Una proposta di modello per i Sistemi Informativi Sociali

Fondazione Smith Kline
Synergia
Sistemi Informativi per il governo delle politiche sociali
Una proposta di modello per i
Sistemi Informativi Sociali
Luigi Mauri
Milano 2 Ottobre 2006
Legge 328/2000 – Art.21
Lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni istituiscono
un Sistema Informativo dei Servizi Sociali per assicurare
una compiuta conoscenza dei bisogni sociali, del
sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali e
per poter disporre tempestivamente di dati e
informazioni necessari alla programmazione, alla
gestione e alla valutazione delle politiche sociali, per la
promozione e l’attivazione di progetti europei, per il
coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con
le politiche del lavoro e dell’occupazione.
Il Sistema Informativo
Il Sistema Informativo è un insieme organizzato
e coerente di tecniche e procedure volte a
raccogliere il minor numero di dati possibile da
“tradurre” in informazioni il più possibile mirate
(“coerenti”) agli obiettivi informativi/operativi
(definizione dei problemi, presa di decisione,
valutazione, negoziazione).
Il Sistema Informativo Sociale
Il Sistema Informativo Sociale (SISS) è quel
particolare Sistema Informativo volto a gestire
informazioni relative all’attività dei servizi di welfare, al
monitoraggio dei bisogni, alla qualità dei servizi alle
persone.
YOU CAN’T MANAGE
WHAT YOU
CAN’T MEASURE
Il Sistema Informativo Sociale
Primariamente il SISS è un Sistema informativo
strategico che serve da supporto alla presa di decisioni
in merito a:
Programmazione
Gestione
Valutazione
delle politiche e degli interventi sociali
oltre che a supportare l’elaborazione normativa, i
processi comunicativi, le negoziazioni interne al sistema
di welfare.
Un’opzione modellistica
DEBITI
INFORMATIVI verso
ENTI CENTRALI/UE
CABINA DI REGIA
Livello Regionale
Aree di analisi
ARTICOLAZIONE
TERRITORIALE
ANALISI
DEI BISOGNI SOCIALI
Indagini campionarie
Indagini qualitative
Indagini Panel
Analisi secondarie dati desk

(Comuni metropolitani)
ANALISI SULLA
QUALITA’ DEI SERVIZI
Analisi organizzative
Indagini di soddisfazione
Indicatori e procedure
qualità
Valutazione impatto sociale

VINCOLI DA
STANDARDIZZAZIONI
CONSOLIDATE
FLUSSI PERIODICI
INFORMATIZZATI
SULL’OFFERTA
DI SERVIZI E
PRESTAZIONI
Schede di flusso
Procedure e modelli di
analisi
LINK VERSO
LA “RETE”

GIACIMENTO INFORMATIVO INFORMATIZZATO

LINK VERSO
ARTICOLAZIONE
TERRITORIALE
Un’opzione modellistica

GIACIMENTO INFORMATIVO INFORMATIZZATO
Prodotti

Paniere di Indicatori Socio-Statistici di Governo del Sistema
di Welfare
Relazione Sociale periodica
Report Qualitativi e Valutativi ad hoc su specifici fenomeni
Banca Dati informatizzata e storicizzata

MULTIDISCIPLINARITA’
DI
ANALISI
Un’opzione modellistica
Prodotti

Paniere di Indicatori Socio-Statistici di Governo del Sistema
di Welfare
Relazione Sociale Periodica
Report Qualitativi e Valutativi ad hoc su Specifici Fenomeni
Banca Dati Informatizzata e Storicizzata
MULTIDISCIPLINARITA’
DI
ANALISI
Risultati attesi

VERSO L’INTERNO
DEL SISTEMA DEI
SERVIZI
 SUPPORTO ALL’AZIONE NORMATIVO/DECISIONALE
 SUPPORTO ALL’AZIONE PROGRAMMATORIA
 VERIFICA DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO
 SUPPORTO AI PIANI DI FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
 SUPPORTO ALLA RIQUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
 SUPPORTO AL MIGLIOR ACCESSO ED UTILIZZO DEI SERVIZI DA
PARTE DEI CITTADINI
VERSO
L’ESTERNO DEL
SISTEMA DEI
SERVIZI SOCIALI
 TRASPARENZA CIRCA LE ATTIVITA’ SVOLTE DAI SERVIZI E LA
QUALITA’ PERCEPITA/ATTESA DAI FRUITORI
 INFORMAZIONI ATTENDIBILI ALLE FORZE SOCIALI E
POLITICHE, AI MASS MEDIA, ALLE ASSOCIAZIONI, AI
CITTADINI SULL’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE
 BENCHMARKING SOCIALE
Unitarietà del modello
Non ci può essere una pluralità di SISS afferenti ad
un medesimo territorio per di più con soggetti
titolari autonomi, così come è necessaria una
condivisa regia operativa anche a salvaguardia delle
specificità delle raccolte informative locali.
Tempestività
La programmazione delle politiche sociali richiede un
quadro esauriente di conoscenze continuamente
aggiornate che consentano di rilevare ciò che avviene
nel presente, attraverso un percorso che sedimenti le
informazioni e prefiguri i connotati essenziali delle
tendenze in atto.
Sistematicità e organicità
Il giacimento informativo accumulato deve essere
caratterizzato da coerenza interna, stabilità nel
tempo e rigore metodologico, al fine di superare
obsolete logiche di settorialità o di “banalizzazione”
dei dati.
Esaustività, attendibilità e fruibilità
Un SISS deve perseguire l’obiettivo di monitorare
l’intero universo di attività del sistema d’azione
sociale, raccogliendo ed archiviando informazioni
rilevanti, attendibili, analizzabili ed effettivamente
fruibili nel quadro di mirati obiettivi conoscitivi ed
operativi.
Internalizzazione
La
separazione
tra
“produttori
di
conoscenza/ricercatori” ed “amministratori/gestori
dei servizi” deve essere superata almeno in parte,
mirando a processi affidabili di autoproduzione dei
dati da parte del sistema dei servizi sociali tramite il
consolidamento di adeguati skill professionali.
Il SISS deve:
1. essere unitario, seppure con una declinazione
territoriale sui livelli regionale, provinciale,
zonale, comunale;
2. definire puntualmente i debiti e i crediti
informativi di ciascun livello, compresi quello
nazionale ed UE;
3. avvalersi di definizioni e metodologie condivise;
4. coordinare operativamente i diversi livelli tramite
una regia centrale regionale, condivisa da tutti gli
attori;
Il SISS deve:
5. prevedere una stabile e chiara definizione dei
raccordi operativi verticali ed orizzontali;
6. basarsi sulla motivazione (interesse) allo scambio
informativo tra gli attori ed alimentarla;
7. produrre raccolte informative analitiche e fondate
su strumenti e procedure standardizzate;
Il SISS deve:
8. mostrare coerenza nella raccolta/produzione
informativa rispetto ai fabbisogni conoscitivi
definiti;
9. essere caratterizzato da
aggiornamento dei dati;
10.essere esaustivo
prestazioni;
nel
alta
frequenza
monitorare
servizi
di
e
11.centrare le analisi sui servizi/interventi e sulla loro
qualità scegliendo le singole unità di offerta del
sistema quali “unità di rilevazione”;
Il SISS deve:
12.leggere il mutamento dei bisogni (e individuare la
domanda potenziale) tramite attività di ricerca
sociale applicata;
13.dotarsi di una pluralità di metodi/strumenti in
relazione agli “oggetti” da rilevare (in particolare
per l’analisi della qualità e le indagini sui bisogni
sociali);
14.avvalersi di competenze specialistiche per l’analisi
e l’interpretazione dei dati raccolti;
Il SISS deve:
15.garantire stabilità operativa nel tempo;
16.disporre di procedure e strumenti user friendly;
17.disporre
di
una
informatica hw e sw;
adeguata
18.prevedere una restituzione
prodotti informativi.
strumentazione
generalizzata
dei
Quindi:
No a più SISS sul medesimo territorio (e con più
soggetti titolari autonomi tra loro);
No all’unità di utenza come unità di rilevazione-base
per l’analisi dell’offerta;
No
a raccolte informative generiche/generaliste
(inutilmente
ampie,
inutilmente
ripetute,
inutilmente onerose).