INFEZIONI BASSE VIE RESPIRATORIE • • • • • BRONCHITE ACUTA BRONCHIOLITE POLMONITE PLEURITE ASCESSO POLMONARE Polmonite: Definizione Il termine “polmonite infettiva” definisce un processo infiammatorio che coinvolge le strutture parenchimali polmonari, come diretta consequenza della reazione dell’ospite alla presenza in tali strutture di microrganismi. Polmoniti in età pediatrica Invasione del polmone da parte di agenti infettivi Risposta infiammatoria acuta Migrazione dei neutrofili. Liberazione di mediatori e radicali dell’ossigeno. Aumento della permeabilità vascolare. Perdita di surfattante. Perdita di aria nel polmone. Consolidamento di parte del polmone. POLMONITI CLASSIFICAZIONE POLMONITE Acquisita in comunità Manovre e Tipica Atipica strumentazione Strep.pneumoniae Mycopl. pneumoniae H. influenzae Chlam. pneumoniae Chlam. psittaci Immunocompromesso Nosocomiale Personale sanitario chirurgica Pseudomonas aer Bacilli Gram Legionellapneumophila Staph.aureus Contaminazione ambientale Pneum.carinii Cytomegalovirus Aspergillus spp Candida spp. M.tuberculosis Meccanismi locali che proteggono i polmoni dalle infezioni Filtro nasale Riflesso epiglottico (rischio di aspirazione) Tosse Clearance muco-ciliare Macrofagi alveolari Drenaggio linfatico Fattori che favoriscono le infezioni polmonari: Condizioni socio-economiche Esposizione al fumo di sigaretta Inquinamento atmosferico Parto prematuro Aumento dell’ospedalizzazione Fattori che predispongono alle infezioni polmonari ricorrenti Difetti anatomici congeniti ed acquisiti Sequestri polmonari e fistole tracheo-esofagee Presenza corpi estranei Deficit immunologici congeniti o acquisiti Discinesie ciliari Fibrosi cistica Malattie cardiovascolari Predisposizione atopica Reflusso gastro-esofageo Polmonite Classificazione anatomica Bronchiolite Polmonite lobare Polmonite lobulare o broncopolmonite Polmonite interstiziale Polmonite necrotizzante a) ascesso (stafilo, Klebs, anaerobi, funghi) b) gangrena (anaerobi) Eziologia delle polmoniti pediatriche acquisite in comunità in base all’età Nascita – 20 giorni 4 mesi- 4 anni Streptococchi gruppo B Batteri enterici Gram – Cytomegalovirus Virus respiratori S. Pneumoniae H. Influenzae 3 settimane – 3 mesi M. Pneumoniae C. Trachomatis M. Tuberculosis RSV, Parainfluenza 5 –15 anni S. Pneumoniae B. Pertussis S. Aureus M. pneumoniae S. pneumoniae M. tuberculosis Polmoniti Eziologie virali Gruppi di età Virus Prima infanzia Sinciziale Respiratorio Parainfluenza tipo 3 Parainfluenza tipo 1 Influenza A Influenza B Parainfluenza tipo 2 Adenovirus Morbillo Cytomegalovirus Picornavirus +++ ++ ++ + ++ + + + +- Prescolare Scolare ++ + ++ ++ + + ++ ++- ++ + ++ ++ +++++- Polmoniti Eziologie batteriche rare Legionella pneumophila (aria condizionata) Branhamella catarrhalis Streptococcus gruppo A Francisella tularensis Chlamydia psittaci (esposizione ai pappagalli) Coxiella burneti (Febbre Q) Salmonella cholerae-suis Diagnosi clinica Polmoniti acquisite in comunità “tipiche” Esordio con febbre, brividi, tosse produttiva con catarro purulento, alle volte dolore, cianosi, tachipnea, compromissione dello stato generale. Ipofonesi alla percussione, aumento del FVT, soffio bronchiale aspro. Sindrome pneumonitica “atipica” Inizio insidioso e progressivo, malessere generale per 24-48 ore, successivamente febbre, senso di freddo, mucosite delle prime vie e congiuntivite, tosse insistente, secca e stizzosa, segni extratoracici quali cefalea, mialgia, artralgie, astenia, faringodinia, nausea, vomito. Stato generale ben conservato ed obiettività polmonare modesta con rantoli medio e teleinspiratori. TIPICA ATIPICA Sviluppo improvviso Sviluppo progressivo Tosse produttiva Tosse secca Espettorato purulento con PMN e patogeni Dolore toracico Espettorato scarso Febbre elevata Scarsa febbre Leucocitosi Non leucocitosi Bruciore retrosternale Polmoniti Classificazioni dei sintomi Generali Polmonari Extrapolmonari Polmoniti Sintomi generali Febbre Tachicardia Brividi Cefalea Facile irritabilità Agitazione motoria Stato ansioso Astenia-Sonnolenza Sintomi gastrointestinali (vomito, distensione addominale, diarrea e dolori addominali) Polmoniti Sintomi polmonari Alitamento delle pinne nasali (neonato) Tachipnea Apnea Dispnea (attivazione dei muscoli accessori intercostal ed addominali) Tosse Dolore toracico Polmoniti Tachipnea Età FR (atti/min) 0-2 mesi > 60 3-12 mesi > 50 13 mesi – 5 anni > 40 Manifestazioni cliniche che suggeriscono una diagnosi eziologica di polmonite Cute Eritema multiforme Rash maculopapulare Ascessi Petecchie Eritema nodoso Mycoplasma pneumoniae Morbillo Staphilococcus aureus Neisseria Meningitidis Chlamydia pn; Micob. tbc Cavo orale Petecchie Streptococcus Gruppo A Orecchio Miringite bollosa Mycoplasma pneumoniae SNC Atassia cerebellare Encefalite Cuore Pericardite Mycoplasma pneumoniae Legionella pneumophila Mycoplasma pneumoniae Coxiella burneti Haemophilus influenzae Manifestazioni cliniche che suggeriscono una diagnosi eziologica di polmonite Occhio Congiuntivite Uveite retinite Fibrosi Cistica Immunodeficienza Congenita/HIV Granulomatosi cr. Morbillo Adenovirus Chlamydia pn Mycobacterium tbc Staphilococcus aureus Pseudomonas aeruginosa Pneumocistis carinii Micosi Anaerobi Micosi polmonare Polmoniti Sintomi nel neonato Sono inizialmente aspecifici: ipotermia ipertermia rifiuto della suzione torpore convulsioni Poi compare: distress respiratorio apnea I sintomi respiratori possono anche non essere presenti Polmoniti Esame obiettivo del torace Percussione Ipofonesi Iperfonesi Broncopolmonite estesa, interessamento pleurico Intrappolamento aereo Auscultazione Riduzione del murmure vescicolare Rantoli fini Soffio bronchiale Reperto asmatiforme Sospetto di polmonite Addensamento polmonare (Rx) e uno dei seguenti segni: • Tosse • Tachipnea • Febbre superiore a 38° C o almeno due dei seguenti segni: • Dolore toracico • Decadimento condizioni generali • Segni semeiologici di addensamento polmonare • Globuli bianchi superiori a 12.000/mmc. Polmoniti Diagnosi Esame clinico: febbre, tosse, affanno, letargia Esami complementari: • Radiografia torace • Tests di laboratorio • Identificazione dell’agente eziologico Polmoniti Esame radiologico Sede anatomica • Bronchiale – Bronchiolare • Alveolare • Interstiziale • Pleurica Obiettività radiologica Ipertrasparenza con iperdistensione e opacità lineari peribronchiali Riduzione della trasparenza, broncogramma aereo, opacità flocconose bilaterali Opacità lineri disseminate circolari o rettilinee Immagine densa a limiti netti Polmoniti Quadri anatomo-radiologici Polmonite lobare: area consolidativa periferica, non segmentale, che evolve in opacità lobare, frequente broncogramma aereo, senza riduzione di volume del parenchima colpito Polmonite lobare Round pneumonia RX TORACE Addensamento parenchimale nel lobo medio Polmoniti Quadri anatomo-radiologici Broncopolmonite: opacità nodulari maldefinite che corrispondono a singoli lobuli o a gruppi di lobuli come consolidamento peribronchiale. Parziale perdita di volume per frequenti atelettasie e broncogramma aereo generalmente assente. Polmoniti Quadri anatomo-radiologici Polmonite interstiziale: ispessimento delle strutture bronco-vasali, noduli, opacità reticolari o reticolonodulari diffuse o localizzate, aree di atelettasia subsegmentale. Vi è anche consolidazione alveolare. Polmonite virale Polmonite da Pneumocystis carinii Polmoniti - Diagnosi eziologica • Emocultura • Coltura espettorato • Coltura tampone faringeo • Coltura secrezione rino-faringea • Coltura aspirato sottoglottideo • Esame microscopico diretto • Lavaggio broncoalveolare e gastrico • Antigenuria (es. S. pneumoniae) • Coltura per agenti virali • Ricerca del genoma del germe mediante P.C.R. • Ricerca sierologica degli anticorpi • Intradermoreazione di Mantoux Ricerca di antigeni: Esistono in commercio kit per: (Immunofluorescenza diretta e indiretta) - B. pertussis (tampone naso-faringeo) L. pneumophila (strisci per apposiz. di tessuto) C. trachomatis (secrezioni naso-faringee) P. carinii (strisci per apposiz. di tessuto) RSV (secrezioni naso-faringee) Influenza A e B (secrezioni naso-faringee) Parainfluenza 1-3 (secrezioni naso-faringee) Sonde di acidi nucleici: -Streptococco A -Mycobacterium tubercolosis -B. pertussis Difficoltà nella ricerca della causa eziologica delle polmoniti Almeno il 40% resta senza diagnosi di eziologia infettiva Influenza della tecnica di prelievo e di trasporto; delle capacità tecniche del Laboratorio L’esame colturale dell’espettorato e del tampone faringeo possono essere contaminati da batteri saprofiti orofaringei Influenza di precedenti trattamenti antibiotici La diagnosi eziologica giunge spesso intempestiva La presenza di un agente infettivo isolato non esclude la contemporanea importanza eziologica di un altro agente infettivo. Polmoniti Diagnosi differenziale Anamnesi Età Febbre Comparsa Batteri tutti, prima infanzia di solito 39° C acuta Malati conviventi no Altri segni rigor o tossicosi Tosse produttiva Virus tutte di solito < 39° C insidiosa 1 Micoplasmi età scolare di solito < 39° C tosse che peggiora sì, in sì, non contemporanea in contemporanea mialgia, rash, mal di testa,di mucosite gola, brividi, mialgie non produttiva secca, non produttiva Polmoniti Diagnosi differenziale Es. obiettivo Batteri Virus 2 Micoplasmi Dolore toracico no/sì no Condizioni generali peggiori del reperto migliori o uguali migliori del al reperto reperto Auscultazione focolaio localizzato senza rantoli, rumori sordi e attenuati no focolai diffusi, rantoli rantoli bilaterali, unilaterali di sibili uno o più lobi, sibili Polmoniti Diagnosi differenziale Esami di Batteri laboratorio Virus 3 Micoplasmi Radiografia Iperareazione, iperareazione, opacità alveolare infiltrazione o subsegmentale interstiziale diffusa perilare Liquido no / sì tanto no / sì poco pleurico Opacità alveolare ed interstiziale unilaterale no / sì poco Leucociti periferici > 15000 (N) < 15000 (L) < 15000 (N) Sputo Abbondante, neutrofili e batteri Scarso, cellule epiteliali e mononucleate Scarso e poi abbondante, cellule mononucleate, detriti, talora neutrofili Difficoltà di formulare una diagnosi eziologica in base all’età e ai reperti radiologici ed ematochimici • Età virus, Chlamydia, Pneumococco Mycoplasma, Pneumococco • Indici di flogosi:VES, GB, neutrofili, PCR batteri virus, patogeni intracellulari • RXgrafia torace: focolai di consolidazione parenchimale = B alterazioni diffuse e/o interstiziali = V Seguendo questi schemi la percentuale di errore nel classificare la forma come batterica o non batterica sarebbe del 33% e quindi troppo elevata Condizioni patologiche capaci di simulare una polmonite Microaspirazione, reflusso gastro-esofageo, fistola tracheo-esofagea Inalazione di corpo estraneo Alveolite (pneumopatia da ipersensibilità) Anomalie congenite Collagenopatie Emopatie Neoplasie polmonari Cardiopatie con iperafflusso polmonare Polmoniti Definizione di gravità A) Condizioni preesistenti - Patologie respiratorie - Difetti immunologici - Dove è stata contratta l’infezione - Esito o complicanza di aspirazione - Condizioni ambientali sfavorevoli Polmonite Definizione di gravità B) Gravità dei sintomi presenti - Aumento frequenza respiratoria - Ipotensione arteriosa - Aumento frequenza cardiaca - Cianosi o bassa saturazione O2 - Shock settico - Aumento azotemia o creatininemia - Aumento GB-N-VES-PCR - Diminuzione GB - Coinvolgimento di più lobi polmonari - Versamento pleurico Polmoniti Casi lievi • Assenza di condizioni predisponenti • Anamnesi non impegnativa • Condizioni generali buone • Senza impegno respiratorio evidente • Modesti o dubbi segni di localizzazione • Senza febbre elevata o che duri più di due o tre giorni • Risposta alla terapia (se effettuata) buona o rapida Polmoniti Casi gravi • Anamnesi respiratoria importante • Condizioni anatomo-immunologiche predisponenti • Condizioni generali impegnative • Polipnea • Altri segni di insufficienza respiratoria • Reperti radiologici (addensamenti estesi, multipli, versamenti) Motivi che consigliano il ricovero dei bambini con broncopolmonite Età < 6 mesi Ipossiemia Importante distress respiratorio Incapacità a mangiare e bere Stato tossico Mancata risposta alla terapia orale Polmoniti ricorrenti Altra malattia di base Scarsa compliance familiare Polmoniti Incidenza eziologica e gravità Casi di polmonite moderatamente grave Casi di polmonite grave Casi di polmonite lieve Pneumococco 35% H. influenzae 10% M. pneumoniae 2-15% C. pneumoniae 2-10% Legionella sp. < 5% Miscellanea < 5% Pneumococco 35% H. influenzae 10% Legionella sp. 2-15% M. pneumoniae 2-15% C. pneumoniae 2-10% S. aureus <5% Bacilli Gram- < 5% Miscellanea < 5% Pneumococco 15-35% Legionella sp. 10% H. influenzae 5-10% P. aeruginosa 5-10% S. aureus 5-10% M. pneumoniae < 5% C. pneumoniae < 5% Miscellanea < 5% Polmoniti Complicanze Forme virali • Bronchiectasie (Adenovirus) • Predisposizione asma • Fibrosi polmonare • Decesso (deficit immunitario) Forme batteriche • Empiema (40%) • Pneumatocele (Staph.) • Pneumotorace • Ascesso polmonare • Pericardite • Sepsi, meningite, artrite, ecc. • Decesso Polmoniti Terapia empirica 1) Non è possibile colpire con un solo antibiotico tutti gli agenti infettivi. 2) L’eziologia è spesso multipla. 3) La qualità dell’agente eziologico non coincide con la gravità. Quindi antibiotico, luogo di cura e la qualità delle cure sono in relazione alla gravità Polmoniti Terapia - Considerazioni generali - Se il bambino è già in trattamento a domicilio senza risposta clinica utilizzare un antibiotico a spettro diverso da quello già usato. - Nei casi in cui si è scelta la terapia parenterale è possibile dopo qualche giorno tornare ad una terapia per os. - Generalmente il trattamento è di 10-15 giorni, nelle forme non complicate. - Il trattamento sarà più aggressivo e più prolungato: nei neonati, negli immunodepressi e quando esistono malattie gravi concomitanti. E’ opportuno attendere qualche ora prima di iniziare l’antibiotico per eseguire le colture. - Nelle forme gravi o complicate è indispensabile il controllo radiologico prima di sospendere la terapia antibiotica. Polmoniti pediatriche acquisite in comunità “trattamento domiciliare” • • • • • Antipiretici. Analgesici. Liquidi per os. Antibiotico per os. Se non c’è miglioramento dopo 48 ore va rivalutato. Polmoniti pediatriche acquisite in comunità “trattamento ospedaliero” • Ossigeno terapia (quando saturazione <92% in aria). • Liquidi per ev (80% del fabbisogno giornaliero). • Antipiretci ed analgesici. • Fisoterapia (posizione). • Antibioticoterapia Terapia delle polmoniti Gruppi età A domicilio Ospedalizzato (senza addensamento lobare e versamento) Ospedalizzato con addensamento lobare e versamento Nascita –20 giorni Ospedalizzare Ampicillina + gentamicina IV con cefotaxime Ampicillina + gentamicina IV con cefotaxime * 3 settimane –3 mesi Macrolide x os (ospedalizzare se febbre o ipossia) Macrolide eventualmente con Ceftriazone EV Ceftriazone EV * Terapia anti- S.aureus 4 mesi – 4 anni Amoxicillina – a.clavulanico) x os Polmonite virale (no antibiotico) CeftriazoneEV Ceftriazone EV * 5 – 15 anni Macrolide x os Macrolide eventualmente con ampicillina ev Ceftriazone EV * Terapia delle polmoniti lievi • Non dare l’antibiotico i.m. e pensare all’eziologia virale (adatta solo nel 33% dei bambini). • Penicillina semisintetica per os (amoxicillina-acido clavulanico) (coprirebbe il 40-50% dei pazienti). • Macrolidi (eritromicina, claritromicina): Mycoplasma p. e Chlamydia (15-18%) ed H. Influenzae e B. catharralis (15-18%) (coprirebbe il 30-50%). • Cefalosporine terza generazione per os resistenti alle beta-lattamasi (ceftibuten, cefixime): Pneumococco (33%), H. influenzae, B. catharralis (15-18%) (coprirebbe il 40-50%). Terapia delle polmoniti moderatamente gravi • Antibiotico non per via orale (spesso vomito). • 10-15% Gram – (E.coli, Klebsiella). • Cefalosporine terza generazione (ceftazidime, cefipime, ceftriazone, cefotaxime) per via generale che coprono anche Pneumococco, Moraxella, H.influenzae e Gam- (coprono il 50% dei casi). • Macrolidi (si arriverebbe a coprire il 70% delle eziologie). Terapia delle polmoniti gravi • • 1. 2. 3. 4. 5. Iniziare con cefalosporina di terza generazione. Ricercare il germe. S.aureus meticillino resistente, enterococchi resistenti, pneumococchi resistenti ai beta-lattamici (vancomicina o teicoplanina). Legionelle, Mycoplasma e Chlamydia (macrolide). E. coli (aminoglicoside). Pseudomonas (ceftazidime e tobramicina). Klebsiella (aminoglicosidi, imipemen, aztreonam) Polmoniti - Terapia Forme lievi a domicilio 1) Nessun antibiotico = virus 2) Cefalosporina IIIa generazione: b lattamasi - Pneumococco (33%) 40 -45% dei casi Haemophilus - Branamella (10%) 3) Penicillina semisintetica eventualmente protetta : Pneumococchi - Haemophilus 40 -45% dei casi b lattamasi 4) Macrolidi: Mycoplasma - Chlamydia 40 -45% dei casi Haemophilus - Branamella Sorvegliare e passare da una terapia ad un’altra se non c’è risposta Polmoniti - Terapia Forme moderatamente gravi domicilio ospedale 1) Necessità di iniziare per via parenterale 2) 10% dei casi forse Gram- (Klebsiella, E.coli) Cefalosporina IIIa i.m. associata o meno a Macrolidi Polmoniti - Terapia Forme gravi ospedale Cefalosporina IIIa i.m. o e.v. + altro antibiotico in relazione alla diagnosi eziologica Associazioni antibiotiche nelle polmoniti Neonato Immunocompromesso Sepsi ad eziologia ignota Tubercolosi Infezioni polimicrobiche Betalattamico + Aminoglicosidico Durata del trattamento (da Bartlett modificata - 2000) S. pneumoniae fino a 3-5 gg dopo lo sfebbramento (in media 10 gg) M. pneumoniae 2-3 settimane C. pneumoniae 10-14 giorni Legionella 21 giorni Eziologia sconosciuta 10-14 giorni (*) (*) Valutare gravità iniziale e precocità della risposta Follow up Risposta al trattamento iniziale: nel pz. inizialmente instabile: progressiva normalizzazione dei parametri vitali entro 24-72 h dall’inizio del trattamento miglioramento soggettivo entro 3-5 gg defervescenza entro 2-4 gg (6-7 gg nel pz. batteriemico) risoluzione leucocitosi entro il 4° gg dall’inizio della terapia Misure aggiuntive nel trattamento delle infezioni polmonari Fisioterapia Aspirazione dei secreti Fibrobroncoscopia Aerosol ? Espettoranti ? Mucolitici ? Broncodilatatori ? Idratazione Ossigenoterapia Terapia sintomatica nelle infezioni polmonari virali e nel lattante Fluidificazione dei secreti Fisioterapia Broncodilatatori Cortisonici ? Ossigenoterapia Corretta nutrizione (calorica ed idrica) Polmoniti Prognosi Regressione per le forme non complicate: Entro 10-12 giorni: - sintomi clinici generali - alcuni sintomi respiratori (dispnea, ipofonesi, rantoli crepitanti, wheezing) - leucocitosi (se presente) - indici di flogosi Entro 2-3 settimane: - tosse - rumori polmonari residui Entro 1-5 mesi: - immagini radiologiche Polmoniti Complicanze Forme virali • Bronchiectasie (Adenovirus) • Predisposizione asma • Fibrosi polmonare • Decesso (deficit immunitario) Forme batteriche • Empiema (40%) • Pneumatocele (Staph.) • Pneumotorace • Ascesso polmonare • Pericardite • Sepsi, meningite, artrite, ecc. • Decessi Polmoniti Prognosi I tempi di guarigione nelle forme complicate sono si prolungano anche fino a 5-6 mesi Possono insorgere raramente sequele e complicanze tardive come: - Fibrosi polmonare - Polmone iperlucente o S. di MacLeod - Noduli polmonari - Bronchiectasie secondarie