I disturbi dell’equilibrio in
clinica della riabilitazione
Medicina Manuale e
Riabilitativa
Renato Gatto, Alessandria
[email protected]
Riccione, 23-26 Maggio 2005
Corso di aggiornamento S.I.M.F.E.R. G.R. Emilia Romagna
Manipolazioni
Se non esistono controindicazioni cliniche
(affezioni tumorali, infettive, infiammatorie,
metaboliche e fratture del rachide) o tecniche
(almeno tre direzioni libere ed indolori) le
manipolazioni, eseguite secondo la regola del
non dolore e del movimento contrario, sono
spesso trattamenti efficaci. Ad ogni seduta si
giudica il risultato sull’impressione
soggettiva del paziente, sulla sensibilità
articolare posteriore e sui segni associati
come le cellulalgie e le mialgie.
Se si fanno sparire questi segni senza che il
paziente sia migliorato, ciò significa che
non c’è alcun rapporto tra la componente
propriocettiva del rachide e i disturbi
dell’equilibrio del paziente.
Schema a stella di Maigne e Lesage
Trattamento
Se la manipolazione è controindicata o è
insufficiente, si possono eseguire delle
infiltrazioni cortisoniche, nell’
articolazione C2 – C3 dolorosa; due o tre
sono generalmente sufficienti.
L’infiltrazione nei punti mialgici è un
trattamento complementare talvolta molto
efficace.
Infiltrazione
articolare
posteriore
Infiltrazione
periradicolare
di C3
Collare cervicale
In alcuni pazienti è necessario prescrivere
un collare cervicale diurno, talvolta anche
notturno poiché essi dormono proni
imponendo una torsione estrema del
rachide cervicale.
E’ necessario sconsigliare la rotazione del
capo sia in auto nella “marcia indietro”, sia
nell’afferrare oggetti in retropulsione
dell’arto superiore.
La rieducazione
E’ poco utile nelle sindromi cervicali acute
soprattutto se sono di origine traumatica; infatti
sembra che essa possa mantenere l’irritazione
articolare ed inoltre, con la ripetizione delle sedute,
polarizza l’attenzione del paziente su questi
problemi, che è meglio evitare, soprattutto nei
postumi di trauma cervicale dove esiste un
contenzioso medico-legale.
Da quando viene ottenuto un netto miglioramento è
necessario distanziare i trattamenti, assicurando il
paziente dandogli consigli utili.
Riprogrammazione sensomotoria
Nei disturbi di equilibrio di origine propriocettiva cervicale
cronici può essere utile la riprogrammazione sensomotoria
attraverso esercizi che sollecitano l’accoppiamento
funzionale della propriocettività e della coordinazione
oculo-vestibolo-cervicale:
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mobilizzazione passiva del collo mentre lo sguardo è fisso
su un bersaglio;
movimenti attivi del rachide attraverso una visione foveale
del campo visivo;
sollecitazioni della mobilità cervicale in rapporto a
movimenti passivi e attivi del tronco mantenendo una mira
fissa;
inseguimento di un bersaglio mobile, utilizzando
l’accoppiamento oculo-cervicale normale;
esercizi di sollecitazione labirintica su supporti instabili.
Grazie!