Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata N – polo e bipolo + 1 a 2 Bipolo Terminali Componente Poli elettrico Nel caso del bipolo interessano: Morsetti N -ipolo una tensione fra morsetti (funzione del tempo) va(t) una corrente entrante (funzione del tempo) ia(t) Il componente interagisce elettricamente Versi di riferimento (obbligatori): con altri componenti solo per mezzo per la corrente: tensione: segno + dei morsetti via lalacorrente tensione entra del nel morsetto morsetto 1è1 o Le grandezze elettriche di interesse sono solo maggiore ed esce di quella dal morsetto del morsetto 2 2 le tensioni e le correnti trelative ailalamorsetti corrente tensioneentra del morsetto nel morsetto 1è 2 o minore ed di esce quella dal morsetto del morsetto 1 2 1 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Bipolo: versi coordinati a + Bipolo Caso 21 : il segno + della tensione si trova sul morsetto da cui Convenzione della potenza uscente: ililsegno ++della entrante: segno dellatensione tensione entra esce la la freccia freccia della della corrente corrente si trova sul morsetto da cui esce lalafreccia entra frecciadella dellacorrente corrente La potenza pa(t) = va(t) ia(t) è potenza uscente entrante pa o o la la potenza potenza elettrica elettrica entra esce dal nel bipolo t la la potenza potenza elettrica elettrica entra esce dal nel bipolo tensione in Volt (V); corrente in Ampère (A); potenza in Watt (W) 2 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 3 Resistore ideale v(t) = R i(t) Convenzione della potenza entrante + equazione di definizione del componente R L’equazione di definizione è legata alla scelta dei versi coordinati di tensione e corrente resistenza + Convenzione potenza uscente v(t) = - R i(t) v, i Le forme d’onda di tensione e di corrente seguono lo stesso andamento tensione in Volt (V); corrente in Ampère (A); resistenza in Ohm (W) t M. Salerno Tor Vergata Resistore ideale: proprietà Componenti – Dominio del tempo + R v(t) = R i(t) Potenza entrante: p(t) = v(t) i(t) = R i2(t) > 0 , per R > 0 Se R > 0, la potenza entrante non è mai negativa: p(t) > 0 Il resistore (positivo) è un componente dissipativo (vi è un trasferimento irreversibile di energia elettrica verso il componente) Se R < 0 il resistore è detto negativo. Allora risulta p(t) < 0 Il resistore negativo fornisce energia al circuito 4 M. Salerno Tor Vergata Resistore ideale: proprietà Componenti – Dominio del tempo + R v(t) = R i(t) Da v(t) = R i(t) si ottiene i(t) = (1/R) v(t), ovvero i(t) = G v(t), ove G = 1/R è detta conduttanza del resistore Potenza: p(t) = v(t) i(t) = v2(t) / R = G v2(t) tensione in Volt (V); corrente in Ampère (A); conduttanza in Mho (W -1) Da v(t) = R i(t) e i(t) = G v(t) si ha che, istante per istante, la forma d’onda di tensione su un resistore segue quella di corrente, e viceversa. Si dice allora che il resistore è un componente istantaneo (o senza memoria) 5 M. Salerno Tor Vergata Componenti – Dominio del tempo Resistore reale Resistori reali sono presenti nei circuiti elettrici: a) come effettivi componenti circuitali R > 0; la potenza p(t) è dissipata nel resistore come potenza termica b) come elementi di schemi equivalenti: in dispositivi elettronici, R > < 0; in apparati nei quali la potenza elettrica p(t) è trasformata in modo irreversibile in altra forma di energia: esempi: ai morsetti di elementi di illuminazione (energia luminosa) ai morsetti di apparati di antenna (energia elettromagnetica) ai morsetti di alcuni tipi di motori elettrici (energia meccanica) Valori di R : da qualche mW (10-3 W ) a varie centinaia di MW (106 W ) in apparati audio: qualche kW (103 W ) in apparati video: intorno ai 100 W 6 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 7 Resistore reale: alcune cause di non idealità v vmax corrente massima imax tensione massima vmax potenza massima pmax imax i Caso IDEALE v(t) = R i(t) per i=0 si ha v(t) = 0 Caso REALE per i=0 si ha vr(t) =/ 0 (da pochi mW a qualche MW) Il resistore è sempre fornito con l’indicazione della potenza massima (Sistema di raffreddamento) (Tempo massimo di funzionamento) vr(t) Tensione di rumore t La tensione di rumore è funzione di R e della temperatura (assoluta) M. Salerno Tor Vergata Induttore ideale d i(t) v(t) = L dt equazione di definizione del componente Dalla equazione di definizione si ottiene: ove t0 è un istante precedente a t Componenti – Dominio del tempo 8 Convenzione potenza entrante + L induttanza t 1 i (t ) = v(t) dt + i (t0 ) L t 0 Le forme d’onda di tensione e di corrente su un induttore sono differenti e non c’è legame istantaneo. Si dice allora che l’induttore è un componente con memoria tensione in Volt (V); corrente in Ampère (A); induttanza in Henry (H) Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Induttore ideale: potenza assorbita + 9 L v(t) = L d i(t) / d t Potenza entrante: p(t) = v(t) i(t) = L i (t) [d i(t) / d t ] > 0 < Il segno della potenza dipende dal valore e dall’andamento di i(t) Esempi i i i i p>0 p<0 p>0 t p<0 t t A seconda del segno e dell’andamento della corrente, l’induttore assorbe o cede potenza al circuito. Pertanto l’induttore è un componente reattivo t Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Induttore ideale: energia + 10 L v(t) = L d i(t) / d t Energia immagazzinata (per L > 0) : E = p(t) d t = L i (t) [d i(t) / d t ] d t = L i d i = _1_L i 2 > 0 2 L’energia immagazzinata in un induttore dipende dalla corrente e non è mai negativa (per L > 0) Lo stato energetico di un induttore è funzione della corrente Nell’induttore, i(t) è una variabile di stato corrente in Ampère (A); induttanza in Henry (H); energia in Joule (J) Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Induttore ideale: proprietà i t2 L v(t) = L d i(t) / d t Energia immagazzinata E1 = 0 o o t1 + o t3 Energia immagazzinata E2 > 0 t Energia immagazzinata E3 = 0 Nell’intervallo [t1 , t2 ] l’induttore assorbe dal circuito l’energia E2 Nell’intervallo [t2 , t3 ] l’induttore restituisce al circuito l’energia E2 Nell’induttore vi è un trasferimento reversibile di energia L’induttore ideale è un Componente senza perdite energetiche In questo circuito ideale la corrente è costante Risulta costante anche l’energia immagazzinata 11 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Induttore ideale: proprietà + 12 L v(t) = L d i(t) / d t In un induttore ideale non vi sono particolari condizioni sulla funzione v(t) (che non è una variabile di stato) Per la funzione i(t) vi sono invece delle limitazioni Esempio i v i0 + t0 i0 t0 t t All’istante correntevada passa istantaneamente da piccolissimo, i0 a zero Se si suppone chet0lalacorrente a zero in un intervallo ma non nullo nell’intorno t0 , sicon ottiene un piccodell’induttore di tensione L’andamento di i(t) dell’istante è incompatibile l’equazione negativa molto elevata extra-tensione di apertura) Allo stesso istante(detta l’induttore cede al circuito tutta l’energia immagazzinata Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Induttore reale La principale causa di non idealità degli induttori reali è la presenza di un componente resistivo indesiderato posto in serie (resistore parassita) L R per R = 0 induttore ideale L’induttore reale non è un componente senza perdite Se l’energia immagazzinata E > 0, allora i =/ 0 Se la corrente i =/ 0, allora vi è potenza dissipata sul resistore parassita L’energia immagazzinata nell’induttore diminuisce con il tempo Valori di L : da qualche mH (10-6 H ) a qualche H 13 M. Salerno Tor Vergata Componenti – Dominio del tempo Condensatore ideale d v(t) i(t) = C + dt equazione di definizione del componente Dalla equazione di definizione si ottiene: ove t0 è un istante precedente a t 14 Convenzione potenza entrante C capacità t 1 v(t ) = i(t) dt + v (t0 ) C t 0 Le forme d’onda di tensione e di corrente su un condensatore sono differenti e non c’è legame istantaneo. Si dice allora che il condensatore è un componente con memoria tensione in Volt (V); corrente in Ampère (A); capacità in Farad (F) M. Salerno Tor Vergata Componenti – Dominio del tempo Dualità Confrontando le equazioni di definizione dell’induttore e del condensatore si notano delle analogie. Si dice che i due componenti sono duali v d i (t) vi (t) = C L dt 1 E= 2 C L vi 2 Tabella di dualità v i L C Il principio di dualità è molto esteso e deriva dalle equazioni generali dell’elettromagnetismo. L’uso della tabella delle grandezze duali è molto utile anche a fini mnemonici 15 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Condensatore ideale: potenza assorbita + 16 C i(t) = C d v(t) / d t Potenza entrante: p(t) = v(t) i(t) = C v (t) [d v(t) / d t ] > 0 < Il segno della potenza dipende dal valore e dall’andamento di v(t) Esempi v p>0 v t p<0 v p<0 t v p>0 t t A seconda del segno e dell’andamento della tensione, il condensatore assorbe o cede potenza al circuito. Pertanto il condensatore è un componente reattivo Tutte le considerazioni sulla potenza assorbita dal condensatore ideale si possono ricavare da quelle relative all’induttore per mezzo del principio di dualità Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Condensatore ideale: energia + 17 C i(t) = C d v(t) / d t Energia immagazzinata (per C > 0) : E = p(t) d t = C v (t) [d v(t) / d t ] d t = C v d v = 1 C v2 > 0 2 L’energia immagazzinata in un condensatore dipende dalla tensione e non è mai negativa (per C > 0) Lo stato energetico di un condensatore è funzione della tensione. Nel condensatore, v(t) è una variabile di stato tensione in Volt (V); capacità in Farad (F); energia in Joule (J) Tutte le considerazioni sulla energia immagazzinata dal condensatore ideale si possono ricavare da quelle relative all’induttore per mezzo del principio di dualità Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Condensatore ideale: proprietà v t2 C i(t) = C d v(t) / d t Energia immagazzinata E1 = 0 o o t1 + o t3 Energia immagazzinata E2 > 0 t Energia immagazzinata E3 = 0 Nell’intervallo [t1 , t2] il condensatore assorbe dal circuito l’energia E2 Nell’intervallo [t2 , t3] il condensatore restituisce al circuito l’energia E2 Nel condensatore vi è un trasferimento reversibile di energia Il condensatore ideale è, come l’induttore, un Componente senza perdite energetiche + In questo circuito ideale la tensione è costante Risulta costante anche l’energia immagazzinata 18 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Condensatore ideale: proprietà + 19 C i(t) = C d v(t) / d t In un condensatore ideale non vi sono particolari condizioni sulla funzione i(t) (che non è una variabile di stato) Per la funzione v(t) vi sono invece delle limitazioni Esempio + v i v0 t0 t0 t t SeAll’istante si supponet0che la la tensione tensione passa vadaistantaneamente a zero in un intervallo da v0 apiccolissimo, zero maL’andamento non nullo nell’intorno dell’istante t0con , si l’equazione ottiene un impulso di corrente di v(t) è incompatibile del condensatore (negativa) molto elevata Allo stesso istante il condensatore cede al circuito tutta l’energia immagazzinata Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 20 Condensatore reale La principale causa di non idealità dei condensatori reali è la presenza di un componente resistivo indesiderato posto in parallelo (resistore parassita) C Condensatore ideale per R R Conduttanza G= 1/R = 0 Il condensatore reale non è un componente senza perdite Se l’energia immagazzinata E > 0, allora v =/ 0 Se la tensione v =/ 0, allora vi è potenza dissipata sul resistore parassita L’energia immagazzinata nel condensatore diminuisce con il tempo Valori di C : da qualche pF (10-12 F ) a qualche mF (10-3 F ) Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Dualità Sulla base degli schemi equivalenti dell’induttore e del condensatore reale, la tabella delle dualità può essere estesa nel modo seguente L R Tabella di dualità v i L C Induttore ideale per R = 0 C serie R=1/G Condensatore ideale per G = 0 R parallelo G 21 M. Salerno Tor Vergata Componenti – Dominio del tempo 22 Componenti reattivi reali Per l’induttore: corrente massima imax. Il superamento di imax comporta generalmente l’interruzione della connessione fra i morsetti Per il condensatore: tensione massima vmax. Il superamento di vmax comporta generalmente l’instaurazione di una connessione diretta fra i morsetti (condensatore in corto circuito) Il condensatore è sempre fornito con l’indicazione della tensione massima Attenzione! Valori elevati di capacità, con vmax elevate, possono costituire pericolo per gli operatori. Esempio: C = 10 mF, con vmax = 1000 V, corrisponde a un’energia E = 0,5 x 10 J = 5 J, sufficiente a creare grave danno. Le condizioni di pericolo possono sussistere anche ad apparecchiature spente In aggiunta ai componenti specifici, induttori sono presenti in molti schemi equivalenti di macchine elettriche, impianti elettrici, ecc. Nel caso di disinserzione rapida, tali dispositivi sono soggetti a extra-tensione di apertura. Condensatori equivalenti sono presenti fra conduttori affiancati, in presenza di sensibili differenze di potenziale. Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 23 Generatore ideale di tensione + v(t) = vg(t) equazione di definizione del componente vg(t) tensione impressa L’equazione di definizione stabilisce un andamento prefissato per la tensione v(t) Tale tensione segue l’andamento vg(t), indipendentemente dalla corrente che percorre il componente. Si dice che vg(t) è una grandezza impressa vg Esempi vg vg vg(t) = 0 V t tensione sinusoidale vg(t) = sin t t tensione costante vg(t) = V t equivalente a tensione nulla vg(t) = 0 corto circuito Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Generatore ideale di tensione + + Connessione serie Tor Vergata Caso particolare: generatore di tensione in c.c. vg(t) + vg2(t) vg1(t) Connessione parallelo + + vg1(t) + vg2(t) generatore in c.c. vg1(t) + vg2(t) Connessione non valida per vg1(t) =/ v0g2(t) Il parallelo di più generatori ideali di tensione (differenti) non è una connessione valida poiché più tensioni differenti sono applicate agli stessi morsetti. Un generatore ideale di tensione (non nullo) non può essere posto in un corto circuito. 24 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Generatore ideale di tensione: potenza erogata Convenzione potenza uscente La potenza p(t) = vg (t) i(t) è potenza erogata in base alla scelta dei versi coordinati della tensione e della corrente. Il segno e il valore di p(t) sono indeterminati, essendo indeterminato il valore di i(t) i(t) + vg(t) vg , i 1 il generatore fornisce potenza al circuito o o 2 3 o o + vg(t) i(t) 4 t il generatore assorbe potenza dal circuito P Perogata = vg i R R i = vg / R i i P 0 25 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 26 Generatore reale di tensione Principali cause di non idealità: a) la potenza erogabile non è infinita b) la tensione erogata dipende dalla corrente Si considera lo schema equivalente costituito da un generatore di tensione ideale in serie a un resistore C R + i(t) vg(t) + A v(t) B R : resistenza interna Generatore ideale per R=0 v = vg – R i icc = vg / R v = vg i = icc per per v caso ideale: R = 0 vg icc i i = 0 (tensione a vuoto) v = 0 (corrente di corto circuito) A e B sono i morsetti esterni del generatore reale di tensione (C non è accessibile) Componenti – Dominio del tempo M. Salerno 27 Potenza erogata dal generatore Tor Vergata R vg + p=vi= = (vg – R i) i + i v R=0 p pmax pmax = vg 2 / 4R + + R R vg + vg R i icc icc /2 i In queste condizioni di chiusura il circuito è detto adattato ed eroga sul carico la massima potenza (potenza disponibile). vg 2 Ru icc = vg / R icc /2 = vg /2R potenza utile P = i2 R Rendimento = Pu / Pe = (Ru/R) potenza erogata = Pe = i2 (R + Ru ) 1 + (Ru/R) u u 1 .5 1 Ru / R Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 28 Potenza erogata dal generatore Caso di circuiti di potenza Interessa garantire alti rendimenti + R vg +v i Ru v vg Ru >> R Ru / R P pmax p << pmax icc imax Caso di circuiti di segnale Interessa ottenere la max potenza sul carico (adattamento) R 1 i << icc v vg vg i < imax + + v i R v icc /2 i 1 Ru = R = 0,5 .5 1 Ru / R P i = icc / 2 v = vg / 2 vg vg /2 i pmax p = pmax icc i i Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 29 Generatore ideale di corrente i(t) = ig(t) equazione di definizione del componente ig(t) corrente impressa L’equazione di definizione stabilisce un andamento prefissato per la corrente i(t) Tale corrente segue l’andamento ig(t), indipendentemente dalla tensione ai capi del componente. Si dice che ig(t) è una grandezza impressa ig Esempi ig ig ig(t) = 0 I t corrente sinusoidale ig(t) = sin t t corrente costante ig(t) = I t corrente nulla ig(t) = 0 equivalente a circuito aperto Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Generatore ideale di corrente ig(t) ig1(t) Connessione parallelo ig2(t) Connessione serie Caso particolare: generatore di corrente aperto ig1(t) ig2(t) generatore aperto ig1(t) + ig2(t) Connessione non valida per ig1(t) =/ i0g2(t) La serie di più generatori ideali di corrente (differenti) non è una connessione valida poiché più correnti differenti devono percorrere lo stesso ramo. Un generatore ideale di corrente (non nullo) non può essere lasciato aperto. 30 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Generatori ideali Tor Vergata ig1(t) Connessioni miste + + vg2(t) vg2(t) + ig1(t) vg2(t) ig1(t) Dualità: i generatori di tensione e di corrente sono due componenti duali + vg R i + v Tabella di dualità v ------ i serie ---- parallelo R ----- G i ig G + v 31 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Equivalenza generatori reali di tensione e di corrente R vg + + i v v = vg – R i icc = vg / R v = vg i = icc Gen. reale di corrente ig i G Condizioni di equivalenza + v per per v caso ideale: R = 0 vg i = 0 (tensione a vuoto) icc i v = 0 (corrente di corto circuito) i = ig – G v vca = ig / G v vca caso ideale: G=0 i v = vca per i = 0 (tensione a vuoto) ig i = ig per v = 0 (corrente di corto circuito) vg = vca = ig / G ig = icc = vg / R R=1/G vg = R ig Si tratta della stessa resistenza 32 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Generatori reali Impianti di alimentazione a tensione costante + v (t) Carico A g Carico B Carico C La presenza del generatore ideale di tensione fa sì che l’inserzione o la disinserzione di un carico non influenza il funzionamento degli altri. Se il generatore è reale ciò vale solo in modo approssimato. Generatori di tensione: pile, accumulatori, prese di corrente, ecc. Carichi: lampadine, elettrodomestici, motori, ecc. Es. di trasformazione di un gen. reale di corrente in un gen. reale di tensione ig G Gen. di corrente ig= 10 mA R =1/G = 10 MW Gen. di tensione vg= .01 x 107 = 0.1 MV R = 10 MW + vg R 33 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno 34 Tor Vergata Elementi due-porte 1 3 i1 2 1 i3 Quadripolo La coppia di morsetti 1, 3 forma una porta se risulta Anche la coppia di morsetti 2, 4 forma una porta se risulta i2 i4 2 4 i1 + i 3 = 0 i2 + i 4 = 0 Si ottiene così un elemento (o rete) due-porte, indicato nel modo seguente + v1 i1 2 1 i2 + v2 Rete due porte Porta 1: p1 = v1 i1 Potenza entrante Porta 2: p2 = v2 i2 Non vengono indicate le correnti i3 e i4 poiché sono rispettivamente uguali alle correnti - i1 e - i2 Totale: p = v1 i1 + v2 i2 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 35 Induttori accoppiati d i1(t) d i2(t) v1(t) = L1 +M dt dt d i1(t) d i2(t) v2(t) = M + L2 dt dt equazioni di definizione del componente Potenza entrante i1 + v1 L1 M i2 L2 + v2 L1 induttanza primaria L2 induttanza secondaria M coeff. di mutua induzione p = v 1 i1 + v 2 i 2 = d i1(t) d i2(t) d i1(t) d i2(t) > _____ _____ _____ _____ 0 = L1i1 + M i1 + M i2 + L 2i 2 < dt dt dt dt Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 36 Induttori accoppiati: passività Sono passivi i componenti che non hanno fonti di energia interna Sono passivi i resistori (per R >0), gli induttori e i condensatori (per L > e C > 0) Sono attivi i componenti che hanno fonti di energia interna (p.es. res. con R<0) Induttori accoppiati: passivi se l’energia immagazzinata non è mai negativa = L i di + [Mi di +Mi di ]+ L i di E = p(t) d t = [L1i1 1 1 1 d i1(t) ____ dt 1 + M i1 2 d i2(t) ____ dt 2 + M i2 1 1 1 2 + M i i + __ 2 = __ L i 1 1 1 2 2 2 L2 i2 = 1 2 [(L /L ) x 2 + (2 M /L ) x + 1] > 0 = __ L i 1 2 1 2 2 22 d i1(t) ____ dt 2 2 posto + L2i2 2 d i2(t) ____ dt = x = i1/i2 ( passività ) ]dt Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Induttori accoppiati: passività Per la passività, l’energia immagazzinata deve essere non negativa E= __ 1 2 L2i22 [(L1/L2) x12 + (2 M /L2) x + 1] > 0 > 0 per > 0 per (M /L2)2 - (L1/L2) < 0 L2 > 0 Condizioni di passività L1 > 0 ; L2 > 0 M2 < L1 L2 x = i1/i2 M2 = L1 L2 | M| < L1 L2 per ogni x x = i1/i2 M2 < L1 L2 Coefficiente di accoppiamento k = |M | / 0<k<1 k=1 L1 L2 accoppiamento perfetto 37 M. Salerno Tor Vergata Componenti – Dominio del tempo 38 Trasformatore ideale i1 v2(t) = n v1(t) 1 i (t) i2(t) = - __ n 1 equazioni di definizione del componente 1:n i2 + v2 + v1 1:n rapporto di trasformazione Le induttanze accoppiate e il trasformatore ideale sono due diverse approssimazioni dello stesso dispositivo Le induttanze accoppiate sono componenti con memoria Il trasformatore ideale è componente senza memoria Potenza entrante p = v1 i1 + v2 i2 = = v1 i1 + n v1 [- (1/n) i1] = 0 Il trasformatore ideale non dissipa e non genera potenza Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata A Trasformatore ideale: applicazioni i1 + v1 n:1 i2 + v2 R B v1(t) = n v2(t) Equazioni trasformatore 1 i (t) (attenzione al rapporto n:1) i1(t) = - __ 2 n Equazione resistore v2(t) = - R i2(t) (attenzione ai versi coordinati) A’ n2 R B’ 39 v1 = n v2 = - n R i2 = = - n R (- n i1) = n 2 R i1 I bipoli A B e A’ B’ sono equivalenti rispetto a qualunque circuito a cui essi siano connessi Nel bipolo A B tutta la potenza entrante è dissipata sul resistore R. Il trasformatore ideale permette il transito della potenza dalla porta 1 verso la porta 2, senza dissipazioni interne Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Trasformatore ideale: applicazioni i1 + v1 1:1 i2 + v2 Trasformatore ideale di rapporto di trasformazione 1 : 1. Le tensioni e le correnti fra la prima e la seconda porta non subiscono variazioni 1:1 Esempio di applicazione La tensione alla porta 1 del circuito due porte v1 è pari a vA – vB Il terminale di massa è a tensione vB rispetto al terminale di terra. Questi terminali non possono essere connessi Circuito due porte sbilanciato + 1 vA + vB 2 massa terra Dopo l’inserzione del trasformatore 1 : 1, la tensione alla porta 1 del circuito due porte v 1 è sempre pari a vA – vB . Tuttavia ora è possibile connettere a terra il terminale di massa, senza mettere in corto il generatore vB 40 M. Salerno Tor Vergata Componenti – Dominio del tempo Generatori controllati vv22(t) (t)==kkvi11(t) iv11(t) (t)==00 equazioni di definizione del componente i2(t) i1(t) + v1(t) + k v2(t) k trans-resistenza ( W ) k(resistenza guadagno in tensione di trasferimento) Generatore di tensione controllato in tensione corrente i1v(t)(t) : corrente di di controllo : tensione controllo 1 v2v(t)(t) : tensione controllata : tensione controllata 2 I generatori controllati si comportano come i generatori ideali, ma la grandezza controllata dipende dalla grandezza di controllo e non è una funzione impressa. Si usano in schemi equivalenti, p.es. in elettronica 41 M. Salerno Tor Vergata Componenti – Dominio del tempo Generatori controllati i2(t) i1(t) i22(t) = k vi11(t) vi11(t) = 0 equazioni di definizione del componente + v1(t) + k v2(t) k trans-conduttanza ( W -1) k guadagno in corrente (conduttanza di trasferimento) Generatore di corrente controllato in corrente tensione v1i (t) : tensione di controllo 1 (t) : corrente di controllo ii2 (t) : corrente controllata 2 (t) : corrente controllata La potenza entrante nella porta di controllo è nulla. La potenza uscente dalla porta controllata dipende dalla tensione e dalla corrente di uscita e può assumere qualunque valore (> = < 0). I generatori controllati sono componenti attivi 42 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 43 Nullore Generatore di tensione controllato in tensione : elementi parassiti i1 + v G 1 i2 + R vg +v 2 vg = k v1 ; i2 indeterminata Ipotesi v g = k v1 Caso ideale Caso ideale k molto elevato k infinito v1 tende a zero v1 zero v2 limitato v2 indeterminato i1 = 0 v2 = vg la potenza entrante nella porta 1 è maggiore di zero Nullore + i1(t) v1(t) v1 = 0 i1 = 0 G = 0; R = 0 i1 = 0 ; v2 = vg Guadagni tensione v2 /v1 = k corrente i2 /i1 = potenza p2 /p1 = 8 i2(t) + v2(t) v2 indeterminata i2 indeterminata Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Nullore Tor Vergata 8 v1 = 0 i1 = 0 nullatore noratore amplificatore operazionale simbolo circuitale simbolo tecnico Esempio R1 + v g i1 A i1 R1 R2 R2 8 + massa i1 = vg / R1 ; v2 = - R2 i1 v2 Ru v2i1= - (R2 / R1 ) vg+ + i1 = vg / R1 v i 1 g A v2 = - R2 i1 massa virtuale 44 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata 45 Linearità Resistore, Induttore, Condensatore Induttori accoppiati,Trasformatore ideale Generatori controllati, Nullore e(t) Circuito lineare Circuito costituito da componenti lineari u(t) Componenti Lineari equazioni di definizione lineari (algebriche o differenziali) e(t) : eccitazione generatore di tensione o di corrente u(t) : risposta una tensione o una corrente del circuito Esistono altri componenti, come il diodo, cheeccitazione sono non lineari. Un circuito è non lineare se Nessuna contiene anche un solo componente non lineare. Nel presente Correnti corso nonnulle saranno sugliconsiderati induttori Energia immagazzinata nulla componenti e circuiti risposte nulle per ogni non t lineari Tensioni nulle sui condensatori Circuito a riposo Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Sovrapposizione degli effetti e1(t) e2(t) Circuito lineare a riposo u21(t)= u1(t) + u2(t) u(t) caso a: u1(t) risposta all’eccitazione e1(t) caso b: u2(t) risposta all’eccitazione e2(t) caso c: u(t) = u1(t) + u2(t) risposta alle eccitazioni e1(t) e e2(t) Le eccitazioni e1(t) una e e2(t) sono inserire in punti dell’altra circuito, mentre la Quando è presente sola eccitazione (caso a diversi o caso b), è disattivata. Il principio di sovrapposizione degli effetti persono ogniprese circuito lineare. risposta totale u(t), e le rispostediparziali u1(t) +vale u2(t), allo stesso Per disattivare un generatore tensione, sostituirlo con un corto circuito. Si può estendere facilmente ala caso diper un numero qualsiasi di eccitazioni. punto. Il circuito inizialmente riposo evitare che risposte si Per disattivare unè generatore di corrente, sostituirlo conulteriori un circuito aperto. sovrappongano a causa della energia iniziale presente nei componenti reattivi 46 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Teorema di sostituzione i(t) + Circuito A lineare Circuito A lineare v(t) Circuito B lineare a riposo equivalenza n. 2 1 + v(t) i(t) Ai fini del circuito A, il bipolo B può essere sostituito dal generatore di corrente tensione v(t) i(t) L’equivalenza non vale se il circuito A si riduce a sua volta a un solo generatore di corrente tensione 47 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Teorema di Thévenin circuito A a vuoto eccitazioni di tensione Circuito Circuito A A disattivato + Circuito lineare a riposo Circuito Circuito B lineare a riposo vv(t) v(t) 0(t) 1 eccitazioni di corrente teorema teorema di di sostituzione sostituzione generatore disattivato eccitazioni dieccitazioni eccitazione di corrente circuito equivalente Thévenin eccitazioni presenti nel circuito tensione a vuoto sovrapposizione v0(t) degli effetti + di tensione di corrente interne al circuito A Circuito A che sostituisce il circuito B + attivate disattivato disattivata disattivate v(t) attivata risposta v(t) v(t) = v0(t) + v1(t) Circuito tensione a B vuoto v0(t) lineare tensione v1(t) su a riposo circuito A disattivato Teorema di sostituzione (e Teorema di Thévenin) generatore di circuito A in serie Circuito validi solo seAil circuito A non coincide di corrente tensione v0(t)con un solo generatore disattivato 48 Componenti – Dominio del tempo M. Salerno Tor Vergata Teorema di Norton circuito A in corto circuito eccitazioni di tensione Circuito Circuito A A disattivato Circuito lineare a riposo ii(t) (t) cc(t) 1 eccitazioni di corrente eccitazioni dieccitazioni circuito equivalente Norton eccitazioni presenti nel circuito corrente di c.c. sovrapposizione icc(t) degli effetti Circuito Circuito B lineare a riposo teorema teorema di di sostituzione sostituzione generatore disattivato eccitazione di tensione che sostituisce il circuito B i(t) = icc(t) + i1(t) attivate Circuito A disattivatai(t) disattivate disattivato attivata Circuito corrente diBc.c. icc(t) lineare corrente i1(t) su a riposo circuito A disattivato di tensione di corrente interne al circuito A risposta i(t) Teorema di sostituzione (e Teorema di Norton) in generatore di circuito A Circuito validi solo seAil circuito A non coincide solo generatore di tensione corrente icc(t)con un disattivato parallelo 49