I Giorgi NS Bonfiglio “...l’evitamento delle emozioni è una delle attività principali della nostra mente….” “ La mente è il meglio, ma anche il peggio della nostra specie, un dono dell’evoluzione ma anche un lascito gravoso dell’evoluzione e rischioso per l’evoluzione stessa.” “ le emozioni sfuggono all’autorità del soggetto isolato, lo superano. Sono l’irrompere dell’ io nell’altro e dell’altro nell’io…… sono la dimensione fondamentale del legame sociale.” Motivazione Comunicazione sociale Informazione Principi organizzatori a base innata delle interazioni sociali selezionati evoluzionisticamente Sistema di attaccamento Sistema di accudimento Sistema agonistico/cooperati vo Sistema sessuale Capacità di discriminare, riconoscere e descrivere gli stati interni propri e altrui Capacità di porre in relazioni stati mentali e di descrivere pertanto cause e motivazioni della condotta Capacità di effettuare operazioni e costruire pensieri sui propri contenuti mentali, differenziando il proprio punto di vista da quello altrui DCA (disturbi del comportamento alimentare): disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il corpo, a cui si associano problemi psicologici Anoressia (incidenza 0,5%) Bulimia (incidenza 1/2%) EDNOS (incidenza 3/4%) Il disturbo può essere letto come tentativo di cura di sé, per sviluppare attraverso la disciplina del corpo un senso di individualità e di efficacia interpersonale; difesa da un tumulo emozionale che potrebbe essere o apparire incontrollabile; gestire in questo modo l’esperienza di non accudimento, confusione dei ruoli familiari…. come tentativo di separazione, la realizzazione di una identità possibile minacciata da un altro che non lascia essere quel che si è; il dolore non potendo essere affrontato, espresso, vissuto, viene negato in una continua coazione dove il cibo sostituisce l’altro e il corpo satura lo spazio. (G. Lo Verso, 2008) La Bilancia come prova del valore di sé, come espressione di potere, lotta fra dipendenza e autonomia…… Il comportamento alimentale è rigido, controllato, ossessivo Anorexia hysterica (Lasègue, 1874) EEccessiva restrizione alimentare fino a perdere peso oltre l’85% del peso ideale 1. Disturbi dell’immagine corporea, con alterazione della percezione del proprio corpo che talora possono avere caratteristiche deliranti. 2. 3. Paura di ingrassare o desiderio di ulteriore calo ponderale 4. Amenorrea, ossia, assenza di ciclo mestruale per almeno tre mesi consecutivi, oppure presenza di cicli mestruali solo con opportuna terapia o, ancora, ritardo della comparsa del menarca rispetto all’età media. IL TIPO “RESTRICTER” nel quale la diminuzione del peso è perseguita attraverso la dieta, il digiuno e l’esercizio fisico IL TIPO BULIMICO (BINGE EATING/PURGINO TYPE) nel quale avvengono regolarmente crisi bulimiche e/o condotte di eliminazione quali l’autoinduzione del vomito, l’uso di lassativi, diuretici. In alcuni casi, le condotte di eliminazione sono attuate anche in assenza di crisi bulimiche, per l’introduzione di modeste quantità di cibo. Coinvolge le donne più degli uomini in un’età compresa fra i 12 e i 25 anni (maschio:femmina = 1:9) e può portare alla morte È un problema prevalentemente occidentali e di epoca recente dei paesi “Anoressia” (no-appetito) è un termine fuorviante: infatti la fame è molto forte, accentuata dalle carenze nutritive. L’anoressica ha pensieri pervasivi e ossessivi (rimuginazione) sulla forma del proprio corpo e sulla paura di ingrassare • • Inizio di una dieta (spesso condivisa dai genitori), e frequente attività fisica compulsiva per perdere peso. L’anoressica cerca di “allontanare” gli stimoli della fame ad es. attraverso il consumo di bevande calde. • Mangia ipocalorici solo cibi • Mangia in piedi, taglia il cibo per renderlo minuto, mastica a lungo • Sensazione d’onnipotenza • fobia del peso Aumenta il bisogno di movimento Può aumentare la disponibilità nel preparare il cibo per gli altri Quando la fame diventa intollerabile: - abbuffate per poi indursi il vomito - usare lassativi e/o diuretici Amenorrea Perturbazioni nell’immagine di sé, vale a dire nell’autopercezione corporea, che risulta distorta e tipicamente "gonfiata" Percezione alterata dello stimolo della fame Conseguenze Il comportamento alimentale è disordinato, caotico, ossessivo 1. Ricorrenti episodi di “abbuffate” caratterizzate dai seguenti aspetti: 1.ingestione, in un modesto lasso di tempo, di una quantità di cibo più elevata di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nel medesimo intervallo e in circostanza analoghe. 2.Sensazione di mancanza di controllo sul proprio comportamento alimentare nel corso delle crisi. 1. Comportamenti compensatori inappropriati: vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici; digiuno o esercizio fisico. 2. Le abbuffate e le condotte di eliminazione si verificano, in media, 2 volte la settimana per 3 mesi. 3. L’autostima è influenzata in modo eccessivo dall’aspetto corporeo e dal peso. 4. Assenza di una diagnosi preesistente di Anoressia Nervosa. CON CONDOTTE DI ELIMINAZIONE Comportamento che va dalle grandi abbuffate (binge) spesso in solitudine, seguite da vomito autoindotto, lassativi ecc. allo scopo di riportare tutto alla “situazione di partenza, all’ordine”. SENZA CONDOTTE DI ELIMINAZIONE Compensate dal digiuno o dall’esercizio fisico smodato Il peso corporeo non subisce brusche variazioni, ma viene comunque controllato Le caratteristiche di personalità sono simili all’anoressica; l’esordio è simile ma il decorso differente La bulimia è più frequente nelle grandi aree urbane e si sviluppa con un picco verso i 18-19 anni (corrispondenza con fine degli studi, inizio dell’Università, primi cambiamenti verso l’autonomia e l’indipendenza) Vengono assunte rapidamente grandi quantità di cibo (al di fuori del normale), compresi quelli “proibiti” (per il soggetto). Durante l’abbuffata si avverte la perdita di controllo e alterazione della coscienza. Si vivono, sensi di vergogna e colpa L’innesco può essere dovuto ad uno stato emotivo (es., come rabbia, noia, ansia) o l’ingestione di un cibo “proibito” Può essere programmata; spesso si consuma la notte e può durare anche ore con cicli vomitare-mangiare “ Se il corpo è ciò che mi nasconde al mondo, esso è anche ciò che mi consegna agli altri….mi rivela agli altri e testimonia sottilmente della mia dipendenza da loro. Dunque il corpo non è tanto una prigione che mi isola dal mondo, quanto una gabbia che presenta agli altri, spettatori stupefatti, l’esemplare che l’abita.” (P.Dumouchel, 2008) ???