Meccanica Quantistica II Prof. Mauro Villa 1 Dettaglio del corso - II • Stati liberi e stati legati - Eq. di Schroedinger con potenziale - Casi unidimensionali: -- Stati stazionari; -- buca di potenziale infinita -- buca di potenziale finito -- Oscillatore armonico -- barriera di potenziale (step singolo e doppio) --effetto tunnel Esempi: microscopia ad effetto tunnel, decadimenti beta, fusione nucleare • L’atomo di idrogeno - Problemi in 3 dimensioni -- Livelli energetici, numeri quantici • Spin e fisica atomica – Spin ed elettroni in un campo B – Spin e statistica – Interazione spin orbita e doppietti spettrali 2 Materiale didattico e testi • Quanto già presentato dal Prof. Massa • Halliday-Resnik, Meccanica Quantistica, CEA • Max Born, Fisica Atomica, Boringhieri • Lucidi ed altro materiale in ISHTAR: • http://ishtar.df.unibo.it/Uni/bo/ingegneria/all/ /villa/stuff/2005/LS/FisicaModerna.html Prima parte: Stati legati • • • • Equazione di Schrödinger con potenziale Soluzioni all’eq. di Schrödinger: stati stazionari Normalizzazione e continuità delle funzioni d’onda Esempio I: buca di potenziale infinita • • • • • Grandezze fisiche: operatori ed incertezze; osservabili Esempio II: buca di potenziale finita Esempio III: Forza elastica / Oscillatore armonico Sovrapposizione ed evoluzione di stati Principio di corrispondenza: M. Quantistica M. Classica 4 Equazione di Schrödinger (particella libera) Eq per la particella libera (1D): 2 2m 2 x, t x 2 i x, t t Caratteristiche principali: eq differenziale lineare su quantità energetiche Vale il Principio di sovrapposizione: 1 ; 2 soluzioni a1 b 2 soluzione La soluzione x, t Ae rappresenta un’onda piana. Sostituendo nell equazione di Schrödinger, si ottiene i kx t 2 k2 2m E p2 e quindi, utilizzando E K p k 2m che rispecchia la proprietà della particella libera (non soggetta a forze, e quindi senza energia potenziale). 5 Eq. di Schrödinger con potenziale • In meccanica classica l’equazione energetica di riferimento e’ 1 2 p2 E mv U ( x) U ( x) 2 2m • Una naturale estensione dell’equazione di Schrödinger in presenza di potenziali è quindi: 2 ( x, t ) ( x, t ) U ( x ) ( x , t ) i 2 2m x t 2 • Il principio di corrispondenza MC ↔ MQ è così soddisfatto In MC, il moto di un corpo è determinato sulla base delle equazioni cardinali della meccanica: eq. sulle forze e sui momenti delle forze. In MQ, lo stato di un sistema (Ψ) è determinato sulla base dell’equazione di Schrödinger: trovare la Ψ(x,y) conoscendo la U(x) 6 Soluzioni all’eq. di Schrödinger: stati stazionari (I) L’eq. di Schrödinger è una eq lineare alle derivate parziali in Ψ(x,t) che si risolve in diversi passi. Conseguenze della linearità: 1 ; 2 soluzioni a1 b 2 soluzione Come trovo una prima soluzione? Ipotesi. Separazione delle variabili: Ψ(x,t) = ψ(x)φ(t) 2 2 ( x) (t ) (t ) U ( x ) ( x ) ( t ) i ( x ) 2m x 2 t ( x) parte spaziale (t ) parte temporale Infine divido tutto per ψ(x)φ(t): 2 1 2 ( x) 1 (t ) U ( x ) i C costante 2 2m ( x) x (t ) t C non dipende da x o da t 7 Stati stazionari: II - parte temporale φ(t) Iniziamo ad analizzare la parte temporale. Si tratta di una eq differenziale lineare al primo ordine: 1 (t ) d (t ) C i C i (t ) (t ) t dt La cui soluzione è facile: Notare il cambio ∂→d (t ) Aei (C / )t Si tratta della parte temporale dell’equazione delle onde. Questa soluzione ha una pulsazione data da: C/ E C E quindi una energia E data da : La costante C ha le dimensioni dell’energia (verificare!) e rappresenta l’energia associata ad una determinata funzione d’onda. Nel processo di separazione delle variabili abbiamo imposto che l’energia del sistema sia ben definita! 8 Stati stazionari: III – definizione ed energia Proprietà principale degli stati ad energia E definita: ( x, t ) ( x) (t ) ( x) eiEt / Notare l’assenza di A La densità di probabilità non dipende dal tempo: P( x, t ) * ( x, t )( x, t ) [ * ( x)eiEt / ][ ( x)eiEt / ] * ( x) ( x) P( x) Poiché la probabilità P(x,t) non varia con t, lo stato osservabile del sistema non varia nel tempo. Tali stati quantistici sono detti stati stazionari. Per tali stati l’energia E è nota con precisione. Per il principio di indeterminazione di Heisenberg, in tali stati il tempo è una quantità non determinabile: Et / 2 9 Stati stazionari: IV – parte spaziale ψ(x) Riprendiamo l’eq di Schrödinger e sostituiamo la φ(t): 2 ( x) (t ) (t ) U ( x) ( x) (t ) ( x)i E ( x) (t ) 2 2m x t 2 Dopo alcuni passaggi si perviene all’equazione di Schrödinger indipendente dal tempo: d 2 ( x) U ( x) ( x) E ( x) 2 2m dx 2 Caratteristiche: eq differenziale lineare alle derivate seconde (no derivate parziali in 1D) senza termini complessi. La ψ(x) può essere reale (ma ricordate che se ψ(x) è una soluzione allora anche aψ(x) con a costante complessa lo è!) 10 Normalizzazione delle funzioni d’onda Che significato fisico diamo all’ampiezza della funzione d’onda? • Probabilità di trovare la particella in un intervallo di ampiezza dx: P( x, t )dx * ( x) ( x)dx • Certezza di trovare la particella da qualche parte: * ( x, t ) ( x, t )dx * ( x) ( x)dx 1 L’eq definisce la costante moltiplicativa della funzione d’onda. Solitamente si tratta di un numero definito a meno di una fase Se ψ(x) è soluzione norm. → anche ψ(x) eiθ lo è ( x) eikx Eccezione: onde piane. O non si fa la normalizzazione ininfluente. o si normalizza in un “volume” (lunghezza) arbitrario (V) P(V)=1 → ( x) eikx / V 11 Continuità della funzione d’onda (I) • Riscriviamo l’equazione di Schrödinger nella forma: d 2 ( x) 2m 2 (U ( x) ( x) E ( x)) 2 dx • Se U(x) è una funzione continua, ψ''(x) è continua, ψ(x) è una funzione C2 • In generale, se U(x) è una funzione Cn, allora ψ(x) è una funzione Cn+2 • Se U(x) presenta un salto finito, allora la ψ''(x) sarà discontinua, ma la ψ'(x) sarà continua e così anche la ψ(x) 12 Continuità della funzione d’onda (II) d 2 ( x) 2m 2 (U ( x) ( x) E ( x)) 2 dx • Se U(x) presenta un salto infinito, allora la ψ''(x) sarà discontinua, così anche la ψ'(x), ma la ψ(x) sarà ancora continua. U ( x) u x0 x0 Regola generale: la ψ(x) è sempre continua La nostra prima soluzione: ψ(x)=0 per x<0 per x 0: d 2 ( x) 2m 2 (u E ) ( x) 2 dx La continuità in x=0 ci impone: per ( x) Asen(kx) B cos(kx) (0) 0 A sin 0 B cos 0 B B 0 x 0 : ( x) Asen(kx) con k 2m( E u) / 13 Esempio I: buca di potenziale infinita (I) Determiniamo la funzione d’onda per un potenziale dato da: x 0 (I ) U ( x) 0 0 x L ( II ) x L ( III ) (buca di potenziale) d 2 ( x) 2m 2 (U ( x) ( x) E ( x)) 2 dx La nostra prima soluzione: ψI(x)=0 per x<0 e ψIII(x)=0 per x>L La particella non può mai trovarsi a x negative, né a x>L Soluzione: d 2 ( x) 2mE per 0 x L : ( x) 2 2 dx II ( x) Asen(kx) B cos(kx) con k 0 L x 2mE 2 14 Esempio I: buca di potenziale infinita (II) II ( x) Asen(kx) B cos(kx) Nella regione II: A, B, E(k), incogniti. Richiedo la continuità per x=0: per x 0, I (0) II (0) 0 B II ( x) Asen(kx) Richiedo la continuità per x=L: per x L, II ( L) III ( L) A sin kx 0 A 0 oppure kL n con n intero n k L E 2 2 2 2mL Normalizzazione: n 2 Solo certi valori di energia sono permessi; L’energia è quantizzata L 0 * * * ( x ) ( x ) dx 1 ( x ) ( x ) dx 1 A AL / 2 1 II II Posso scegliere A reale: II ( x) sen(kx) 2 / L 15 Esempio I: buca di potenziale infinita (III) • Soluzione completa all’eq. Indipendente da t: 0 x 0 (I ) U ( x) 0 0 x L ( II ) ( x) sen(kx) 2 / L x L ( III ) 0 Dove n k kn L E En 2 0 x L ( II ) x L ( III ) 2 2 2mL n2 Reintroduciamo il tempo: n ( x, t ) sen(kn x)eiEnt / x 0 (I ) 2/ L con n intero >0 Soluzione con energia En definita Usiamo il principio di sovrapposizione per trovare la soluzione più generale: ( x, t ) cn n ( x, t ) cn sen(kn x)e 1 iEn t / 2/ L con 1 I coefficienti cn sono determinati dalle condizioni iniziali. cn 1 1 2 16 Buca di potenziale infinita: riassunto • Abbiamo visto: 1) Come passare dall’eq di Schrödinger completa a quella indipendente dal tempo (separazione delle variabili); 2) Come risolvere la parte temporale (energia definita); 3) Come risolvere la parte spaziale (per regioni omogenee) 4) Come usare la continuità della funzione d’onda per determinare alcune caratteristiche della ψ(x) 5) Come ottenere la quantizzazione dell’energia imponendo la continuità: 2 2 2 En n 2 con n intero; 2mL 6) Come ricomporre la funzione d’onda completa Ψn(x,t) 7) Come ottenere la soluzione più generale ( x, t ) cn sen(kn x)e iEnt / 1 2/ L con cn 1 1 2 17 Buca di potenziale infinita Primi stati stazionari: Livello di minima energia (n=1, ground state): 1 ( x, t ) sen( x / L)eiE1t / 2/ L E1 Secondo livello energetico (n=2): 2 ( x, t ) sen(2 x / L)ei 4 E1t / 2/ L E2 2 2 2mL2 2 2 2 2mL n 2 n 2 E1 4 E1 18 Applet Java 19 Grandezze fisiche: operatori ed incertezze • Abbiamo una soluzione completa all’equazione di Schrödinger. Ormai sappiamo tutto del nostro sistema quantistico…. • Ma come si determina la posizione, l’impulso, la velocità e l’energia di una particella conoscendo la funzione d’onda? Generalizzando il concetto di probabilità: P( x)dx * ( x) ( x)dx è la probabilità di trovare la particella nell’intervallo x, x+dx. La probabilità di misurare un valore x in un P( x)dx * ( x) ( x)dx intorno di x, x+dx è quindi: Calcolo il valore medio della quantità x attraverso l’espressione della media pesata: x xP( x)dx * ( x) x ( x)dx 20 Incertezze Stati stazionari: Posizione: x xP( x)dx * ( x) x ( x)dx Potenze della posizione: x n xP ( x)dx * ( x) x n ( x)dx (U ( x) U 0 U1 x U 2 x 2 U 3 x 3 .....) Incertezza sulla posizione: x x x 2 x2 x 2 Stati non stazionari: Posizione: x (t ) xP( x, t )dx * ( x, t ) x ( x, t )dx Incertezza sulla posizione: x(t ) x x 2 x2 x 2 Per gli stati non stazionari le grandezze fisiche osservabili (e le loro incertezze) sono funzione del tempo t 21 Generalizzando…. Possiamo facilmente generalizzare per funzioni generiche della posizione: f ( x) f 0 f1 x f 2 x 2 f3 x 3 ..... f ( x) (t ) f ( x) P( x, t )dx * ( x, t ) f ( x) ( x, t )dx Generalizziamo ulteriormente utilizzando il concetto di operatore funzionale Ō: O (t ) * ( x, t )O( x, t )dx * ( x, t ) O( x, t ) dx L’operatore funzionale è una operazione sulla funzione Ψ(x,t) In MQ, tutte le quantità fisiche misurabili (posizione, energia) sono operatori funzionali. I valori medi di tali operatori sono detti “osservabili” (quantità osservabile, misurabile), per distinguerli dalla funzione d’onda che non è osservabile né misurabile. 22 Principali osservabili fisiche • Posizione. Operatore Ox x xP( x)dx * ( x) x ( x)dx Osservabile: • Impulso. Operatore x O p i p * ( x, t )i Osservabile: • Energia. Operatore O E i E * ( x, t )i ( x, t ) d ( x) dx * ( x)i dx x dx t ( x, t ) dx t cn En 2 Nota bene: l’equazione di Schrödinger è tra operatori: 2 ( x, t ) ( x, t ) U ( x ) ( x , t ) i 2m x 2 t 2 p2 U ( x) ( x, t ) E ( x, t ) 2m 23 Esercizio sulla buca di potenziale infinita • Calcolare le osservabili posizione e impulso e le loro incertezze per la funzione d’onda di minima energia 1 ( x, t ) sen( x / L)eiE1t / E1 2/ L L Posizione: 2 2 2mL2 x ( x) x 1 ( x)dx x sen 2 (k1 x)dx(2 / L) L / 2 * 1 0 1 1 x 2 1* ( x) x 2 1 ( x)dx x 2 sen 2 (k1 x)dx(2 / L) L2 2 3 2 0 L x x2 x 2 0,181L d 1 ( x) p ( x)i dx i Impulso: dx 2 d 1 ( x) p 2 2 1* ( x) dx 2mE1 2 dx * 1 Principio di indeterminazione: L k sen(k x) cos(k x)dx(2 / L) 0 1 1 1 0 p p2 p x p 0.568 2 L Rifare l’esercizio per Ψ2(x,t) 24 Esempio II: buca di potenziale finita Determiniamo la funzione d’onda dello stato fondamentale per un III U(x) II potenziale dato da: x 0 (I ) 0 U ( x) U 0 0 0 x L xL ( II ) ( III ) I L 0 x Soluzione: Il sistema sarà caratterizzato da stati liberi e da stati legati. Gli stati liberi (E>0) saranno simili ad onde piane (quando Uo0), Gli stati legati (E<0) saranno simili a quelli per la buca di potenziale Infinita (quando Uo-∞) Soluzione non Limitiamoci agli stati legati: E<0 normalizzabile: D=0 Nella regione I (x<0) si ha: d 2 ( x) 2mE 2mE x x 2 ( x) ( x) Ce De con 2 2 dx 25 Buca di potenziale finita (II) • Ricerchiamo una soluzione nella forma 2mE Ce x x 0 (I ) 2 ( x) A sen(kx) B cos(kx) 0 x L ( II ) con 2m(U 0 E ) x Ge x L ( III ) k 2 Imponiamo la continuità di ψ e di ψ' in 0 e in L I (0) II (0) C B I (0) II (0) C kA Fisso A e B II ( L) III ( L) A sin(kL) B cos(kL) Ge L Fisso G ( L) Ak cos(kL) kB sin(kL) Ge L II ( L) III Sostituendo e riarrangiando i termini: 2 cot( kL) E’ una relazione di quantizzazione! k k 26 Buca di potenziale finita (III) Notare le differenze tra la buca di potenziale finita (sinistra), l’analogo classico e la buca a potenziale infinito (destra). In questo caso, la particella NON è confinata nella buca, ma può Essere trovata anche nelle regioni I e III, non permesse classicamente Lunghezza di penetrazione δ: ψ(x) = e-αx 1 2m(U E ) 27 Esempio III: Forza elastica / Oscillatore armonico Caso classico: Fx kx Fx ma mx Legge di Hooke: 2 1 U ( x ) k x Potenziale: 2 Equazione del moto: x(t ) A cos(t 0 ) con k / m Moto oscillatorio tra x=-A e x=+A Caso quantistico: Potenziale: U ( x) 12 k x 2 d 2 ( x) 1 2 k x ( x) E ( x) 2 2m dx 2 2 Eq. di Schrödinger: Quantizzazione: esistono soluzioni solo quando E 0 (n 12 ) con 0 k / m, n 0,1, 2,... Lunghezza caratteristica: l=1/b b mk 2 1 4 28 Le soluzioni per l’oscillatore armonico n n ( x) E 0 1 2 0 1 3 2 0 2 5 2 0 3 7 2 0 n (n 12 ) 0 b b 2 b 8 e 12 b 2 x 2 (2bx)e 12 b 2 x 2 (4b 2 x 2 2)e 12 b 2 x 2 b 12 b 2 x 2 3 3 (8b x 12bx)e 48 b 12 b 2 x 2 H ( bx ) e n 2n n ! Hn(bx) : polinomi di Hermite * n ( x) m ( x)dx nm 1 0 per n m per n m Vale per ogni insieme di soluzioni stazionarie 29 b 0 ( x) Lo stato fondamentale e 12 b 2 x 2 Posizione media: <x>=0 Incertezza su x: x x x 2 Incertezza sull’impulso: x (notare: p n 0 n) 1 b Impulso medio: <p>=0 p (notare: p p 2 n 0 n) b 2 Relazione di indeterminazione di Heisenberg: x p / 2 Energia: E 12 0 con 0 k / m Regola generale (su tutti gli stati QM): l’energia minima NON è mai 0: il corpo appare sempre in moto (Δp≠0), anche se non si sposta (p=0)! Per questo comportamento non esiste un analogo classico. 30 Sovrapposizione di stati Supponiamo di avere un oscillatore armonico in una sovrapposizione di stati stazionari (n=0, n=1): ( x, t ) 1 2 0 ( x, t ) 1 2 1 ( x, t ) 1 2 b e 12 b 2 x 2 12 i0t Determiniamo l’osservabile posizione: x (t ) * ( x, t ) x( x, t )dx 1 2 *0 ( x, t ) 1 2 *1 ( x, t ) x b 1 2 2 1 2 (2bx)e 0 ( x, t ) 1 2 12 b 2 x 2 23 i0t 1 ( x, t ) dx 1 1 1 * * 0 ( x, t ) x 0 ( x, t )dx 1 ( x, t ) x1 ( x, t ) dx 0* ( x, t ) x1 ( x, t ) dx 2 2 2 1 1* ( x, t ) x 0 ( x, t )dx 0 0 Re 0* ( x, t ) x1 ( x, t ) dx 2 t Re b b 2 e 12 i0t 23 i0t e 12 b 2 x 2 x(2bx)e 12 b 2 x 2 1 dx cos(0t ) b La sovrapposizione degli stati produce il moto nel sistema! Applet 31 Esempi di oscillatori armonici: molecole, nuclei MC: dato un potenziale arbitrario U(x) con un minimo, in prossimità del minimo il sistema ha delle oscillazioni (piccole oscillazioni) MQ: per minimi sufficientemente profondi, il sistema si comporta come un oscillatore armonico: livelli energetici equispaziati U(x) x Esempi: molecole biatomiche, nuclei 32 Principio di Corrispondenza MQ ↔ MC Meccanica Classica: F ma, Fx mx x(t ) Meccanica Quantistica: 2 ( x, t ) ( x, t ) U ( x ) ( x , t ) i 2m x 2 t 2 ( x, t ) La Ψ(x,t) descrive completamente lo stato QM ma non è misurabile Osservabile fisica: O (t ) * ( x, t )O ( x, t )dx Esempio: osservabile posizione x (t ) * ( x, t ) x ( x, t )dx Usando l’eq di Schrödinger si può verificare che: m d 2 x (t ) dt 2 d2 m 2 dt dU * * ( x , t ) x ( x , t ) dx ( x , t ) dx Gli osservabili accelerazione e forza verificano: dU ( x , t ) dx Fx dx dU dx Fx m x La base della MC è una relazione tra valori medi sugli stati quantistici33 Riassumendo 34 Seconda parte: stati liberi • • • • • • • • • Stati liberi e stati legati Prototipo di stato libero Salti di potenziale Stati liberi per la buca di potenziale finita Barriera finita di potenziale Effetto tunnel: riflessione e trasmissione Effetto tunnel: microscopia ad effetto tunnel Effetto tunnel: altri esempi Livelli energetici nei conduttori 35 Stati liberi Stati legati: la particella è confinata in una zona finita di spazio. (cum grano salis) Stati liberi: la particella può essere ovunque nello spazio. Caratteristiche generali in MQ: - Assenza di onde stazionarie - Assenza di quantizzazione 36 Prototipo di stato libero • Richiami di onde piane: 2 2 ( x, t ) ( x, t ) U ( x) ( x, t ) i 2 2m x t Se U(x)=0 allora: ( x, t ) ei ( kxt ) è un'onda piana progressiva ( p k ) ( x, t ) ei ( kxt ) è un'onda piana regressiva ( p k ) 2 Entrambe di energia k2 E 2m Se U(x) ≠0 allora avrò soluzioni diverse, ma vicine a queste, o combinazioni di queste…. 37 Salto di potenziale U(x) • Iniziamo con il caso più semplice: u0 x Supponiamo di sapere che vi è una sorgente di particelle (elettroni) che provengono da sinistra con E>u0 e che nel loro percorso incontrano il salto di potenziale. ( x, t ) ei ( kx t ) è l'onda iniziale (x 0), con E , k 2mE / In generale per x 0 : I ( x, t ) Aei ( kx t ) Bei ( kx t ) Per x 0, II ( x, t ) Cei ( k x t ) con E / , k 2m( E u0 ) / Oss: per x>0 manca l’onda regressiva per le nostre condizioni iniziali! A B C , k ( A B) k C Se richiedo la continuità a x=0, trovo: In generale: B≠0 ho SEMPRE un’onda riflessa dal salto di potenziale C≠0 ho un’onda trasmessa dopo il salto di potenziale (E>u0) 38 Stati liberi per la buca di potenziale Consideriamo ora quanto avviene nel caso precedente (sorgente di Elettroni a sinistra) nel caso della buca di potenziale: 0 U ( x) U 0 0 x 0 (I ) 0 x L xL II U(x) I ( II ) L 0 ( III ) III x Le soluzioni ad E fissata sono: Ae i ( kx t ) Be i ( kx t ) ( x, t ) Ce i ( k x t ) De i ( k x t ) i ( kx t ) Fe x 0 (I ) 0 x L ( II ) con x L ( III ) k 2mE / k 2 m( E U 0 ) / Condizioni al contorno in 0 e in L 4 relazioni: fisso B,C,D,F Non ho alcuna relazione di quantizzazione! 2 2 R B / A f1 (k , L,U 0 ) Definisco: probabilità di riflessione 2 2 Probabilità di trasmissione T F / A f 2 (k , L,U 0 ) 39 Barriera finita di potenziale Caso analogo (uguale!!) al precedente ma diverso dal caso classico: U ( x) U 0 0 0 x 0 (I ) U(x) U0 0 x L ( II ) x L ( III ) 0 I x L II III Supponiamo di avere a sinistra una sorgente di elettroni con E<U0: ( x, t ) ei ( kx t ) è l'onda iniziale (x 0), con E , k 2mE / Classicamente la particella rimarrebbe nella zona I (rimbalza in x=0) Quantisticamente il sistema è descritto dalle stesse equazioni di prima: Unica differenza: -U0+U0 II ( x) Ceik x Deik x con k 2m( E U 0 ) / ( se E U 0 ) 40 Effetto tunnel: riflessione e trasmissione Soluzione generale per E<U0: Ae ikx Be ikx ( x) Ce x De x ikx Fe x 0 (I ) 0 x L ( II ) con x L ( III ) k 2mE / 2m(U 0 E ) / ( ) Condizioni al contorno in 0 e in L 4 relazioni: fisso B,C,D,F Non ho alcuna relazione di quantizzazione! R B / A f1 ( E , L,U 0 ) 2 Definisco: probabilità di riflessione dell’onda Probabilità di trasmissione dell’onda Si ottiene: R e e T T F / A f 2 ( E , L,U 0 ) 2 2 |ψ(x)| Svolgendo i conti: posto sin 2 2m( E U 0 ) L 2 4 E U0 U0 E 1 U 0 (T R 1) 0 I x L II III 41 Effetto tunnel: microscopia ad effetto tunnel L’effetto tunnel (R) dipende molto dall’ampiezza della zona proibita classicamente Difetto nel reticolo Questa sensibilità e’ sfruttata nei microscopi ad effetto tunnel. Caratteristiche: sensore fatto con una punta conduttrice (1 atomo!) posta a breve distanza Reticolo atomico regolare dal campione (conduttore). Gli elettroni di conduzione passano dalla punta al campione per effetto tunnel. L’intensità della corrente dipende dalla distanza atomo della punta-atomo del campione! Il moto della punta sulla faccia del campione permette la ricostruzione bidimensionale delle posizioni degli atomi. 42 Microscopia ad effetto tunnel Costruzione di immagini con singoli atomi (IBM Labs)! Onde stazionarie di probabilità Posizionamento di 48 atomi di Fe su un substrato di Cu a 4K 43 Esempi di effetto tunnel L’effetto tunnel ha un ruolo in un numero notevole di situazioni tra cui: • Decadimenti radiattivi dei nuclei • Fusione nucleare • Semiconduttori 44 Livelli energetici nei conduttori Modellino di una fila di atomi di materiale conduttore: x x U(x) U(x) è un potenziale periodico U(x+a)=U(x) Le ψ(x) avranno la stessa periodicità: ψ(x+a)= eiθψ(x)≈eikx Gli stati liberi (E>0) saranno caratterizzati dalla comparsa di bande energetiche permesse e bande proibite (i dettagli dipendono dalla forma di U(x)) 2 k2 E 2m Energia Terza banda Seconda banda Prima banda 3 a 2 a 1 a 0 1 a 2 a 3 45 k a Terza parte: problemi tridimensionali • • • • • • • • L’equazione di Schrödinger in tre dimensioni Buca di potenziale infinita in 3D Forze (e potenziali) centrali Momenti angolari Atomo di idrogeno Livelli energetici Transizioni tra livelli Spettri atomici 46 L’equazione di Schrödinger in tre dimensioni • Equazione di Schrödinger in una dimensione: 2 2 ( x, t ) ( x, t ) U ( x ) ( x , t ) i 2m x 2 t px i Dove, sapendo che px2 U ( x) ( x, t ) Eˆ ( x, t ) 2m x • La naturale estensione dell’equazione di Schrödinger in tre dimensioni è quindi: px2 p y2 pz2 2m U ( x, y, z ) ( x, y, z, t ) Eˆ ( x, y, z, t ) 2 2 2 ( x , y , z , t ) U ( x , y , z ) ( x , y , z , t ) i ( x, y, z, t ) 2m x 2 y 2 z 2 t 2 In forma compatta: 2 2 2 2 2 2 2 x y z 2 2m 2 (r , t ) U (r ) (r , t ) i (r , t ) t 47 Estensioni alle tre dimensioni L’eq. di Schrödinger è lineare anche in 3D 1 ; 2 soluzioni a1 b 2 soluzione E’ ancora possibile ricercare le soluzioni con la tecnica della separazione (r , t ) ( r ) (t ) delle variabili: Troverò in questo modo le soluzioni stazionarie ad energia definita: (t ) e iEt / 2 2m 2 (r ) U (r ) (r ) E (r ) eq. di Schrödinger in 3d indipendente dal tempo Normalizzazione: * (r , t ) (r , t )dxdydz * (r ) (r )d 3r 1 Proprietà di continuità analoghe al caso 1D V 48 Buca di potenziale infinita in 3D 0 U ( x, y , z ) 0 x Lx , 0 y Ly , 0 z Lz ( x, y , z ) 0 altrimenti Tentiamo una soluzione nella forma: ( x, y, z ) F ( x)G ( y ) H ( z ) L’eq di Schrödinger diventa: 1 d 2 F ( x ) 1 d 2 G ( y ) 1 d 2 H ( z ) U ( x, y , z ) E 2 2 2 2m F ( x) dx G ( y ) dy H ( z ) dz 2 1 d 2 F ( x) Cx F ( x) dx 2 2 2m (Cx C y Cz ) E Soluzione: Fn ( x) sen(kn x) 2 / Lx x x nx k nx Lx Cn 2 Lx 2 nx 2 n intero La richiesta di continuità in 0 e in Lx porta alla quantizzazione in x. n ,n x 3 ( x , y , z ) sen( k x )sen( k y )sen( k z ) 2 /( Lx Ly Lz ) nx ny nz y , nz Enx ,ny ,nz nx2 n y2 nz2 2m L2x L2y L2z 2 2 49 Forze (e potenziali) centrali MC: Forze centrali: F f (r )uˆ r Sono conservative: U (r ) : rr F U (r ) Nel moto si conserva il momento angolare L: dL 0 dt MQ: proprietà analoghe per i potenziali centrali U(r) : Si avranno soluzioni (r , t ) con momento angolare definito. Numeri quantici associati al momento angolare: due (??)e solo due! l : numero quantico associato al modulo L 2 m : numero quantico associato ad una componente numero quantico magnetico: l (l 1) 2 Lz m l m l Indeterminazione di Heisenberg: non si hanno stati a definito Lx, Ly, Lz 50 Eq di Schrödinger in coordinate polari 2 (r ) U (r ) (r ) E (r ) 2 2m x r sin cos y r sin sin z r cos 2 2m 2 (r , , ) U (r ) (r , , ) E (r , , ) 2 2 2 2 2 2 x y z 2 1 2 1 1 1 2 2 r sin r r r r 2 sin 2 sin 2 2 Le variabili angolari compaiono solo in un termine…. Ricerco le soluzioni nella forma: (r , , ) R(r )Y ( , ) 1 1 2 Y ( , ) CY ( , ) sin 2 2 2 sin sin 1 d (r 2 R(r )) C R ( r ) U (r ) R(r ) ER(r ) 2m r 2 dr r2 2 51 Momenti angolari 1 1 2 m Y ( , ) l (l 1)Yl m ( , ) 2 sin 2 2 l sin sin Armoniche sferiche: Yl m ( , ) 2l 1 Pl ,m ( )eim 4 Yl ( , ) (1) m m Y m l Operatore Lz: ( , ) * P0,0 ( ) 1, P1,0 ( ) cos , P1,1 ( ) P2,0 ( ) 32 cos 2 12 , P2,2 ( ) 1 8 P2,1 ( ) 3 2 1 2 sin , sin cos , sin 2 , Lz xp y ypx x i y i i y x LzYl m ( , ) m Yl m ( , ) Operatore L2: L rp 2 2 2 1 1 2 sin 2 sin sin 2 2 L2Yl m ( , ) [l (l 1) 2 ] Yl m ( , ) I numeri quantici m ed l servono per classificare gli stati stazionari 3D; Definiscono completamente la parte angolare della funzione d’onda 52 Funzione spaziale (r , , ) R(r )Y ( , ) Soluzioni nella forma: 1 d (r 2 R(r )) l (l 1) 2m r 2 dr r2 2 2 R(r ) U (r ) R(r ) ER(r ) dipende da l ma non da m Una eq differenziale in una funzione: per stati legati si avrà una relazione di quantizzazione ed un nuovo numero quantico che è detto numero quantico principale (n) Gli stati stazionari saranno quindi identificati da terne di numeri: E En ,l f (n, l ) n, l , m n,l ,m (r, , ) Rn (r )Yl m ( , ) Degenere per m Una generica soluzione di stato legato sarà: l l (r , , ) cn ,l ,m n ,l ,m (r , , ) cn ,l ,m Rn (r )Yl m ( , ) n l m l n l m l Le condizioni iniziali/al contorno definiscono i cn,l,m 53 Atomo di idrogeno Sistema protone-elettrone tenuto insieme dalla forza elettromagnetica 1 e2 U (r ) U (r ) 4 o r Massa ridotta: m me m p me m p me E’ un potenziale centrale: conosciamo già le soluzioni angolari - armoniche sferiche 1 d (r 2 R(r )) l (l 1) 2m r 2 dr r2 2 Parte radiale: L’energia è quantizzata: me4 En 2(4 o ) 2 2 2 e2 R( r ) R(r ) ER(r ) 4 r o R 1 n2 n2 Occorrono 13.6 eV per ionizzare un atomo di idrogeno (liberare l’elettrone dal legame atomico) n 1, 2,3,... E1 13.6 eV E1 R Energia di Rydberg 54 Soluzioni radiali Le soluzioni all’equazione 1 d (r 2 R(r )) l (l 1) 2m r 2 dr r2 2 2 e2 R( r ) R(r ) ER(r ) 4 r o Sono dette funzioni di Laguerre: n, l 1, 0 Raggio di Bohr: (4 o ) a0 me2 2 Rn ,l (r ) n, l 0, 0529 nm 2, 0 2e r / a0 / a03/ 2 2(1 2ra0 )e r /(2 a0 ) /(2a0 )3/ 2 r 3a0 2,1 2 3, 0 (2 34ar0 n, l e r /(2 a0 ) /(2a0 )3/ 2 4r2 27 a0 2 )e r /(3a0 ) /(3a0 )3/ 2 pn l 1 (r / a0 )e r /( na0 ) /(na0 )3/ 2 Distanza media elettrone-protone: rmedio ao n2 r 2 x 2 y 2 z 2 ao 2 n 4 55 Livelli energetici E 0 1 -3.4 p -13.6 s me4 En 2(4 o ) 2 2 3 d n=3 n=2 2 1 n2 n 1, 2,3,... E1 13.6 eV l n=4 Notazione spettroscopica l= 0 1 2 3 4 5 Lettera: s p d f g h capienza e-: 2 6 10 14 18 22 Questa struttura di base rimane Ze2 U k anche per altri atomi r Idrogeno: 1e 1s1 1s12s02p0…. Elio: 2e 1s2 1s22s02p0…. n=1 Litio: 3e 1s22s1 1s22s12p0…. Ossigeno: 8e 1s22s22p4 1s22s22p43s03p0…. Argento: 47e 1s22s22p63s23p63d104s24p44d105s1 Le proprietà chimiche dipendono solo dall’ultimo livello occupato 56 Transizioni tra livelli E n=3 -3.4 Serie di Balmer Serie di Lyman -13.6 n=2 n=4 Perdita di energia per passaggio tra due stati (transizione) 1 1 E Ei E f R 2 2 n f ni L’energia è emessa sotto forma di energia luminosa: 1 fotone di energia ΔE n=1 La serie di Balmer da luce visibile 57 Spettri di elementi Spettri di emissione Idrogeno (1e): Elio (2e): Mercurio (80e): gas Spettri di assorbimento luce Assorbimento selettivo schermo Spettro del Sole 58 Lo spettro solare è di assorbimento! Aspetto storico: atomo di Bohr (1913) • Ipotesi: forza coulombiana, orbite circolari (classiche) L 1 e2 F (r ) rˆ, 2 4 o r r v • Impulso: p mv h v r 2 F ma , 1 e2 v2 m 2 4 o r r e2 4 o m • Lunghezza dell’orbita: 2 r Ipotesi di Bohr: in un’orbita l’elettrone fa un numero intero di lunghezze d’onda 2 r Da cui: n n 2 rp h 4 0 2 2 rn n ao n 2 2 me L rp n h n 2 me4 En 3(4 o )2 2 R 1 n2 n2 Eccezionale potere predittivo con tale ipotesi! 59 Parte IV: Spin e fisica atomica • • • • • Atomo in un campo magnetico Esperienza di Stern e Gerlach Spin dell’elettrone Interazione spin orbita e doppietti spettrali Spin e statistica 60 Atomo in un campo magnetico Effetto classico: precessione di Larmor L Corrente: I v r I e e T 2 r / v Momento magnetico: IA e evr e r2 L 2 r / v 2 2me L Momento di dipolo magnetico (orbitale) di un elettrone: L r L e L 2me M L B Momento della forza: B L B M L B dL e B L L dt 2me eB 2me Precessione responsabile del diamagnetismo di alcuni materiali 61 Atomo in un campo magnetico Effetto classico: precessione di Larmor B B L Corrente: I v r I e e T 2 r / v Momento magnetico: IA e evr e r2 L 2 r / v 2 2me L Momento di dipolo magnetico (orbitale) di un elettrone: L e L 2me Stesso risultato (ma molti più conti) nella MQNumero quantico magnetico Potenziale dell’interazione momento-campo magnetico: Forza: F U ( x Bx y By z Bz ) Quantizzazione della forza: Fz z Fz z B Bz e Lz z z 2me z U L B Bz z e B e Bz m z m 2 m z 2 m z 62 e e Esperienza di Stern e Gerlach E’ possibile osservare la quantizzazione della forza? collimatore schermo Magneti B Gas di Ag Fz z Bz e Bz Lz z 2me z forno Schermo B=0, ogni L Campo non omogeneo Fascio di atomi neutri dB/dz>0, risultati attesi dB/dz>0, risultato ottenuto m=+1 m=0 m=-1 L=0 L=1, classico L=1, quantistico con Ag eH L=0 63 Spin dell’elettrone • Si ha lo stesso risultato dell’esperienza di Stern-Gerlach con idrogeno e argento (L=0) anche con elettroni isolati! Interpretazione. L’effetto e’ dovuto ad una nuova proprietà degli elettroni: lo spin Lo spin si comporta come un momento angolare intrinsico delle particelle. Gli elettroni hanno spin ½: se : sz 12 , se 2 1 2 1 12 2 3 4 2 s 2 e s 2me Anche protoni e neutroni hanno spin ½. Gli spin degli elettroni, dei protoni, dei neutroni si compongono con il momento angolare orbitale per dare il momento angolare totale dell’atomo (J). 64 Struttura fine ed iperfine dei livelli degli atomi • I livelli energetici con stesso n e diverso l sono degeneri solo in prima approssimazione Le proprietà relativistiche del sistema aggiungono due termini di potenziale legato allo spin delle particelle: Interazione spin-orbita: U LS kL se (struttura fine, 0,02%) Rimuove la degenerazione in L Interazione spin-spin: U SS k se s p (struttura iperfine, più piccola) Rimuove la degenerazione su un dato livello Nella soluzione completa dell’atomo di idrogeno NON si hanno livelli degeneri 65 Interazione spin-orbita e doppietti del sodio Sodio: Na 11e- : Struttura atomica 1s22s22p63s1 Nello stato fondamentale 3s1: l 0, s 12 Momento angolare totale: J L Se J Nel primo stato eccitato 3p: l 1, s 12 2 J L Se (Ne)3s1 3p0 J se j 12 j ( j 1) 2 , J z jz , j jz j Le direzioni dei vettori sono impotanti! In generale, si hanno 2 soluzioni: j l 12 12 , j l 12 3 2 L’interazione spin-orbita U LS kL se differenzia l’energia di questi due livelli Si parla allora di orbitali nXj: 3p1/2, 3p3/2 Negli spettri di emissione le righe diventano doppietti, tripletti…. 66 Particelle identiche Perché tutti gli elettroni di un atomo non stanno nel livello fondamentale 1s? Osservazione: per un osservatore esterno gli atomi e le particelle sono indistinguibili. Es: non posso distinguere tra loro due elettroni Se ho un sistema quantistico con due elettroni, la probabilità dovrà essere simmetrica per lo scambio dei due elettroni. ( x1 , x2 ) P( x1 , x2 ) ( x1 , x2 ) 2 in generale non simmetrica per x1 x2 Simmetrizzazione: S ( x1 , x2 ) ( x1 , x2 ) ( x2 , x1 ) P( x1 , x2 ) S ( x1 , x2 ) è simmetrica 2 Antisimmetrizzazione: A ( x1 , x2 ) ( x1 , x2 ) ( x2 , x1 ) P( x1 , x2 ) A ( x1 , x2 ) è simmetrica 2 67 Teorema spin e statistica Teorema spin e statistica: per avere una teoria coerente (…) occorre che più particelle a spin ½ (semintero, fermioni) abbiano una funzione d’onda antisimmetrica. (per completezza: spin intero, bosoni funzione simmetrica) Conseguenze: in ogni stato quantico posso mettere uno ed un solo fermione. Se nella descrizione dello stato quantico trascuro lo spin, allora posso mettere 2 elettroni per stato quantico. Atomo di litio: 3 elettroni n, l, m, sz (1,0,0, 1 2 ),(1,0,0, ),(2,0,0, ) Atomo di Ossigeno: 8 elettroni Capienza livello 2p (l=1): 2s N=2(2l+1)=6 1s m 1, 0, 1 1s22s1 1 2 1 2 2s 2p 1s 1s22s22p4 2p 68 Teorema spin-statistica: conseguenze • Gli elettroni in un atomo si collocano su livelli energetici diversi; ogni singolo livello puo’ ospitare solo due elettroni con spin opposti; • I protoni ed i neutroni sono fermioni; in un nucleo ogni livello energetico puo’ ospitare solo due fermioni identici • Due fermioni possono accoppiarsi in un sistema a spin intero (bosone) superconduttività. 69 Applicazioni dello spin • I protoni, i neutroni e gli elettroni hanno tutti spin ½. e • Allo spin e’ associato un momento magnetico: s g s L’eccitazione del momento magnetico di un protone tramite un campo magnetico esterno ne puo’ rivelare la presenza. 2m Risonanza magnetica nucleare In un campo magnetico intenso B1, si mette un campo B oscillante B(t) B N B N B(t) Radiazione EM osservabile J 70 Effetti di spin: ferromagnetismo e magneti naturali • Ogni atomo e’ dotato globalmente di un momento angolare totale e di un momento magnetico totale. • L’interazione spin-spin nel ferro e’ tale da allineare i momenti angolari totali degli atomi vicini e quindi i momenti magnetici • Si ha allora una magnetizzazione macroscopica! μ Domini magnetici nel Fe M ~100μm Nei magneti naturali (magnetite: Fe3O4) un dominio magnetico corrisponde a tutto il metallo 71 Riassumendo per concetti la Meccanica Quantistica: • Si perde il determinismo della Meccanica Classica • Entra l’indeterminazione e l’interpretazione probabilistica • Tutti i sistemi fisici (particelle, corpi estesi, onde elettromagnetiche) sono descritti da funzioni d’onda prive (in generale) di significato intrinseco e non sono osservabili. • Vi e’ causalità e determinismo sulla funzione d’onda, che soddisfa un’equazione fondamentale: l’eq. di Schrödinger • Tutte le quantità misurabili sono ottenute come medie di operatori sulle funzioni d’onda. La loro interpretazione (e la loro osservazione in laboratorio) è probabilistica. • La meccanica classica è una condizione limite della meccanica quantistica e vale sempre in media.La MQ (non relativistica) è una ottima descrizione della realtà fino al livello atomico. • Le particelle quantistiche (elettroni, fotoni…) sono puntiformi ed 72 indivisibili, ma si propagano come onde estese! Effetti quantistici intorno a noi (elenco minimale) I • Lampadina ad incandescenza, sole emissione di corpo nero • Lampada al neon, al mercurio, al sodio emissione per righe, luce fredda • Lettori ottici, laser (supermercato, CDROM, DVD) emissione focalizzata di fotoni monocromatici • Fotografia tradizionale/digitale; occhio, visione del colore – Assorbimento per righe spettrali; sensibilità primaria a 3 colori: rosso, verde, blu • Chimica tutta la chimica è legata a effetti quantistici - stabilità atomica, struttura atomica, legami molecolari • Magnetismo, ferromagnetismo effetti di spin 73 Effetti quantistici intorno a noi (elenco minimale) II • Medicina nucleare – Radiografia, Mammografia, Risonanza magnetica nucleare (RMN), Positron Emission Tomography (PET), Tomografia Assistita da Calcolatore (TAC), Densitometria ossea, Radioterapia, Adroterapia… • Radiodatazioni • Analisi non distruttiva di campioni • Energia elettrica fotovoltaica (0.03%), nucleare (18%); pannelli/celle solari • Superconduttività 74 Fine corso 75