Alimentazione nell`adolescenza (11-18 anni)

3.1 Alimentazione nelle
diverse età
Alimentazione nell’età evolutiva
L’età evolutiva corrisponde al
periodo che va dalla nascita fino ai
18-20 anni (termine della crescita
corporea).
Si distingue in:
• prima infanzia: dalla nascita ai 3 anni;
• seconda infanzia: dai 3 ai 5 anni;
• terza infanzia: dai 6 ai 10 anni;
• pubertà: periodo nel quale il corpo di
un bambino diviene capace di
riproduzione (mediamente 10,5-11,5
anni);
• adolescenza: periodo di transizione
psicologica e sociale tra la fine della
pubertà e l’età adulta (18 anni).
pag. 88 Alimentazione del lattante
Alla nascita il bambino presenta un peso di ~ 3-3,5 kg e
un’altezza di ~ 50 cm.
Nel primo anno di vita il suo sviluppo corporeo è molto rapido:
cresce di 20-25 cm, e il suo peso aumenta di circa 2,5-4,5 kg.
Il neonato presenta singolarità fisiologiche:
- mancanza di denti
- apparato digerente non completamente funzionante
Il neonato quindi ha bisogno di un alimento liquido, facilmente
digeribile e il più completo possibile: l’alimento ideale è il latte
materno.
L’allattamento al seno è il modo naturale e ideale di nutrire un
neonato, capace di soddisfare non solo le esigenze materiali,
ma anche quelle affettive.
L’OMS e l’UNICEF raccomandano l’allattamento esclusivo al
seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al
seno complementare fino ai 2 anni e oltre.
pag. 89 Alimentazione complementare
Dopo i 6 mesi di vita, i bambini necessitano di altri cibi oltre al
latte materno (o di formula) per soddisfare i propri bisogni
nutrizionali.
Offerta di altri cibi e/o bevande: “alimentazione
complementare”, termine che nasce dal concetto di “rendere
complete” le sostanze nutritive fornite dal latte materno e che
vuole sostituire il termine svezzamento (o divezzamento).
Regole fondamentali da seguire in questa fase:
- gradualità: i nuovi alimenti vanno introdotti uno alla volta
nella dieta, in piccole quantità e a intervalli di almeno una
settimana.
- flessibilità: è opportuno adattarsi alle richieste del bambino
senza imposizioni.
Tra i 6 e i 24 mesi aumentano i fabbisogni di proteine, ferro e
zinco, ma anche di calcio, folati, vitamina A, alcune vitamine
del gruppo B e vitamina C.
pag. 90 Dieta del bambino
La dieta del bambino deve assicurare un
corretto apporto energetico, e le giuste
quantità di proteine, di vitamine (sp. la C,
la D e quelle del gruppo B) e di sali
minerali (sp. ferro e iodio).
A 3-4 anni, i bambini sono in grado di
condividere con la famiglia la maggior
parte degli alimenti, fatta eccezione per le
bevande alcoliche e nervine.
L’alimentazione del bambino dovrebbe
essere costituita dai seguenti pasti al
giorno: la colazione, due pasti completi e
due spuntini.
Disco dell’alimentazione sana per i bambini
dai 5 ai 12 anni.
pag. 91 Alimentazione dell’adolescente
Per adolescenza si intende il periodo di vita che va
dall’inizio della pubertà all’ingresso nell’età adulta
(dagli 11 ai 18 anni circa).
Gli importanti cambiamenti fisici legati al rapido
accrescimento e alle modificazioni indotte dalla
pubertà si accompagnano a maggiori fabbisogni
sia quantitativi che qualitativi di macronutrienti,
vitamine, sali minerali, fibre e acqua.
Le più comuni carenze di nutrienti a questa età
sono quelle di ferro (specialmente nelle ragazze) e
calcio.
Alimentazione nell’adolescenza (11-18 anni)
Errori alimentari dell’adolescente:
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non fare la prima colazione;
distribuzione irregolare dei pasti;
scarso apporto di proteine vegetali, fibra
alimentare e pesce;
abitudine a consumare i pasti fuori casa
sotto forma di spuntini squilibrati.;
eccesso di sale e zuccheri semplici;
bevande gasate e alcoliche (drink);
mode dietetiche e diete vegetariane rigide.
pag. 92 Dieta dell’adulto
L’età adulta ha inizio a 18 anni circa e termina quando il
soggetto inizia a essere considerato “anziano” (intorno
ai 60 anni).
La quantità di nutrienti raccomandata (LARN 2012) è la
seguente:
- proteine: 0,9g/kg peso corporeo/die
- lipidi: 20-35% dell’energia totale
- carboidrati: 45-60% dell’energia, di cui non più del
15% zuccheri semplici
I pilastri di una sana e corretta alimentazione sono:
- moderazione
- varietà
- equilibrio
Il totale energetico deve essere distribuito in modo
congruo in ciascuno dei pasti, i quali devono essere
almeno tre: colazione, pranzo e cena.
pag. 94 Dieta in gravidanza
Durante la gravidanza le richieste di energia e di
nutrienti aumentano perché si devono coprire non
solo i bisogni della madre, ma anche quelli del feto.
La richiesta supplementare di energia è di ~ 300
kcal/giorno, ma di solito non sono necessari
cambiamenti significativi rispetto alle normali abitudini
alimentari.
Gli aumentati incrementi di nutrienti riguardano:
proteine (1,2 g/kg di peso corporeo/die), calcio,
fosforo, ferro, acido folico, vitamine A e D.
È importante evitare aumenti di peso oltre i limiti
desiderabili, che possono pregiudicare la normale
gravidanza e il parto.
È raccomandato non consumare carne o pesce poco
cotti o crudi, per prevenire il rischio di malattie
veicolate con gli alimenti, in particolare la
toxoplasmosi.
pag. 95 Dieta della nutrice
La dieta della nutrice deve garantire un apporto qualitativo e
quantitativo valido a soddisfare il suo aumentato dispendio
energetico dovuto alla produzione del latte.
La dieta in sintesi:
- variata e ricca di vegetali freschi
- consumo regolare di pesce (acidi grassi della serie ω-3)
- uso di olio extravergine di oliva come condimento (acido
oleico)
- incremento energetico ~ 500 kcal in più al giorno
- incremento proteine (12-16 g in più al giorno)
- aumento dell’introduzione di acqua
- astensione dal consumo di alcool e di bevande nervine
Talvolta può essere necessaria l’integrazione di
micronutrienti: ferro, zinco, calcio, vitamina D.
pag. 96 Dieta in menopausa
La menopausa è il processo fisiologico che comporta
la cessazione dell’attività delle ovaie e, di
conseguenza, la drastica diminuzione della produzione
degli ormoni estrogeni. Si verifica tra i 45 e i 55 anni
(mediamente a 50 anni). Il periodo si chiama climaterio
I consigli dietetici sono in linea di massima quelli per
l’età adulta, ma in particolare vanno incoraggiati:
- la pratica regolare di attività fisica
- l’abolizione del fumo
- il mantenimento del corretto peso corporeo
- una dieta ricca di calcio e vitamina D
- il consumo di bevande alcoliche limitato a non più di
1-2 unità alcoliche/die
In menopausa il sovrappeso e l’obesità, la
sedentarietà, il fumo di sigaretta e l’abuso di alcol
rappresentano importanti fattori di rischio per le
malattie cardiovascolari.
pag. 97 Dieta nella terza età
Dai 55-60 anni in poi le richieste energetiche quotidiane si
riducono progressivamente principalmente per due motivi:
- riduzione del MB come conseguenza della perdita di massa
magra
- diminuzione dell’attività fisica
Consigli nutrizionali:
- basso contenuto lipidico (aumento degli AG insaturi a scapito
di quelli saturi)
- basso contenuto di glucidi semplici e relativamente alto
contenuto di glucidi complessi (cereali integrali e legumi)
- alto contenuto di antiossidanti (Se, Zn, vitamine A, C, E)
- discreta quota di calcio (fino a 1200 mg) e vitamina D
- basso contenuto di sale
- consumo di proteine pari a 1-1,5 g/kg
- adeguata idratazione
- in generale apporto energetico ≤ 2000 kcal/die
N.B. Non sono rare le situazioni di malnutrizione negli anziani