JEAN BODIN (1529-1596)
NACQUE NEL (1529-1596) DA
FAMIGLIA DI MODESTE ORIGINI
CHE RIUSCÌ AD AVVIARLO AGLI
STUDI FACENDOLO ENTRARE NEL
CONVENTO DEI CARMELITANI
DELLA CITTÀ
 1548/49 SCIOLTO DAI VOTI
 1561 AVVOCATO NEL PARLAMENTO
DI PARIGI
 1572 NOTTE DI SAN BARTOLOMEO





1576 PUBBLICA I SEI LIBRI DELLA
REPUBBLICA
ELETTO DEPUTATO DEL VERMANDOIS
AGLI STATI GENERALI
PROPONE POLITICA DI
PACIFICAZIONE RELIGIOSA (PERDE
FAVORE DEL RE ENRICO III)
1596 MUORE A LAON.
“CON BODIN IL TERMINE SOVRANITÀ
ENTRAVA NEL VOCABOLARIO DEL
DIRITTO E DELLA POLITICA, COSÌ COME
CON MACHIAVELLI VI ERA ENTRATO IL
TERMINE STATO”
ALESSANDRO PASSERIN D’ENTREVES
“LA TRATTAZIONE DELLA SOVRANITÀ IN
BODIN RIMANE CONGIUNTA AD UNA
PREOCCUPAZIONE PRATICA E CIOÈ ALLA
CONDIZIONE DELLA MONARCHIA
FRANCESE”
ROBERT DERATHÉ


GUERRE DI RELIGIONE: PROBLEMA
DELL'UNITÀ DELLO STATO FRANCESE
IN DISCUSSIONE LA COSTITUZIONE DEL
REGNO DI FRANCIA: SI AFFERMAVA IL
PRIMATO DELLA SOVRANITÀ DEGLI STATI
GENERALI, DI CONTRO IL POTERE DELLA
MONARCHIA, DA CIÒ PRIMATO DELLA
RELIGIONE SULLA POLITICA E
SUBORDINAZIONE QUINDI DELLO STATO
ALL'ORGANIZZAZIONE ECCLESIASTICA O
CATTOLICA O RIFORMATA
Quadro storico



RIFORMA: INFRANTO UNITÀ DI FEDE
DELLA RESPUBBLICA CRISTIANA
NUOVA REALTÀ POLITICA
ESIGENZA DI UNA CONCEZIONE
SISTEMATICA DELLO STATO
OBIETTIVO
RAFFORZARE IL POTERE POLITICO PER
GARANTIRE LA GOVERNABILITÀ
DELLA NAZIONE
QUESTIONE GENERALE DEL POTERE:


A CHI DEVE APPARTENERE IL
MASSIMO POTERE IN UNA SITUAZIONE
IN CUI GLI INTERESSI PRIVATI E DI
FAZIONE RISCHIANO DI TRAVOLGERE
TUTTO?
PER RISPONDERE A TALE DOMANDA,
OCCORRE UN'OPERA DI TEORIA
POLITICA


APPARTIENE AL PARTITO DEI
“POLITIQUES”:
MONARCHIA : RAFFORZAMENTO
DELLA SUA AUTORITÀ E DEI SUOI
POTERI
UNICA POSSIBILITÀ PER USCIRE DALLA
TRAGICA SITUAZIONE PROVOCATA
DALLE GUERRE DI RELIGIONE

POSE FINE DAL PUNTO DI VISTA
TEORICO ALLA RESPUBBLICA CRISTIANA
CHE SI ESPRIMEVA NELLE DUE AUTORITÀ
A CARATTERE UNIVERSALE: L'IMPERO E
LA CHIESA
RIVENDICA E DIMOSTRA L'AUTONOMIA
DELLO STATO DI CONTRO LE
CONFESSIONI RELIGIOSE E I
PARTITI IN LOTTA



LE LEGGI CHE DOMINANO LO
SVOLGERSI DEI DIVERSI TIPI DI
ACCADIMENTI POLITICI
NUOVO ARISTOTELE
AUTORE DI UNA NUOVA POLITICA, A SUO
AVVISO, BEN PIÙ INFORMATA E
PROFONDA DI QUELLA DELL’ANTICO
FILOSOFO



RAPPORTO STORIA-POLITICA: È IL
PRESUPPOSTO INDISPENSABILE PER
INTENDERE LE RAGIONI CONCRETE DEL
COMPORTAMENTO POLITICO DEGLI
UOMINI
BODIN È UN GIURISTA: LO STATO È
INSCINDIBILE DAL DIRITTO
MACHIAVELLI HA OSATO SCRIVER INTORNO
ALLO STATO SENZA PREOCCUPARSI DI
CONOSCERE LE LEGGI MEDIANTE CUI DEVE
ESSERE GOVERNATO


LA FORZA È LA VERITÀ EFFETTUALE
DELLO STATO
RISPETTO
DELLA
RELIGIONE,
DELL’ETICA E DEL DIRITTO IL CUI
VALORE METAEMPIRICO È ASSOLUTO E
DEVE INFORMARE LE ISTITUZIONI E LE
LEGGI
LA FORZA

È LA VOLONTÀ, IN QUANTO ENERGIA
CHE TENDE A REALIZZARE IL FINE
CHE LE È STATO INDICATO DALLA
RAGIONE, E NELL'ORDINE POLITICO
QUESTA VOLONTÀ SI ESPRIME, A
SUA VOLTA, NEL COMANDO DELLE
LEGGI.



BODIN È SOLLECITO DELLA MORALE E
SPIRITO INTENSAMENTE RELIGIOSO
SOMMO BENE DELLO STATO=SOMMO
BENE DEL SINGOLO
FEDELE ALL’INSEGNAMENTO DI PLATONE
E ARISTOTELE
STORIA UMANA
1.
2.
3.
4.
NON È PREDETERMINATA DALLA NATURA
NON È DIRETTA DALLA VOLONTÀ DI DIO
AFFERMA LA LIBERTÀ DELL'UOMO, CIOÈ
LA PIENA AUTONOMIA DELLA SUA VOLONTÀ
LA STORIA È IL RISULTATO
DELL'ATTIVITÀ DELL'UOMO
LO STATO
IN QUANTO COMUNITÀ
POLITICAMENTE ORGANIZZATA,
È IL RISULTATO DI UN LUNGO
PROCESSO STORICO
UMANITA’
1.
2.
L'UOMO ATTUA LA SUA VERA
UMANITÀ QUANDO VUOLE I FINI CHE
GLI SONO INDICATI DALLA
RAGIONE
VOLONTÀ, RAGIONE E LIBERTÀ
COINCIDONO
RELIGIONE
1.
2.
PRIMA FORMA DI DISCIPLINA DELLA
VOLONTÀ
LA RELIGIONE E LE FORME DEL CULTO
COSTITUISCONO IL VINCOLO
ORIGINARIO DELLE SOCIETÀ
POLITICHE
LO STATO

LO STATO SI FORMA NELLA STORIA, È
L'ISTITUZIONE CHE SALVA L'UOMO
DALLA DISPERSIONE E DALLA
VANIFICAZIONE DELLE SUE ENERGIE
STATO
IL PRINCIPIO CHE LO FA SUSSISTERE È
IL SUMMUM IMPERIUM, LA SUMMA
POTESTAS: LA SOVRANITÀ
LA SOVRANITÀ
È IL CARDINE SU CUI POGGIA TUTTA LA
STRUTTURA DELLO STATO, UN LEGAME
CHE RENDE CORPO PERFETTO LA
MOLTEPLICITÀ DI ENTI CHE LO
COMPONGONO


NEI 6 LIBRI SULLA REPUBBLICA
RIVENDICA E DIMOSTRA
L'AUTONOMIA DELLO STATO DI
CONTRO LE CONFESSIONI RELIGIOSE E I
PARTITI IN LOTTA
I SEI LIBRI DELLA REPUBBLICA SONO
L'ATTO DI NASCITA DELLO STATO
COSTITUZIONALE MODERNO
STATO
“IL GOVERNO GIUSTO CHE SI ESERCITA
CON POTERE SOVRANO SU DIVERSE
FAMIGLIE E SU TUTTO CIÒ CHE ESSE
HANNO IN COMUNE FRA DI LORO”
Gli elementi dello Stato
1.
2.
3.
4.
LA FAMIGLIA
LE COSE COMUNI
IL GIUSTO GOVERNO
LA SOVRANITÀ
INDIVIDUO

È UN ANIMALE SOCIALE, NON PUÒ
ESSERE CONSIDERATO DAL PUNTO DI
VISTA MERAMENTE INDIVIDUALE, MA
ORGANICAMENTE INSERITO NEL
GRUPPO SOCIALE PRIMARIO IN
GRADO DI ESPRIMERSI COME
AUTONOMA UNITÀ.
FAMIGLIA


IL GRUPPO SOCIALE NATURALE ORIGINARIO,
IN CUI SI STRINGONO LE PRIME,
FONDAMENTALI, RELAZIONI FRA GLI
INDIVIDUI, CHE RITROVA LA SUA UNITÀ NEL
POTERE DEL PADRE
AL SUO INTERNO SI STRINGONO I TIPI DI
COMANDI E DI OBBEDIENZA SUI QUALI SI
FONDA IL SISTEMA DI COMANDI ED
OBBEDIENZE CHE CARATTERIZZA LA SOCIETÀ
POLITICA


IL POTERE DEL PADRE DI FAMIGLIA SI
RIFERISCE ALLA MOGLIE, AI FIGLI, AGLI
SCHIAVI E AI SERVI:
POTERE SI FONDA SULLA ORIGINARIA
AUTORITÀ NATURALE PROPRIA DI OGNI
UOMO PER CUI EGLI NON RICONOSCE AL DI
SOPRA DI SÉ ALCUN SUPERIORE SE NON
DIO, IL CHE EQUIVALE A DIRE CHE L'UOMO
NON RICONOSCE ALTRE AUTORITÀ SE
NON QUELLA DELLA PROPRIA RAGIONE
CHE È SEMPRE CONFORME ALLA VOLONTÀ DI
DIO

IL CONSOLE PAOLO EMILIO CHE
RIPUDIÒ SUA MOGLIE SENZA DARE
ALCUNA SPIEGAZIONE, PUR
RICONOSCENDO CHE LA MOGLIE ERA DI
OTTIMA FAMIGLIA, ED ERA STATA UNA
MADRE ESEMPLARE DI MOLTI FIGLI.
COME ELIMINA UN SANDALO CHE GLI
FACEVA MALE IN UN PUNTO CHE SOLO
LUI POTEVA AVVERTIRE
Tipo di potere
PUBBLICO: ESERCITATO DAL SOVRANO
PER IL TRAMITE DELLA LEGGE E DEI
SUOI MAGISTRATI NELL'AMBITO DELLE
LEGGI STESSE
PRIVATO: È QUELLO CHE VIENE
ESERCITATO DAI CAPI DELLE FAMIGLIE,
OPPURE DEI CORPI E COLLEGI SUI LORO
APPARTENENTI

BODIN FU IL PRIMO SCRITTORE
POLITICO DELL'ETÀ MODERNA AD
EVIDENZIARE L'ASPETTO POLITICO
DELLA FAMIGLIA, COME ISTITUTO IN
CUI SI GENERA LA PRIMA FORMA DI
POTERE SOVRANO
PROPRIETÀ


SECONDO ELEMENTO DELLO STATO È CIÒ
CHE È COMUNE ALLE FAMIGLIE E A QUANTI
VIVONO NELLO STATO E CHE È COSTITUITO
DAI BENI, DAI SERVIZI, DALLE
DISPOSIZIONI SENZA LE QUALI NON È
POSSIBILE REALIZZARE UN'ORGANIZZAZIONE
CHE POSSA SERVIRE TUTTI
LA SFERA DEL PUBBLICO PER ESSERE
INDIVIDUATA NEI SUOI ESATTI CONFINI
RICHIEDE NECESSARIAMENTE LA SFERA DEL
PRIVATO
SOVRANITÀ
UNIFICA LE PERSONE, LE COSE E LE FA
SUSSISTERE IN UNA UNITÀ REALE CHE SI
ESPRIME NELLO STATO
SOVRANITÀ


IL POTERE ASSOLUTO CHE NON
RICONOSCE AL DI SOPRA DI SÉ ALCUN
ALTRO POTERE, SE NON QUELLO DI DIO
IN ESSA LA VOLONTÀ, IL COMANDO,
NON PUÒ NON ESPRIMERSI SECONDO
RAGIONE, CIOÈ MEDIANTE IL
DIRITTO.
Lo Stato = un governo giusto


L'ESSENZA DELLO STATO NON SI
MANIFESTA NEL MONOPOLIO E
NELL'ESERCIZIO DELLA FORZA SU CERTI
INDIVIDUI E SU UN DETERMINATO
TERRITORIO
IN QUANTO ENTE SOVRANO, DEVE FAR
VALERE IL PRINCIPIO DELLA GIUSTIZIA.
DIRITTO

È LA REGOLA CON CUI LA FORZA DEVE
AUTODISCIPLINARSI, IN MODO DA
REALIZZARE L'ORDINE, CHE CONSENTE
AD UNA PLURALITÀ DI INDIVIDUI E A UN
INSIEME DI COSE DI COESISTERE IN UNA
ARMONICA UNITÀ: LO STATO
TIPI DI POTERE
1.
2.
3.
LA SOVRANITÀ
IL DOMINATO
LA TIRANNIA



IL POTERE SOVRANO È LA FORZA CHE
SI MANIFESTA PER IL TRAMITE DEL
DIRITTO
IL DOMINATO È IL POTERE
CARATTERISTICO DEL PERIODO DELLE
ORIGINI DELLE SOCIETÀ POLITICHE,
CHE RITROVA UNICAMENTE NELL'ETICA,
NELLA RELIGIONE I PRINCIPI CHE LO
LIMITANO.
LA TIRANNIA È IL POTERE CHE NON
ESPRIME ALCUNA REGOLA O ALCUN
VALORE CHE LO LIMITI E LO DISCIPLINI
LA SOVRANITÀ




ASSOLUTA:
NESSUNA ISTANZA SUPERIORE
È IN GRADO DI DARE LEGGI AI SUDDITI
ABSOLUTUS, CIOÈ SCIOLTO DALLE LEGGI
DEI SUOI PREDECESSORI SIA DA QUELLE
CHE ESSO STESSO HA FATTO. IL RE NON
È DUNQUE SOTTOPOSTO ALLA LEGGE




PERPETUA PERCHÉ NON PUÒ ESSERE LIMITATA
NEL TEMPO IN QUESTO CASO LA SOVRANITÀ
RISIEDE IN CHI HA POSTO TALE LIMITE DI
TEMPO
INDIVISIBILE PERCHÉ LA SOVRANITÀ
CONSISTE NELL'UNITÀ DEI POTERI IN CUI SI
ESPLICA
INTRASFERIBILE IN QUANTO DELEGARE AD
ALTRI L'ESERCIZIO DELLA SOVRANITÀ SIGNIFICA
SPOGLIARSENE IN MODO DEFINITIVO
IMPRESCRITTIBILE IN QUANTO ATTIENE
ALL'UNITÀ DELLO STATO, L'ESISTENZA DELLO
STATO, NON PUÒ ESSERE PERDUTA PER IL
MANCATO ESERCIZIO DI ALCUNE PREROGATIVE
PER UN CERTO PERIODO DI TEMPO
POTERI
1.
2.
3.
LA POTESTÀ DI FARE LE LEGGI
DI MODIFICARE LE LEGGI
DI INTERPRETARE LE LEGGI
ATTIVITÀ DETERMINANTI
PER L'ESISTENZA DELLO STATO
A. DICHIARAZIONE DELLA GUERRA E CONCLUSIONE
DELLA PACE;
B. ESAME IN SEDE DI APPELLO DEI GIUDIZI DEI
MAGISTRATI;
C. NOMINA E DESTITUZIONE DEI PIÙ ALTI UFFICIALI
DELLO STATO;
D. IMPOSIZIONE DEI TRIBUTI O ESENZIONE;
E. CONCESSIONE DI GRAZIE O DI DISPENSE A RIGORE
DELLA LEGGE;
F. DIRITTO DI FISSARE IL VALORE LEGALE DELLE
MONETE;
G. IMPOSIZIONE AI SUDDITI DEL GIURAMENTO DI
FEDELTÀ.
Gli stati generali


IL COMPITO DI INFORMARE E
RAGGUAGLIARE IL RE SULLA
SITUAZIONE DEL PAESE
IL DIRITTO DI ESSERE INFORMATI E DI
INFORMARE A LORO VOLTA PER QUANTO
RIGUARDA I PROVVEDIMENTI CHE SONO
RICHIESTI DALLE ESIGENZE DEL PAESE


NESSUN PRINCIPE AL MONDO HA IL
POTERE DI IMPORRE TRIBUTI A SUO
ARBITRIO, EGLI DEVE INFORMARE GLI
STATI GENERALI ED OTTENERE IL LORO
PARERE FAVOREVOLE
ECCEZIONE: IN PERICOLO LA SICUREZZA
DELLO STATO
LIMITI
1. DIRITTO DIVINO E NATURALE
2. LA PROPRIETÀ PRIVATA
3. L'INALIENABILITÀ DEL TERRITORIO
DELLO STATO DA PARTE DEL RE
4. LA LEGGE SALICA
LA PROPRIETÀ

SU DI ESSA SI FONDANO LE REALI
GARANZIE DI LIBERTÀ DI CUI GODE
IL SINGOLO INDIVIDUO
NELL'AMBITO DELLO STATO

LA PROPRIETÀ NON DERIVA DA UN ATTO
DI
CONCESSIONE
DEL
POTERE
SOVRANO, MA SI FONDA SULLO
STESSO DIRITTO DIVINO NATURALE
INDIVISIBILITÀ

NO COSTITUZIONE MISTA


FORMA DI STATO: È DETERMINATA
DALLA SEDE DELLA SOVRANITÀ
FORMA DI GOVERNO: È DETERMINATA
DAL MODO IN CUI CONCRETAMENTE
VIENE ESERCITATA LA SOVRANITÀ
MISTA


SOLO L'ATTIVITÀ DI GOVERNO E RIGUARDA PIÙ
PROPRIAMENTE I CRITERI CUI DEVE ESSERE
INFORMATA
“LO STATO PUÒ ESSERE UNA MONARCHIA E TUTTAVIA
SARÀ
GOVERNATO
POPOLARMENTE
(OSSIA
DEMOCRATICAMENTE) SE IL PRINCIPE RIPARTISCE
RANGHI…. UFFICI E BENEFICI IN MODO UGUALE FRA
TUTTI SENZA TENERE CONTO DELLA NOBILTÀ O DELLE
RICCHEZZE O DELLA VIRTÙ. PUÒ ANCHE DARSI IL
CASO DI UNA MONARCHIA CHE HA UNA FORMA DI
GOVERNO ARISTOCRATICA E QUESTO AVVIENE
QUANDO IL PRINCIPE CONCEDE RANGHI E BENEFICI
SOLO AI NOBILI O ANCHE SOLO AI PIÙ DOTATI O
ANCHE SOLO AI PIÙ DOVIZIOSI. DEL PARI LA
SIGNORIA ARISTOCRATICA PUÒ GOVERNARE IL SUO
STATO POPOLARMENTE QUALORA DISTRIBUISCA
ONORI E BENEFICI IN MISURA EGUALE A TUTTI I SUOI
SUDDITI”
GIUSTIZIA NELL'ATTIVITÀ DI GOVERNO
CRITERIO
 L'ARITMETICO
SI FONDA SULLA MERA
EGUAGLIANZA NUMERICA ED È LA NORMA DI
TUTTE LE DEMOCRAZIE
 IL GEOMETRICO SI RIFERISCE AL CONCETTO
DI PROPORZIONE AL QUALE SI RICHIAMANO LE
ARISTOCRAZIE
 L'ARMONICO RAPPRESENTA UN
CONTEMPERAMENTO DEL PRIMO E DEL
SECONDO CHE INFORMA SOSTANZIALMENTE
LA COSTITUZIONE MONARCHICA

SOLAMENTE LA MONARCHIA È IN
GRADO DI FAR DA ARBITRO FRA LE
DUE CONTRASTANTI FORZE SOCIALI
CHE SONO RAPPRESENTATE DA
L’ARISTOCRAZIA E DAL POPOLO E DI
IMPEDIRE CHE L'UNA SOVVERCHI
L'ALTRA CON GRAVE DANNO PER IL
BENE DELLA COMUNITÀ

“BISOGNA DUNQUE CHE IL RE SAGGIO GOVERNI IL
SUO REGNO ARMONICAMENTE MESCOLANDO CON
DOLCEZZA (OSSIA CON ABILITÀ) NOBILI E PLEBEI,
RICCHI E POVERI, USANDO SEMPRE PERÒ TALE
DISCREZIONE CHE I NOBILI ABBIANO UN QUALCHE
VANTAGGIO SUI PLEBEI. INFATTI È RAGIONEVOLE
CHE IL GENTILUOMO CHE SIA ECCELLENTE NELLE
ARMI O NELLE LEGGI COME IL PLEBEO SIA A
QUESTO PREFERITO NELLE CARICHE GIUDIZIARIE
O NEI COMANDI MILITARI; COSÌ PURE È
RAGIONEVOLE CHE IL RICCO, UGUALE IN OGNI
ALTRA COSA AL POVERO, SIA PARIMENTI
PREFERITO PER COPRIRE LE CARICHE CHE
COMPORTANO PIÙ ONORE CHE PROFITTO E CHE IL
POVERO, INVECE, ABBIA GLI UFFICI CHE RECANO
PIÙ PROFITTO CHE ONORE; COSÌ L’UNO E L’ALTRO
SE NE STARANNO CONTENTI”
Religione


È IL PRIMO FRENO CHE MANTIENE GLI
UOMINI NEL RISPETTO DELLE LEGGI E
CHE CONSENTE PERTANTO DI
REALIZZARE QUELLA DISCIPLINA, SENZA
LA QUALE NON È POSSIBILE GARANTIRE
UN'ORDINATA VITA SOCIALE.
L'ATEISMO È IL PRINCIPIO
SOVVERTITORE DELL'ORDINE POLITICO
RE/RELIGIONE

L'UNITÀ DELLA FEDE RELIGIOSA
PUÒ ESSERE RICOSTITUITA DAL
MONARCA SOLAMENTE MEDIANTE
UNA SINCERA PROFESSIONE DELLA
VERA RELIGIONE, TRAMANDATA
DALLA TRADIZIONE DEL SUO REGNO
PAPATO
1.
2.
GIURISDIZIONE NELL'AMBITO DELLO
SPIRITUALE SOPRATTUTTO PER QUANTO
ATTIENE ALLA DISCIPLINA DEL CULTO E
DEL COSTUME CHE DEVE ESSERE
INFORMATO ALLE NORME ETICO
RELIGIOSE
IL PAPATO SI DEVE ISPIRARE AI
PRECETTI DELL'AUTENTICA SEMPLICITÀ
EVANGELICA
FORME DI ASSOCIAZIONE
PIENA LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE ANCHE SE
TEME QUELLE RELIGIOSE
 1. IL COLLEGIO, L'UNIONE DI TRE O PIÙ
PERSONE;
 2. LA CORPORAZIONE, L'UNIONE DI PIÙ
COLLEGI;
 3. L'UNIVERSITAS, COSTITUITA
DALL'UNIONE DELLE FAMIGLIE, DEI COLLEGI E
DELLE CORPORAZIONI DI UNA MEDESIMA
COMUNITÀ
STATI GENERALI

IL SISTEMA DELLE ASSOCIAZIONI, DEI
COLLEGI, DI CORTI, DELL'UNIVERSITÀ E
DEGLI ORDINI TROVA LA SUA
ISTITUZIONALIZZAZIONE, DAL
PUNTO DI VISTA POLITICO, NEGLI
STATI GENERALI
Riferimenti bibliografici



M. D’Addio, Storia Delle Dottrine Politiche,
vol. I, Genova, ECIG, 1996, pp. 345-362
C. Galli (a cura di), Manuale di storia del
pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2001,
pp. 166-169
J. J. Chevalier, Storia del pensiero politico,
vol. II, Il Mulino, Bologna, 1989, pp. 101124