Il programma di Adolf Hitler
SCHILLACI SIMONE
Classe 3T
Anno Scolastico 2006/2007
Indice
– Il Mein Kampf
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Mein Kampf
Il riassunto del Mein Kampf
– Nazionalismo e Antisemitismo
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Nazionalismo
Antisemitismo
– Norimberga
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Le leggi di Norimberga
Il Mein Kampf
Il programma politico di Hitler è stato composto da se stesso,
nell'anno di reclusione (1924) dopo che lui aveva tentato un
colpo di stato a Monaco.
Il primo volume, intitolato Eine Abrechnung ("Una resa dei
conti") è stato pubblicato il 18 luglio 1925; il secondo, Die
nationalsozialistische Bewegung ("Il movimento nazionalsocialista"), Il titolo originale scelto da Hitler era "Quattro anni e
mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia".
Essendo complesso, l'editore Max Amann decise di sintetizzarlo
a Mein Kampf ("La mia lotta" o "La mia battaglia").
Nel 1930 il libro costava 12 Marchi e veniva stampato nel
formato 12 x 18,9 centimetri - quello normalmente adoperato
per la Bibbia.
Il riassunto del Mein Kampf
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Le basi ideologiche furono fornite da una
serie di trattati di eugenetica
(perfezionamento specie umana).
Oltre a caratterizzare il tipico antisemitismo nazista,
Hitler esorta allo sterminio del marxismo; e
contemporaneamente, alla creazione di un socialismo
nazionale; la richiesta della sconfitta del bolscevismo
attraverso una guerra di razza; lo stabilimento di più
territorio nell'Est per nuovi spazi di vita che avrebbero
realizzato il "destino storico" dei tedeschi; l'alleanza
con l'Inghilterra col fine di evitare una seconda guerra
a due fronti; l'ulteriore polemica al parlamentarismo
con la proposta di trasformarlo in un Führerstaat
(dittatura); il riassunto di tutto quanto nel programma
del partito nazional-socialista tedesco dei lavoratori.
Autobiografia e storia del partito fino al 1924.
Nazionalismo
L’esaltazione della forza e dei caratteri
fisici e psicologici del popolo tedesco
costituì uno dei punti centrali della
dottrina nazista e del suo
nazionalismo aggressivo ed
espansionistico. Nel programma di
Hitler era indicata con chiarezza la
necessità di rivedere il trattato di
Varsailles, di ricostruire un esercito
forte e ben armato. Di prepararsi ad
allargare lo “spazio vitale” necessario
alla Germania in direzione dell’Europa
orientale.
Antisemitismo
L’antisemitismo, fu uno dei punti principali del
programma hitleriano. Hitler indicò negli ebrei
uno degli ostacoli principali dell’affermazione
di quella pura razza germanica che avrebbe
dovuto dominare in mondo. Egli riuscì a
incanalare contro gli ebrei, presentati come il
nemico per eccellenza, le tensioni e i
risentimenti presenti nella società tedesca.
Ma l’antisemitismo, nascondeva anche
motivazioni di tipo economico. Le maggiori
banche erano in gran parte in mano agli
ebrei. La grande industria aveva bisogno di
denaro e molti proprietari terrieri che avevano
ipotecato i loro beni, avevano creditori ebrei.
L’eliminazione degli ebrei avrebbe favorito gli
interessi di entrambe le categorie.
Le leggi di Norimberga
In occasione del congresso del partito
nazionalsocialista, vengono approvate per
acclamazione due terribili leggi, che
passeranno alla storia come le famigerate
Leggi di Norimberga. La prima, la «Legge per
la cittadinanza del Reich», stabilisce
l'esistenza di due gradi di cittadinanza.
Soltanto chi abbia sangue tedesco può essere
considerato «cittadino del Reich» e, come tale,
beneficiare dei pieni diritti civili e politici; tutti
gli altri sono declassati al rango di semplici
«cittadini dello Stato», cioè di sudditi.
L'appartenenza alla confessione religiosa
viene invocata per dimostrare l'appartenenza
biologica alla razza. La seconda, la «Legge per
la protezione del sangue e dell'onore tedesco»,
proibisce il matrimonio tra ebrei e non ebrei e
lo sottopone a pene detentive severissime. Ad
essere vietati sono pure i rapporti
extraconiugali, sanzionati però con pene meno
gravi.
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