Le civiltà extraeuropee e le esplorazioni
Le civiltà amerindie
All’arrivo degli europei, in
America vivono circa 75
milioni di abitanti, pochi
meno di quelli dell’Europa del
1500. Gli abitanti originari del
continente americano vi erano
giunti dall’Asia circa 18-20
mila anni fa.
In America vi sono centinaia
di civiltà, con caratteristiche
molto diverse tra di loro. Le
più avanzate sono le civiltà
maya, azteca e inca,
stanziate nell’America centrale
e andina.
Le civiltà extraeuropee e le esplorazioni
Le civiltà amerindie
La civiltà maya si sviluppò nella penisola dello Yucatán nel 1500 a.C.
e conobbe il suo massimo splendore tra il IV e il X secolo d.C.
L’organizzazione politica era basata
su città-Stato indipendenti.
La società era dominata dalla casta
sacerdotale. Al centro dell’economia
vi era la coltivazione del mais.
I maya svilupparono conoscenze
astronomiche e matematiche avanzate.
Sapevano costruire palazzi e templi
monumentali. Al tempo stesso non
conoscevano l’uso della ruota e dell’aratro
e non sapevano lavorare il ferro.
Le civiltà extraeuropee e le esplorazioni
Le civiltà amerindie
Nel XIII secolo d.C. gli aztechi si insediarono nell’America centrale
e diedero vita a un vasto impero con capitale Tenochtitlán.
Come i maya, gli aztechi costruivano enormi templi piramidali.
Veneravano dèi benigni e divinità distruttive e terrificanti,
la cui ira veniva placata attraverso frequenti sacrifici umani.
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Le civiltà amerindie
L’Impero inca si sviluppò nel XV secolo d.C., nella regione a cavallo della
Cordigliera delle Ande.
La loro economia si basava sulla coltivazione del mais e della patata.
Le regioni più impervie erano riservate all’allevamento.
L’abilità degli inca si manifestò nella costruzione di strade, ponti e città in un
territorio molto impervio. La città di Machu Picchu si trovava a 2280 metri.