Cerbero Binello Elia 3T Anno Scolastico 2006/07 Elenco Introduzione Chi era il Cerbero Araldica Cerbero nella Divina Commedia Introduzione Cerbero è una figura della mitologia greca, era il cane a tre teste dell'Ade, uno dei mostri che erano a guardia dell'ingresso del mondo degli inferi. Le sue tre teste stavano ad indicare la distruzione del passato, del presente e del futuro. Fra i personaggi mitologici e poetici è quello la cui caratteristica specifica è una fame mai soddisfatta. Durante il Medioevo nella figura di Cerbero erano confluiti due simboli: quello dell'ingordigia e della voracità, e quello dell'odio e della discordia intestina. Torna indietro Chi era il Cerbero (Mitologia) Era figlio di Tifone e di Echidna, metà donna e metà serpente. Era fratello dell'Idra, di Ortro e della Chimera. Re Euristeo impose ad Eracle la sua cattura, facendone la sua undicesima fatica. Secondo altri, la dodicesima, considerando, questi, come undicesima, il furto dei pomi d'oro delle Esperidi. Suoi compiti di guardiano erano: impedire l'uscita a coloro che tentassero di fuggire dall'Ade lasciare entrare i nuovi arrivati divorare i viventi che volessero entrare Fallì in questo suo compito con Orfeo che, volendo recarsi nell'Ade per riprendere e riportare in vita l'amata Euridice, lo incantò con il suono della sua lira e con la Sibilla Cumana che, per aiutare Enea ad entrare, lo distrasse con una focaccia di farro ("offa") inzuppata in vino drogato. Esiodo lo descrive come un mostro con cinquanta teste ed una voce terribile, ma, correntemente, gli sono attribuite tre teste. Aveva, inoltre, coda di serpente e numerose teste, ugualmente di serpente, spuntavano dal suo dorso. Torna indietro Araldica In araldica, il cerbero (nome comune) è una figura immaginaria del tutto corrispondente alla sua raffigurazione mitologica: un cane tricefalo dalle gole spalancate, la coda di drago e con teste di serpente sul dorso. Talune raffigurazioni utilizzano i serpenti come chioma. In taluni stemmi il cerbero, guardia feroce della città infernale, allude al cognome Medico, che vigila a che nessuno entri nella città dei malati. L'eventuale collare simboleggia la sottomissione del medico alla sua missione. Torna indietro Cerbero nella Divina Commedia Divina Commedia: La figura mitologica di Cerbero è presente nella Divina Commedia di Dante Alighieri, da lui posto a vigilare nel terzo girone dell'Inferno, quello dei golosi. Nella commedia dantesca, però, non è raffigurato proprio come un cane, bensì come un demonio, in cui sono evidenziati anche caratteri umani, quali la barba, il ventre e le mani. Suoi compiti di guardiano erano: impedire l'uscita a coloro che tentassero di fuggire dall'Ade lasciare entrare i nuovi arrivati divorare i viventi che volessero entrare Torna indietro