Atteggiamenti e
rappresentazioni sociali
Dal IX Capitolo
“Conoscenza e valutazione nelle dinamiche
sociali: atteggiamenti e rappresentazioni
sociali”
va escluso il paragrafo 2.3.
Analisi empirica e misura degli atteggiamenti
(pp.300-302)
Il costrutto di atteggiamento è utilizzato
per studiare il modo in cui le persone
arrivano a valutare, oltre che a conoscere,
il proprio mondo sociale.
L’importanza dello studio degli atteggiamenti
risiede nella loro rilevanza per la nostra vita
sociale:
- a livello individuale;
- a livello interpersonale;
- a livello intergruppi.
“L’atteggiamento è una tendenza psicologica
che si esprime valutando una determinata
entità con un certo grado di favore o sfavore”
- un oggetto dell’atteggiamento
- la tendenza a valutare
L’atteggiamento, come forma valutativa di
conoscenza oscillante tra il positivo e il
negativo, si differenzia dal concetto di
opinione per:
- componente emozionale
- componente comportamentale
DIMENSIONI DEGLI ATTEGGIAMENTI:
Modello tripartito (Rosenberg e Hovland, 1960)
- Componente cognitiva
- Componente affettiva
- Componente comportamentale
FUNZIONI DEGLI ATTEGGIAMENTI:
1. funzione di conoscenza
Come altre strutture cognitive, gli atteggiamenti
regolano la memoria di persone, azioni ed eventi,
conservandone il giudizio valutativo
2. funzione di adattamento sociale
Gli atteggiamenti sono spesso appresi nel corso
del processo di socializzazione per influenza
dell’ambiente sociale
3. funzione di espressione dei valori
Le persone utilizzano gli atteggiamenti per
esprimere e difendere i principi morali e civili in
cui credono
4. funzione ego-difensiva
Se le persone sviluppano e professano quegli
atteggiamenti che le aiutano a controllare l’ansia
generata dai loro conflitti interni
5. funzione strumentale
Gli atteggiamenti influenzano il comportamento
sociale.
FORMAZIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI:
Gli atteggiamenti sono formazioni psicosociali
che si acquisiscono nell’esperienza.
• Esperienza diretta
Condizionamento classico
Condizionamento operante
Dissonanza per accordo forzato
• Processi di mera esposizione
Semplice esposizione a uno stimolo
Effetto familiarità
Rischi della sovraesposizione
• Esperienza mediata
Osservazione del comportamento altrui
Opinioni e convinzioni altrui
• Processi di comunicazione
Scambi interpersonali e mass media
Atteggiamenti che si formano per:
acquiescenza
identificazione
interiorizzazione
RELAZIONI TRA ATTEGGIAMENTO E AZIONE
La Piere (1934) metteva in discussione l’ipotesi
che gli atteggiamenti guidassero il comportamento
(cinesi e albergatori)
Gli atteggiamenti costituiscono solo una delle
determinanti del comportamento
• Modello aspettativa per valore
Gli atteggiamenti sono la risultante delle credenze
salienti di un individuo su un determinato oggetto.
Ogni credenza è vista come:
probabilità percepita rispetto al fatto che l’oggetto
possieda determinate caratteristiche;
valore (+ o -) che la persona attribuisce a quelle
caratteristiche.
• La teoria dell’azione ragionata
Collega l’atteggiamento al comportamento tramite
processi intenzionali.
CREDENZE
CONSEGUENZE
ATTEGGIAMENTO
verso l’azione
VALUTAZIONI
CONSEGUENZE
INTENZIONE
ASPETTATIVE
APPROVAZIONE
NORME SOGGETTIVE
MOTIVAZIONE
COMPIACERE
AZIONE
• La teoria del comportamento pianificato
Considera gli atteggiamenti automatici, fuori dal
controllo cosciente
ATTEGGIAMENTO
NORME SOGGETTIVE
PERCEZIONE DI
CONTROLLO
INTENZIONE
AZIONE
La teoria delle
rappresentazioni sociali
Crisi del comportamentismo:
in America
in Europa
social cognition,
studio dei fenomeni
psicosociali.
Moscovici è interessato al funzionamento
della conoscenza sociale, ossia del
senso comune: sistema di credenze
condivise, tipiche di una cultura (“filosofia
popolare”, “folk psychology”)
Nelle società occidentali altamente
scolarizzate, c’è l’illusione di poter
superare la conoscenza del senso comune
sostituendola con il pensiero scientifico.
Secondo Moscovici (1984), nella nostra
cultura sono presenti due visioni
differenti della società, ossia due
universi contrapposti:
-universo reificato
-universo consensuale
UNIVERSI
REIFICATI
UNIVERSI
CONSENSUALI
Società: - rigido sistema di
ruoli
Società: - insieme di persone
Funzione: rendere il
familiare
non familiare
Funzione: rendere il non
familiare
familiare
Iter: dalle premesse alle
conclusioni
Iter: dalle conclusioni alle
premesse (attribuzione)
Mezzo di accesso: le scienze
Mezzo di accesso: le r.s.
uguali e libere
Moscovici analizza in che modo un
linguaggio scientifico diviene un
“dialetto comune”, a partire dalla ricerca
sulla diffusione della psicoanalisi nella
cultura francese (1961).
Definizioni
Con il termine“rappresentazioni sociali”
si fa riferimento a sistemi di
-valori
-idee
-pratiche
che si formano all’interno e grazie alla
comunicazione interpersonale e sociale
Le rappresentazioni sociali sono,
dunque, l’elaborazione di un oggetto
sociale da parte di una comunità, che
permette ai suoi membri di comportarsi
e di comunicare in modo comprensibile
La teoria delle rappresentazioni sociali si è
ispirata alla nozione di
“rappresentazioni collettive” di
Durkheim (1898)
Le rappresentazioni collettive
rappresentano l’insieme delle credenze
comuni a un gruppo sociale: i miti, la
morale, la religione.
FUNZIONI DI UNA R.S.
Le rappresentazioni sociali:
- forniscono un ordine al mondo
- aiutano la comunicazione e l’interazione
sociale
- demarcano e consolidano i gruppi
-rendono familiare il non familiare
I PROCESSI GENERATIVI
DI UNA R.S. - 1
ANCORAGGIO:
1. Trasferire qualcosa di “estraneo” dall’esterno
all’interno del nostro sistema di categorie
2. Confrontarlo con il paradigma della categoria
3. Riaccomodarlo
• Classificare
• Denominare
I PROCESSI GENERATIVI
DI UNA R.S. - 2
OGGETTIVAZIONE:
1. Trasformare ciò che è astratto in qualcosa di
concreto
2. Riprodurre un concetto in una immagine per
poterlo controllare
• Ontologizzare
• Personificare
• Figurare
Teoria delle r.s.
Ancoraggio
Il nuovo viene
categorizzato
sulla base di
categorie già
possedute
L’Aids come
la sifilide
Ontologizzazione
Proprietà fisiche per
rappresentare un’idea
La mente come
un computer
Oggettivazione
Idee complesse e astratte vengono
rese concrete e comprensibili
Personificazione
Uso di persone per
rappresentare un’idea
Figurazione
Uso di immagini
concrete
Freud per indicare
la psicoanalisi
Un vulcano in eruzione per
indicare la creatività
Dimensioni
Ogni rappresentazione sociale si compone di
tre dimensioni:
- Informazione
- Campo della rappresentazione
- Atteggiamento