Le tradizioni weberiane
Teoria della scelta
razionale
Teoria del conflitto
Contenuti
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Un breve confronto Durkheim Weber in merito
al punto di vista da cui scelgono di osservare la
società.
Approfondimenti del concetto di comprensione
La sociologia comprendente e l’individualismo
metodologico
La sociologia comprendente e la teoria del
conflitto
Durkheim
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Quello che gli individui hanno in testa è inosservabile.
La società invece lo è attraverso fatti sociali che sono
cose (oggetti); questi fatti cambiano per cause che
sono strutturali, vale a dire che riguardano la struttura
della società: segmentaria/moderna. La sociologia è
una scienza che individua le leggi dell’evoluzione
sociale e ne osserva l’andamento. Quindi la sociologia
può aiutare la società a comprendere come sta
evolvendo la sua forma di vita.
Durkheim/Weber
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La sociologia per Durkheim quindi scopre delle
regolarità sociologiche attraverso cui distinguere tra
stati normali e stati patologici
Per Weber la sociologia è primariamente indaffarata
a scoprire regolarità (leggi universalmente valide)?
NO
La categoria principale è l’agire dotato di senso: gli
uomini non sono gli animali, sono esseri razionali,
che attribuiscono un significato al proprio agire.
Scienze della natura
e scienze della cultura
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Proprio perché le scienze della cultura si riferiscono
all’azione umana in quanto azione autointerpretata,
non è possibile avanzare un modello evolutivo
generale della società. Weber, al contrario di
Durkheim, non pensa sia utile ricercare delle regolarità,
ma delle eccezionalità:
per es., come mai solo in occidente (e non altrove) si
sviluppa una forma d’azione economica così
particolare come il capitalismo?
Durkheim/Weber
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Il problema di Durkheim consiste nel non aver
considerato il fatto che l’individuo ha come sua
principale caratteristica quella di attribuire senso alla
realtà. Le società umane non sono solo il risultato di
processi meccanici di differenziazione ma anche e
soprattutto insiemi di azioni prodotte da centri di
razionalità cosciente (gli individui). Di un centro di
azione cioè che si auto osserva e che è cosciente della
propria auto osservazione.
Weber
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I meccanismi causali che agiscono nella
società non provengono semplicemente dalle
sue caratteristiche strutturali (società più o
meno numerosa, distribuita in un territorio
pianeggiante o montuoso, ecc. segmentaria,
moderna, ecc.). Le cause del cambiamento
storico sociale sono anche il frutto delle azioni
individuali dotate di senso. Cioè sono il frutto di
processi soggettivi di attribuzione di significato.
Weber
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La società quindi non è come l’insieme delle
azioni individuali per quanto esse siano
prevedibili e armonizzate in una serie di regole.
Il comportamento è sempre razionale? No,
affatto, esistono comportamenti dettati dalla
tradizione oppure dagli impulsi individuali.
Weber
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Le azioni degli individui, quelle concrete che
vedo accadere tutti i giorni, sono sempre un
misto di razionalità, tradizione e affettività. Ma,
sebbene queste componenti siano sempre
compresenti nelle azioni concrete, questo non
significa che io non possa distinguerle e
separarle nell’analisi.
Weber
Giunge così ai 4 tipi:
Razionale rispetto alla scopo
Razionale rispetto al valore
Tradizionale
Affettiva
Cosa significa questa tipologia?
Che la struttura della società sviluppa delle coscienze collettive i
cui contenuti variano da un maggior contenuto affettivo a un
maggior contenuto razionale rispetto alla scopo?
Weber
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NO! Questo, vedremo, può anche essere vero, ma
quando Weber parla dei 4 tipi di azione non parla della
società, ma del senso che gli individui attribuiscono
alla propria azione. La caratteristica dell’azione sociale
è il fatto di essere, nei limiti del possibile, progettata,
realizzata ed interpretata da un individuo. Quindi i tipi
ideali d’azione sono i tipi ideali di significato attraverso
cui l’individuo può rapportarsi alla propria azione.
Concetto di relazione in Weber
Attenzione
quindi al concetto di relazione che
ne emerge.
“La socialità si presenta quindi in Weber come il
risultato della azioni individuali, dotate di un
qualunque senso, nella misura in cui tali azioni si
determinano reciprocamente: ciascuno tiene
conto dell’agire dell’altro ed è, al tempo stesso,
un riferimento dell’agire altrui” (Crespi P., Le vie
della sociologia, Il Mulino, Bologna, 1986: 222)
Concetto di relazione in Weber
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La relazione sociale si fonda perciò sulla
possibilità probabilità che si agisca socialmente
in un dato modo, quale che sia la base su cui
risposa tale possibilità. L’elemento della
reciprocità mette in evidenza che la dinamica
delle interazioni sociali è fondata su un insieme
di aspettative reciproche e su possibilità
calcolate soggettivamente circa le
conseguenze del proprio agire (Ibidem: 223)
Senso sociale e senso individuale
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Weber non dice quindi che è solo il soggetto
razionalistico a costruire una società. Il senso è
da sempre sociale, prima che soggettivo. Ma il
processo cui bisogna guardare riguarda la
trasformazione del senso da sociale in
soggettivo. La chiave della sociologia
Weberiana sta nel comprendere il punto di
vista da cui osserva la società e le sue
istituzioni.
Due tradizioni che partono da
queste considerazioni
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Teoria della scelta razionale o individualismo
metodologico (IM)
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Teoria del conflitto (TC)
Da dove viene il senso sociale?
IM
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Secondo R. Boudon, Weber inaugura un
modo di intendere i fenomeni sociali come
aggregati di azioni individuali. Tali azioni,
vanno comprese come risposte adattive date
dalle varie categorie di agenti nella loro
situazione (Boudon R., L’individualismo
metodologico e le tradizioni sociologiche,
Cortina, Milano, 1999: 161)
I Vietnamiti ed il problema
Durkheimiano
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Per comprendere che significa che “tali azioni, vanno
comprese come risposte adattive date dalle varie
categorie di agenti nella loro situazione” si consideri il
seguente esempio:
Nelle comunità dei villaggi vietnamiti (società
segmentarie), le decisioni relative alla gestione dei
campi che appartenevano a ciascuna singola famiglia
venivano prese all’unanimità dal consiglio del villaggio
Questo significa che l’individuo è disciolto nel gruppo
ed il concetto di decisione autonoma è assente?
I Vietnamiti ed il problema
Durkheimiano
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NO
Ciascun contadino, siccome i campi sono tutti molto vicini,
potrebbe con la propria decisione, arrecare danno al vicino.
Dato che ciascun campo dipende strettamente dall’altro, se
due si fan la guerra a vicenda tutti ne possono conseguire
un danno
Quindi è razionale decidere di prendere una decisione
all’unanimità anche quando la materia riguarda la proprietà
privata degli individui. Non c’è nessun bisogno di far ricorso
a nessuna coscienza collettiva per spiegare il
comportamento individuale. Questione che può essere
tranquillamente osservata a partire dalla categoria di
razionalità.
Il sapere indiziario
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Una obiezione corrente a questa posizione è
che l’operazione di comprensione non può
essere controllata ed è influenzata dalla
soggettività dell’osservatore. Ma sappiamo
dalle storie poliziesche che anche quando gli
agenti cercano di nascondere le loro
motivazioni, esse possono, in molte
circostanze, essere ricostruite, talvolta con
elevato grado di verosimiglianza (Ibidem: 161)
La razionalità e
l’individualismo metodologico
Se quindi l’attore è un centro d’azione razionale che
progetta i suoi comportamenti e ne valuta gli esiti a partire
da un’interpretazione soggettiva del senso sociale, da
dove viene il senso sociale?
Per gli individualisti metodologici il senso sociale, la
tradizione di cui Boudon attribuisce la paternità a Weber,
è il frutto di un comportamento razionale destinato ad
ottimizzare i propri mezzi per raggiungere scopi definiti.
Non è detto che le informazioni in mio possesso siano
sufficienti, ma la mancanza di informazione oppure la
credenza errata, non intaccano il funzionamento del
ragionamento razionale.
Otello individualista
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Bisogna distinguere tra verità e razionalità. “la verità è
la relazione tra la credenza e ciò che la credenza
riguarda. Quando Otello crede che Desdemona lo stia
ingannando e non è vero, la sua credenza è falsa.
Viceversa, la razionalità è una relazione tra una
credenza ed i fondamenti che la sostengono. Alla luce
della prova offertagli da Iago, la credenza di Otello
potrebbe benissimo essere razionale” (Elster J., Come
si studia la società, Il Mulino, Bologna, 1986: 36)
Da dove viene il senso sociale
TC
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Per i teorici del conflitto, Weber ha inaugurato
un filone di pensiero in cui la società e le
regole che la organizzano sono il frutto di un
conflitto, in cui la dimensione della violenza,
del potere e dei meccanismi di legittimazione
giocano un ruolo fondamentale.
La natura dello Stato
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Per Weber lo stato è definibile attraverso la
categoria del monopolio dell’uso legittimo della
violenza. Significa che lo Stato è definibile
come l’unico ente il cui uso della violenza è
accettato sia in termini procedurali sia in
termini morali.
Lo Stato e la Nazione
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Ora, in Weber lo Stato ha un fondamento
militare. La maggior parte degli stati si sono
formati attraverso una coalizione militare,
conquiste o annessioni. Le loro burocrazie si
sono sviluppate in primo luogo con lo scopo di
raccogliere i tributi per far fronte alle spese
militari.
Lo Stato e la Nazione
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Secondo Randall Collins, per Weber “l’ascesa della
moderna legittimità di massa dello Stato si è verificata
nel corso del processo di creazione di eserciti di
coscritti di massa, iniziato nel 1700 e nel 1800 in
Europa; solo quando tutti i maschi adulti vennero
costretti a combattere negli eserciti del proprio stato,
quest’ultimo acquisì legittimità nel senso nazionalistico
moderno” (Collins R., Teorie sociologiche, Il Mulino,
Bologna, : 164)
La natura della legittimità
Carismatica
Tradizionale
Legale
razionale
Anche questi sono ideal tipi e colgono il senso
soggettivo dell’azione. Quindi si riferiscono a
caratteristiche estrinseche del potere?
Ancora sul tipo ideale
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NO. Si riferiscono alle ragioni per cui gli individui obbediscono
ad un potere. Il carisma è quella caratteristica del soggetto che
in una situazione eccezionale può ottenere obbedienza.
Questo tipo di legittimità però è limitato nel tempo
Come garantire quindi una successione del potere?
Attraverso un meccanismo tradizionale di trasferimento del
potere (per es. per via ereditaria)
Che si trasforma via via in un sistema legale e quindi razionale
di espressione del potere
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Ci sta dicendo che la società evolve da un sistema
affettivo carismatico in un sistema legale razionale?
Allora è uguale a Durkheim
NO: Non ci sta parlando delle leggi evolutive della
società, ma di motivazioni tipiche per l’obbedienza: il
potere o è tale per il carisma di chi lo pretende o è tale
per tradizione, oppure è tale se risponde a criteri
razionali di rappresentanza.
Senso sociale e teoria del conflitto
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a)
b)
Da questo esame delle tradizioni di ricerca che fanno
appello a weber possiamo quindi evincere due
caratteristiche fondamentali dell’approccio
comprendente:
La società è il frutto di un’azione razionale
soggettivamente orientata
Il senso diviene sociale attraverso un conflitto. Il
dominio del vincitore è legittimato attraverso forme
che spaziano dal carisma alla rappresentanza legale
razionale.
Prossima lezione
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Etica protestante e spirito del capitalismo