LA STOMIA ED IL SUO TRATTAMENTO
SI CONFEZIONA NEL TRATTAMENTO D’ALCUNE PATOLOGIE:

Processi ostruttivi del colon;

Processi ostruttivi del tenue;

Processi ostruttivi delle vie urinarie;
PER STOMIA S’INTENDE:

L’esteriorizzazione del viscere con abboccamento alla
cute;

Può essere temporanea o permanente;

Una stomia è, quindi, un orifizio artificiale presente nella
parete addominale per l’eliminazione di feci o urina;
L’ORGANO COINVOLTO, PUÒ ESSERE:

Lo stomaco;

L’intestino tenue;

L’intestino crasso;

L’uretere.
ASSISTENZA AL PAZIENTE STOMIZZATO
IL PAZIENTE PORTATORE DI UNA STOMIA DEVE:
 Acquisire un’abilità nel gestire questa nuova via
d’eliminazione;
 Aver cura della stomia;
 Prevenire eventuali problemi d’evacuazione;
 Superare i risvolti psicologici negativi della malattia che
ha richiesto l’intervento chirurgico;
 Accettare questa nuova condizione.
IL



RUOLO DELL’INFERMIERE, QUINDI, S’INCENTRA:
Nell’insegnare al paziente ad essere autosufficiente;
Nel fornirgli un supporto psicologico;
Nel fornirgli un supporto tecnico.
TECNICAMENTE È IMPORTANTE DETERMINARE
 Il tipo di stomia e la sua posizione sull’addome;
 Il tipo e la dimensione della placca;
 La protezione d’applicare sulla cute.
LA DIMENSIONE E LA FORMA:
 Le stomie di un condotto ileale protrudono come una papilla;
 Le stomie del colon sono ampie;
 Le stomie appena confezionate sono edematose.
IL COLORITO DELLA STOMIA:
 Deve apparire rosea;
 Stomie molto pallide o con un colorito piuttosto scuro,
bluastro
o
rosso
scuro,
indicano
un’insufficiente
vascolarizzazione dell’area.
VALUTARE, INOLTRE, CHE:
 Un modico gemizio ematico è normale solo inizialmente.
 Un arrossamento transitorio è normale solo dopo la
rimozione della placca.
 Sensazioni di bruciore sotto la placca possono indicare una
lesione cutanea.
DURATA
POSSONO ESSERE:
 Temporanee.
 Permanenti.
 Quelle temporanee sono confezionate per lesioni di tipo
traumatico o stati di flogosi intestinale. Queste permettono
al segmento distale malato dell’intestino di essere posto a
riposo e guarire.
 Le colostomie permanenti sono confezionate per fornire
una via attraverso cui eliminare le scorie, quando il retto o
l’ano non sono funzionali (in seguito a malattie o ad
anomalie congenite).
SEDE ANATOMICA
LA SEDE DELLA STOMIA INFLUENZA IL CARATTERE ED IL
TRATTAMENTO DEL MATERIALE FECALE:
 Più è distale il segmento intestinale stomizzato, tanto più le
feci saranno formate;
 Più è distale il segmento intestinale stomizzato tanto più
può essere stabilito un maggior controllo sulla frequenza
delle evacuazioni;
 Un’ileostomia produce un materiale fecale liquido, che è
eliminato costantemente. Contiene enzimi digestivi lesivi
per la cute (una colostomia sul colon ascendente è simile ad
un’ileostomia);
 Da una colostomia sul colon trasverso fuoriesce un
materiale poltaceo maleodorante poiché parte della
componente liquida è stata riassorbita;
 Una colostomia sul colon discendente dà esito ad un
materiale fecale sempre più consistente;
 Le feci eliminate da una sigmoidostomia sono di consistenza
normale o formate e la frequenza delle evacuazioni può
essere regolata.
CONFEZIONAMENTO
MODALITÀ PRINCIPALI PER CONFEZIONARE UNA STOMIA:
LA COLOSTOMIA SU BACCHETTA
 Un’ansa intestinale viene portata fuori dall’addome e una
bacchetta di plastica viene posta sotto l’ansa intestinale
(può essere suturata alla cute). La bacchetta mantiene
l’intestino fermo finché la sottostante sutura si consolida in
7-10 giorni;
LA COLOSTOMIA ESCLUDENTE A CANNA DI FUCILE
 Viene confezionata con due stomie separate Una è quella
prossimale o funzionante, e l’altra è quella distale o
defunzionalizzata. Generalmente, sono adiacenti;
LA COLOSTOMIA TERMINALE
 Ha una sola stomia che corrisponde all’estremità della
porzione prossimale dell’intestino. L’estremità distale
dell’intestino e del retto può essere sia resecata, in seguito
ad un intervento di resezione addominoperineale
(resezione colo-rettale attraverso una duplice incisione,
addominale e perineale), sia chiuso con una sutura e posto
nella cavità addominale.
FATTORI PSICOSOCIALI
 In alcuni casi, la stomia rappresenta solo un trattamento
palliativo per una malattia incurabile (esempio una
neoplasia avanzata del retto) e, in questi casi, il paziente
deve affrontare non solo l’adattamento alla stomia, ma
anche l’adattamento all’evoluzione di una malattia
inguaribile;
 Alcuni pazienti, e chi li assiste, passano attraverso una fase
depressiva prima di accettare la stomia ed imparare a
conviverci;
 Avere una stomia significa modificare sia la tecnica che il
tipo di evacuazione, che è un’attività altamente personale.
Il paziente sarà totalmente consapevole delle reazioni
emotive degli altri alla stomia, nonché particolarmente
sensibile a qualsiasi loro comportamento negativo.
 È importante far capire al paziente che è stato accettato e
compreso garantendogli la stessa privacy, durante
l’assistenza,
che
viene
normalmente
fornita
per
l’evacuazione ad ogni altro paziente.
Dieta
Il paziente che ha subito un intervento chirurgico
sull’intestino, non assume niente per bocca finché non si
ripristina la peristalsi intestinale e, successivamente, una
dieta liquida ed a basso contenuto di scorie quando
tollerata o quando l’intestino è guarito. Più tardi il paziente
potrà ingerire gran parte o tutti gli alimenti ed i liquidi
assunti prima dell’intervento cercando di mantenere una
dieta ben bilanciata;
UN’ILEOSTOMIA PUÒ GENERARE DUE TIPI DI PROBLEMI CHE
POSSONO ESSERE ELIMINATI CON LA DIETA:
 L’ostruzione in vicinanza della stomia dovuta all’accumulo
di cellulosa;
 Lo squilibrio idro-elettrolitico;
 Il modo migliore per prevenire tale ostruzione è quello di
insegnare al paziente a masticare bene i cibi che
potenzialmente possono causare un’occlusione;
 Lo squilibrio idro-elettrolitico è dovuto al fatto che il
paziente ha un colon non funzionante. Il colon
normalmente permette all’acqua ed al sodio di essere
riassorbiti attraverso le pareti nel torrente circolatorio

CURA DELLA STOMIA E DELLA CUTE CIRCOSTANTE
 Nei portatori di colostomia o ileostomia, il materiale fecale
ha un’azione irritante sulla cute peristomale (la cute che
circonda la stomia). Ciò è particolarmente vero in caso di
ileostomie in cui l’ansa afferente contiene enzimi digestivi;
 Anche in portatori di stomie urinarie vi è lo stesso
problema perché l’urina ha un’azione irritante sulla cute e
può essere causa di lesioni.
E’ IMPORTANTE:
 Trattare immediatamente ogni irritazione o ferita cutanea;
 Pulire la cute asportando qualsiasi escrezione e quindi
asciugandola completamente;
 Applicare una soluzione protettiva sulla cute circostante
alla stomia;
 Applicare una placca adattata alla stomia in modo che non
vi siano perdite attorno ad essa.
SACCHE E PLACCHE PER STOMIA
IN COMMERCIO SONO DISPONIBILI MOLTI TIPI DI PLACCHE
CON SACCHE. TUTTE HANNO TRE COSE IN COMUNE:
 Una sacca per raccogliere le secrezioni;
 Un’apertura alla base per facilitarne lo svuotamento;
 Una placca.

Le sacche temporanee monouso sono in plastica
trasparente ed hanno un quadrato adesivo nel quale viene
ritagliato un orifizio delle dimensioni della stomia.

Le sacche permanenti sono in gomma o vinile opaca ed
hanno una placca solida ad anello che si adatta attorno
alla stomia.

Poiché la stomia si riduce di volume con il tempo, sono
necessarie misurazioni periodiche della stessa per ottenere
una placca di misura appropriata.
STOMIE URINARIE
TIPOLOGIA DI STOMIE URINARIE:
 Ureterostomie;
 Condotto iliaco;
 Vescicostomie;
 Ureterosigmoidostomia o ureteroileosigmoidostomia.
STOMIE URINARIE PERMANENTI SONO INDICATE IN CASO:
 Cistectomia totale (cancro della vescica);
 Cistectomia parziale;
 Traumi del tratto urinario inferiore;
 Infezioni croniche gravi delle vie urinarie.
URETEROSTOMIA
 Gli ureteri sono deviati sulla parete addominale o sul
fianco, e si confeziona una stomia dell’uretere. Possono
interessare l’uretere destro o sinistro (ureterostomia
unilaterale), o entrambi gli ureteri (ureterostomia
bilaterale), nel qual caso riversa in ognuno delle sacche
separate, sempre che non siano poste una vicina all’altra.
VARIANTI DELL’URETEROSTOMIA BILATERALE:
 L’ureterostomia a canna di fucile dove entrambi gli ureteri
vengono portati sulla superficie cutanea per formare una
stomia latero-laterale;
 L’ureterostomia laterale, nella quale gli ureteri vengono
legati sulla superficie cutanea a livello del fianco dove si
confeziona la stomia;
 La transureterostomia, nella quale un uretere è prima
anastomizzato all’altro e dopo quest’ultimo viene portato
sulla superficie cutanea per confezionare la stomia.
IL CONDOTTO ILIACO
DETTO ANCHE:

ANSA ILEALE

VESCICA ILEALE

URETEROILEOSTOMIA O CONDOTTO DI BRICKER
 Con questa tecnica viene preparato un segmento di ileo.
Un’estremità del segmento preparato viene suturata per
creare una tasca ileale, mentre l’altra estremità viene
esteriorizzata attraverso la parete addominale per
confezionare la stomia. Gli ureteri sono impiantati nella
tasca iliaca.
I VANTAGGI DI QUESTA TECNICA:

La stomia ileale è più grande e si adatta più facilmente
alla sacca per stomia.

Minore probabilità d’infezione del rene per via ascendente
(poiché la tonaca mucosa dell’ileo funziona da barriera
per i microrganismi).

La stomia è meno predisposta a stenotizzarsi
(complicanza importante per le stomie ureterali).
CISTOSTOMIA
o La parete anteriore della vescica viene suturata alla parete
addominale e viene confezionata una stomia della parete
vescicale;
o Il collo uretrale viene suturato cosicché l’urina dalla
vescica si svuota direttamente attraverso la stomia;
o A livello dell’estremo prossimale viene creata, con la
parete della vescica un sistema valvolare capezzoliforme.
o Con questo tipo di cistostomia l’urina può essere fatta
fuoriuscire solo inserendo un catetere, attraverso la
stomia, in vescica.
URETEROSIGMOIDOSTOMIA
 L’ureterosigmoidostomia
e
l’ureteroileosigmoidostomia
sono due tecniche di derivazione urinarie che fanno in
modo che le urine vengano eliminate attraverso il retto.
Nell’ureterosigmoidostomia, che è la più comune, gli
ureteri
sono impiantati
nel
sigma. Una grossa
complicazione con questo tipo di tecnica è la pielonefrite
(infezione delle pelvi renali) dovuta al reflusso di materiale
fecale e microrganismi intestinali negli ureteri e nelle pelvi
renali.
 Nell’ureteroileosigmoidostomia, un segmento di ileo viene
sezionato ed anastomizzato al sigma. Gli ureteri vengono
quindi impiantati in questa tasca ileale. Si pensa che
questa tecnica riduca l’incidenza di pielonefrite.
 In entrambe le tecniche l’urina viene mescolata con le feci,
determinando l’emissione di feci molto liquide.
SACCHE E PLACCHE PER STOMIA URINARIA


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Sono disponibili vari tipi di sacche in vinile per le stomie
urinarie.
La sacca monouso può essere collegata ad una placca
adesiva anallergica, che può essere o no pretagliata;
La sacca monouso può essere collegata ad una placca
protettiva cutanea semimpermeabile, che è permeabile al
gas ed all’ossigeno, ma impermeabile ai liquidi.
Quest’ultimo tipo mantiene l’integrità della cute in modo
più efficace;
Le sacche riusabili hanno placche opache, che possono
essere o no connesse alla sacca. Alcune hanno la
possibilità di inserirvi una cintura ed un tipo ha un
adattatore che può essere regolato alle dimensioni della
stomia.
Generalmente una sacca di una derivazione urinaria
aderisce alla cute per 2 - 5 giorni.
Generalmente viene cambiata due volte la settimana.
CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE STOMIE
La stomia è l’esito di un intervento chirurgico e può andare
incontro a complicanze: suppurazione, necrosi, retrazione,
emorragia, prolasso. Il riconoscimento tempestivo di queste
complicanze evita il reintervento.
 La stomia non va mai coperta per non impedire il controllo
della vitalità così come deve essere controllata la pervietà
dell’ano preternaturale con un dito guantato.
 Alla stomia va applicato un contenitore trasparente per
controllare lo stoma, la quantità e la qualità del materiale
drenato.
 La stomia e la cute vanno lavate e deterse ogni giorno e,
se necessario, vanno praticate, quotidianamente, delle
irrigazioni transtomiche che facilitano lo svuotamento
intestinale.
 La cute, dopo il lavaggio, va asciugata senza strofinare e,
nel caso d’arrossamento, va medicata con pomata
all’ossido di zinco
 Al paziente portatore di stomia sarà consigliata
l’irrigazione
stomale
mattutina
per
una
buona
performance giornaliera.