ANABOLISMO DELLE
PRINCIPALI MOLECOLE
pag. 1
LE VIE ANABOLICHE
PRINCIPALI (fegato)
PROTEINE
AMINOACIDI
POLISACCARIDI
GLUCOSO
LIPIDI
GLICEROLO
ACIDI GRASSI
COLESTEROLO
PIRUVATO
PORFIRINE
MITOCONDRIO
ACETIL-CoA
CITOSOL
CORPI
CHETONICI
CICLO DI KREBS
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LA GLICOGENOSINTESI
Residuo di glicogeno oppure di glicogenina
come nucleo iniziatore
Glicogeno Sottoposto a regolazione ormonale
sintetasi
UDP-glucoso + PPi
pirofosfatasi
2 Pi
UTP
+
Glucoso 1-P
isomerasi
Glucoso 6-P
pag. 3
LA GLUCONEOGENESI
glucoso + Pi
glucoso 6 fosfatasi glucoso 6-P
fruttoso 6-P + Pi
fruttoso 1,6 bisfosfatasi
fruttoso 1,6-P
gliceraldeide 3-P (2 molecole)
NADH+H+ NAD
1,3 BPG (2)
ATP ADP
3 fosfoglicerato (2)
2 fosfoglicerato (2)
PEP carbossicinasi ossalacetato + CO + GTP
2
PEP (2)
piruvato+ ATP + CO2
piruvato
carbossilasi
mitocondrio
ossalacetato
pag. 4
I PRECURSORI GLUCONEOGENETICI
GLUCOSO-6-P
glucoso 6-fosfatasi
GLUCOSO EMATICO
enzima esclusivamente epatico
DIOSSIACETONE-P
GLICEROLO FOSFATO
PEP
OSSALACETATO
piruvato
carbossilasi
PIRUVATO
SUCCINATO
ALFA-CHETOGLUTARATO
AMINOACIDI
GLUCONEOGENETICI
LATTATO
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Precursori glucogenetici
- Lattato e Piruvato
- Intermedi del ciclo di Krebs
- Gli scheletri carboniosi degli aminoacidi
(dopo deaminazione)
- Acidi grassi a catena dispari
ossalacetato
lisina e leucina sono gli unici aminoacidi che non possono essere convertiti in ossalacetato
perché il loro catabolismo porta ad acetil-CoA e negli animali non esiste una via metabolica:
Acetil-CoA
ossalacetato
L’INTERAZIONE FEGATO-MUSCOLO
GLICOGENOLISI
lattato
glicogeno
GLICOLISI
ATP
lattato nel sangue
lattato
glucoso nel sangue
glucoso
ATP
GLUCONEOGENESI
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DESTINO METABOLICO
DEGLI AMINOACIDI
PIRUVATO
AMINOACIDI
CHETOGENETICI
ACETIL-CoA
ossalacetato
citrato
succinato
alfa-cheto-glutarato
AMINOACIDI
GLUCONEOGENETICI
pag. 8
I CORPI CHETONICI
glicolisi
piruvato
Acetil-CoA
catabolismo AA
beta ossidazione
Acetil-CoA
Acetil-CoA
Acetil-CoA
Acetil-CoA Acetil-CoA
ossalacetato
MITOCONDRIO
Acetil-CoA
Acetil-CoA
Acetil-CoA
citrato
succinato
alfa-cheto-glutarato
acetil-CoA + acetil-CoA  acetoacetil-CoA beta –idrossi-betametilglutaril-CoA  IN CIRCOLO
acetoacetato, beta-idrossibutirrato, acetone
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SINTESI E UTILIZZAZIONE DEI CORPI
CHETONICI
FEGATO
Acidi grassi
SANGUE
TESSUTI EXTRAEPATICI
Ciclo di Krebs
Beta
ossidazione
Acetil-CoA
Acetoacetato
Beta-idrossibutirrato
2 Acetil-CoA
Reazioni
assenti nel
fegato ! !
Acetoacetato
Beta-idrossibutirrato
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IL COLESTEROLO: SINTESI E RUOLI
2 Acetil-CoA
Acetoacetil-CoA
HMG-CoA
colesterolo
L’enzima HMG-COA reduttasi, NADPH-dipendente,
viene inibito dal colesterolo stesso (feed-back).
Lo stesso enzima è inibito competitivamente da farmaci
utilizzati per abbassare la colesterolemia, le statine.
I ruoli del colesterolo sono:
 trasportatore di acidi grassi
 costituente delle membrane
 precursore di ormoni steroidi
 precursore degli acidi biliari
STATINE
Il colesterolo NON è una
molecola energetica. Il
colesterolo in eccesso viene,
infatti convertito in acidi
biliari, utili emulsionanti
per la digestione dei lipidi.
 isolante delle guaine mieliniche nervose
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BIOSINTESI DEGLI ACIDI GRASSI
(citoplasma)
Acetil-CoA + ATP + CO2  Malonil-CoA
Il grande complesso multienzimatico acido grasso sintetasi utilizza come
substrati tanti malonil-CoA, molecole che si differenziano dal prodotto della beta
ossidazione acetil-CoA, e le unisce fra loro formando precursori di acidi grassi a
numero via via crescente di atomi di C.
Il coenzima utilizzato come agente riducente è NADPH + H+ a sua volta ridotto a
partire da NADP + principalmente durante le tappe della via dei pentosi .
Si ricorda che gli acidi grassi linoleico, linolenico, arachidonico devono essere
introdotti con la dieta poiché sono essenziali sotto il profilo nutrizionale.
pag. 12
IL METABOLISMO DEI
COMPOSTI AZOTATI
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LA DIGESTIONE DELLE PROTEINE
STOMACO gastrina
HCl
DENATURAZIONE PROTEINE
pepsinogeno
pepsina
PEPTIDI
INTESTINO
TENUE
secretina
PEPTIDI
progressivamente
più corti
PANCREAS
tripsinogeno
chimotripsinogeno
procarbossipeptidasi
NaHCO3
tripsina
chimotripsina
carbossipeptidasi
AMINOACIDI
LIBERI
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L’ASSORBIMENTO DEGLI AMINOACIDI E
GLI AMINOACIDI ESSENZIALI
Mediante l’azione sequenziale degli enzimi proteolitici le proteine della dieta
vengono idrolizzate ad aminoacidi liberi. Gli aminoacidi diffondono nei villi
intestinali, entrano nei capillari e vengono trasportati al fegato per via ematica.
Nel fegato,come in tutti i tessuti, è presente un “ pool dinamico” di aminoacidi.
Nessun tessuto nell’uomo è deputato a conservare aminoacidi e proteine.
8 dei 20 AA ordinari devono essere introdotti con l’alimentazione e sono quindi
essenziali.
Gli aminoacidi ESSENZIALI per l’uomo sono:
Isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano, valina.
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IL DESTINO METABOLICO DEGLI
AMINOACIDI NEL FEGATO
PROTEINE
sintesi proteica
CORPI
chetogenesi
CHETONICI
proteolisi
20 AMINOACIDI
ORDINARI
gluconeogenesi
GLUCOSO
transaminazione
(interconversione)
(vit. B6PLP)
GLUTAMMATO
decarbossilazione
PURINE
PIRIMIDINE
NH3
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AMMINE BIOGENE
(istamina, adrenalina,
dopamina, serotonina)
deaminazione
ALFA-CHETOGLUTARATO
(intermedio ciclo di Krebs)
EME
CICLO
DELL’UREA
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IL METABOLISMO DEGLI AMINOACIDI:
LA TRANSAMINAZIONE
Le reazioni di transaminazione, catalizzate da transaminasi PLP - dipendenti,
consentono l’interconversione di 18 aminoacidi su 20 (lisina e treonina) e
comportano tutte come reagenti il glutamato e l’alfa-chetoglutarato.
Esempio: elevata concentrazione di alanina, bassa concentrazione di aspartato:
Alanina + alfa-chetoglutarato
1°AA
1° chetoacido
glutamato + ossalacetato
piruvato + glutamato
GPT
GOT
2° chetoacido
2°AA
alfa-chetoglutarato + aspartato
Queste reazioni sono reversibili, hanno Keq prossime all’unità e quindi la loro
direzione si sposta dipendentemente dalle concentrazioni dei reagenti.
La presenza fissa della coppia alfa-chetoglutarato – glutamato consente di
spostare il gruppo aminico distribuendolo fra i vari aminoacidi e mantenendo così
equilibrato, per le necessità cellulari, il “pool” aminoacidico.
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IL METABOLISMO DEGLI AMINOACIDI:
LA DEAMINAZIONE OSSIDATIVA
Il “pool” aminoacidico viene utilizzato principalmente per la sintesi delle proteine
e di vari composti azotati. L’eccesso di AA introdotti non può essere accumulato e
va quindi incontro alla fase catabolica di deaminazione ossidativa con grande
liberazione di energia.
Il glutamato può essere deaminato ossidativamente secondo la seguente reazione,
catalizzata dalla glutamato deidrogenasi NAD+ - dipendente, molto attiva nei
mitocondri epatici:
glutamato + NAD+
alfa-chetoglutarato + NH3 + NADH+H +
In questa fase catabolica le reazioni di transaminazione “incanalano” i gruppi
-NH2 dei vari aminoacidi sul glutamato, unico aminoacido che viene deaminato
con liberazione di ammoniaca e di NADH+H +.
La transaminazione e la deaminazione, processi accoppiati nella degradazione
ossidativa degli aminoacidi grazie al glutamato, sono indicate con il termine di
TRANSDEAMINAZIONE
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LA SINTESI DI GLUTAMMINA
L’ammoniaca è un composto molto tossico per l’uomo, particolarmente per
il sistema nervoso; la maggior parte di questa base forte, generata dal
catabolismo dei composti azotati, è presente sotto forma di ione ammonio
NH4+ (acido debole).
La reazione, catalizzata dalla glutammina sintetasi (ATP-dipendente), lega
enzimaticamente NH4+ al glutammato formando glutammina, composto
neutro, non tossico che può attraversare le membrane perché
priva di carica, contrariamente al glutammato.
Glutammato + ATP + NH4+  glutammina + ADP + Pi
Giungendo al fegato per via ematica, la glutammina viene idrolizzata a
glutammato e NH4+ , destinato alla sintesi dell’urea.
Glutammina + H2O  glutammato + NH4+
Reazione catalizzata dalla glutamminasi mitocondriale.
La glutammina rappresenta la principale forma di trasporto
dell’ammoniaca dai tessuti periferici al fegato ed è di norma presente nel
siero in concentrazioni più elevate degli altri aminoacidi.
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IL CICLO DELL’UREA
Gli organismi viventi, a seconda di come eliminano l’azoto ammoniacale, si
dividono in: ammoniotelici, uricotelici, ureotelici.
I mammiferi sono ureotelici e il ciclo dell’urea (ureogenesi) avviene nel fegato,
parte nel citoplasma, parte nel mitocondrio
La reazione complessiva che conduce alla sintesi di urea è la seguente:
CO2 + NH4+ + 3ATP + acido aspartico + 2H2O 
Urea + 2ADP + 2Pi + AMP + PPi + acido fumarico
La formula di struttura dell’urea è :NH2-CO-NH2
in cui un gruppo -NH2 proviene dall’acido aspartico (citoplasma) e l’altro
dall’acido glutammico (mitocondrio); NH4+ proviene dalla reazione catalizzata
dalla glutamminasi.
Il costo energetico dell’ureogenesi è di 3 ATP, ma i “legami altamente energetici “
spezzati sono 4 ( PPi idrolizzato): l’alta spesa energetica è giustificata dalla
necessità di eliminazione di un composto molto tossico.
Una piccola quantità di azoto viene eliminata nell’uomo anche sotto forma di
acido urico e deriva fondamentalmente dalla degradazione dei nucleotidi purinici
AMP e GMP.
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