197 concessionaria per la pubblicità locale Milanofiori Strada 3, Palazzo B/10 - 20090 Assago Tel. 02 57577275 - 02 575771; fax 02 57577222 concessionaria per la pubblicità nazionale RISCHIO maci sono gli ansiolitici e i farmaci contro le aritmie e l’asma bron­ chiale. Dal momento che il succo di pom­ pelmo è considerato dimagrante, molto pericoloso può essere asso­ ciarlo con farmaci anoressizzanti, perchè ne aumenta la tossicità sul cuore e sul sistema nervoso. Stesso discorso per gli altri succhi di agrumi (arancio, limone e simili) che con­ tengono sostanze molto simili, SCONSIGLIABILE anche il succo di mirtillo per i pazienti in terapia con anticoagulanti orali, perchè ne aumenta l’efficacia, con rischio di emorragie. Il succo di aloe, indicato anche in caso di gastrite, riduce in­ vece l’efficacia di alcuni farmaci uti­ lizzati durante la chemioterapia, mentre può aumentare l’effetto dei farmaci antidiabetici orali. Perfino il succo di melograno, oggi sempre più spesso consigliato come depurati­ tvo, rinfrescante e antitumorale, può interferire con i farmaci antidia­ betici, ma anche con antidepressivi ed antinfiammatori. Diverso è il discorso se la frutta viene mangiata. In tal caso, «le fibre trattengonolesostanzecheinteragi­ scono con i farmaci», conclude Fi­ renzuoli, e comunque la concentra­ zione delle stesse sostanze è infe­ riore. Insomma niente allarmi inu­ tili e, quando sarà stagione, le arance mangiatele. >> NEW YORK >> SCOPERTE TOPOLINI CON FEGATO CHE NON INVECCHIA CELLULE CATAPULTA ATTACCANO INFEZIONI ••• ROMA. Creati topolini tran­ sgenici, con un fegato che non invecchia mai: si tratta del primo passo verso una tecnica per mantenere sempre giovani gli organi del corpo. Reso noto sulla rivista Nature Medicine, il traguardo si deve a esperti del College di Medicina Albert Ein­ stein di New York e apre la strada alla creazione di farmaci che tengano giovani gli organi, permettendo di invecchiare in salute e senza acciacchi. Il segreto dei topolini è un si­ stema di “pulizia” cellulare effi­ ciente che elimina le scorie. Nei topi normali, con gli anni questo sistema smette di funzionare bene, mentre nel fegato dei to­ polini transgenici rimane in azione anche quando sono ormai vecchi, mantenendo gio­ vane e sano l’organo. In nume­ rosi studi si è dimostrato un possibile legame tra la presenza di efficienti sistemi di pulizia cellulare e il declino funzionale degli organi nell’invecchia­ mento o in alcune malattie come Parkinson e Alzheimer. ••• IL NOSTRO CORPO ha un’arma particolare per ucci­ dere i batteri causa di infezioni: cellule “catapulta” che li com­ battono, appunto, catapultando all’esterno parte del loro mate­ riale genetico contro il nemico. La scoperta si deve ad Hans­ Uwe Simon dell’Università di Berna. La rivista “Nature Medi­ cine” descrive queste cellule immunitarie ­ i globuli bianchi eosinofili ­ il cui ruolo era finora oscuro. Queste cellule catapul­ tano fuori il materiale genetico dei loro mitocondri (le centra­ line elettriche della cellula) che si attorciglia e intrappola i bat­ teri: è un meccanismo di rispo­ sta immunitaria finora scono­ sciuto e che può avere un ruolo importante nel prevenire inva­ sioni batteriche. I granulociti eosinofili risiedono negli organi linfatici e emopoietici come lin­ fonodi, timo, milza e midollo osseo. Si possono infiltrare in altri organi come il tratto dige­ rente ma il loro ruolo e il loro contributo alle patologie sono comunque ancora da studiare. FABIO BARNI Alcuni ormoni accrescono l’effetto della caffeina e possono dare insonnia Meno caffè e tè a chi prende la pillola Alcune combinazioni tra alimenti e farmaci diminuiscono l’efficacia dei medicinali, altre ne aumentano gli effetti NEL “SUPERMERCATO” delle combinazioni tra farmaci e alimenti sono davvero tantissime le combi­ nazioni da tenere presenti, e a volte conviene ricordare al medico i no­ stri gusti alimentari per ottenere le informazioni necessarie. Per chi beve latte o mangia molto formaggio, ad esempio, attenzione se si è in cura con tetracicline (anti­ biotici molto usati nella cura di infe­ zionidellapelleedellevierespirato­ rie), di etidronato (un farmaco im­ piegato nella prevenzione dell’osteoporosi) o di lassativi. Latte e latticini riducono l’efficacia anti­ batterica delle tetracicline, abbas­ sano l’assorbimento dei farmaci im­ piegati per rinforzare le ossa e pos­ sono anche modificare l’azione di alcuni lassativi. Nel lungo elenco di interazioni alimenti­medicine occorre prestare particolare attenzione alla caffeina contenuta non solo nel caffè ma anche in altre bevande e alimenti. Non bisognerebbe mai esagerare quando si assumono particolari an­ tibiotici che fanno parte della cate­ goria dei chinolonici (ad esempio ci­ profloxacina, enoxacina e norfloxa­ cina) e sono spesso impiegati nella cura delle cistiti. Anche chi sta prendendo la pillola contraccettiva contenente estro­ geni e progestinici dovrebbe limi­ tare l’uso del caffè. Queste sostanze infatti possono amplificare l’effetto euforizzante della caffeina, dando il via a disturbi del sonno. Per chi ama il classico tè all’inglese, poi, sarebbe consigliabile evitare la bevanda del pomeriggio quando il corpo è po­ vero di ferro ed occorre seguire un trattamento con alcuni farmaci che hanno lo scopo di reintegrare pro­ prio le carenze del minerale. Il ri­ schio è quello di ridurre l’effettiva disponibilità di ferro per l’organi­ smo. Leggere attentamente le avver­ tenze e le modalità d’uso, formula che spesso sentiamo nei messaggi pubblicitari che accompagnano i medicinali in libera vendita, non è quindi solo un richiamo all’atten­ zione alla salute. Ma può diventare un’occasione utile per discutere con il proprio medico sull’interazione tra quanto mangiamo e beviamo e le cure che stiamo assumendo. Anche e soprattutto se si è fem­ mine. Se una signora assume il gin­ seng confidando nella sua azione “antistanchezza” dovrebbe pre­ stare attenzione ad un’eventuale contemporanea cura con ormoni estrogeni. C’è il rischio che l’effetto degli ormoni aumenti, così come può salire l’attività dei derivati di cortisone, sempre in relazione all’assunzione cronica dello stesso ginseng. Sempre per quanto riguarda le si­ gnore, meglio non esagerare con la liquirizia se si assume la pillola anti­ concezionale. Secondo alcuni studi proprio la delicata e gustosa radice pare che crei delle interazioni con l’effetto della pillola stessa. Ma la li­ quirizia può giocare un ruolo im­ portante ­ se consumata in quantità elevate ­ancheinchistaassumendo alcuni farmaci diuretici per abbas­ sare la pressione. Il rischio di questa associazione è che si abbassi il po­ tassio presente nel sangue, e che quindi le cellule lavorino mala­ mente. Occhio poi alle dosi. Non tutti siamo uguali. Ed anche le dosi effi­ caci di un farmaco possono cam­ biare in base a diversi parametri. Il più significativo è sicuramente il peso corporeo. In termini generali quanto più una persona pesa, tanto maggiore è la quantità di farmaco di cui ha bisogno. Ma anche l’età è im­ portante perché nei neonati non funzionano ancora al meglio i reni (e quindi la “depurazione” del corpo dai principi attivi) ed il corpo è più ricco in acqua (75­80% del totale). Quindi il livello dei farmaci che si sciolgono in acqua (idrosolubili) nel sangue può diminuire. Nell’anziano i reni ed il fegato, dove avviene la trasformazione del farmaco,funzionanomeno.L’acqua corporea diminuisce (15% in meno rispetto al giovane) ed aumenta il tessuto adiposo per cui i farmaci idrosolubili sono presenti nel san­ gue in quantità maggiore. Per quelli liposolubili, che si sciolgono nei grassi, avviene l’esatto contrario. FEDERICO MERETA Pagi AVVIO PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Oggetto: aggiornamento S.I.A. e progetto definitivo nuovo porto turistico di Ventimiglia (Im) Proponente: Società Cala del Forte S.r.l. Ubicazione: in Comune di Ventimiglia, località Scoglietti Descrizione dell’intervento: l’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo porto turistico, ai sensi del D.P.R. n. 509/97, con i correlativi spazi residenziali, commerciali, parcheggi e servizi Data di deposito presso l’Ufficio Regionale di Valutazione Impatto Ambientale, in Genova, Via D’Annunzio, 111, 16121: 06 agosto 2008 Osservazioni: entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso Avvertenze: la seduta pubblica per l’illustrazione dell’intervento si terrà presso la sede della Regione Liguria, in Genova, Via D’Annunzio 111 - 7° piano; per informazioni sul giorno rivolgersi all’ufficio V.I.A. PROVINCIA DI SAVONA AVVISI D’ASTA PUBBLICA PER L’ALIENAZIONE DI UN IMMOBILE IN COMUNE DI PIETRA LIGURE: Magazzino ex Anas sito in Comune di Pietra Ligure (SV) sulla S.P. n. 1 “Aurelia” al km. 604+250 importo a base d'asta Euro 31.000,00 E DI UN IMMOBILE IN COMUNE DI CARCARE: Casa Cantoniera, magazzino e casotti in Comune di Carcare – Località Vispa – siti sulla S.P. n. 29 ‘del Colle di Cadibona’ al Km. 135+380 importo a base d'asta Euro 213.840,00. Il Dirigente del Settore Affari Generali e del Personale della Provincia di Savona rende noto che sono in pubblicazione presso l’Albo Pretorio e sul sito Internet della Provincia di Savona www.provincia.savona.it gli avvisi d'asta in oggetto. Scadenza presentazione delle offerte: 3 settembre 2008 ore 12,00 Il Dirigente di Settore dott.ssa Marina Ferrara L’ECOTERAPISTA «Il verde guarisce le ferite dell’anima ma anche del corpo» Medico chirurgo, Cristina Borghi ha scritto un libro per dimostrare che piante, giardini e anche un balcone in città curano le malattie LE PIANTE SONO una cosa seria dal punto di vista terapeutico. E non lo pensanosoloifitoterapistioglierbori­ sti. Cristina Borghi è un medico chi­ rurgo che per trent’anni ha fatto ri­ cerca clinica nell’industria farmaceu­ tica, pubblica e privata, studiando l’ef­ fetto terapeutico e il profilo di sicurezza di alcuni farmaci tradizio­ nali che tuttora tutti usiamo. Poi ha cambiato vita e si è messa a studiare le capacità terapeutiche del verde che, «cicatrizza le ferite dell’anima e per­ sino del corpo». Lo ha scritto nel libro “Il giardino che cura” (Giunti editore) dove dimostra, dati alla mano, che cre­ arsi uno spazio verde, fosse anche un balconcino in città, può prevenire e contribuire a curarne molte malattie. «Non sono un medico fitotera­ peuta, ma so che da tempo gli studi mostrano che il pompelmo interferi­ sce negativamente con alcuni farmaci. E sono contenta se i pazienti si infor­ mano il più possibile su tutto ciò che prendono», spiega Borghi. Lei ha lasciato l’industria farma­ ceutica e la carriera proprio quandosièresacontoche“sicreail malato per poterlo trattare con i farmaci”. Può spiegarlo in breve? «Si fissano valori sempre più bassi e inacessibili, ad esempio per glicemia o colesterolo, poi si propinano ai pa­ zienti dei farmaci per ridurre quei va­ lori.Infineoccorrono altrifarmaciper curare gli effetti collaterali dei primi. L’industria farmaceutica ha dei meriti? «Certo. Negli ultimi 60 anni sono nati farmaci utilissimi, molte malattie sono state debellate e altre oggi sono curabili. Ma è cresciuto anche il tecni­ cismo e ci illudiamo che ogni malattia sia curabile con qualche pillola. I me­ dici non osservano neppure più i pa­ zienti, prescrivono esami e poi com­ minano farmaci. La medicina ha ormai un ruolo difensivo: prescrive esami per evitare denunce o beghe le­ gali con i pazienti. Figuriamoci se il medico si mette a chiedere: ma lei prende per caso qualche medica­ mento fitoterapico? Beve agrumi? ». Nel suo libro si occupa invece di verde terapeutico Prendersi cura di un giardino, scrive, risveglia il medico che è in noi. «Il verde non è un farmaco in senso medico scientifico ma è un comple­ mento che può ridurre lo stress, re­ sponsabile di molte patologie». Ci sono studi che lo dimostrano? «Le più recenti scoperte della neu­ rologia e della psico­endocrino immu­ nologia mostrano che il processo di guarigione dipende sia dai farmaci sia dal contesto di cura. Così si è consta­ tato che se dalle finestre di un ospe­ dale il malato vede degli alberi invece che il cemento diminuiscono sia i giornididegenzachelaquantitàdifar­ maci necessari a guarirlo». Basta anche un terrazzo? «Serve eccome. Le piante, il verde può essere utile in malattie, anche gravicome ladepressione,lepatologie degenarative e il tumore, per aiutarci a combatterle». SILVIA NEONATO [email protected]