LA VITA (METABOLISMO) RICHIEDE ENERGIA - Fonte di energia ? TUTTE LE ATTIVITA’ CELLULARI CRESCITA , MOVIMENTO, SINTESI DI MACROMOLECOLE COMPLESSE, TRASPORTO SELETTIVO DI SOSTANZE VERSO L’INTERNO O VERSO L’ESTERNO E DA UN COMPARTIMENTO AD UN ALTRO RICHIEDONO ENERGIA, OGNI CELLULA DEVE OTTENERE ENERGIA DAL SUO AMBIENTE E CONSUMARLA NEL MODO PIU’ EFFICIENTE POSSIBILE. LA MAGGIOR PARTE DELLA STRUTTURA MOLECOLARE DELLA CELLULA E’ DEPUTATA A QUESTO COMPITO. CLASSIFICAZIONE DEGLI ORGANISMI 1. Autotrofi - si nutrono da soli ottengono il carbonio dalla CO2 fonte di energia fotosintetica: uso dell’energia della luce Es.: piante e qualche batterio chemiosintetica: energia da reazioni chimiche utilizzando composti inorganici. Es. batteri solforici 2. Eterotrofi - utilizzano altri organismi come fonte di energia. si nutrono di autotrofi, di altri eterotrofi, e composti inorganici acquistano carbonio ed energia dagli autotrofi es: animali, batteri, funghi CARBONIO E ENERGIA ENTRANO NEL CICLO DELLA VITA PER FOTOSINTESI (AUTOTROFI) E VENGONO RILASCIATI PER GLICOLISI E RESPIRAZIONE CELLULARE (ETEROTROFI) LA BIOENERGETICA CONSISTE NELL’ANALISI QUANTITATIVA DELLE MODALITA’ CON CUI GLI ORGANISMI OTTENGONO ED UTILIZZANO L’ENERGIA. ESSA E’ UN RAMO PARTICOLARE DELLA SCIENZA GENERALE DELLE TRASFORMAZIONI ENERGETICHE, LA TERMODINAMICA. LA TERMODINAMICA CHIMICA SI OCCUPA DEGLI SCAMBI ENERGETICI CHE ACCOMPAGNANO LE REAZIONI CHIMICHE. Reazioni chimiche Reagenti 1. prodotti 2. Reazioni procedono fino all’ equilibrio (dinamico) 3. La maggior parte delle reazioni è reversibile a meno che siano regolate dalle cellule. Terminologia metabolica 1. 2. 3. 4. 5. 6. Substrati: sostanze che entrano nelle reazioni Intermedi : composti diversi dai reagenti che verranno convertiti in prodotti Enzimi: catalizzatori delle reazioni Cofattori e coenzimi: contribuiscono alle reazioni metaboliche Trasportatori energetici. Es ATP Prodotti finali : risultati delle reazioni. METABOLISMO La somma dei cambiamenti chimici che converte i nutrienti in energia e in prodotti chimici complessi delle cellule. Centinaia di reazioni enzimatiche organizzate in vie discrete. I substrati vengono trasformati in prodotti tramite specifici intermedi. L’ENERGIA E’ LA CAPACITA’ DI UN SISTEMA di COMPIERE LAVORO energia energia energia energia energia etc. potenziale cinetica termica chimica radiante Il contenuto energetico globale di un sistema è dato dalla somma di tutti questi contributi e viene generalmente indicato con la lettera E Lavoro: Forza x Spostamento Salire le scale; sollevare un peso, respirare…… Energia potenziale Energia immagazzinata Esempi pratici acqua in una diga (meccanica) molla schiacciata (meccanica) legami chimici nella benzina o carbone (chimica) cibo (chimica) Energia del movimento Esempi pratici peso in caduta l’acqua che esce dalla diga bruciare della benzina Energia cinetica IL LAVORO: L = FORZA (F) × SPOSTAMENTO (s) Espansione di un sistema contro una pressione esterna (espansione dei polmoni) Lavoro elettrico Espansione di una superficie contro una tensione superficiale La flessione del flagello che sospinge un protozoo o uno spermatozoo Il sollevamento di un peso per mezzo della contrazione di un muscolo (pompaggio di ioni attraverso una membrana) QUINDI SI ESERCITA UNA FORZA CONTRO UNA RESISTENZA PER PRODURRE UNO SPOSTAMENTO Lavoro (meccanico) Quando una forza applicata ad un oggetto sposta il suo punto di applicazione compie un lavoro. Esempio: se spostiamo un peso trascinandolo sul pavimento, la forza da noi applicata sposta il suo punto di applicazione e compie un lavoro. ENERGETICA BIOCHIMICA Si occupa dell’energia chimica, cioè l’energia potenziale immagazzinata nei legami delle molecole dei nutrienti Termodinamica Scienza che studia proprietà macroscopiche della materia e le correla con stati microscopici della stessa. Lo scopo della termodinamica è quello di prevedere quali processi chimico-fisici siano possibili, in quali condizioni e di calcolare quantitativamente le proprietà dello stato d’equilibrio risultante del processo. La termodinamica ha una validità generale. Limiti: Previsione delle proprietà di una sostanza senza però spiegare il perché. Previsione se un processo possa avvenire senza darne una scala temporale. LA TERMODINAMICA OBBEDISCE A TRE LEGGI DI VALIDITÀ GENERALE: I TRE PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA Gli esseri viventi possono essere interpretati come forme di materia che, nel corso della evoluzione, da molecole a coacervi di molecole dotati di particolari proprietà, quindi a cellule e ad organismi via via sempre più complessi, hanno avuto modo di organizzarsi e di perfezionarsi per fronteggiare, in particolare, IL PRIMO ED IL SECONDO PRINCIPIO della termodinamica. TERMINOLOGIA Sistema: porzione dell’universo analizzata durante un esperimento. Ambiente: parte dell’universo restante che può scambiare energia con il sistema in esame. Sistema + Ambiente = Universo termodinamico Sistema chiuso: può scambiare con l’ambiente esterno energia ma non materia. confini fisici che impediscono il passaggio della materia dall’esterno all’interno del sistema e viceversa (gas in una bombola) Sistema aperto: può scambiare con l’ambiente esterno sia materia che energia. confini solo concettuali. Continuo passaggio di materia dall’esterno all’interno del sistema e viceversa (gas al centro di una stanza). Sistema isolato (adiabatico) : non può scambiare né materia né energia. E= costante (Universo) Gli esseri viventi sono sistemi APERTI Per descrivere lo stato di un sistema termodinamico: dare un valore minimo di parametri (variabili di stato) Pressione Temperatura Densità Volume Energia interna Massa Grandezze intensive (non dipendono dalla quantità di materia in osservazione) Grandezze estensive (dipendono dalla quantità di materia) Una funzione di stato dipende solo dallo stato del sistema e non da “come”, ossia dal cammino (reversibile o irreversibile) con cui questo viene raggiunto. STATO TERMODINAMICO: STATO DEL SISTEMA CHE CORRISPONDE AD UN PARTICOLARE GRUPPO DI VALORI DELLE VARIABILI DI STATO. Spontanei Processi (chimici o fisici) di trasformazione della materia Non spontanei Processo termodinamico: Passaggio da uno stato termodinamico del sistema ad un altro. Questo processo può essere fisico (variazione di temperatura, di pressione o di volume) o chimico. Processo reversibile: Processo che si realizza attraverso una serie continua di stati termodinamici. I reagenti si trasformano in prodotti, ma avviene anche il viceversa. Processo irreversibile: Processo in cui il passaggio da uno stato termodinamico all’altro non è rappresentabile come serie continua di stati termodinamici. Le proprietà del sistema tendono a modificarsi nel tempo in modo tale che il sistema raggiunga: LO STATO DI EQUILIBRIO. LA TERMODINAMICA STUDIA LE TRASFORMAZIONI E LE RIDISTRIBUZIONI DELL’ENERGIA CHE DEVONO VERIFICARSI IN UN SISTEMA AFFINCHE’ LO STATO DI EQUILIBRIO VENGA RAGGIUNTO L'EQUILIBRIO Una reazione chimica non converte sempre completamente i reagenti nei prodotti. In realtà in moltissimi casi la conversione dei reagenti nei prodotti e' incompleta. L'incompletezza di moltissime reazioni chimiche si spiega con la loro reversibilità. Keq [C][D] A + B C + D Keq = [A][B] IL PUNTO IN CUI LA VELOCITA' DELLA REAZIONE DIRETTA UGUAGLIA QUELLA DELLA REAZIONE INVERSA: le concentrazioni di reagenti e prodotti restano invariate nel tempo e il sistema raggiunge uno stato di equilibrio La quantità di reagenti consumata nell'unità di tempo dalla reazione diretta e' uguale a quella prodotta dalla reazione inversa. Analoga considerazione vale per il prodotto. Primo Principio della Termodinamica Nell'Universo, l'energia non può essere né creata, né distrutta. Tutte le forme di energia sono interconvertibili. Questo risponde alla legge della conservazione dell’energia: Euniverso = costante L’energia interna di un sistema e’ una funzione di stato LA VARIAZIONE DI ENERGIA INTERNA : ΔE = Ef – Ei Ef : energia nello stato finale Ei: energia nello stato iniziale Secondo il primo principio della termodinamica ΔE sistema + ΔE ambiente = 0 In un sistema isolato come l’universo l’energia che è stata guadagnata da una certa porzione del sistema deve essere pari a quella perduta da un’altra porzione del sistema stesso. La somma algebrica delle variazioni di energia interna deve essere zero. IL CALORE: Energia scambiata fra due sistemi a diversa temperatura. Se un sistema viene posto a contatto termico con un altro sistema a temperatura diversa, allora si ha un trasferimento di energia sotto forma di calore dal sistema a temperatura più elevata a quello a temperatura minore, fino a che i due sistemi raggiungono la medesima temperatura, cioè l'equilibrio termico. Il calore e' una forma di energia e quindi si misura in joule (J), ma non è una variabile di stato. Tuttavia, un'unita' di misura molto usata e‘ la caloria, cal, definita come la quantità di calore necessaria per innalzare di un 1°C la temperatura di 1 gr di acqua da 14.5 °C a 15.5°C: 1 cal = 4.184 J La caloria o più precisamente la Kilocaloria (1 Kcal = 1000 cal) viene anche comunemente usata per indicare il contenuto energetico dei cibi. Il calore scambiato da un sistema dipende dalla sua CAPACITA' TERMICA CAPACITA' TERMICA Calore necessario per innalzare di un grado (Celsius o Kelvin) la temperatura di un corpo. • La Capacita’ Termica e’ una proprietà di ogni sostanza • La conoscenza dei valori di capacità termica di vari materiali, ha grandi applicazioni pratiche e tecnologiche. • La Capacità Termica dipende dal processo • La Capacità Termica dipende dalla quantità di sostanza • Grande C, piccolo aumento di T per tanto calore scambiato CALORE SPECIFICO Calore necessario per innalzare di un grado (Celsius o Kelvin) l’unità di massa di una sostanza. LA VARIAZIONE DI ENTALPIA DIVENTA UNA MISURA DIRETTA DELLA VARIAZIONE DI ENERGIA INTERNA A PRESSIONE COSTANTE. In genere le variazioni di energia che si trovano nei libri ,ad esempio l’energia ottenibile dall’ossidazione di un molecola biologica, sono date come valori di H, infatti in vivo le varie reazioni avvengono in condizione di pressione pressocché costanti. • Se H < 0 reazione esotermica (energia termica viene rilasciata dal sistema che perde parte della sua energia, trasformata in calore) • Se H >0 reazione endotermica (il sistema assorbe calore: la sua energia interna aumenta) Miscelazione graduale di una soluzione ad es. di saccarosio e acqua pura Acqua pura aggiunta (a) (b) STATO INIZIALE ALTA ENTROPIA ( distribuzione casuale delle molecole di saccarosio) AGGIUNTA DI UNO STRATO DI ACQUA PURA STATO DI BASSA ENTROPIA (le molecole occupano solo metà soluzione, assetto più ordinato) (c) STATO FINALE ALTA ENTROPIA ( distribuzionee casuale per tutta la soluzione) I SISTEMI MOLECOLARI TENDONO NATURALMENTE AL DISORDINE. Il grado di disordine di un sistema è misurato da una funzione di stato denominata ENTROPIA (S) SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA L’ENTROPIA DI UN SISTEMA ISOLATO TENDE AD AUMENTARE FINO AD UN VALORE MASSIMO. Nell’esempio precedente la spinta verso il nuovo equilibrio è conseguenza della tendenza dell’entropia ad aumentare. Un sistema non passa mai dallo stato (c) allo stato (b) spontaneamente. Il saccarosio non si concentrerà mai in un angolo della soluzione: E’ CONCETTO COMUNE CHE GLI OGGETTI NON SI RIORDINANO MAI SPONTANEAMENTE!! UN ESEMPIO: Passaggio Di Stato SE CONSIDERIAMO QUALSIASI SOSTANZA, LE UNITÀ COSTITUENTI SONO PIÙ ORDINATE NELLO STATO SOLIDO CHE IN QUELLO LIQUIDO E PIÙ ORDINATE NELLO STATO LIQUIDO CHE IN QUELLO GASSOSO. PER QUALSIASI SOSTANZA L’ENTROPIA AUMENTA PROGRESSIVAMENTE SECONDO LA SEQUENZA: S solido < S liquido < S gas La fusione di un solido, l’evaporazione di un liquido la dissoluzione di un soluto (passaggi di stato), il riscaldamento(aumento dei moti traslazionali, vibrazionali, rotazionali delle molecole) sono tutti processi che aumentano l’entropia di un sistema, che passa da uno stato ordinato ad uno meno ordinato. La variazione di Entropia di un sistema è ΔS : ΔS > 0 (S finale > S iniziale ) o meglio ΔS universo = ΔS sist +ΔS amb > 0 il sistema evolve verso uno stato di disordine . Il processo è: spontaneo, ossia favorito (ma ciò non significa rapido) irreversibile, perché tende verso l’equilibrio, da cui è lontano al contrario un processo reversibile avviene sempre in prossimità di uno stato di equilibrio. ΔS universo = ΔS sist +ΔS amb = 0 ΔS < 0 ( S finale < S iniziale ) ΔS universo = ΔS sist +ΔS amb < 0 Il sistema evolve verso uno stato più ordinato: • meno probabile • non spontaneo. (il processo è spontaneo nella direzione opposta) SAPERE SE UN PROCESSO E’ REVERSIBILE, FAVORITO O SFAVORITO E’ DI VITALE IMPORTANZA PER LA BIOENERGETICA ED E’ PERMESSO DAL SECONDO PRINCIPIO. MOLTO IMPORTANTE È LA RELAZIONE TRA ENTALPIA ED ENTROPIA Infatti il secondo principio così formulato non è utile a biologi e biochimici, poiché essi hanno a che fare con sistemi aperti (cellule organismi popolazioni), in grado di scambiare energia con l’ambiente. Sia le variazioni di energia che di entropia sono importanti in molte reazioni nel determinare la direzione dei processi termodinamici. UNA FUNZIONE DI STATO CHE COMPRENDE SIA L’ENTROPIA CHE L’ENTALPIA E’ : L’ENERGIA LIBERA DI GIBBS (G) L’ESPRESSIONE (H -TS) = G espressa in joule/mole ovvero l’energia libera, la cui variazione G = H - TS Questa funzione di stato tiene conto sia del termine entalpico che misura la variazione di energia a pressione costante, che del termine entropico, che valuta il grado di disordine. Abbiamo detto in precedenza che : un aumento di entropia (S positivo) una diminuzione di energia/entalpia (S negativo) sono tipici delle trasformazioni favorite/spontanee ENTRAMBE QUESTE CONDIZIONI TENDERANNO A RENDERE IL G NEGATIVO REAZIONI ESOERGONICHE : (G<0) ACCOMPAGNATE DA VARIAZIONI NEGATIVE DELL’ENERGIA LIBERA (la reazione procede rilasciando energia libera nell’ambiente. Il contenuto energetico dei prodotti è minore di quello dei reagenti.) REAZIONI ENDOERGONICHE: (G>0) ACCOMPAGNATE DA VARIAZIONI POSITIVE DELL’ENERGIA LIBERA (esse procedono facendo guadagnare energia libera al sistema, prelevandola dall’ambiente) Ma se nell’equazione G = H - TS, H e S si equivalgono, il G=0, La trasformazione non è favorita nè in un senso nè nell’altro, IL SISTEMA E’ IN EQUILIBRIO, La reazione è reversibile, cioè può essere spostata in qualsiasi direzione da una spinta infinitesimale in un senso o nell’altro. Le regole dell’energia libera : SE IL G È… IL PROCESSO È… REAGENTI PRODOTTI Negativo Termodinamicamente favorito Zero Reversibile; all’equilibrio Positivo Termodinamicamente sfavorito; (il processo inverso è favorito) Secondo G = H - TS l’ entropia può diminuire in una trasformazione favorita, ma solo se contemporaneamente si ha un’elevata diminuzione di energia nel sistema. ALLA VITA OCCORRE UNA NOTEVOLE SPESA ENERGETICA PER PAGARE IL PREZZO DELLA SUA ORGANIZZAZIONE. Perché le trasformazioni vitali procedano occorre una variazione complessiva di energia libera negativa. La vita è un processo irreversibile Un organismo che arriva all’equilibrio (G=0) è morto. D’altro canto mentre gli organismi viventi consumano la propria energia cedono calore aumentando il moto casuale delle molecole intorno ad essi e concorrendo all’ aumento di entropia del sistema chiuso di cui fanno parte, l’universo. L’APPLICAZIONE PRATICA la possibilità di prevedere la direzione favorita di un processo in condizioni definite. Un processo importante a cui si applica questa relazione è per es. la diffusione attraverso le membrane. Le concentrazioni eguagliarsi. ai due lati tendono ad La termodinamica può giustificare questo fenomeno. LA STRUTTURA DI UN SISTEMA CHE STA REAGENDO, TENDERÀ A MODIFICARSI IN CONTINUAZIONE, SINO AL RAGGIUNGIMENTO DI UNO STATO DI EQUILIBRIO. Immaginiamo di avere una reazione: REAGENTI A+B PRODOTTI C+D Se le concentrazioni di reagenti e di prodotti sono IN EQUILIBRIO: - non si potranno apprezzare ulteriori variazioni nel sistema - questo punto determina la COSTANTE DI EQUILIBRIO Se un sistema NON È ALL’EQUILIBRIO: - sarà la tendenza a spostarsi verso l’equilibrio a divenire la forza trainante, la cui ampiezza è pari alla variazione di energia libera (∆G) della reazione. STATO STANDARD IN BIOCHIMICA In biochimica lo stato standard si riferisce a pH 7 dove H+ non si trova a concentrazione 1M e si indica con G°’ All’equilibrio chimico aA + bB cC + dD G= 0 In tal caso il rapporto tra le concentrazioni è k , costante di equilibrio, [ C ]c [ D ]d in quanto le concentrazioni sono all’equilibrio. Keq = G°’= -RT ln K’eq Se K’eq > 1 G° < 0 [ A ]a [ B ]b Se K’eq < 1 G° > 0 Il valore di G ° ci dà un’idea del valore della costante di equilibrio. SERIE DI REAZIONI: Per reazioni consecutive in serie i valori di G sono additivi Nell’ipotesi di REAZIONI SEQUENZIALI : ( A <=> B e B <=> C) ogni reazione ha una propria costante di equilibrio ed ognuna ha una sua variazione di energia libera. Essendo le due reazioni sequenziali, B può essere eliminato, e la reazione diviene A <=> C, con propria costante di equilibrio e variazione di energia libera standard, data dalla somma algebrica delle singole variazioni di energia libera standard. Tale principio della bioenergetica chiarisce come sia possibile che, una reazione termodinamicamente sfavorita, possa essere guidata mediante una reazione altamente esoergonica per mezzo di un intermediario comune. Ne è un classico esempio la sintesi del glucosio-6-fosfato, ovvero la prima tappa nella via di utilizzo del glucosio in molteplici organismi. Reazioni favorevoli e sfavorevoli Reazioni sfavorevoli Alcune reazioni necessarie al metabolismo hanno un ΔG positivo Reazioni favorevoli Idrolisi di ATP (Adenosina trifosfato) ovvero la moneta energetica della cellula conformazione di proteine attivate gradienti ionici attraverso le membrane Ogni via metabolica deve essere termodinamicamente favorevole. Ma le singole reazioni possono essere sfavorevoli ed avere G positivi. Molte reazioni possono procedere perchè I loro prodotti sono continuamente rimossi, utilizzati e le reazioni tenute lontane dall’equilibrio vanno avanti. In molti casi ciò non basta. TALI REAZIONI INTRINSECAMENTE SFAVORITE POSSONO ESSERE “TRASCINATE” Accoppiamento Una reazione termodinamicamente sfavorevole può essere guidata da una termodinamicamente favorevole mediante accoppiamento Le reazioni con G positivo vengono accoppiate ad altre con G negativo , tale che la somma algebrica dei singoli valori dia G negativo finale che sposta a destra il processo, cioè verso i prodotti: la reazione, viene così “trascinata”, anche se termodinamicamente sfavorita REAZIONI ACCOPPIATE A B C G° = 10 kj/ mol D G° = - 30 kj/ mol Se la cellula riucirà ad accoppiare queste due reazioni il G° complessivo = somma algebrica dei singoli valori: A + B C + D G° = - 20 kj/ mol QUELLO DELLE REAZIONI ENDO ED ESOERGONICHE ACCOPPIATE E’ UNO DEI PRINCIPI PIU’ IMPORTANTI DELLA BIOCHIMICA: L’AGGANCIAMENTO DI PROCESSI FAVORITI E SFAVORITI E’ USATO : SPINGERE REAZIONI TRASPORTO DI MEMBRANA TRASMISSIONI D’IMPULSI NERVOSI CONTRAZIONI MUSCOLARI Ossidazione Maggiore e’ il contenuto in elettroni e protoni di una macromolecola e maggiore sara’ la sua capacità fornire energia: Glucosio ~16 kJ·g-1 Palmitico acido ~39 kJ·g-1 di Reazioni cataboliche reazioni di ossido/riduzione Reazioni di ossidazione (perdita di elettroni) Attraverso l’ossidazione delle macromolecole, viene liberata l’energia presente all’interno delle loro strutture (e.s. zuccheri e lipidi) Le reazioni di ossidazione sono sempre accoppiate a reazioni di riduzione (guadagno di elettroni) Reazioni accoppiate Reazioni Accoppiate G<O Reazioni spontanee G>O Reazioni non spontanee 40% dell’energia ottenuta dalla combustione delle macromolecole è utilizzata per la sintesi di ATP La posizione intermedia dell’ATP nella scala dei potenziali di trasferimento del fosfato le consente di funzionare come buon trasportatore di gruppi fosforici La reazione di idrolisi dell’ ATP e degli altri composti altamente energetici è notevolmente favorita. Ciò dà la possibilità di utilizzare questi composti come fonte di energia libera, tramite la loro idrolisi. PERCHE’ QUESTE IDROLISI SONO ALTAMENTE FAVORITE? Basi chimiche Stabilizzazione per risonanza repulsione elettrostatica tra ossigeni dei gruppi fosfato Rilascio di un ortofosfato Rilascio di un pirofosfato ATP+H2O ATP2O ATP+H AMP + 2Pi + O- O- O= P – O- O - P – O- O- O- O- O- O - P =O- O - P – O- O- O- energia 3e- , H+ IN CHIMICA, SI HA RISONANZA QUANDO PIÙ FORMULE, DETTE FORMULE LIMITE, CONCORRONO A DEFINIRE LA VERA STRUTTURA DI UNA MOLECOLA. Nel caso del fosfato, o meglio ortofosfato, le diverse forme di risonanza contribuiscono ad elevare l’entropia, quindi il rilascio dell’ ortofosfato è notevolmente favorito. Il processo di idrolisi e rilascio del fosfato, inoltre l’idrolisi del pirofosfato generano prodotti con carica negativa: la repulsione tra questi favorisce la reazione di idrolisi. Quando è rilasciato il gruppo fosfato il resto della molecola si ionizza rilasciando un H+ nel mezzo, azione favorita perché effettuata in ambiente neutro, in cui la concentrazione di H+ è molto bassa (situazione che favorisce l’idrolisi). La reazione : è più frequente in vivo. La resa energetica tra le due possibili reazioni di idrolisi che coinvolgono l’ATP, è la stessa. In alcune reazioni viene utilizzata la scissione del pirofofato, per ottenere ulteriore energia. L ‘ AMP non è un composto ad alto contenuto energetico. Il PPi viene idrolizzato dalla pirofosfatasi inorganica, originando due fosfati con un ∆G pari a –33,4 kj/mole (somma della rottura di entrambi i legami): kj/mole PPi+H2O-> 2Pi ∆G°’ = - 33,4 Quando è generato AMP, esso è poi riconvertito in ATP mediante l’azione, in una prima fase, dell’enzima adenilato chinasi che, in un ambiente in cui è presente Mg2+, catalizza la reazione reversibile: ATP + AMP < Mg2+ > = ADP + ADP ∆G°’ ≈ 0 L’ADP formato può essere poi fosforilato ad ATP. OSSIDAZIONI BIOLOGICHE In linea di principio qualsiasi reazione esoergonica può far procedere una reazione endoergonica, purchè rilasci sufficiente energia libera GLI ORGANISMI VIVENTI RICAVANO QUESTA ENERGIA DALL’OSSIDAZIONE DEI SUBSTRATI ORGANICI. PARTE DI QUESTA ENERGIA VIENE INTRAPPOLATA SOTTOFORMA DI ENERGIA CHIMICA, PRINCIPALMENTE TRAMITE LA SINTESI DI ATP. NEL CATABOLISMO DEL GLUCOSIO CIRCA IL 40% DEI 2870 KJ/mol RILASCIATI SONO RESI DISPONIBILI PER SINTETIZZARE ATP Ossidazione, riduzione e trasferimento energetico Durante la demolizione dei nutrienti (molecole organiche complesse) aumenta l’entropia e viene rilasciata energia libera Attraverso quale via viene trasferita l’energia contenuta nei legami chimici dei nutrienti e ad altre molecole durante il metabolismo? SINTESI DELL’ATP FOSFORILAZIONE A LIVELLO DEL SUBSTRATO : reazioni che liberano energia sufficiente per : ADP+ Pi ATP ΔG : 7,3 kcal/ mol La glicolisi ed il ciclo di Krebs producono una quantità piccola di energia come ATP (4 MOLI) FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA: Nella glicolisi e nel ciclo di Krebs vengono prodotti dall’ossidazione del glucoso nel complesso anche 10 moli di NADH ed 2 moli di FADH2 per ogni mole di glucoso ossidato. La riossidazione di questi trasportatori di elettroni ridotti produce la maggior parte dell’energia necessaria per la sintesi dell’ATP. A + NAD+ NADH + ADP +Pi B + NADH NAD+ + ATP I NUCLEOTIDI PIRIDINICI E FLAVINICI SONO TRASPORTATORI DI ELETTRONI, CHE HANNO IL COMPITO DI TRASFERIRE ELETTRONI ALL’OSSIGENO NAD+ ESSI CORRISPONDONO AD EQUIVALENTI DI RIDUZIONE GENERATI DAL CATABOLISMO CELLULARE, CHE VERRANNO RIOSSIDATI A LIVELLO DELLA MEMBRANA MITOCONDRIALE INTERNA FMN FAD Le CELLULE AEROBIE trasferiscono elettroni dai substrati ridotti all’ossigeno molecolare, mediante una serie di passaggi a livello della membrana mitocondriale interna. Qui si ha una serie di reazioni accoppiate di ossidoriduzione, in cui gli elettroni vengono fatti passare lungo una serie di trasportatori speciali di elettroni , che costituiscono la catena respiratoria. ATP Sintasi IL PASSAGGIO FINALE È LA RIDUZIONE DELL’ O2 AD H2O Complessivamente la sequenza è assai esoergonica; l’energia è sfruttata per produrre ATP da ADP + Pi Il processo di fosforilazione ossidativa (produzione di ATP) è catalizzato dall'ATP sintasi, complesso proteico integrato nella membrana mitocondriale interna così come lo sono i complessi della catena respiratoria. SI GENERA UN FLUSSO DEGLI ELETTRONI MOLTO COMPLESSO, PASSANDO DA NUMEROSI TRASPORTATORI ATTRAVERSO REAZIONI ENZIMATICHE SPECIFICHE. TALI TRASPORTATORI DONANO GLI ELETTRONI A DEGLI ACCETTORI CON IL CONTEMPORANEO RILASCIO DI ENERGIA. Complessivamente vengono prodotte 38 molecole di ATP : 38 x ~31 / 2870 = 40 % (energia utilizzata per la sintesi di ATP) (ΔG di sintesi dell’ATP) L’energia libera dalla demolizione completa del glucosio MOLECOLA DI GLUCOSIO • All’interno degli organismi la fonte di elettroni può essere un composto relativamente ridotto, come il glucosio. • Il glucosio, ossidato enzimaticamente, libera elettroni che fluiscono spontaneamente attraverso una serie di trasportatori sino a raggiungere un’altra specie chimica con elevata affinità per gli elettroni trasportati, come è l’ossigeno. • L’OSSIGENO , ACCETTORE FINALE E’ UN POTENTE OSSSIDANTE, POSSIDE UNA SPICCATA TENDENZA AD ATTRARRE ELETTRONI E DI CONSEGUENZA A RIDURSI • Il flusso è spontaneo ed esoergonico avendo l’ossigeno un’affinità per gli elettroni maggiore di tutti gli altri intermediari che lo precedono. QUESTE REAZIONI SONO POSSIBILI GRAZIE A : COMPOSTI IN GRADO DI DARE GROSSE VARIAZIONI DI ENERGIA LIBERA TRASPORTATORI DI ENERGIA LIBERA DELLA CELLULA. COMPOSTI : AD ALTO CONTENUTO ENERGETICO POSSONO SUBIRE L’IDROLISI DEI LORO GRUPPI FOSFORICI Non spontanea spontanea ADP + Pi <- ATP G=+31 KJ/mol Fosfoenolpiruvato + H2O > PIRUVATO G= -62 KJ/mol L’ ADENOSIN-TRIFOSFATO (ATP) E’ IL PIU’ IMPORTANTE DI QUESTI COMPOSTI Nucleotide costituito da una adenina, un riboso un’unità trifosfato. La forma attiva è normalmente un complesso ATP con ioni Mg2+ o Mn2+. E’ UNA MOLECOLA RICCA DI ENERGIA PER VIA DEI LEGAMI FOSFOANIDRIDICI NELL’UNITÀ TRIFOSFATO. ATP + H2O ADP + Pi + H+ ΔG° = - 7,3 kcal /mole -30,5 Kj/mole ATP + H2O AMP + PPi + H+ ΔG° = - 7,3 kcal /mole –30,5 Kj/mole Tra tutti i composti ad alto contenuto energetico l’ATP occupa una posizione unica Larga parte dell’energia utile ai fini biologici prodotta dalle reazioni cataboliche viene convogliata nell’ATP e da questo distribuita per le varie forme di lavoro cellulare La maggior parte dei legami ad alta energia di idrolisi si forma nella catena respiratoria durante la riossidazione dei coenzimi ridotti NADH e FADH2 ad opera dell’O2 Nella catena respiratoria l’energia libera delle reazioni ossidoriduttive viene utilizzata per formare ATP da ADP e Pi (fosforilazione ossidativa) NB. Legami ad alta energia libera di idrolisi si formano anche al di fuori della catena respiratoria, direttamente sui substrati che vanno incontro alle trasformazioni cataboliche (fosforilazione a livello del substrato) ATP ATP = Adenosin Trifosfato ADP = Adenosin Difosfato ADP Rottura pirofosforica (G°’ = -33.5 kJ/mol) Champe et al., Le basi della biochimica, Ed. Zanichelli I COMPOSTI FOSFORILATI possono essere suddivisi in due gruppi in virtù della loro energia libera standard di idrolisi: composti ad alta energia con ∆G°’ di idrolisi più negativo di –25 kj/mole i composti a bassa energia con valori meno negativi di –25 kj/mole. L’ATP, con un valore di ∆G di idrolisi pari a – 30kj/mole (7,3 kcal/mole), risulta come appartenente ai composti ad alta energia. Il glucosio-6-fosfato, con energia libera standard di idrolisi di –13,8 kj/mole (3,3 Kcal/mole), appartiene invece ai composti a bassa energia. In altri termini i composti fosforilati possono avere alto o basso POTENZIALE DI TRASFERIMENTO del gruppo fosforico. Es.: Nel caso del gruppo fosforico del fosfoenolpiruvato (PEP), il potenziale di trasferimento del gruppo stesso è molto elevato, maggiore di quello dell’ATP, il potenziale di trasferimento del gruppo fosfato del glucosio-6-fosfato è basso. POTENZIALE DI TRASFERIMENTO : - ∆G° di idrolisi CIASCUN COMPOSTO PUÒ “SPINGERE” LA FOSFORILAZIONE DEI COMPOSTI PIÙ IN BASSO NELLA SCALA DI ∆G°. REAZIONI ACCOPPIATE Glucosio + Pi --> glucosio-6-fosfato + H2O ∆G = 13,8 Kj/mole. In condizioni normali, la reazione non procederà spontaneamente nella direzione proposta. L’idrolisi di ATP ad ADP + Pi è, al contrario, molto esoergonica: ATP + H2O --> ADP + Pi ∆G = –30,5 Kj/mole Le due reazioni descritte hanno in comune gli intermedi Pi e H2O, possono pertanto divenire sequenziali originando: ATP + glucosio --> ADP + glucosio-6-fosfato La variazione di energia libera standard complessiva viene calcolata sommando i valori di ∆G delle due reazioni, pari a –16,7 Kj/mole. In questo caso l’energia conservata nei legami dell’ATP viene usata per favorire la sintesi di glucosio-6fosfato. Ad es. : il fosfoenolpiruvato ha un potenziale di trasferimento molto alto : - 62 kj/mol Esso può aggiungere un gruppo fosforico all’ADP : ∆G°= +31 kj/mol La reazione accoppiata: PEP + ADP piruvato + ATP L’ATP può cedere il Pi al glucoso ∆G°= +14 kj/mol ha un ∆G°= - 31 kj/mol glucoso-6-fosfato: La fosforilazione del glucoso arriva ad avere un ∆G°= -17 kj/mol Acetil CoA Coenzima A -31.5 kJ/mol Il termine LEGAME FOSFORICO AD ALTA ENERGIA non deve trarre in inganno, in quanto non è direttamente il legame a contenere energia, (non c’è nulla di speciale in questo legame) ma l’elevata energia rilasciata è dovuta al fatto che, i prodotti della reazione hanno un contenuto energetico minore rispetto a quello dei reagenti Coenzimi redox NAD+, NADP+ FAD, FMN Champe et al., Le basi della biochimica, Ed. Zanichelli Ossidoriduzioni Enzimi che usano NAD O NADP come cofattori Reazioni di ossido-riduzione Mentre la demolizione di molecole organiche produce sia energia che equivalenti di riduzione, la biosintesi li richiede entrambi. La principale fonte di elettroni nelle biosintesi riduttive (acidi grassi) è il NADPH NADP+ e NADPH sono identici a NAD e NADH eccetto che per un gruppo fosfato. NAD+ e NADP+ hanno la stessa tendenza ad accettare e-, (identico E0) Le vie cataboliche e gli enzimi ossidanti (deidrogenasi) utilizzano NAD+ , Le vie anaboliche e gli enzimi riducenti (reduttasi) utilizzano il NADPH Nella via dei pentosi due deidrogenasi convertono NADP+ in NADPH e costituiscono la via di sintesi principale di questi nucleotidi ridotti. FAD Enzimi che usano FAD e FMN come cofattori Reazioni di ossido-riduzione Forma ossidata Forma ridotta Il Metabolismo è quindi l'insieme delle attività chimiche che vengono svolte da un organismo vivente per conservare il proprio livello di organizzazione Le cellule catturano quindi l'energia dall'ambiente attraverso processi esoergonici (DG < 0); la convertono in ATP e NADH e la utilizzano per sostenere i processi endoergonici (DG > 0) e per tutte le altre loro necessità.